Terraforming Mars: arando la terra rossa

La copertina di Terraforming Mars
FryxGames

Avete sempre sognato di sparare con una pistola laser? Di conquistare una galassia con navi spaziali? Di radere al suolo un pianeta con l'arma definitiva? Bene, smettete di leggere, perché in Terraforming Mars non troverete nulla di tutto ciò.

Giochi collegati: 
Terraforming Mars
Voto recensore:
8,2

La recensione di Terraforming Mars

Di Jacob Fryxelius avevo già giocato Wilderness, uno dei suoi primi prodotti editoriali. Era un gioco carino, con qualche spunto interessante, ma purtroppo anche difetti a tarparne le ali. Il passo da Wilderness a Terraforming Mars è decisamente lungo e sicuramente in positivo, anche se – a mio parere – qualche magagna rimane.

Terraforming Mars è un gioco da tavolo per 1-5 giocatori, 180 minuti circa (la scatola, che dice 120, mente), si basa su gestione risorse, gestione mano di carte e, opzionalmente, draft
Terraforming Mars: tabellone
Tabellone

Materiali, grafica ed ergonomia

Qui si notano le due facce di una piccola casa editrice: da una parte risorse in simil-metallo, molto sceniche, dall'altra le plance su cui vanno sono sottili e scivolose, assolutamente scomode; da una parte tabellone e tessere robuste, dall'altra un'iconografia poco chiara, che ha bisogno ogni volta di una scritta esplicativa. Quindi alti e bassi, in una produzione tutto sommato nella media e che comunque si allinea agli standard del mercato. La carta con la foto del cucciolo di cane è una delle cose più tristi che abbia mai visto in un gioco. 

Quanto è ambientato Terraforming Mars?

Qui Frixelius deve essersi documentato un po', perché molte carte sono davvero troppo specifiche e settoriali per averle inventate ad virga canis. Di sicuro l'autore ha fatto un bel lavoro e, in ambito gestionale, ci troviamo di fronte ad un gioco con un'ambientazione sicuramente superiore alla media, per quanto zappare il suolo marziano non sia così elettrizzante come sparare agli xeno. 
Terraforming Mars: plancia giocatore
Plancia giocatore

Regolamento di Terraforming Mars

Ben scritto, organizzato bene. Probabilmente un glossario finale per alcune carte sarebbe stato gradito, ma è un peccato veniale: il gioco ha una struttura molto semplice e si impara rapidamente. 

Breve introduzione al gioco

C'è un bel tabellone con la superficie di Marte divisa in esagoni. Ad ogni giocatore viene data una plancia, in cui segna la produzione per round di soldi, acciaio, titanio, piante, energia e calore e su cui accumula le rispettive quantità. Poi ciascuno parte con dieci carte, ottenendone quattro nuove a ogni inizio round (consigliata la variante del draft, ossia della scelta simultanea di una carta passando le restanti al giocatore a fianco). Delle carte che ti ritrovi in mano, ne scegli alcune, spendendo tre monete per ciascuna, mentre le altre le rimetti negli scarti.

A questo punto ciascuno, a giro, fa due azioni, fino a che tutti non hanno passato, terminando così il  round. Le azioni possibili sono le seguenti:

  • giocare una carta e applicarla, pagandone il costo;
  • fare un'azione standard (sono generalmente azioni di ripiego, rispetto a quelle più forti delle carte); scartare una carta ormai inutile per un soldo;
  • raggiungere un traguardo, prendendone i punti vittoria;
  • stabilire, pagando, una delle tre maggioranza in base alle quali verranno assegnati altri punti vittoria  a fine partita (esempio: chi produce più metalli). 

Cosa fanno le carte giocate? Alcune hanno effetti immediati, come alzare una produzione, rubare risorse a qualcuno, piazzare elementi sul tabellone. Altre invece servono per fare microazioni in partita. Altre ancora entrano in combo per fare punti.

Cui prodest? La maggior parte delle attività che farete servono per alzare tre parametri: temperatura, ossigeno, piazzare esagoni oceano su Marte. Ogni volta che aumentate uno di questi tre valori, prendete un punto, uno in più di rendita monetaria e avvicinate anche la fine della partita, che termina appunto quando tutte e tre queste cose sono portate al massimo. 
Terraforming Mars: carte verdi
Carte verdi

Scalabilità: per quanti giocatori è indicato?

