[PREVIEW] Origin

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


ORIGIN


Gioco di un autore italiano (Andrea Manini) e della Metagot sull’evoluzione della specie umana e la diffusione sul globo terrestre.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />


Giochi

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


ORIGIN


Gioco di un autore italiano (Andrea Manini) e della Metagot sull’evoluzione della specie umana e la diffusione sul globo terrestre.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />



Il tabellone del gioco rappresenta la terra, divisa ina aree di diverso colore; partendo dal cuore dell’Africa il genere umano si espanderà in tutto il globo. La popolazione umana è rappresentata da pedoni con le seguenti caratteristiche:<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />


-forza: debole, media, forte (i pedoni sono più o meno larghi)


-altezza: basso, medio, alto


-colore: bianco, nero e marrone


 


Per indicare l’appartenenza a un giocatore i pedoni si pongono in delle basi nei colori del giocatore, in pratica sono villaggi e ciascuno, a parte l’area di origine, occupa un’area del tabellone.


 


Ad ogni turno di gioco un giocatore può occupare un nuovo territorio con una delle tre azioni previste:


-Evoluzione: il giocatore occupa un territorio vuoto adiacente ad uno già occupato, anche da villaggi di un altro colore. Per essere valida l’evoluzione il pedone finale deve differire al più per un carattere da quello adiacente scelto.


-Spostamento: il giocatore sposta il suo villaggio in un’area vuota. Per quest’ azione entra in gioco l’altezza, i pedoni alti si possono spostare di 3 spazi, e gli altri, a scalare, di due e uno.


-Scambio: come lo spostamento, ma scalza un pedone avversario (si scambiano di posto). Per poter fare l’azione il pedone attaccato deve essere di forza minore.


 


In base all’area conquistata il giocatore  guadagna un beneficio, che andiamo a descrivere:


-I territori marroni fanno guadagnare tessere innovazione (non danno poteri, ma sono un modo per fare punti a fine partita).


-I territori gialli, arancio e viola permettono di guadagnare carte nei rispettivi colori.


Sono carte molto forti e in ogni turno un giocatore può giocarne, oltre alla sua azione ordinaria, una per colore. Le carte gialle sono azioni speciali da eseguire una sola volta, le carte arancioni sono poteri permanenti che restano fino alla fine della partita, infine le carte viola sono carte obiettivo che se realizzati danno punti vittoria.


-I territori verdi sono territori di caccia, ci sono dei gettoni preda messi ad inizio partita, di differente tipo, e sono conquistati dal primo giocatore che occupa il territorio.


-Infine c’è un altro tipo di gettone che viene messo negli stretti e si guadagna occupando i due territori ai lati dello stretto.


 


Il gioco prosegue per un numero indeterminato di turni, fino a che si realizza una condizione di fine partita; sono ben quattro che possiamo sintetizzare dicendo “se si esaurisce uno degli elementi del gioco”.


Il punteggio finale è determinato dalle carte obiettivo (viola), le tessere innovazione, i gettoni preda  e i gettoni stretto.


 


Prime impressioni


Si tratta di un gioco molto schematico, a parte gli effetti delle carte che possono essere molto vari. Non vi aspettate una simulazione o un gioco alla Dominant Species, Origin vuole essere ben altro, pensate che ha un regolamento di sole 4 pagine e una durata dichiarata di 45 minuti, inevitabilmente gli elementi di astrazione sono tanti. Potrebbe essere simpatico da provare se piace il genere o l’ambintazione che, comunque, viene riprodotta nelle meccaniche.


 


Ultima nota sui materiali che, come tradizione Metagot, sembrano molto curati, almeno da quello che si vede dalle immagini in rete.

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