Consiglio dei 4, ovvero laddove è meglio non si voti a maggioranza

Signor_Darcy

Una riesamina del mai davvero celebrato titolo di Tascini e Luciani a seguito della riedizione curata dalla CMON, tra miniature superflue e colori improbabili.

Giochi collegati: 
Council of 4
Voto recensore:
7,7

Reduci dai successi controversi (più per invidia che per altro) di Tzolk'in: il calendario maya e soprattutto di Sulle tracce di Marco Polo, il dinamico duo Daniele Tascini e Simone Luciani nel 2015 se ne esce con Consiglio dei quattro, numerale in lettere, edito da Cranio Creations. Variazione del classico colleziono set-metto casetta-prendo risorsa con notevoli abbellimenti, il gioco però - e non per colpa della scatola in cinquanta sfumature di diarrea - non sfonda come forse meriterebbe; e anzi, seppur a fronte di estimatori della prima ora, soprattutto a causa di un sospetto sbilanciamento a favore di una certa strategia che contraddistingue molte prime partite, arriva addirittura ad aggiudicarsi l'ambitissimo premio di Gioco dell'ano sul blog del Dado Critico - e parliamo di un'annata in cui è uscito Hengist.

Lo zampino della CMoN
Per dire.

(A prova della bontà del gioco, peraltro alcuni di questi giudizi negativi sono stati in seguito rivisti in positivo dai loro autori - segno forse che, come ha insegnato la Prima Repubblica, le cose erano un po' più complesse di così.)

Passano tre anni e la Cool-Mini-Or-Not (per chi non lo sapesse, maiale da combattimento di kickstarter e prima produttrice galattica di miniature) propone una sua personale rivisitazione del titolo - e, proprio come per la pizza di Cracco, le polemiche non mancano.

Voglio solo dirti una parola. Una sola. Plastica. 

La nuova edizione di Consiglio dei 4 - ora colla cifra (non ho ancora capito se mi dia più fastidio questa cosa o l'assenza dell'articolo) sostituisce le tre plance doppia-faccia dell'originale e le loro otto diverse configurazioni con un tabellone quadrato, con due possibili mappe, fin troppo colorate. Ogni striscia di territorio - mare, collina, montagna - contiene cinque città e ospita in alto le tessere permesso e, in fondo, quattro seggi consiliari destinati ai componenti di sei diverse famiglie - i Mauro Corona blu, i gran maestri dell'ordine dei fiammiferi grigi, i Vitas verdi, i cardinal Findus gialli, le megere sfigurate di The Wall viola e i filibustieri imborghesiti marroni - che sono tutte rappresentate da ventiquattro grosse, grasse miniature americane. Quattro di queste sono destinate al consiglio privato della regina Vjerka Serdjučka, posto sulla plancia secondaria, mentre le ultime otto costituiscono la riserva di politici pronti a subentrare. La regina, dal canto suo, vanta una miniatura cava e ha la erre moscia.

I mercanti in tutta la loro pucciosità
La suddetta plancia laterale, oltre ai fannulloni di corte, ospita anche il tracciato della nobiltà con ricchi premi e cotillon e quello dei soldi, ché mettere delle monete in cartone pareva brutto. Trovano posto inoltre i segnalini bonus, di cui dico dopo, e che sono legati anche ai colori delle singole città (due le azzurre e cinque le gialle, per esempio).

I giocatori, in tutto questo, rappresentano dei mercanti che cercano di piazzare le loro merci mediante corruzione e influenza a corte - quanto di più lontano da quel "gioco di abilità politiche e commerciali" promesso dalla scatola, in pratica. Essendo occupati i colori di cui sopra, ci si deve accontentare di tonalità più appropriate per un'aiuola che non per un gioco da tavolo, e precisamente il bianco per il wampa di Hoth, il rosso per Moira Orfei, l'arancione per Sgananzium e il rosa per la madama Butterfly.

Morto un consigliere se ne fa un altro

Nel proprio turno (l'ordine di gioco rimane invariato per tutta la partita) ogni giocatore - dopo aver pescato una carta, può effettuare un'azione principale obbligatoria e, volendo, una veloce secondaria. Tra le prime, è possibile influenzare uno dei tre consigli territoriali (giocando carte del colore corrispondente ai membri) per ottenere un permesso commercialepiazzare un avamposto commerciale - sarebbe una casetta, ma c'ha la forma del mercante, che vi devo dire? - sfruttando proprio un permesso, oppure influenzando invece il consiglio della regina; infine, scalzare un consigliere con un altro di un colore gradito, guadagnandoci pure quattro monete.

Le azioni facoltative, invece, riguardano gli aiutanti, che sono dei segnalini di forma irregolare raffiguranti il giullare dei Marillion e che permettono di sostituire i permessi disponibili - che sono sempre due per territorio -; oppure, ancora, di sostituire un membro di uno dei consigli; o, addirittura, di effettuare una seconda azione principale.