Il solitario è un'esperienza carina, ma abbastanza diversa dalla partita standard. Inoltre i solitari in cui devo solo pare un punteggio più alto del precedente non mi sono mai piaciuti molto, preferisco quelli in cui combatti contro qualche bot. Per il resto il gioco scala abbastanza bene, sebbene a tutti gli effetti, non scali nessun elemento. Semplicemente, in cinque giocherete molto meno, perché il numero di elementi da esaurire per far finire la partita è sempre lo stesso, quindi dovete fare piani molto più a breve termine, cercare il guadagno immediato, concentrarvi sulle carte di poco costo. Inoltre i traguardi e le milestone sono sempre lo stesso numero, per cui in due sarete molto più larghi che in cinque. 

Terraforming Mars è rigiocabile?

Due cose contribuiscono a questo aspetto: le compagnie, che sono dieci e ogni giocatore ne riceve due a inizio partita, scegliendone una. Queste forniscono un'abilità speciale diversa, sulla quale si può impostare una strategia generale per la partita. Poi il mazzo di carte da draftare è veramente nutrito, per cui è difficile che ricapiti la stessa combinazione, se non a distanza di molte partite. Per cui, sebbene ci sia una situazione di partenza sul tabellone sempre identica, la rigiocabilità si mantiene alta
Terraforming Mars: carte rosse
Carte rosse

Interazione tra i giocatori

Per la quasi totalità della partita, Terraforming Mars è un solitario di gruppo. Ognuno pensa alle sua carte, alle sua combo, alle sue risorse, a come ottimizzare il tutto. Quello che normalmente si può fare, una volta presa un po' la mano e osservando il gioco degli altri, è cercare, nella fase di draft, di prendere non solo carte utili a noi stessi ma anche di toglierne di particolarmente favorevoli agli altri. La maggiore interazione (sempre indiretta) si ha poi sulla corsa alle tre milestone e ai tre obiettivi di fine partita, che danno buoni punti. Fin quei però siamo all'interno di un livello di interazione comunque basso, in linea con i gestionali in cui costruisci un tuo motore produttivo senza troppe interferenze esterne. Le carte rosse, però, danno alla partita degli sprazzi di feroce interazione, con avversari che ti distruggono le sei piante faticosamente messe da parte o qualche altro pesante dispetto. Ecco, non so dire se questo tipo di attacchi diretti stonino o no col resto della partita di sicuro occorre metterli in conto, specie se siete in testa. 
Terraforming Mars: carte blu
Carte blu

Originalità

L'unico parziale elemento di originalità che ravviso sta probabilmente nella corsa agli obiettivi finali che daranno poi punti per tutti, a seconda di chi ne abbia la maggioranza. Per il resto il gioco riprende e mescola elementi classici dei gestionali (piazzamento tessere, draft, combo con le carte) col merito di amalgamarli in un ottimo risultato tematico. 
Terraforming Mars al Magnifico, Modena Play
Terraforming Mars al Magnifico, Modena Play

Profondità, strategia e tattica

La base di Terraforming Mars sono le carte e le loro combinazioni. Ci sono diverse cosette da dire a questo proposito:

  1. Non siate ingordi. Tutte le carte vi sembreranno buone ed indispensabili. Ma tutte le carte che comprate le pagate e tutte quelle che vi rimangono in mano sono soldi persi. Inutile riempirsi la mano di quattro carte e giocarne una. Meglio prenderne tre e giocarne due. Imponetevi una scelta. Specie ad inizio gioco, prendete le carte che costano poco, anche se quelle più costose sono migliori: meglio riuscire a giocare una carta che dà X che tenere in mano per due round una che dà 2X. Un piccolo incremento reale è meglio di un grosso incremento solo potenziale. 
  2. I soldi comandano. Come comprate le carte? Coi soldi. Come le calate in tavola?* Coi soldi. Come comprate le milestone? Soldi. Come gli obiettivi? Ancora soldi. Come le azioni di ripiego? Sempre soldi (e occhio a non sottovalutare quelle azioni: sono dispendiose, ma in certi casi possono bloccare un avversario sottraendogli una situazione favorevole o, verso fine partita, accelerarne notevolmente la conclusione).
  3. * I soldi comandano, ma acciaio e titanio aiutano. Un incremento in acciaio vale due soldi e uno in titanio tre. Quindi sembrerebbe sempre conveniente privilegiare un incremento in questi due campi, che non nel denaro. Dov'è la fregatura? Che ci potete comprare solo alcune carte. Se ad inizio partita avete preso una compagnia che spinge su queste risorse, insistete ed orientate la vostra gara su quel determinato tipo di carte... ma non dimenticaste mai i soldi per strada: milestones ed obiettivi sono selezionabili solo col contante.  
  4. Quello che genera punti e introito sono acqua, ossigeno, temperatura. Ma non serve a nulla svenarvi per piantare una singola foresta, se poi avete la produzione di risorse bassa e dovete perdere interi round per riaccumulare le risorse spese. Anche se siete ingolositi da quei tre tracciati, a inizio partita conviene sempre privilegiare le carte che aumentano i parametri di produzione; è da metà partita in poi, quando la competizione si fa davvero alta, che potrete concentrarvi meglio sulla terraformazione vera e propria: è lì che un'alta produzione farà la differenza.
  5. Quando siete incerti tra due carte, non sottovalutate i punti vittoria che forniscono. Terraforming Mars si conclude spesso con punteggi abbastanza vicini ed i punti vittoria dati da milestone ed obiettivi sono importanti ma non determinanti. 
    Sava gioca a Terraforming Mars
    Un tipico aratore marziano

