Vademecum del 'Termosaldatore'

Una guida a come proteggere le nostre carte davvero curata e... particolare!

Giocatori

Una guida a come proteggere le nostre carte davvero curata e... particolare!

Vademecum del 'Termosaldatore'


Da amante e collezionista di giochi da tavolo (nonchè da malato pignolo perfezionista), ho fin da sempre protetto in qualche modo i componenti più 'vulnerabili' dei miei giochi; questi risultano essere innanzitutto le carte ed eventualmente le schede di gioco - in rari casi anche il tabellone, se sottile, non troppo grosso e propenso al deterioramento.


Ora, per le carte esiste una sorta di misura 'standard' per la quale si trovano facilmente in commercio apposite bustine protettive http://www.tradingcardheroes.com.au/etch/images/polysleeves.jpg]; purtroppo la cattiva notizia è che pochi editori di giochi utilizzano tale misura standard per le carte dei loro prodotti (probabilmente e comprensibilmente per ridurre i costi di produzione).

Autore: Raistlin



Categoria: Tutorial e Vademecum

Argomento: Giocatori

Altre informazioni: Fai-da-te rivolto ai collezionisti che vogliano proteggere le carte e le schede di gioco con un metodo artigianale ma molto pratico.

Fatto sta che gran parte delle carte che noi troviamo nelle scatole dei nostri beneamati giochi da tavolo è di difficile protezione contro l'usura; ecco che quindi il cervello umano si attiva ricercando una qualche soluzione.. del resto 'se Maometto non va alla montagna, questa va da lui' come scriveva Francis Bacon.


Ecco che arriviamo quindi a quella che io ho soprannominato 'termosaldatura'.


Ci tengo a precisare che l'idea non è una mia invenzione: lessi anni fa un post su BoardGameGeek con un riferimento ad essa da parte di un utente... e l'illuminazione fu! :)


In generale e in poche parole la termosaldatura consiste in un sistema relativamente semplice che permette principalmente di auto-adattare le bustine protettive standard al formato (chiaramente più piccolo) che più ci aggrada; non solo, utilizzando fogli di nylon più grossi è possibile proteggere anche schede e componenti con superficie più vasta. In seguito vedremo meglio come funziona il tutto. Per ora e per prima cosa, mi limito a descrivere cosa occorre per poter attuare una perfetta termosaldatura.

Visti i ritmi della nostra società, il primo componente della lista potrebbe risultare il più ostico da ottenere...del resto non per nulla si associa la pazienza ad una virtù. Comunque sia, se la smania per la protezione dei giochi è tale da divenire ossessione o quasi come nel mio caso, potreste ritrovarvi dei virtuosi senza saperlo :) In caso contrario.. mi sa che potete smettere di leggere...!

COMPONENTI

- un pizzico di precisione e una buona dose di pazienza :)

- un saldatore da stagno

- un piano di appoggio adatto

- un righello metallico o un qualcosa che possa farne le veci

- bustine protettive standard/fogli in nylon (vanno benissimo quelli con i fori per i dossier)

Scherzi a parte e passando al secondo componente, vediamo che si tratta di un saldatore.

Un saldatore da stagno per la precisione, acquistabile in negozi di elettronica o elettricistica di solito per meno di una decina di Euro. Ah, la punta è importante e deve essere... a punta (non a taglio) oltre che affusolata e sottile. Non eccessivamente appuntita, altrimenti il lembo derivante dalla saldatura risulterà troppo stretto e inadatto a durare nel tempo (poi capirete...); diciamo che deve aggirarsi intorno al millimetro di diametro.

Eccoci al terzo componente: un piano di appoggio adatto. Direi che va bene qualunque superficie molto liscia come formica, vetro e - credo, non ho mai provato - anche metallo e marmo. Sconsiglio legno o plastiche per ovvi motivi di reazione al contatto con un saldatore rovente... Io utilizzo la vecchia antina di un armadietto rivestita di formica bianca.

Prossimo componente è il righello metallico od un attrezzo sostitutivo analogo. Si tratta dell'appoggio lungo il quale scorrerà il nostro saldatore durante l'operazione.


Infine eccoci all'ultimo componente della lista: le bustine protettive standard o i fogli di nylon. Per le prime rimando al link all'inizio di questo articolo, mentre per i fogli in nylon, suggerisco quelli per raccoglitore da ufficio, in plastica con i fori.

Tipico foglio con fori per raccoglitore

Procedura


Eccoci al punto: la termosaldatura consiste nel fondere per mezzo del saldatore i due lembi di una bustina protettiva (o di un foglio di nylon) lungo il lato della carta (o qualsivoglia componente) che si vuole proteggere, creando quindi una busta su misura.


Vediamo lo svolgimento passo-passo.



Termosaldatura di una carta più piccola del formato standard

1) Per prima cosa occorre imbustare la carta nell'apposita bustina standard, badando di spingerla all'interno della bustina in modo tale che i lati sinistro ed inferiore della carta siano ben aderenti ai medesimi lati della bustina.

Infiliamo bene la carta

2) Posizionare ora la carta sul piano predisposto per la termosaldatura, facendo attenzione che questa non si sposti all'interno della bustina, ma che resti invece ben allineata; nel caso si sposti, ritornare al punto 1).

