Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: anteprima Essen 2017

Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: copertina
Fantasy Flight Games

Prima espansione del capolavoro "Star Wars: Rebellion", questa "Rise of the Empire" introduce gli elementi del recentissimo film "Rogue One", spin-off e prologo della trilogia classica della celeberrima saga. La domanda è: ne valeva la pena?

Anteprime
Giochi

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e in nessun modo ha valore di recensione.

Sono incazzato.

Sono incazzato perché ci credevo.

Credevo che, nel mare magnum delle pubblicazioni Fantasy Flight a sfruttamento della licenza di Guerre Stellari, avessero avuto la decenza di pubblicare un titolo - uno solo, mi bastava - che non avesse bisogno di null'altro che di sé stesso.
Non ho voluto cedere ad X-Wings e alle sue miniature subdole come il duca Ottavio Ranieri; non ho voluto cedere ad Assalto Imperiale e alle sue uscite settimanali, nemmeno fosse il gadget di Topolino per un'estate lunga quanto il più lugno degli inverni di Westeros; non ho voluto cedere ad Armada, alle sue battaglie navali e ai suoi modelli in zirconio e platino da un organo l'uno; non ho voluto cedere a Star Wars: Destiny e alle sue carte illustrate da un allievo del Botticelli. Non ho ceduto, insomma, a nessuno di questi titoli belli ed esosi, impossibili da completare, buco nero galattico dei soldi in uscita.

Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: nuovo leader
Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: nuovo leader
Però ho ceduto a Star Wars: Rebellion, perché lui sembrava diverso. Sembrava completo, tronfio nella sua spettacolare scatola da vecchia trilogia, così sdegnosamente lontano da quella cosa che si chiama Episodio VII e, al tempo stesso, prima e dopo la mai troppo celebrata trilogia nuova. Un gioco con due plance grandi come il ponte di uno Star Destroyer classe Executor, una vagonata di miniature belle e fragili, cartoni di spessore commovente delicati come una pera matura; e peraltro un capolavoro, a detta di chi è già riuscito a giocarci.

Tre film autoconclusivi (male, ma autoconclusivi).

Un gioco autoconclusivo.

Fine della storia.

E invece no.

E allora sono incazzato.

L'espansione

Rise of the Empire (che, tradotto, significa qualcosa come L'ascesa dell'impero) lascia intendere già dal titolo dove vuole andare a parare quanto a nuovi elementi di gioco: del resto, la cocente vittoria ottenuta dai ribelli al termine di Rogue One - e appena prima del buon, vecchio Episodio IV - non deve ingannare, perché in quel momento della narrazione l'impero era all'apice della sua potenza.

Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: materiali
Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: materiali
Proprio il bello spin-off dell'anno scorso è il cuore di quest'espansione, che anzi è probabilmente figlia del suo successo insperato. Se Jyn Erso, Cassian Andor e tutto il carrozzone che si sono portati dietro fino a quella sorta di Bora Bora per assaltatori in libera uscita, si sono inseriti in maniera così indolore e, al tempo stesso, tremendamente efficace in eventi che conosciamo da quarant'anni - si saranno detti alla Fantasy Flight - vuoi che lo stesso discorso possa non valere per un gioco che, al momento in cui scrivo, è sesto nella classifica di boardgamegeek? Detto fatto, ecco un'altra scatola delle dimensioni del cingolato jawa contenente parecchio ben di Dio - tra le altre cose: centoquattro nuove carte (tra missioni, obiettivi, carte azione e carte tattiche), otto nuovi personaggi con la basetta nemmeno fossero l'ispettore Callaghan, trentasei nuove miniature - con tanto di torretta scudo per la Morte Nera, per la gioia dell'impero - e tre dadi verdi, linea vegetale Knorr.