I pregi ed i difetti di Terraforming Mars

Aver preso un'ambientazione fantascientifica ed essere riuscita a trasporla in un gioco mantenendosi fedeli ma al contempo senza risultare pesanti, è già una bella cosa.

Le compagnie di terraformazione danno quel tocco di rigiocabilità e personalizzazione che permette di dare una profondità maggiore al tutto, specie in termini di strategia.

L'idea di piazzare sia le milestone che gli obiettivi come limitati e soprattutto sbloccabili dal primo che è disposto a spendervi dona al gioco quel po' di interazione necessaria a renderlo più combattuto e partecipe, stemperando la sensazione di solitario di gruppo. Mentre le milestone sono una pura gara, per gli obiettivi occorre osare (e spendere) di più, col rischio che altri possano beneficiarne... il che dona pepe al gioco. 

Il draft delle carte a partire dal secondo round ha aspetti positivi e negativi. Sicuramente è uno strato in più che aggiunge sia profondità – permettendo di costruire meglio la propria strategia – che interazione – potendo togliere qualche carta buona agli altri. Il rovescio della medaglia è una maggiore perdita di tempo, soprattutto considerato che il gioco non è affatto corto e tende a volte a trascinarsi troppo. A mio parere, alla luce del fatto che il draft coinvolge solo quattro carte a round, lo scambio rimane positivo, guadagnando più di ciò che si perde, per cui tendo a consigliarlo... a meno che non abbiate molti al tavolo affetti da eccessiva paralisi da analisi

Non si sente invece il bisogno del mazzetto Corporation di carte aggiuntive, con effetti produttivi e non focalizzati alla terraformazione. Inserirle nel gioco non dona profondità ed allunga solo i tempi, stavolta davvero oltremisura, esitando in un difetto di dragging

Infine citiamo quei piccoli difetti di produzione menzionati nel paragrafo sui componenti e probabilmente derivati dal non essere una grande casa editrice, con la conseguente inesperienza. 

Conclusione

Terraforming Mars è stato una piacevole sorpresa.. Il rammarico principale sta, a mio parere, nella durata che si è rivelata a volte eccessiva a fronte dell'esperienza restituita dal gioco. In ogni caso una simulazione piacevole e senza intoppi, che ha saputo mescolare tema e meccaniche molto bene.

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Commenti

Stesse sensazioni avute dopo l'unica partita. Non è imprescindibile pur essendo fatto bene.

Lo rigiocherenmmo ma non lo compreremmo.

nel far salire l'entusiasmo per il gioco è stata sicuramente cruciale l'impossibilità di trovarlo negli store.

 

Bella recensione, as usual.

bello ma impossibile da avere.... per il prezzo!

m@

bella recensione, onestamente credo che un gioco così promettente dovesse essere graficamente molto più curato, soprattutto per il prezzo al quale esce.

Io in genere non questiono mai sui prezzi nelle recensioni, a meno di casi eclatanti. L'altro giorno ho comprato Anachrony che costa più di 90 euro e ha dentro solo cartone e meno cubetti di Terraforming Mars. Ormai i prezzi sono abbastanza fuori controllo e purtroppo ognuno deve fare i conti con le sue tasche. Oppure aspettare qualche buona offerta al mercatino.

Bella recensione, come sempre..

"....ad virga canis...." mi sto ancora sbellicando ^_^

Addirittura 7,2 .. praticamente consigliate a chi legge questo sito di giocare a honshu piuttosto che a terraforming mars .. Le classifiche di game geek non saranno attendibili ,ma quelle della tana dei goblin sono proprio inutili ..

