TdG GR: Relazione finale

In data 17 Marzo 2012, "BANDUS! Tdg Grosseto" nell'ambito del progetto "Un Goblin x un Sorriso", ha trasferito le proprie scatole di giochi presso la "Comunità Vallerotana" di Roselle, appena fuori Grosseto. L'intervento, della durata di poche ore, è stato piuttosto significativo e decisamente coinvolgente per chi si per la prima volta ha associato il gioco all'impegno sociale.

Seguono una breve serie considerazioni sulla presenza in un luogo dove c'è poco tempo per sorridere e per giocare.

La Tana dei Goblin Grosseto

In data 17 Marzo 2012, "BANDUS! Tdg Grosseto" nell'ambito del progetto "Un Goblin x un Sorriso", ha trasferito le proprie scatole di giochi presso la "Comunità Vallerotana" di Roselle, appena fuori Grosseto. L'intervento, della durata di poche ore, è stato piuttosto significativo e decisamente coinvolgente per chi si per la prima volta ha associato il gioco all'impegno sociale.

Seguono una breve serie considerazioni sulla presenza in un luogo dove c'è poco tempo per sorridere e per giocare.

La C.Vallerotana ospita una ventina di persone che stanno effettuando un percorso di riabilitazione o semplicemente non hanno altro posto dove andare. L'età è compresa tra i 19 ed i 45 anni e gli ospiti si trovano presso la comunità per problemi derivati dall'uso di sostanze stupefacenti, alcool, problemi con la giustizia o semplicemente perchè non hanno famiglia. Si dal primo contatto, siamo stati messi al corrente, come se si trattasse di un allarme, che la soglia di attenzione è piuttosto bassa in questi ragazzi e che c'era la possibilità di un buco nell'acqua.

BANDUS!, grazie all'interessamento di Carlo “doncarlos” Donadio, ha animato una sessione pomeridiana di giochi della durata di circa 3 ore con un totale di 7 animatori/giocatori di età compresa tra i 16 ed i 40 anni che si sono mescolati tra i nuovi compagni, senza alcuna difficoltà e con alcun pregiudizio di sorta. I giochi scelti sono stati di tre categorie: alcuni semplici, intuitivi e immediati, utilizzati per rompere il ghiaccio ed avvicinare i più restii (Thumblin dice, Bamboleo, Villa Paletti e altri); alcuni di livello medio per alzare la sfida e soddisfare le richieste (Hey that's my fish, Carcassonne, Abalone etc...) e solo un paio di difficoltà un pò più alta come Ticket to Ride, Finca e altri.



Al progetto iniziale, presentato al Direttore, hanno aderito “a scatola chiusa” appena 7 persone, ma alla fine la partecipazione ha doppiato la previsione e l'interesse è cresciuto col passare del tempo.

Dalla relazione che abbiamo ricevuto successivamente all'incontro è stato evidenziato il palese l'entusiasmo per la novità, per la curiosità e per la possibilità di una alternativa per impiegare il tempo libero (che sembra essere davvero molto, a fronte delle poche cose da fare); non sono mancate, tuttavia alcune costruttive critiche: é stata sottolineata, per esempio, la eccessiva durata dell'incontro e la troppa semplicità dei giochi presentati.

Possiamo serenamente giustificare la cosa con l'assoluta inseperienza in situazione del genere e con una oggettiva sopravvalutazione delle avvertenze ricevute nelle ore precedenti (l'evento è stato infatti autorizzato con un preavviso di meno di 24 ore); sarà nostra curà effettuare una scelta più oculata dei giochi sia innalzando il livello di difficoltà degli stessi, sia allargandone la varietà.



Abbiamo lasciato la Comunità Vallerotana intorno alle 18.00, ma la serata di BANDUS! è continuata con una cena a base di pizza e birra in un buon ristorantino. Questo ha permesso di riflettere sull'esperienza, pianificare una strategia per una nuova visita alla Comunità e brindare a quello che è risultato essere una occasione di solidarietà a cui nessuno di noi avrebbe mai pensato di partecipare prima dell'affiliazione a “La Tana dei Goblin”.



Personalmente, rinnovo i miei complimenti a coloro che hanno avuto l'intuizione di portare il gioco, nei termini espressi dal progetto principale, in luoghi dove per il divertimento c'e davvero poco spazio.