Rise of the Empire, sia chiaro, non si limita a introdurre ulteriori missioni (a cominciare da quella - ovvia - del recupero dei piani della Morte nera) e quella manciata di nuovi leader - vecchi bracaloni come Jabba-the-Hutt, il quale simpaticamente offre i suoi prigionieri al Sarlaac, o nuove canaglie come Orson Krennic il Bianco che siano. L'espansione interviene pesantemente sull'intero impianto di gioco, sia com'è abbastanza prevedibile a livello di preparazione iniziale (spiccano, tra le altre cose, delle nuove carte missione con l'icona di Darth Vader), sia, in modo ben più sostanziale, a livello di guerra, introducendo il concetto di combattimento cinematico, qualsiasi cosa voglia dire.
La modifica più impattante sembra quella relativa alle - nuove - carte azione, che non possono più essere giocate durante il combattimento, bensì svolgono un po' il ruolo che in Twilight Struggle è degli eventi principali: ogni giocatore ne sceglie una e una sola e la gioca contemporaneamente al suo avversario, prima delle operazioni militari. Salta anche la fase di assegnazione del danno: con le nuove regole, le unità che hanno subito danni sufficienti a rispedirle in officina vengono rimosse al termine del round in corso. Per inciso, alcune carte tattiche sono in grado di distruggere delle unità, altre di prevenire danni futuri.

Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: nuove missioni
Star Wars Rebellion - Rise of the Empire: nuove missioni
Quanto ai dadi verdi, essi vanno ad aggiungersi a quelli soliti durante i tiri abilità consentiti da certi leader che, oltre alle icone classiche, ne presentano anche di più piccole, delle stesse categorie, che appunto consentono di tirare questi simpatici cubetti color melma. Questi ultimi, nello specifico, hanno quattro facce vuote e due con l'icona colpo diretto -  quella con l'onda d'urto, per capirci, ché le icone di questo gioco sembra le abbia pensate un cuoco microbiotico.

Poi, vabbè, ci sono tante altre piccole cose e diverse nuove regole, più o meno impattanti; mi limito a citare due nuovi tipi di struttura fissa: la torretta-scudo imperiale di cui sopra (in grado di garantire l'incolumità di una Morte Nera - anche non completa - orbitante nello stesso sistema e, al tempo stesso, di garantire la produzione del sistema come se fosse leale all'imperatore) e l'incrociatore interditore, che sostanzialmente impedisce la fuga dei ribelli da un sistema.

Prime impressioni

Rogue One
Come la penso, l'ho detto subito; e va detto che non sono l'unico: da più parti si legge che il gioco base è perfetto già com'è e probabilmente è vero. (Sorvolo sulla successiva puntualizzazione di tutti questi pareri che, immancabilmente, spiega che, del resto, Star Wars: Rebellion ha "il sapore degli unici film di Star Wars degni di tale nome", perché è semplicemente incommentabile.)

In secondo luogo dopo la completezza del titolo c'è poi l'aspetto che ho rimarcato prima, cosa che a me tange parecchio: perché, diavolo di una Fantasy Flight, per una volta nella tua dorata esistenza, non puoi accontentarti di pubblicare un gioco senza dover sentire il bisogno morboso di appiopparci espansioni come se piovesse? Che c'è, non ti bastano le vagonate di plastico-dollari che già ricevi per gli altri titoli con i quali stai raschiando il barile di tutta quanta la saga?

Detto questo, veniamo alla sostanza. In quest'espansione, di cose interessanti sembrano esserci: le nuove missioni, le nuove regole di combattimento, per non dire delle nuove unità (quella dei dadi verdi a me pare un po' una stronzata, ma c'è chi li trova interessanti).

Rise of the Empire, come del resto suggerisce il titolo, sembra riequilibrare - senza che peraltro ce ne fosse l'esigenza - certi aspetti del gioco base che, nelle prime fasi, in certe condizioni, volendo, tendevano a permettere ai ribelli di alzare un po' troppo la testa; promette di raggiungere tale scopo già a partire dalla disposizione iniziale delle forze, che - tra le altre cose - consente ai sudditi di Palpatine di piazzare le proprie unità in un qualsivoglia sistema della galassia lontata lontana. Tutta questa attenzione verso il lato oscuro della politica è, del resto, giustificato: come ho già detto, sebbene Rouge One segni - e spieghi - i presupposti della successiva vittoria ribelle dell'anno zero, a conti fatti è un'impressionante dimostrazione di forza imperiale.

Ciò non toglie, tuttavia, che anche la fazione ribelle ​​​abbia pane per i suoi denti: nuove tattiche, nuove strategie, la possiblità di promuovere i suoi comandanti, o quella di agire di disturbo grazie a Saw Gerrera (che più che un capo della ribellione, dal nome mi sembra un lottatore della WWE) ne sono un esempio. Per inciso, la fazione ribelle è spesso relegata al ruolo di seconda scelta, sebbene rappresenti il lato chiaro che dovrebbe raccogliere il tifo di tutti e nonostante presenti personaggi dal carisma notevole come l'ammiraglio Ackbar, Mon Mothma e l'indimenticata principessa Leila; ma insomma: vuoi mettere impersonare quel meraviglioso impero di cattivoni come non ne fanno più?

