Evolution: La Legge del più Forte.

Evolution Copertina 2017 ed.
North Star Games, Pendragon Game Studio, bgg

Pianeta Terra, 20 milioni di anni fa. Il mondo è popolato da una pletora di diverse specie, ma solamente una manciata saranno abbastanza forti da resistere all'estinzione. Sarà nostro compito farle progredire e difenderle dagli attacchi dei predatori.

Giochi collegati: 
Evolution
Voto recensore:
6,5

Ascolto consigliato: Sepultura - Roots Bloody Roots

Prologo:

Il mio rapporto con Evolution è partito travagliato:
Tipici Frequentatori di Essen
Tipici Frequentatori di Essen

Sabato, Essen 2015. Come all’inizio di “28 giorni dopo” i protagonisti di questa storia devono scappare da una mandria di corpi senza più senno. Giocatori idrofobi generati da giorni di sovraesposizione ad un numero spropositato di nuovi giochi da comprare, con la bava alla bocca, occhi iniettati di sangue, buone maniere dimenticate e portafogli sempre più vuoti, cercando di lasciarsi alle spalle questa follia e sopravvivere.

All’improvviso, vagando nelle sterminate sale della fiera, vedo un luogo di conforto per le mie stanche membra: un tavolo libero in un enorme stand in cui campeggia la parola “Evolution”. Siamo in due, io e la mia compagna. Basta un’occhiata, un cenno con la mano: sincronizziamo gli orologi e ci facciamo strada nella folla: io davanti, gomiti alti e scuse sempre sulle labbra, lei dietro a proteggere i fianchi come gli spuntoni sulle ruote delle macchine di Mad Max.

Novello Conan Il Barbaro, facendo roteare un’immaginaria spada a due mani sopra la testa, riesco a far desistere, solo con lo sguardo, un gruppo di ragazzotti tedeschi a sedersi a quello che sarebbe stato il Nostro tavolo. Tronfi della nostra impresa chiediamo al dimostratore se possiamo sederci e se può spiegarci come si gioca. Il dimostratore, che d’ora in poi chiamerò Hesus il Paziente, con fare molto amichevole acconsente ma ci informa che sarebbe meglio giocare almeno in quattro e che ha proprio una coppia di giocatori che stanno attendendo. Approvo la sua scelta, il gioco da tavolo è una bestia sociale nevvero? Ignaro che questa mia scelta avrebbe avuto dei risvolti tragici.

Si alza dalla sua postazione e dopo breve giungono assieme a lui una coppia di teutonici fidanzati. Lui, che chiamerò Goffredo L’Entusiasta, e lei, Gilberta La Tediata. Dopo le presentazioni di rito siamo pronti per iniziare a giocare. La spiegazione si dilunga, in quanto Gilberta continua a controllare la timeline di Facebook e Goffredo ha uno strano tic per cui deve ossessivamente ripetere le frasi del buon Hesus aggiungendo alla fine una risata di Skeletoriana memoria. Finalmente, dopo un lasso di tempo indefinito che potrei paragonare ad un'era geologica, Hesus ed la sua eco con risata finiscono la spiegazione e possiamo iniziare a giocare.

Da lì a poco, il dramma. Con il pochissimo tedesco che ricordo dai tempi delle scuole medie sento le seguenti parole provenire dalla Tediata: “Ma perché dovremmo parlare in inglese? Siamo in Germania, parliamo tedesco, no?”. Hesus con uno sforzo di autocontrollo pari ad una delle fatiche di Achille candidamente risponde: “Perché i ragazzi, come ti hanno detto prima, sono italiani e non capiscono il tedesco”. Faccia stupita e risposta: “Ah, non avevo capito.” Nel frattempo Goffredo ride.

Io e la mia compagna, al contrario, non ridiamo un brivido freddo ci scuote la spina dorsale come dopo aver rotto un Vaso di Pandora contenente tutti i difetti possibili di un giocatore al tavolo ma che, invece, di propagarsi nel mondo vengono trasferiti in una sola persona.