Addirittura 7,2 .. praticamente consigliate a chi legge questo sito di giocare a honshu piuttosto che a terraforming mars .. Le classifiche di game geek non saranno attendibili ,ma quelle della tana dei goblin sono proprio inutili ..

veramente in classifica ancora nemmeno c'è perché non ha abbastanza voti (nemmeno il tuo, tra l'altro...), come puoi ben vedere: https://www.goblins.net/giochi/terraforming-mars-13709

Hai preso la versione senza exosuit, immagino.

Hai preso la versione senza exosuit, immagino.

sì, sennò altro che 90 euro...

Aimè non mi trovo d'accordo col recensore e questo articolo e, al netto di tutte e imprecisioni, mi pare si possa intitolare "le mie prime impressioni a caldo": mi verrebbe da chiedere al recensore quante partite ha fatto prima di scrivere la recensione.

Il gioco è uno dei migliori 5 del 2017 e, pur non essendo estremamente innovativo riesce ad emozionare ed apassionare come pochi altri.

Ecco le mie osservazioni:

1) La durata: 120 minuti è una menzogna? Considerazione superficiale se pensiamo che in solitario una partita dura 45 minuti e che in 5 effettivamente si attesta sulle 2 ore. Le prime partite in effetti sono più lunghe di due ore.

2) L'iconografia è chiarissima che più chiara non si può: non vedo come chiunque possa avere problemi ad interpretarla. Dopo 3 minuti si padroneggia.

3) Imprecisione sulle regole: un giocatore svolge FINO a 2 azioni durante il proprio turno. (fondamentale).

4) Il solitario è forse uno dei meglio riusciti nella storia dei boardgame (dopo quello di Mage Knight, ma più fruibile). Non lo dico solo io, è anche pressochè universalmente riconosciuto su BGG. Sostenere che "ogni partita devo fare più della precedente" è riduttivo: prima devo pensare a come raggiungere tutti e 3 i parametri di terraformazione e nel contempo cercare di massimizzare lo score: se non raggiungo l'obiettivo perdo, a prescindere dal punteggio che ho fatto!

5) Altra imprecisione: dire che con l'interazione diretta si "rubano" risorse non è esatto perchè lascia intendere che te le accaparri tu: invero si fanno scartare all'avversario!

6) Le corporazioni non donano profondità? Mha! A me sembrano un elemento fondamentale del gioco ed aggiungono livelli e livelli di strategia. Giocare senza o non rietenerle fondamentali mi lascia molto perplesso.....

 

attenzione alla parte di interazione. Uno dei punti fondamentali è il piazzamento delle città!! Visto che le città non possono essere adiacenti tra loro, assicurarsi una presenza decente sulla mappa ed accaparrarsi i posti migliori fa spesso la differenza, anche se non producete molte piante, perchè sfrutterete quelle avversarie ;)

Addirittura 7,2 .. praticamente consigliate a chi legge questo sito di giocare a honshu piuttosto che a terraforming mars .. Le classifiche di game geek non saranno attendibili ,ma quelle della tana dei goblin sono proprio inutili ..

concordo, considerato tutto il gioco è da 8,5 pieno

E che vi devo dire, se guardate i voti espressi finora in Tana, sono pure più bassi del mio. TM è un buon gioco,  mica ho scritto che è brutto. Poi magari io sono più stretto di voi con i voti. Le regole le so, ma nel riassunto (nota: riassunto) non mi metto a spiegare le cose per filo e per segno: basta dare un'idea del gioco. Quanto l'ho giocato? Enough, come direbbe Tom Vasel. Quasi sempre col draft, con le diverse corp e senza il mazzetto aggiuntivo che, provato, ribadisco, aggiunge solo tempo e non profondità. Poi secondo te sono superficiale? O magari ho solo opinoni diverse basate sulla mia esperienza? "prime impressioni a caldo"? eh beh, considerando che le prime partite le ho fatte a settembre dello scorso anno...direi ormai ghiacciate. Mah, viva il pregiudizio.

Ci sono alcune parti della tua recensione che ritengo superficiali a mio personalissimo parere, ovvio. E' tutto un mio personalissimo parere. Ma giocare senza le corporazioni mi sembra una house rule che tarpa le ali al gioco. Sulla parte delle regole un conto che siano riassunte, un conto che siano riportate sbagliate. Dire che "rubo le risorse" significa dare una immagine sbagliata di una parte di interazione diretta che è un aspetto delicato del gioco: non è un errore banale.

