Babel Tower: anteprima Essen 2017

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Cards & Co.

Siete pronti a costruire la Torre di Babele? Ma bisogna essere rapidi: può crollare da un momento all’altro!

Anteprime
Giochi

Il nuovo gioco di carte presentato dalla Cards & Co è un party game per tre-sei giocatori, della durata di quindici minuti.

Il gioco

Ogni giocatore inizia con una mano di quattro carte costruzione e al centro si pone il mazzo di pesca. 
Lo scopo del gioco è costruire la torre di Babele. La meccanica è semplice: a turno, ognuno gioca una carta numerata e dichiara la nuova altezza raggiunta dalla Torre, cioè somma
Babel Tower componenti
Componenti
il numero della carta giocata a quello precedente, poi pesca una carta. Quando l’altezza raggiunge o supera il cinquanta, la torre crolla ed ogni giocatore deve coprire con la mano il mazzo delle carte scoperte: il più veloce nel farlo dà una carta dalla sua mano al giocatore più lento.
Quando uno dei giocatori termina le carte o si esaurisce il mazzo di pesca, termina il round e si sommano i punti delle carte rimaste in mano.
La partita termina quando almeno uno dei giocatori raggiunge la cifra di cinquanta: vince il giocatore che ha meno punti.
A movimentare la partita ci sono molte carte speciali con simboli diversi (tutti spiegati nel regolamento), che non modificano l’altezza, ma danno indicazioni particolari al gioco (es il giocatore seguente non deve dichiarare il numero).
Se un giocatore fa un errore, sbaglia a dichiarare il numero o nell’eseguire l’effetto delle carte speciali, prende una carta aggiuntiva.

Prime impressioni

Ho avuto modo di giocare il titolo e devo dire che, sebbene appaia molto semplice, è più carino di quanto pensassi leggendo il regolamento. Naturalmente parliamo di un prodotto per giocatori occasionali e famiglie, che non piacerà ad un giocatore più esperto.
Babel Tower carte
Artwork e Carte
La grafica delle carte è accurata e carina, ma hanno un formato inusuale.
Le carte speciali hanno nomi che ricordano gli episodi biblici, sono divertenti e danno un po’ di ritmo, ma sono anche troppe. Il gioco dovrebbe svolgersi in rapidità, ma l’eccessiva quantità di simboli diversi costringe a guardare continuamente il significato. Immagino che, dopo numerose partite, questo inconveniente scompaia, ma nelle prime è un po’ fastidioso.
La scelta editoriale è particolare: la scatola, benché sovradimensionata rispetto al numero di carte, è robusta e, come forma, ricorda una torre. Un giocatore occasionale sicuramente sarà attirato dall’aspetto, ma un giocatore più esperto avrà difficoltà a piazzare il gioco nella libreria.
Il regolamento è chiaro, ma per esigenze di spazio è scritto in carattere molto piccolo, non semplice da consultare. Stesso difetto per le carte riepilogo di gioco, con l’aggravante che sono due carte distinte, fornite in unica copia: sarebbe stato meglio almeno due carte fronte-retro.

Commenti

le carte sembra abbiano un formato strano. :/

UN GIOCO DI NUMERI O UN GIOCO DI ...  PERFORMANCE? 

Io ho giocato moltissime volte a questo gioco. Lo consiglio soprattutto se nel gruppo di gioco ci sono giocatori occasionali di ogni età. Ottimo per l'intrattenimento di bambini e adolescenti, soprattutto in tavoli misti con adulti. Il livello di gradimento tra i ragazzi credo sia vicino al 99% se il gioco viene spiegato da un adulto che mostra come fare il bluff. 

Babel Tower è sostanzialmente un gioco spensierato e goliardico, in cui la strategia di gioco (di una complessità paragonabile a quella richiesta dal celebre UNO) passa del tutto in secondo piano rispetto alla capacità istrionica. Si tratta dunque di un gioco di numeri che può piacere più a chi ama giochi di recitazione come "Sì, Oscuro Signore!", "Youtopia", "Italian Job", piuttosto che a chi ama giochi classici come "Scala Quaranta", "Burraco" o "Ramino".

Sono d'accordo che le carte speciali sono tante e ASSOLUTAMENTE vanno introdotte solo dopo diverse partite. Nel regolamento si suggerisce infatti di attivarne gli effetti solo dopo aver rodato per bene la meccanica di base del gioco.

I disegni sulle carte sono eccezionali (Davide Tinto per intenderci è quello del gioco-fumetto Deadland, appena edito da Giochi Uniti, quindi un numero 1 dell'illustrazione). Il fatto che questo gioco abbia puntato così tanto sulla grafica, a differenza di altri giochi di numeri, fa capire quale sia lo spirito: la fantasia e l'emozione più che la logica sono i veri protagonisti! 

Suggerito a chi ama "C'era una volta" ed odia "Carcassonne". 

Sconsigliato a chi ama "Carcassonne" ed odia "C'era una volta".

Fortemente consigliato a chi ama entrambi i giochi citati (in tal caso, anche per gli appassionati, può essere un buon filler) o a chi non ne conosce nemmeno uno perchè è un giocatore occasionale.

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