Mappa e consigli di zona, nemmeno fosse una città metropolitana
Il singolo turno, dunque, almeno sulla carta, è estremamente veloce; quello che rallenta un po' il flusso di gioco è che ogni avamposto piazzato fornisce le risorse indicate nella città in questione e in tutte quelle collegate direttamente dallo stesso giocatore; tali risorse - aiutanti, monete, avanzamenti nel tracciato nobiltà, carte, punti vittoria - possono essere davvero tante e, anzi, se non si sta attenti si rischia di dimenticarne qualcuna.

Il primo giocatore che piazza una delle sue miniature in tutte le città di uno dei tre territori o di un colore (quattro) guadagna inoltre un bonus in punti vittoria; i primi cinque di questi sette segnalini, inoltre, sono accompagnati da una corposa ricompensa reale (la prima di queste, per inciso, sta dalle parti di un quarto-quinto del punteggio finale); il più veloce a chiamare ha poi in omaggio una rete ortopedica.

A fine partita, sommando ai punteggi raccolti i bonus per chi primeggia nel tracciato nobiltà e nel numero di permessi posseduti, vince mia moglie.

Mare, montagna e città d'arte

Si può pensare a Consiglio dei 4 come alla rivisitazione di un gioco introduttivo (ci torno poi) da parte dei collaudati autori nostrani; che però, da buoni chef, ci hanno messo sicuramente del loro. Ne risulta dunque un gioco che, a fronte di un regolamento relativamente semplice e di un flusso di gioco veloce e senza particolari eccezioni, sa regalare una discreta profondità strategica, oltreché tattica. Perché se è vero che questa ultima è funzione delle tessere disponibili, dei mercanti già piazzati, dei bonus disponibili e della valutazione del regno da parte di Standard & Poor's, è vero altresì che la scelta di come impostare la partita - bonus reale immediato, tipicamente con le due città blu e poi pedalare per sfruttare il vantaggio o rete di città che si espande regalando bonus come fossero volantini fuori dalle stazioni della metropolitana - può fare la differenza.

Cellofan: apertura facilitata
L'azione della regina è indubbiamente molto forte, perché con relativamente poco denaro, permette di raggiugnere città anche distanti; può risultare però penalizzante privarsi di troppi permessi commerciali, ché questi portano vantaggi immediati tutt'altro che trascurabili, siano essi servitori, monete, punti vittoria o carte.

Semplice ed efficare, a tal proposito, la scelta di pesare tali vantaggi in funzione della rilevanza commerciale di un permesso: prendendo per esempio la fascia montana (ma questo vale per tutte e tre le aree del tabellone), una tessera che permette di costruire solo a Ortisei garantisce un bonus sensibilmente maggiore di una che consente di piazzare un omino-casetta anche a Maniago o a Limone Piemonte: è un altro esempio di come, con un semplice accorgimento, sia possibile garantire un minimo di ulteriore spessore decisionale a un gioco tutt'altro che banale - spesso decisiva, in questo senso, l'azione veloce che permette di garantire un lasciapassare A38 a un servitore, cosicché possa cambiare i due permessi disponibili.

Nobili intenti (a sopraffare il vicino)

Anche le altre azioni veloci, del resto, non sono da escludere. Personalmente, per esempio, ricorro più e più volte a quella che consente di ottenere un servitore aggiuntivo pagando tre preziose monete - il che potrebbe spiegare molte cose. Fondamentale anche il poter svolgere una seconda azione principale al modico prezzo di tre servitori: se fatto al momento giusto, è possibile inanellare qualche combinazione devastante - mia moglie, per dire, è riuscita a giocare quattro azioni principali in un unico turno di gioco, sfruttando anche il bouns di una tessera commerciale e il tracciato della nobiltà (che regala, va detto, cose decisamente appetibili e, in secondo luogo, cinque punti a fine partita a chi è avanzato di più). 

Consiglio dei 4 plancia giocatore
Plancia giocatore
Anche scalabilità e longevità non sono in discussione. Nel caso di partite a due giocatori, la prima - con notevole eleganza - è garantita da un certo numero di mercanti neutri (da tre a nove, in base ai permessi che si pescano a inizio partita) già piazzati qua e là per la mappa; per il resto il gioco non prevede particolari accorgimenti - anche perché, se si esclude qualche rognosa sostituzione di consigliere (comunque nulla che non si possa arginare anche solo pagando o giocando un jolly), l'interazione è quella che è, e - se da una parte, sulla mappa, è pressoché nulla, a meno di qualche servitore in più da pagare - vive soprattutto della corsa alle ricompense - in particolare la prima di quelle reali, da venticinque punti. Non che sia poco, intendiamoci, perché la gara di velocità (sempre che almeno due giocatori siano interessati) è intrigante, ed è arricchita da un altro piccolo accorgimento: a differenza di quello che avviene in altri giochi, per ogni lotto di città o tipologie di terreno, la ricompensa è unica, a premiare solo il primo che arriva. Per tutti gli altri, una lezione di tip tap.