"Enough" è una non risposta. Ti ripeto la domanda: quante partite hai fatto? (quantifica!) :)

Non è una house rule giocare senza il mazzetto aggiuntivo (non le Corporazioni iniziali, ho scritto il mazzetto Corporation ). E' un'opzione di gioco. Anzi direi che il gioco standard non lo prevede. Partite ne ho fatte 152 :p

Gioco che mi è piaciuto parecchio. Mi interessa sempre conoscere l'opinione di chi invece non lo ritiene un giocone perché mi aiuta a capire quanto il mio entusiasmo "inquina" il giudizio.

Per me è un bel 9 (lo so, dovrei anche lasciare il voto e il commento al gioco...).

Pur apprezzando sempre i tuoi articoli Agz, ammetto che in questo caso non siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Infatti ho avuto occasione di giocare a TM diverse volte nel mese di maggio e ho notato come invece è un gioco dove l'interazione indiretta è MOLTO presente e importante ai fini del risultato finale. Se la gestione delle proprie carte rappresenta un aspetto piuttosto individuale, ci sono una miriade di "azioni" che invece hanno un'incidenza sul gioco degli altri che rendono pesante e determinante la realzione tra giocatori: il posizionamento sulla mappa di ogni esagono, la corsa alle milestones e agli awards, il draft (se c'è) richiedono un'attenzione e una tempistica che rendono il gioco molto più interattivo di ciò che mostra con la sua caratteristica principale (card driven). Su quest'aspetto quindi mi discosto dalla rece.

 

Saluti

Addirittura 7,2 .. praticamente consigliate a chi legge questo sito di giocare a honshu piuttosto che a terraforming mars .. Le classifiche di game geek non saranno attendibili ,ma quelle della tana dei goblin sono proprio inutili ..

 

Presumo tu stia facendo confusione tra classifica e voti delle recensioni.

Quella di honshu è stata scritta da un altro recensore (se non sbagliamo achenio, quindi neppure membro della redazione ma semplice utente volenteroso di dare il proprio contributo).

 

Ogni recensore ha i suoi gusti e suoi metri di giudizio, ma la classifica è altra roba una media formata dai voti dati dagli utenti nelle SCHEDE GIOCO. Se leggete il riquadro alla fine della recensione invita a commentare proprio per far salire (o scendere) il gioco in classifica.

 

Il giudizio di tutti è sacrosanto... quindi vota anche tu!

https://www.goblins.net/giochi/terraforming-mars-13709#vota-il-gioco 

Ma quindi, se ha tutti questi difetti ed è un gioco appena discreto, come ha fatto ad entrare nel lotto del Magnifico?

Ma quindi, se ha tutti questi difetti ed è un gioco appena discreto, come ha fatto ad entrare nel lotto del Magnifico?

ma infatti non ha tutti questi difetti e non è un gioco appena discreto. Sarà che son vecchio, ma io il sette lo ricordo come un buon voto. Poi un gioco può esser buono...e gli altri esser peggiori ;)

vista la disomogeneità dei voti sarebbe meglio togliere del tutto il voto numerico dalla recensione. Forse è meglio inserire un mini riepilogo come si faceva (non so se si fa ancora) dando voti da 1 a 5 (o 10 se preferite) alle singole voci tipo:

complessità - materiali - profondità - longevità - interazione dir/ind

ne ho prese 5 così su due piedi

vista la disomogeneità dei voti sarebbe meglio togliere del tutto il voto numerico dalla recensione. Forse è meglio inserire un mini riepilogo come si faceva (non so se si fa ancora) dando voti da 1 a 5 (o 10 se preferite) alle singole voci tipo:

complessità - materiali - profondità - longevità - interazione dir/ind

ne ho prese 5 così su due piedi

da quelle 5 voci veniva poi fuori il voto globale, che in Tana c'è sempre stato. Quindi cambierebbe poco. Un voto è un'assunzione di responsabilità da parte del recensore o anche di chi semplicemente commenta un gioco. Con le parole si possono dire tante cose, ma i numeri sono quelli. 

Per curiosità, con disomogeneità di voti intendi tra recensori? O nei commenti?

Perché nel primo caso è ovvio che ciascun recensore ha il suo metro di giudizio e il suo gusto personale, nel secondo... sia lode alle opinioni diverse!

da quelle 5 voci veniva poi fuori il voto globale, che in Tana c'è sempre stato. Quindi cambierebbe poco. Un voto è un'assunzione di responsabilità da parte del recensore o anche di chi semplicemente commenta un gioco. Con le parole si possono dire tante cose, ma i numeri sono quelli. 