La partita prosegue lentamente e stancamente, come il fiume Mississippi in una canzone Blues, con una sequela di domande sul regolamento senza capo né coda. L’era geologica di ogni turno di svolge così: enormi sbadigli da parte di Gilberta, che abbandona Facebook il tempo necessario per porre nuovamente domande sul regolamento e “giocare”; risate isteriche di vittoria di Goffredo, che dirige i suoi attacchi verso di noi, non volendo risvegliare la Tediata; gli occhi rivolti al cielo di Hesus e i nostri turni che si fanno sempre più veloci e senza alcun tipo di pianificazione. Al quarto round non ce la facciamo più, la situazione è insostenibile. Dobbiamo andarcene! Come sempre in questi casi l’ingegno femminile salva la situazione e la mia compagna di disavventura, in pieno stile settecentesco, simula un malessere improvviso. Ci alziamo dal tavolo scusandoci con tutti e la Tediata ci sorride beffarda, dicendoci in un perfetto inglese: “Peccato non finiate la partita, stavo iniziando a divertimi...”

 

Di cosa parliamo:

Evolution è un gioco di carte da 2 a 6 giocatori, tempo di gioco di un'ora, edito nel 2014 da parte di North Star Games e recentemente localizzato in Italia da Pendragon Game Studio. È principalmente un gioco di engine building e gestione mano con alta interazione.

I giocatori si troveranno catapultati a gestire ed adattare le loro specie di animali preistorici in un ecosistema con poco cibo e predatori in agguato.

Aperta la scatola:

Il gioco si presenta bene.

Materiali Evolution
Materiali Evolution
Le illustrazioni sono evocative ma soprattutto particolari e diverse dallo standard, particolarità che apprezzo sempre. I materiali sono composti da 129 carte tratto di buona fattura, una secchiata di segnalini cibo in cartone spesso come le schede delle specie, cubetti di legno e sei schermi del cibo.

Un particolare plauso all’inserto della scatola, disegnato molto bene, in quanto contiene perfettamente tutti i materiali di gioco e lascia anche dello spazio per future espansioni.

So di essere in controtendenza rispetto alla maggioranza dei giocatori ma non ho apprezzato i due componenti più peculiari del gioco: la pozza d’acqua centrale, totalmente inutile, e l’enorme segnalino primo giocatore, un enorme brontosauro in legno. Li ho trovati over-prodotti solo per il gusto di esserlo, senza aggiungere nulla di effettivamente utile alla fruizione del gioco.

Regolamento:

Si poteva fare meglio.

Non ho avuto particolari difficoltà a comprendere il flusso di gioco e solo alcuni dubbi su alcune combinazioni di carte. Sicuramente al regolamento avrebbero giovato una manciata di esempi in più e qualche FAQ sull’interazione tra le varie carte.

Devo anche farvi notare che il regolamento italiano ha un errore di traduzione su un aspetto del gioco molto importante, la crescita di popolazione o dimensione, e sulla carta Simbiosi; potete trovare le versioni revisionate del regolamento e della carta qui.

Come si gioca:

Il setup è velocissimo. Basta mescolare il mazzo di carte, piazzare al centro del tavolo la pozza dell’acqua e dare ad ogni giocatore una tessera specie. Partiamo proprio da qui, le specie hanno due caratteristiche:

  • Popolazione: quanto possono mangiare.
  • Dimensione: caratteristica che serve a difendersi dai predatori oppure, nel caso di specie carnivora, che dà la possibilità di mangiare altre specie.

Il round è diviso in cinque fasi:

1) Pescare carte:

Ogni giocatore pesca dal mazzo tre carte tratto più una aggiuntiva per ogni specie di fronte a sé.

Ci sono 3 macro tipi di tratti:

  • Verdi: danno abilità che hanno a che fare con sfamare le vostre specie.
  • Grigie: danno abilità che hanno a che fare con la difesa dai predatori.
  • Rosse: danno abilità utili in attacco e che permettono di diventare carnivori.

Ogni carta inoltre ha un numero in basso a destra all’interno di una foglia nera, servirà nella prossima fase del turno per determinare quanto cibo sarà disponibile.

2) Selezionare il cibo:
Evolution carte e plance
Evolution carte e plance

Ogni giocatore sceglie una carta dalla propria mano e la pone coperta sulla pozza d’acqua. Sommando l’ammontare dei numeri verrà determinato l’ammontare di cibo disponibile nella fase 4) del turno.

