Sponsio: anteprima Essen 2016

La seguente anteprima è basata sulla lettura delle regole, una prova su strada del titolo e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione.


La Mind Fitness Game è entrata nel nostro elenco di case editrici da tenere d’occhio dopo aver pubblicato lo scorso anno il piccolo capolavoro che porta il nome di Hack Trick. Quest’anno porterà ad Essen Sponsio, gioco a prese con scommesse per 3-4 giocatori. Abbiamo avuto la fortuna di ricevere una delle copie del gioco direttamente dall’autore József Dorsonczky​, quindi questa anteprima si basa non solo sulla lettura delle regole ma anche su una prova su strada del gioco.

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La seguente anteprima è basata sulla lettura delle regole, una prova su strada del titolo e le conseguenti prime impressioni. In nessun modo ha valore di recensione.


La Mind Fitness Game è entrata nel nostro elenco di case editrici da tenere d’occhio dopo aver pubblicato lo scorso anno il piccolo capolavoro che porta il nome di Hack Trick. Quest’anno porterà ad Essen Sponsio, gioco a prese con scommesse per 3-4 giocatori. Abbiamo avuto la fortuna di ricevere una delle copie del gioco direttamente dall’autore József Dorsonczky​, quindi questa anteprima si basa non solo sulla lettura delle regole ma anche su una prova su strada del gioco.

IL GIOCO

Nel gioco siamo antichi romani che scommettono sugli scontri tra gladiatori all’interno dell’arena (lo sponsio era la scommessa nell'antica Roma), ma a dire la verità l’ambientazione è poco più di un pretesto per caratterizzare un mazzo di carte in 4 colori numerate da 1 a 9, un mazzetto di carte scommessa, token vari e monete. Scopo del gioco è raggiungere per primi un ammontare di 30 monete o azzeccare 9 scommesse di fila senza errori.

Ogni turno è diviso in 3 fasi:

Fase scommesse, Fase di presa, Fase di risoluzione

All’inizio della fase scommesse ogni giocatore riceve 8 carte gladiatore e le restanti 4 vengono rivelate (giocando in 3 giocatori uno dei colori viene rimosso dal gioco).

Al proprio turno il giocatore può:

  • passare e non fare nulla;
  • fare una scommessa, pagando una moneta e rivelando una delle carte in mano;
  • prendere un token speciale, pagandone il costo e rivelando una delle carte in mano;
  • scambiare una delle carte in mano con una delle 4 carte rivelate in tavola, rivelando poi un’ulteriore carta dalla mano.

Dopo aver compiuto 4 round si passa alla fase di presa in cui a partire dal giocatore con l’apposito token, o dal primo a sinistra del mazziere, si gioca una carta dalla propria mano, gli altri giocatori dovranno giocare una carta dello stesso colore, tra quelle in mano o rivelate, o di un colore diverso se non hanno più carte del colore di mano. Il giocatore che ha giocato la carta del colore dominante di maggior valore vince la mano posizionando le carte prese in un mazzetto di fronte a sé ed inizia un nuovo giro di prese.

Al termine delle 8 mani si passa alla fase di risoluzione in cui si controllano le scommesse, ottenendo i soldi dalle scommesse vinte e facendo avanzare il proprio segnalino per ogni scommessa vinta (ma se si sbaglia anche una sola scommessa il segnalino ritorna a zero). Se un giocatore raggiunge le nove scommesse vinte consecutivamente o 30 monete è il vincitore, altrimenti si procede ad un nuovo turno.

Le scommesse che possono essere fatte riguardano, l’esatto numero di mani vinte, il numero totale di carte di un dato colore ottenute, se si riesce a vincere l’ultima mano o se un altro giocatore fallirà almeno una scommessa. I token ottenibili permettono invece di cambiare una scommessa, raddoppiarne gli introiti, essere il primo a giocare, ottenere tre soldi.

PRIME IMPRESSIONI

Saremo onesti, alla sola lettura delle regole il gioco ci ha lasciato alquanto freddi. Non amiamo particolarmente i giochi a prese e avevamo paura fosse una nuova rivisitazione senz’anima della briscola. Mai prova su strada fu più utile. Il gioco si rivela sin dalla prima mano molto più profondo di quanto sembri all’inizio. A differenza dei classici giochi a prese e derivati, la fortuna ha un impatto minimo che, con l’esperienza, diventa praticamente nullo. Per poter vincere si devono fare scommesse e facendolo si svelano non solo le carte che riveliamo dalla mano ma anche le possibili carte che giocheremo, dando al titolo una dose altissima di deduzione. Bluffare è tutto fuorché utile (per quanto il token che ci fa cambiare una scommessa può giocare un ruolo importante anche nel bluff), perché perdendo una scommessa si ritorna a zero nella corsa alle nove scommesse vinte consecutivamente. Molto bella la possibilità di non fare nulla per 4 turni, senza piazzare scommesse, giocando quindi nel ruolo del “troll” che fa punti per ogni scommessa persa dagli avversari, senza aver rivelato alcuna delle nostre carte e giocando a far perdere gli altri.

Sponsio è il classico gioco che si apprezza mano a mano che aumentano le partite e in cui l’esperienza paga sicuramente tanto. Forse non ha l’immediatezza di Hack Trick e l’ambientazione è puramente appiccicata, ma ancora una volta la Mind Fitness Games si rivela detentrice di piccole perle.