Del resto è anche vero che se non si conosce un gioco non si va a leggere la recensione se il voto non è sufficientemente alto. dubito che qualcuno si vada a vedere le recensioni dei giochi sconosciuti che stanno tra il 6 e il 7 su BGG, no?

Abbastanza probabile che siano discorsi già fatti in passato, ma il numero singolo lo lascerei alla scheda voto, da un recensore magari si potrebbe chiedere qualcosa di più. Ovvio che il voto non sostiuisce la recensione scritta però potrebbe esserne una estrema sintesi, ma servirebbe anche a poter pesare meglio i vari aspetti. Imho mostrando le singole voci daresti modo di dar più o meno peso ad ognuno di loro, senza nulla togliere al valore della recensione scritta.

Per esempio 7,2 come voto è abbastanza "particolare", quasi sicuramente è una media di più voci, giusto? Cosa ha portato il voto a essere 7,2 e non 7,3? cosa ha pesato di più in positivo e di più in negativo?

intendo proprio tra i recensori. Il 7,2 di Agz su TM vale quanto un 8 di tizio X su un altro gioco? ovviamente no perchè il recensore non è lo stesso. Ma visto che ognuno dà un peso diverso ai vari aspetti che compongono il voto finale sarebbe più utile in recensione inserire i voti dei singoli aspetti, almeno imho e questa recensione ne è un esempio lampante:

materiali: in parte belli ed in parte no, ma nello standard di mercato

ambientazione: buona, superiore alla media

regolamento: scritto bene e fluido

Scalabilità (a proposito, c'è un typo in quanto è scritto Salabilità): buona

rigiocabilità: alta

interazione: prevalentemente indiretta, abbastanza bassa

originalità: non molta (come gran parte dei giochi ormai, l'originalità è molto difficile da trovare)

durata: giusta, a volte eccessiva (ma quel "a volte" non so quanto possa incidere)

a rileggere non sembra avere particolari difetti ed è un buon prodotto, il voto (7,2) risulta essere decisamente basso per un prodotto simile che ad occhio si dovrebbe attestare almeno sull'8 visto che non ci sono grossi difetti e fra quelli citati ce ne sono almeno un paio del tutto soggettivi (bassa interazione indiretta potrebbe non essere un difetto, giusto?). Quindi cosa ha inficiato nella valutazione?

O forse 7,2 è un voto alto per Agz, che magari tende a non dare voti troppo alti rispetto ad altri recensori? Spero si capisca il senso del discorso :)

 

Come hai fatto a fare le prime partite a settembre dello scorso anno se il gioco è uscito a ottobre, a Essen? bho, mi sa che qui vale tutto

Come hai fatto a fare le prime partite a settembre dello scorso anno se il gioco è uscito a ottobre, a Essen? bho, mi sa che qui vale tutto

le ho fatte dopo Essen. Era a Ottobre Essen? le ho fatte a Ottobre. MI sembri quello dei 5 gradini di Auschwitz.

intendo proprio tra i recensori. Il 7,2 di Agz su TM vale quanto un 8 di tizio X su un altro gioco? ovviamente no perchè il recensore non è lo stesso. Ma visto che ognuno dà un peso diverso ai vari aspetti che compongono il voto finale sarebbe più utile in recensione inserire i voti dei singoli aspetti, almeno imho e questa recensione ne è un esempio lampante:

materiali: in parte belli ed in parte no, ma nello standard di mercato

ambientazione: buona, superiore alla media

regolamento: scritto bene e fluido

Scalabilità (a proposito, c'è un typo in quanto è scritto Salabilità): buona

rigiocabilità: alta

interazione: prevalentemente indiretta, abbastanza bassa

originalità: non molta (come gran parte dei giochi ormai, l'originalità è molto difficile da trovare)

durata: giusta, a volte eccessiva (ma quel "a volte" non so quanto possa incidere)

a rileggere non sembra avere particolari difetti ed è un buon prodotto, il voto (7,2) risulta essere decisamente basso per un prodotto simile che ad occhio si dovrebbe attestare almeno sull'8 visto che non ci sono grossi difetti e fra quelli citati ce ne sono almeno un paio del tutto soggettivi (bassa interazione indiretta potrebbe non essere un difetto, giusto?). Quindi cosa ha inficiato nella valutazione?

O forse 7,2 è un voto alto per Agz, che magari tende a non dare voti troppo alti rispetto ad altri recensori? Spero si capisca il senso del discorso :)

 

 

Un voto è un voto, come a scuola c'era il professore che non andava oltre l'otto e quello che partiva per tutti quanti dal 6. l'importante secondo noi e che tu leggendo la recensione sei riuscito a capire che questo per te è un gioco da 8, per un altro lo stesso gioco, con le stesse caratteristiche è da 7, per un altro da 9.