3) Giocare carte:

Ora la fase più importante del gioco.

A partire dal primo giocatore tutti al tavolo effettueranno azioni, in tutto tre tipi differenti:

  • Giocare un carta tratto coperta di fronte ad una propria specie per beneficiare della sua abilità speciale.
  • Scartare una carta dalla mano per aggiungere una specie alla propria plancetta.
  • Scartare una carta dalla mano per aumentare di un punto la Popolazione oppure la Dimensione di una sola specie.

Ogni giocatore nel proprio turno effettuerà tutte le azioni che desidera fino ad arrivare all’ultimo di turno, che fa terminare la fase.

4) Rivelare il cibo:

Ricordate le carte scelte al punto 2? bene ora le rivelerete e aggiungerete il cibo alla pozza d’acqua. È anche possibile che qualche carta tratto si attivi proprio in questa fase, convenientemente queste carte sono identificate da un simbolo in alto a sinistra.

5) Nutrimento:

Durante questa fase il giocatore di turno può dare da mangiare ad una specie. Preleva un singolo tassello cibo dalla pozza e lo mette nel primo spazio disponibile nella scheda della specie scelta. Si può continuare a mangiare esclusivamente fino al limite di popolazione, quindi, se la specie ha popolazione, quattro potrà immagazzinare fino a quattro tasselli cibo, al raggiungimento dei quali non sarà più affamata.

I carnivori, invece, come potete immaginare, trovano molto più appetitose le altre specie al tavolo. Possono dichiarare un attacco diretto ad un'altra specie ma obbligatoriamente con dimensione minore rispetto alla loro. La specie attaccata perde un punto di popolazione ed il carnivoro riceve cibo pari alla dimensione della sua vittima. Se una specie non riesce a soddisfare completamente la propria popolazione con il cibo disponibile, perderà punti popolazione pari al numero di cibi mancanti.

Quando le specie in gioco hanno finito di mangiare, tutto il cibo posizionato sulle schede specie viene posto dietro il proprio schermo ed il round termina.

Il gioco finisce quando il mazzo di carte è terminato. Vincerà il giocatore con più punti vittoria: si sommerà un punto per ogni tassello cibo dietro il proprio schermo, i punti pari ai valori di popolazione di tutte le proprie specie ed un punto per ogni carta tratto sulle proprie specie.

Considerazioni:

Il target del gioco è quello “Family Plus”: regole semplici ma gameplay non banale che può anche interessare i giocatori più rodati. Riuscirà a raggiungere l’eccellenza?

Il meccanismo di gioco fila liscio ed è pure piacevole da giocare, ma non è esente da difetti.

Il metodo per determinare l’ammontare di cibo nella pozza funziona in teoria, ma in pratica si traduce spesso in sovrabbondanza di cibo. A meno che uno o più giocatori non sviluppino specie con modi alternativi di nutrimento, usualmente nelle fasi avanzate della partita, non vi è alcun incentivo a mettere carte con basso valore di cibo durante la fase due del turno. Teoricamente avere almeno due carnivori in gioco darà a quel giocatore l'incentivo a sabotare la pozza, ma di solito è molto più difficile nutrire i carnivori a causa delle caratteristiche difensive che le specie possono sviluppare. Quindi i carnivori sono nettamente più rischiosi da impiegare e quello che pensavi essere l’attacco perfetto potrebbe diventare una Caporetto.

Non ho apprezzato un'altra scelta di design in particolare: la necessità di tenere nascosto il punteggio agli altri giocatori. Non sono per nulla un estimatore di questa tendenza abbastanza comune nei giochi moderni, se non derivante da informazioni non in possesso a tutti i giocatori al tavolo come in Ponzi Scheme ad esempio, un giocatore con buona memoria potrebbe conteggiare quanti punti hanno tutti al tavolo rendendo di fatto inutile nascondere il punteggio. La cosa in questo gioco mi ha infastidito in maniera particolare, in quanto, per bilanciare la fortuna della pesca delle carte giuste al momento giusto e chi già conosce le combo del gioco, è assolutamente necessario attaccare il giocatore in vantaggio e, per chi non è particolarmente smaliziato, il punteggio è spesso il metodo più semplice per capirlo. Fastidio esacerbato anche dal fatto che il gioco è prono ad avere un Run Away Leader se non adeguatamente contrastato.