Promozione
Insomma, quest'espansione sembra roba ghiotta. Dal canto mio, che ancora aspetto la congiunzione doppio-astrale di Tatoooine per riuscire a giocare al gioco base, quest'espansione non sembra una priorità: ammesso e non concesso di esplorare come vorrei il pachiderma che ho nell'armadio, secondo alcune stime attendibili potrei cominciare ad avvertire il bisogno di ampliarlo più o meno intorno all'uscita dell'Episodio XIX.

Il problema è un altro: è Star Wars. So già che, in barba a tutte le considerazioni di sbalorditiva lucidità espresse finora, probabilmente finirò per acquistare Rise of the Empire imprecando in sei milioni di forme di comunicazione, perché il mio essere appassionato-non-maniaco della saga (film a memoria, serie animata se proprio, libri canonici se capita, universo espanso ve lo lascio) alla fine avrà la meglio.

Il punto è che non si parla più di giochi da tavolo, perché - lo dico ancora una volta - Star Wars: Rebellion è perfetto com'è pur anche senza la miniatura del Millennium Falcon che vabbè vi perdono: il punto è che, sempre più, stiamo parlando di mercato. Di ferro caldo da battere. Di soldi.

Rise of the Empire sarà sicuramente un'espansione bellissima e si inserirà nel gioco base come lo speck in un involtino di carne (non a caso, di Rogue One si può dire lo stesso nei confronti della saga); però non c'è gioia per la sua uscita: c'è solo ansia da completamento.

E allora sono incazzato.

Commenti

Gli ultimi paragrafi mi hanno letto dentro. 

Io penso che la prenderò, anche se, avendo il gioco in italiano, mi toccherà aspettare le calende greche della localizzazione di Asterion...

Non la comprerò mai e poi mai, è una questione di principio!

Intanto ho iniziato a mettere i soldini nel maialino (e per noi non c'è nemmeno il metadone)  :-(

Ho giocato diverse partite al gioco base e fino a quando non si devono lanciare i dadi per il combattimento e non si devono pescano le carte tattiche, mi piace. La fortuna la fa abbastanza da padrona.

Se le regole cercano di mitigare questa cosa (devo capire bene aspettando il manuale in italiano per leggermi meglio le regole) è una buona notizia. 

Come è stato detto, il gioco base va già bene così. Non si sente la necessità di aggiungere altra carne fuoco.

Giocando diverse partite mi è sembrato anche che sia più facile per i ribelli vincere la partita a parità di bravura dei giocatori. Quindi se questa espansione tende un pò di più per l'impero, benvenga anche questo. ;)

Io una pecca al gioco base la trovo: non esiste una modalità che mi permetta di ridurre l'esperienza a 2 ore....La mia speranza è che magari nell'espansione abbiano pensato ad accorgimenti in tal senso....

Speranza vana?

Sinceramente non capisco tanta acredine per una espansione.

Sarà che a me, per i giochi American, piacciono molto, ma alla fine basta non comprarle!

"certi aspetti del gioco base che, nelle prime fasi, in certe condizioni, volendo, tendevano a permettere ai ribelli di alzare un po' troppo la testa" -

 

 

Ahahahah vabbe hai detto tutto XD

 

Io una pecca al gioco base la trovo: non esiste una modalità che mi permetta di ridurre l'esperienza a 2 ore....La mia speranza è che magari nell'espansione abbiano pensato ad accorgimenti in tal senso....

Speranza vana?

Sì. :-D

 

Ale Friend, spero in senso buono. ;-)

a me il gioco base piace moltissimo, non vedo l'ora di poter provare l'espansione, che prenderò sicuro, complice anche il fanatismo religioso verso star wars...davvero comunque ci si sente drogati, ma almeno di gioco non si muore(a parte i ribelli , loro muoiono un sacco). detto questo quando ho provato a chiedere ad asterion della localizzazione mi hanno risposto che sul sito tengono tutti aggiornati.....vai a vedere rise of the empire, e vedi una meravigliosa scritta.......data da definire.......addio...

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