Aibindrye: gioco sempre col rosso!

aibindrye in gioco

AiBi(gnami): la vera "lettura" del mio nick è AiBi in the rye (scoprite la citazione), sono un giudice del premio Goblin Magnifico da quest'anno (sempre che la biografia vada online proprio "quest'anno") e gioco sempre col rosso! Per saperne di più, continuate a leggere.

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In principio fu mio padre (e no! Lui non è Darth Vader).

Fu lui a farmi percepire nettamente il piacere di giocare ai giochi di società.

Fu lui durante una di quelle interminabili partite a Risk! sul vetusto 286 di famiglia, nella solita configurazione a 3 con l’amico Enzo e dopo l’ennesimo accordo giurato tra noi e bellamente ignorato (per finirmi lì nel Caucaso, senza pietà, e portare a casa l’ennesima vittoria).

Era imbattibile, davvero. E senza cuore.

Ero solo un bambino, dannazione!

Quelle sfide interminabili e gioiose (nonostante le mie frequenti disfatte) sono un ricordo ancora vivido e forse sono davvero la scintilla di quel piacere immenso che provo oggi attorno ad un tavolo, davanti ad un gioco e con i miei amici ad accompagnare partite che hanno sempre qualcosa di meraviglioso da raccontare.

Aibindrye sulla carta di Historia
Non entrerò nella storia dei giochi da tavolo, ma dentro “Historia” si!

Sono certamente un giocatore anomalo, non provenendo dal mondo di Magic, né dai giochi di ruolo e men che meno da sfide epiche ad Heroquest e simili. Dopo i classici à la Brivido e l’approdo ai vari Trivial Pursuit e Taboo non sono riuscito a proseguire il cammino in questo mondo, forse a causa di un’offerta non ancora preponderante come adesso o forse a causa di distrazioni più attraenti agli occhi di un giovane virgulto (coff coff), futuro ammiratore di cubetti asettici, ma al tempo più desideroso di curve meno legnose!

Sono un ingegnere delle telecomunicazioni e questo mi ha portato a spasso per l’Europa per lavoro e una sera come un’altra, nella mia casa a sseldorf, un collega mi parlò di giochi che “forse, chissà, potrebbero piacerti”. Lo disse convinto perché, conoscendomi, sapeva delle mie passioni. Sapeva del mio amore per i libri, i fumetti ed i videogiochi di un tempo, quelle avventure grafiche che giravano attorno ad un'isola con scimmie a tre teste, sapeva che il mio animo conviviale e scherzoso ben si sarebbe adattato a quel passatempo che era anche suo.

Quel che non poteva sapere erano le partite con mio padre e quel mio interesse mai sopito, quella scintilla che stava riaccendendo e che sarebbe diventato un fuoco vitale che non accenna a spegnersi.

E così mi parlò di Puerto Rico ed Agricola, mi fece provare Catan e Carcassonne (sui quali proprio non mi soffermerei... ahem!), mi consigliò qualche store online, per poi regalarmi, assieme ai miei colleghi, una copia di un gioco che nel frattempo avevo scoperto da solo, attirato dal tema, dalla scatola, dalle miniature, dai colori, dalle recensioni, dalle infinite possibilità di divertimento e socialità che emanava: Bootleggers! Già, proprio Bootleggers, un titolo fortemente “american”, per me che sono un giocatore decisamente “german”. Io che amo i giochi strategici e impegnativi e mal sopporto un forte peso dell’alea.

Aibindrye a Tokyo
Quasi dimenticavo: qui salvo il mondo dalle forze del male!

Che tipo di giocatore sono, vi starete chiedendo (ma anche no)?

Sicuramente un giocatore appassionato che cerca sempre di impegnarsi al tavolo: provo infatti soddisfazione nel cercare la giusta strategia ma non soffro di paralisi da analisi, anzi mi affido più che volentieri al mio istinto quando più strade sembrano condurmi allo stesso punto. Al contempo sono senza dubbio un giocatore partecipe, mi piace condire la partita con battute e sfottò, interagire anche a suon di puzzilli con gli altri e se la vittoria non dovesse arrivare, beh, pazienza. Adoro ridere di gusto per una mossa spiazzante che scombini i piani dei miei avversari, così come spuntarla di un solo punto dopo una partita di rimessa (beh, se aveste letto questo report sulla "Ventiquattrore ludica in terra crucca" lo sapreste già)!

Il mio autore preferito è Martin Wallace: il primo che ho amato visceralmente per la sua geniale versatilità, per i suoi giochi perfettamente bilanciati e per la sua abilità di muoversi tra meccaniche e ambientazioni differenti, per averci regalato capolavori (tra gli altri) come Age of Steam, Brass, Automobile, Princes of Renaissance. Oggi, dopo centinaia di titoli provati (e ahimè, molti di più comprati), altri giochi ai quali non negherei mai una partita sono quelli della "Serie COIN" creata da Runhke, i capolavori degli enfants terrible Splotter Spellen (Indonesia e The Great Zimbabwe su tutti), le perle nascoste di Sylvester o Sivel (Maria, Konig von Siam), il sempre magnifico Tammany Hall (qui il mio articolo per la rubrica "Ultimo scaffale in fondo a sinistra") per finire ai miei titoli preferiti in assoluto: Twilight Struggle, Through the Ages e Sherlock Holmes Consulente Investigativo.

Oltre ovviamente a The Resistence: Avalon.