La carta è imbustata e ben allineata con i due lati della bustina

3) Posizionare il righello lungo il lato da termosaldare, ad un millimetro circa oltre il bordo di tale lato.

Tutto è pronto, il righello in posizione

4) Passare la punta del saldatore (caldo al massimo) lungo l'intera bustina protettiva.


Nota: la velocità di esecuzione è relativamente importante. Se la velocità sarà troppo bassa, potrebbero crearsi piccole increspature lungo il lato termosaldato a causa di un'eccessiva fusione della plastica; viceversa un passaggio troppo veloce potrebbe non essere sufficiente alla fusione dei lembi e causare un taglio incompleto della parte in plastica inutile. Suggerisco una velocità di circa 1 cm e mezzo al secondo, ad occhio e croce. Basteranno comunque un paio di tentativi per rendersi conto di quale sia la velocità adatta, niente paura.

Ecco la termosaldatura in azione!

6) Attendere un paio di secondi prima di rimuovere la parte in plastica inutile, poi allontanarla delicatamente dalla carta termosaldata, SENZA spostare il righello: nel caso infatti che in uno o più punti la plastica non si divida, ripassare il saldatore in modo tale da completare la separazione. Con un briciolo di pratica, otterrete il risultato perfetto al primo passaggio.

Lembo che non si stacca dopo il primo passaggio

Secondo passaggio del saldatore

Operazione compiuta! La carta è ora protetta

7) (OPZIONALE) E' possibile, volendo, chiudere anche il lato superiore della carta effettuando una termosaldatura su di esso. In alcuni casi può essere utile, come ad esempio nel caso in cui le carte termosaldate non riescano ad essere ricollocate nella scatola del gioco o nel loro apposito scomparto all'interno di essa. Se decidete di termosaldare completamente la carta, non dimenticatevi di spingerla bene in fondo alla bustina prima di farlo.


Nota: alla termosaldatura 'completa' è possibile ovviare tagliando la parte superiore della bustina a filo (o quasi) della carta con un taglierino, ottenendo praticamente lo stesso risultato in previsione del collocamento di tale carta in un'apposito scomparto all'interno della scatola del gioco. Consiglio questo metodo, anche perchè permette di sostituire una bustina rotta anche durante una partita - previa termosaldatura di alcune bustine aggiuntive da includere nella relativa scatola del gioco in previsione di tale inconveniente... (lo so.. sono gravemente malato :) )



Termosaldatura di una scheda utilizzando i fogli in nylon per raccoglitori

1) Inserire la scheda all'interno del foglio in nylon in modo tale che uno dei lati della scheda sia perfettamente aderente al lato del foglio.

Scheda imbustata

2) Posizionare il righello lungo il lato opposto della scheda, ad un millimetro circa dal bordo di questa.

Pronta per essere termosaldata

3) Termosaldare il lato.


Nota: dalla mia esperienza risulta che questo genere di fogli in nylon necessiti di una velocità lievemente inferiore durante l'operazione, in quanto più spessi delle bustine protettive standard. Anche in questo caso basterà un minimo di esperienza (leggi: un paio di tentativi) per comprendere quale sia la velocità giusta.

Il primo lato è fatto

4) Procedere con la termosaldatura del lato interno al foglio. Consiglio di partire da questo lato per evitare un accumulo di aria all'interno (ulteriori informazioni al punto 5).

Fatto anche il secondo lato

5) Infine chiudere la scheda, termosaldando l'ultimo lato rimasto.


Nota: è importante far uscire più aria possibile dalla scheda prima di termosaldare l'ultimo lato per evitare un brutto effetto 'bolla d'aria' all'interno della scheda termosaldata; per fare ciò, far scorrere il righello premuto sulla scheda stessa dal basso verso l'alto, fino a fermarsi nel punto adatto per effettuare la termosaldatura finale.

Et voilà!


Ah, chiaramente vale il discorso relativo al possibile mancato distaccamento del lembo in plastica al primo passaggio del saldatore: la soluzione è la medesima applicata per le carte, ossia un secondo passaggio del saldatore.


Nota finale: dopo aver termosaldato carte e schede, accadrà che agli angoli di alcune di queste saranno presenti delle piccole sbavature filiformi di plastica. Consiglio di rimuoverle tagliandole o semplicemente avvicinando tali angoli al saldatore in modo che la plastica si ritiri.


Credo che sia tutto quanto c'è da sapere.


Spero che questo articolo possa tornare utile a quanti si vorranno cimentare con l'impresa della termosaldatura :)


Ah, consiglio di tenere una finestra aperta per far circolare un po' d'aria durante le operazioni di termosaldatura; per quanto mi sono informato i lievissimi fumi prodotti dovrebbero essere irrisori, ma conviene comunque non inalarli direttamente, soprattutto quando si termosalda qualche centinaio di carte tutte insieme...! Consiglio l'utilizzo di una spugnetta inumidita sulla quale passare la punta del saldatore tra la termosaldatura di una carta e l'altra, giusto per eliminare eventuali scorie di plastica rimaste attaccate alla punta del saldatore che potrebbero continuare a bruciare producendo fumi.


Nel caso qualcuno necessiti di ulteriori informazioni, mi contatti pure via MP.


fine