Empires: anteprima Essen 2017

Empires: copertina
WizKids

Un gioco di libera contrattazione, basato sugli scambi e che si presta ad una partita aggressiva e selvaggia

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Empires

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole ed in nessun modo ha valore di recensione.

Empires è uno stranissimo gioco di David Y. Stephenson e Daniel G. Stephenson, che copre un amplissimo range di due-dieci partecipanti per soli 30-40 minuti, consigliato ai giocatori abituali, basato su contrattazione e collezione set. 
Empires: asset
Empires: asset

Il gioco

Ciascun giocatore seleziona una nazione e ne prende le disponibilità iniziali. Questi sono diverse pedine e segnalini: persone, territori, obbligazioni, oro e merci. Ogni nazione ha anche un'abilità speciale unica. Inoltre ogni giocatore è dotato di un mazzo di carte numerate da 0 a 10, con cui selezionerà il valore di varie azioni nel corso della partita. A centro tavola viene messo un mazzo di carte Sostenitori/Rivolte e un Mercato, costituito da tot caselle numerate in base ai partecipanti.

La peculiarità del gioco sta nel fatto che tutti gli elementi sono continuamente scambiabili e negoziabili da tutti i giocatori, in qualsiasi momento del gioco

Inoltre, gli asset di gioco posseduto vengono accoppiati in questo modo e in quest'ordine:

  • un oro + un'obbligazione = una banca. 
  • una persona + una merce = un lusso
  • una persona + un territorio = un'industria

Una partita dura cinque round, ciascuno diviso in tre fasi (tranne il quinto in cui si esegue solo la prima):

  1. sviluppo: le Persone non impiegate (esclusa la prima) producono complessivamente una Rivolta; ogni Obbligazione non associata ad una Banca crea una Rivolta; devi pagare l'Oro di ogni Banca che hai; devi restituire la Merce di ogni Lusso che hai e guadagnare così un Sostenitore; guadagni una Merce per ogni Industria;
  2. mercato: determina quante sono tutte le Merci dei giocatori. Ciascuno punta contemporaneamente una carta nascosta per indicare il numero di quanto vende. Le merci vengono piazzate sugli spazi del Mercato e ogni giocatore guadagna i soldi dell'ultimo spazio scoperto. Se tutto il Mercato è coperto, nessuno guadagna nulla;
  3. guerra: ogni giocatore determina in segreto quanti eserciti creare, scegliendone il numero con una carta. Ciascuno paga poi l'Oro corrispondente. Chi ha offerto di meno, prende la tessera Diplomatico. A partire da chi ha pagato di più (il Diplomatico rompe i pareggi), ciascuno sceglie una carta guerra e ne ottiene i benefici (nuovi asset).
Alla fine chi ha più Supporto vince. Il Supporto è calcolato dal numero dei Sostenitori meno quello delle Rivolte. 
Empires: mercato e carte guerra
Empires: mercato e carte guerra

Prime impressioni

Spiazzante, alla lettura. In pratica tutto il gioco si regge su pochissime presupposti di collezione set e di combo per realizzare le migliori accoppiate tra i propri asset, sfruttando l'abilità speciale della nazione. Tutto questo è ottenuto in un unico modo: la diplomazia, ovvero la feroce contrattazione al tavolo, che da regole deve essere sempre pubblica ed onnipresente, mai limitata in alcun modo o momento. 

Quindi non ho la minima idea di come davvero potrebbe girare: sarà estremamente gruppo-dipendente e alla prima lettura mi ha ricordato Intrigue. A naso uno di quei giochi che o ami o odi profondamente. 

Anche la scalabilità da 2 a 10 mi lascia un attimo perplesso, specie per le contrattazioni in 2-3 giocatori che temo diventino abbastanza fiacche (e viceversa in 9-10 potrebbe generarsi eccessiva confusione...). 

Da notare che il materiale nella scatola è parecchio (centinaia di carte), per cui ho idea che il prezzo non sarà esattamente basso ed io francamente non mi sento di correre il rischio per un gioco così peculiare, ma se qualcuno di voi lo prenderà, fateci poi sapere le vostre impressioni. 

Empires: istituzioni
Empires: istituzioni

Commenti

Già, l'idea non era male, ma la contrattazione al tavolo mi allontana velocemente dal comprare un titolo del genere.

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