Un gioco che ho odiato visceralmente dopo averci giocato le prime volte in quel gruppo di matti che è la combriccola del "Venerdi GdT" romana, composta dai peggiori e più famelici lupi in cerca di agnellini da spolpare. “Nomi” inquietanti quali Sava, Massy, Cola, S83m, Arkady, Indianino, veri menzogneri che mi hanno tenuto a battesimo nell’arte del bluff (in cui sono diventato un indiscusso maestr... ehm... sì, dai, sì!), ma soprattutto mi hanno accolto al mio ritorno a Roma diventando una piacevole compagnia ludica, assieme a Franz (col quale condivido l'insana passione per ogni cosa la GMT abbia mai creato, responsabile del nostro personale "pantheon" di divinità), Ale, Camillo, Luca e chi altri ha avuto il piacere di aggregarsi.

Ah, ma dite che parlando di Avalon non posso non menzionare quel capellone di Kenparker? Eh sì, proprio lui: il "goblin zero", colui che ho avuto la "fortuna" di conoscere per primo tra i tanti, una persona che mi piacerebbe sempre avere al tavolo e degno compare di sfide epiche, caciarone, bellissime nel corso degli anni!

Adunata goblin al tavolo di Not Alone alla Essen Spiel 2016
Qui la giuria del Magnifico sta eleggendo il vincitor.. ah no!

E arrivati a questo punto non posso tacere una delle mie passioni più grandi, qualcosa che nasce sicuramente all'infuori del contesto ludico ma ha finito per riguardare anche la mia collezione di giochi: il paese del Sol Levante! Quello di Miyazaki, ma anche BakaFire, di Go Nagai, ma anche Hayashi, dove poter incontrare una geisha, ma anche gente vestita da Mario e Luigi Bros sfrecciare per le strade di Tokyo a bordo dei loro kart. Ecco, sì... proprio il Giappone ed il suo mondo di giochi in fantastica ascesa (come racconto nel mio report dall'ultimo Tokyo Game Market, in quest'articolo).

Sono un goblin non da moltissimo tempo, ora che mi fermo a pensarci.

Ma sono un goblin felice di esserlo, che riesce a scorgere ben oltre l’orizzonte ogni fantastico amico che ha ricevuto in dono da quesa comunità. Così adesso mi passano in mente tutti i volti, associati ai tanti nick e diventati nomi veri "in carne e ossa", che hanno costellato i mille incontri avuti in questi anni, le bellissime partite ad Essen, le fantastiche risate a Modena, i momenti indimenticabili, assieme, a Bologna.

Essere goblin è bellissimo, lo ammetto.

Essere goblin è per sempre, davvero.

AiBindrye

Commenti

Ma come?  Devo protestare con la redazione! Dove sta l'articolo del sabato dedicato solitamente a ks? Cosa ci fate leggere? Ma soprattutto: di chi ci fate leggere?  

Grandissimo Ivano, felice che tu faccia parte della "nostra" famiglia! Come disse Troisi: "scusate il ritardo", so che mi capirai :-D

Nel tuo articolo manco io ma per stavolta ti perdono perché è troppo bello... :-*

ahahhahahahahah :)
E bravo Abilcoso! (perchè non dici che il tuo nik è Abilcoso? Vabbè lo avrai tenuto per la 2a biografia :-* )

Sei fantastico, Aibi 

Ma le minigob improvvisate x te a casa???? ;)

Gran bella pensata legare la biografia ad alcuni pezzi fatti, che contribuiscono a presentarti.

Ben scritto. Peccato per l'amore per Tammany Hall che svilisce la tua professionalità ;-)

bravo AiBi, ora ti manca solo di diventare un redattore serio :D

Nonostante il tuo caratteraccio,

Nonostante il tuo cattivo odore,

Nonostante il tuo problema con la petomania,

Sono orgoglione di essere tuo amico

E va be' non è colpa mia se mi ha conosciuto per primo... guardate che era già così... non sono stato io a farlo peggiorare... però se non ci fosse Aibi probabilmente non avremmo mai scoperto tante ciofecate polacche e nipponiche... un piccolo contributo lo ha portato anche lui... e poi giocarci insieme è bello... sai che comunque andrà non finirai ultimo... come quella volta ad Adv Civilization

Grande Aibi, uno di noi 

Ho capito la citazione: "AiBi in the rye... with diamonds"! LOL 

Grande Aibi!!!...e...grazie per aver salvato il mondo! ;-P

Grazie a tutti, amici pelleverde, per aver apprezzato questa melensa, ruffiana e celebrativa raccolta di aneddoti sulla mia vita (ludica e non). Nella seconda parte della biografia verranno fuori, poi, tutti i dettagli scabrosi che l'eminenza grigia della tana mi ha pregato di tenere nascosti!

Ken, Advanced Civilization è stata un'esperienza di vita, mica una partita! E quel sorpasso al povero Renberche all'ultima curva vale (quasi) quanto uno di quei tuoi giochetti tra i boschi là, quelle cacce al tesoro che ti piacciono tanto.

PS Gaspatcho, bellissima la tua versione, ma il mio "campo di segale" è differente...

PPS Vero, Mica, le Aibicon!!! Hai vinto un gioco (mio) a casa (tua)!!!

Come fà a non stare simpatico uno che adora Myazaki le avventure grafiche e i Gdt ?!!!!

Grande

 

N.B. Quanto legno potrebbe rodere un roditore, se un roditore potesse rodere il legno ?..

Ken, Advanced Civilization è stata un'esperienza di vita, mica una partita! E quel sorpasso al povero Renberche all'ultima curva vale (quasi) quanto uno di quei tuoi giochetti tra i boschi là, quelle cacce al tesoro che ti piacciono tanto.

L'incazzatura di Vettel con Hamilton era niente in confronto

bell'articolo! Solo che non mi spiego perché, nella foto di copertina, stavate in cucina e tu stavi cagando... in cucina?

"PS Gaspatcho, bellissima la tua versione, ma il mio "campo di segale" è differente..."
 

Speriamo che la segale sia finita tutta in un ottimo whisky! :-D

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