Per te la scarsa originalità e la bassa interazione pesano meno di altri parametri, per noi no. Ma chi ha ragione?

Si deve dare un 8 o un 6 politico a tutti?

 

Se grazie alla recensione hai capito se il gioco fa per te oppure no allora è una buona recensione. 

@Pilota: la base che uso la trovi qui https://www.goblins.net/articoli/editoriale-sistema-di-voto e nel successivo articolo, linkato in fondo a quello. Anche se nel frattempo ho modificato delle cose, specie per generi meno inquadrati. 

Per il voto, per me un gioco normale è un 6. Ovvero la sufficienza. Con 2000 giochi in uscita all'anno, non basta più che il gioco funzioni bene: per emergere deve avere qualcosa che spicchi, che lo contraddistingua. Un gioco senza innovazioni, senza twist, che funziona bene ma senza brillare, per me è 6, laddove anni fa, quando ho iniziato, probabilmente sarebbe stato un 8. In effetti per molto tempo l'8 è stato un po' il "6 politico" di tante recensioni che ho letto e scritto. L'8 è un voto sicuro, non scontenta nessuno. Però ora preferisco fare maggiore a attenzione e maggiori distinguo verso l'alto.

Mi viene solo una curiosità: due giochi nel Magnifico, Terraforming Mars e Cry Havoc, hanno ricevuto pareri molto diversi tra Tana e BGG. Mi spiego, in Tana vedo che TM non ha grandi estimatori, mentre su BGG è in top ten; al contrario il Magnifico Cry Havoc ha riscosso molto successo in Tana, ma molto meno su BGG, dove è 299. Esistono realmente gli influencer, oppure è la stessa differenza che c'è spesso tra i voti popolari e quelli delle giurie di esperti? E' possibile arrivare ad un giudizio oggettivo senza essere influenzati dai gusti? Per me no.

Mi viene solo una curiosità: due giochi nel Magnifico, Terraforming Mars e Cry Havoc, hanno ricevuto pareri molto diversi tra Tana e BGG. Mi spiego, in Tana vedo che TM non ha grandi estimatori, mentre su BGG è in top ten; al contrario il Magnifico Cry Havoc ha riscosso molto successo in Tana, ma molto meno su BGG, dove è 299. Esistono realmente gli influencer, oppure è la stessa differenza che c'è spesso tra i voti popolari e quelli delle giurie di esperti? E' possibile arrivare ad un giudizio oggettivo senza essere influenzati dai gusti? Per me no.

ti dirò: io di TM ho parlato per la prima volta se non sbaglio proprio con questa recensione. E quella di Cry Havoc è uscita dopo il Magnifico (un mesetto dopo). Di Cry Havoc se n'è parlato di più e per lo più bene, ma da parte di molti utenti. 

Per me è un 8 pieno, ma pure un 8 e mezzo va' (e qua il GRANDE Martellone saprebbe come rispondermi)!

Il mio è un ragionamento generale visto che non ho giocato né TM, né CH e non riguarda neanche la recensione di TM, che è scritta molto bene. Con influencer non intendo certo solo Agzaroth; che poi uno non è influencer per scelta, ma perché si è conquistato nel tempo la fiducia di chi lo legge.

E' proprio una questione filosofica, un mantra che ritorna ciclicamente.

Io penso che l'oggettività sia sempre una utopia, soprattutto in campi come i film, la musica, i giochi, ecc... dove il gusto personale ha un peso determinante. E' semplicemente una constatazione, quasi una banalità. 

Non so, forse ha ragione chi ritiene sia meglio non mettere voti nella recensione e lasciarli ai commenti. Mi sembra un modo troppo soggettivo e tagliente di riassumere una esperienza. Spesso spiazzante.

I 5 gradini non li ho capiti, ma che la fiera di Essen si svolga ad Ottobre (perlomeno da quando ci vado io.... circa 10 anni) è risaputo! Bho vabbè ciao 

I 5 gradini non li ho capiti, ma che la fiera di Essen si svolga ad Ottobre (perlomeno da quando ci vado io.... circa 10 anni) è risaputo! Bho vabbè ciao 

e che ti devo dire: io invece non ci sono mai stato e quindi non lo ricordo con precisione. Piss on love.

oh, comunque tenetevi caldi che le belle recensioni devono ancora venire :D

6,5 Giocato una volta.

il gioco è fatto bene ma nulla di innovativo. Molto bella la recensione, ma trovo il voto un pochino alto. Riguardo alla durata concordo con Agz e per questo motivo non lo comprerei mai, ma sicuramente lo rigiocherei. Inoltre altro grave difetto il prezzo troppo alto.