Integrazione tematica: ai massimi livelli.

Tutte le carte tratto sono molto tematizzate ed hanno senso, anche come effetti che hanno in gioco, solo a leggere il nome della carta. Inoltre durante la partita la sensazione di far crescere le proprie specie e la necessità di difenderle da potenziali predatori è forte.

Interazione: molto forte.

È presente sia in forma diretta che indiretta. Le due tipologie sono principalmente tramite i Carnivori che attaccano direttamente specie avversarie diminuendo il loro livello di popolazione oppure piazzando nella pozza carte tratto con numeri negativi per cercare di scombinare i piani degli avversari, affamando e quindi diminuendo le loro popolazioni.

Un’interazione così forte è inoltre necessaria per tenere a bada chi riesce a crearsi il motore di gioco più efficace (derivato anche dalla fortuna di pescare carte con incastri giusti), che dovrà obbligatoriamente essere colpito pesantemente dai carnivori in gioco.

Astenersi anime pie e timidi al tavolo da gioco.

Stato Partita
Stato Partita
Come scala? Maluccio.

La copertina riporta da 2 a 6 giocatori, per me da 3 o 4.

Per giocare in 2 e 6 sono presenti alcune varianti nel regolamento che non riescono a rendere l’esperienza di gioco paritaria al gioco in quattro. In due si perde la sensazione di urgenza nel difendersi dai predatori e anche quella della creazione di un motore funzionante. In cinque o sei invece il gioco termina troppo velocemente, non permettendoti di impostare un motore soddisfacente di carte e la quantità di cibo è ancor più sovrabbondante.

Originalità: poca.

A parte il tema, molto interessante, le altre meccaniche sono tutte già viste e non vengono utilizzate in maniera particolare.

Rigiocabilità: mediocre.

Basta fare un calcolo matematico per arrivare alla conclusione che le possibili specie diverse che il sistema potrebbe generare sono più di 4.000.

E allora come mai la rigiocabilità è mediocre secondo me? Perché non tutte le specie sono utili come le altre.

Le carte atte a creare un motore per sfamare le proprie specie sono quelle verdi, in tutto solamente cinque tipi diversi di carte, quindi il numero di combinazioni convenienti scendono molto. Le restanti 12 tipologie di carte sono situazionali e servono principalmente a difendersi oppure a superare le difese avversarie.

Dopo un paio di partite quindi il gioco vira decisamente da “trovare le combinazioni migliori e metterle in atto” a “trovare il momento giusto per giocare i miei carnivori per fare più danni possibili”. Pochino per i miei gusti di esploratore ludico.

Conclusione:

Evolution ai miei occhi non è riuscito ad elevarsi nel mare dei giochi medio/leggeri tanto in voga negli ultimi anni.

La parte meglio riuscita è l’instillazione del tema nelle meccaniche, veramente ottima, ed aver centrato, non senza qualche sbavatura, il target Family con regole semplici ma senza necessità di spegnere completamente il cervello, anche se ho dei dubbi sulla natura conflittuale del gioco in un ambiente puramente familiare.

Non riesce, invece, a fare il passo in più ed offrire gameplay vario e interessante nel lungo periodo a giocatori più scafati. Per finire aggiungo che sono presenti numerose espansioni per ora solo in lingua inglese, soprattutto il kit di conversione in Evolution Climate, a tutti gli effetti la nuova edizione di Evolution, che potrebbero far evolvere lo stile di questo titolo verso il palato dei giocatori più assidui.

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Commenti

bella recensione e spassosissimo il tragicomico prologo...

Convengo con le conclusioni.

Un gioco apprezzabile ma senza alcuna originalità che mi invogli a comprarlo. Potrei anche rigiocarci voletieri ma nulla di più

ottima recensione, per quello che ho testato, condivido tutto :)

Anche per me un gioco carino ma nulla di più, in sostanza non bocciato ma se ne fa tranquillamente a meno.

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