 

L'abbiamo rigiocato!!!

 

E... niente... stesse impressioni!

Un voto è un voto, come a scuola c'era il professore che non andava oltre l'otto e quello che partiva per tutti quanti dal 6. l'importante secondo noi e che tu leggendo la recensione sei riuscito a capire che questo per te è un gioco da 8, per un altro lo stesso gioco, con le stesse caratteristiche è da 7, per un altro da 9.

proprio perchè le persone dietro le recensioni sono tante sarebbe meglio esplicare meglio il voto nelle varie componenti per capire cosa ha pesato di più. Non ricordo di professori che mettevano il ,2 dietro a un voto, forse non potevano, no? Per me è da almeno 8 perchè ci gioco sin da ottobre, mica perchè l'ho capito dalla recensione.

Lasciamo poi perdere il discorso "un voto è un voto" che fa pietà

Per te la scarsa originalità e la bassa interazione pesano meno di altri parametri, per noi no. Ma chi ha ragione?

Si deve dare un 8 o un 6 politico a tutti?

vedi che stiamo dicendo la stessa cosa? quanto ha influito quel parametro nella valutazione finale? cosa c'entri poi l'8 o il 6 politico a tutti lo capite solo voi....

@Pilota: la base che uso la trovi qui https://www.goblins.net/articoli/editoriale-sistema-di-voto e nel successivo articolo, linkato in fondo a quello. Anche se nel frattempo ho modificato delle cose, specie per generi meno inquadrati. 

Per il voto, per me un gioco normale è un 6. Ovvero la sufficienza. Con 2000 giochi in uscita all'anno, non basta più che il gioco funzioni bene: per emergere deve avere qualcosa che spicchi, che lo contraddistingua. Un gioco senza innovazioni, senza twist, che funziona bene ma senza brillare, per me è 6, laddove anni fa, quando ho iniziato, probabilmente sarebbe stato un 8. In effetti per molto tempo l'8 è stato un po' il "6 politico" di tante recensioni che ho letto e scritto. L'8 è un voto sicuro, non scontenta nessuno. Però ora preferisco fare maggiore a attenzione e maggiori distinguo verso l'alto.

perfetto grazie

Esistono realmente gli influencer

ovvio che esistono, basta vedere il discorso Mombasa l'anno scorso  o GWT/Tramways quest'anno, ma stiamo andando OT

Allora, che vi devo dire?? 

A me il gioco è piaciuto...... piaciuto...... piaciuto molto. Un gestionale che sappia rendere immersiva una tematica come quella della terraformazione di Marte non è cosa facile da realizzare, e questo gioco lo fa.

Dite che il prezzo è un pò alto??? Ma all'interno ci sono talemente tante carte da poter giocare che è come se contenesse già la sua espansione. Quindi la rigiocabilità è alta e la soddisfazione che porta il risolvere la partita anche in solitario è un valore aggiunto. Sono però daccordo sul fatto che i materiali, pur svolgendo il proprio compito in maniera sufficiente, non sono all'altezza di un gioco di questo livello, soprattutto quei maledetti cubetti che scivolano da tutte le parti sopra una tabella di cartoncino leggerissimo che vola alla prima brezza.

Inoltre dite che le meccaniche non sono nulla di nuovo, ma nel panorama di giochi da tavolo che si espande come la galassia che contiene  Marte anno dopo anno oramai fare qualcosa che sia bello e nello stesso tempo mai visto diventa sempre più difficile, inoltre ci sono molti giochi che per sforzarsi di trovare per forza qualcosa di originale producono giochi poco validi per non dire brutti.

Quindi, per concludere, se vi piacciono i gestionali anche con bassa interazione e che non abbiano una tematica appiccicata con lo sputo, questo Terraforming Mars lo consiglio caldamente. REgole facili da apprendere, un turno di gioco che scivola via tranquillo e una varietà enorme nel riuscire a vincere le partite utilizzando anche tattiche molto diverse fra loro.

 

provato e mi piace molto. avrei gradito più carte che rompono le scatole agli avversari . in effetti è un pò un solitario di gruppo ma qualche bastardata si può fare

concordo su tutto. qualche carta in più ad interazione diretta e sarebbe stato perfetto

Francamente un giocone, altro che 7.2. 

Un nove pieno. 

Mi ha lasciato una scimmia pazzesca,quasi un seasons su plancia

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