La longevità è invece data dalle due mappe, dalle tessere permesso e dalle composizioni sempre diverse dei consigli. A tal proposito, occorre spendere due parole sulle relative azioni - una principale e una veloce, sostanzialmente equivalenti a meno dei soldi. Quella che, alla lettura del regolamento, sembra infatti l'azione principale del gioco, si rivela in effetti tale - ma non solo per introdurre nei consigli i figurini più consoni alle carte che si hanno in mano, con lo scopo di risparmiare in un'azione seguente, bensì anche per guadagnare dei bei soldini; e ancora, può anzi capitare di sfruttare l'azione in un consiglio che al momento non interessa poi molto, non solo per i soldi, ma anche per liberare magari una miniatura di un colore al momento non disponibile in riserva - ogni colore, lo ricordo, ha sole quattro miniature a disposizione.

Cento Miniature Ogni Novità

Già che si parla delle miniature, veniamo al nocciolo della questione, perché lo so che vi interessa solo questo. Per quanto possa sembrare paradossale, i materiali dell'edizione CMON sono a un tempo il pregio e il difetto di questa edizione. Parto dalle parole di Daniele Tascini, che è uno che il gioco dovrebbe conoscerlo piuttosto bene (l'ha scritto su facebook, mica me lo sono inventato - io l'ho solo secolarizzato):

Consiglio dei 4 volti simpatici
Le allegre facce delle discussioni
"Quello che ha fatto la CMON al Consiglio dei 4 secondo me ha rovinato il gioco. [...] Dai un messaggio sbagliato, ovvero crei aspettative diverse. Secondo me chi ama le miniature, compra [il gioco] e rimane deluso. Perché sicuramente si aspetta un'altra cosa, [mentre] è un german puro dalle meccaniche astratte."

E ancora:

"Il discorso è generale e quindi ha varie sfaccettature. Nello specifico lo rovina perché rende meno leggibile il tutto. Se io in ambientazione ti metto delle casette di legno (piccole) da usare come empori nelle città e tu le sostituisci con dei personaggi di plastica grandi che mi riempono il tabellone, e in piu togli quella che era una delle figate del gioco, ovvero il balcone 3D dove buttavi giù in automatico i consiglieri che sostituivi, e ci metti... NIENTE: solo una fila - anche qui - di grandi personaggi di plastica da spingere e sostituire a mano, beh, hai veramente rovinato il gioco."

In definitiva, conclude Tascini:

"Io credo che dipenda molto dal feeling che deve avere il gioco. Un gioco di guerra o un dungeon crawler può essere tranquillamente fatto con i cubetti di legno; ma fa schifo."

Ora.

So bene che le discussioni su facebook sono come gli scivoli dell'Action Park: si sa quando si entra, non si sa se e come se ne esce; però, pur se estrapolata dal contesto, la posizione dell'autore è piuttosto chiara - e, sostanzialmente, riflette abbastanza anche la mia. Le miniature della scatola sono molto belle e rifinite nei particolari: non solo quelle grandi degli orrendi consiglieri, ma anche quelle piccole dei mercanti. Addirittura, queste ultime prevedono un mamozzone più grosso da usarsi come segna-colore per i giocatori (cosa gradita per quanto superflua, essendoci già le plance di aiuto). Anche i segnalini e le tessere, puzza a parte, sono di ottima fattura: sulla qualità, insomma, nulla da dire.

Consiglio dei 4 materiali
Servitori, premi e tracciati
Il discorso è, si è capito, sulla convenienza della scelta - consci del fatto che avrà comunque ragione la CMON, visto anche come ha saputo far riaccendere i riflettori su un altro tedescone italiano, quel Dogs of War di Paolo Mori che ha tratto sicuramente giovamento da quelle miniature da Kinder Gransorpresa.

La verità è che non siamo mai contenti

Che poi l'ergonomia non sia clamorosa, è un altro discorso. Intendiamoci, è buona: i pupazzoni sono belli e i colori chiari, i tesseroni puzzolenti, ma spessi e facili da afferrare, le plance personali sono ben fatte, le icone sono chiare (fa parzialmente eccezione quella relativa ai costi aggiuntivi per le carte mancanti, ma è una roba che si impara in fretta e va bene così).

Quello che proprio non mi va giù, però, è il tracciato monete: sicuramente, visto che nel gioco il portafoglio si apre spesso, consente di guadagnare qualcosina in termini di tempi di gioco; dall'altra, però, penalizza il colpo d'occhio e crea qualche intoppo ogni qual volta un giocatore supera le venti monete - beninteso, a noi è successo più che altro nella prima partita, quando ancora non convertivo l'equivalente del prodotto interno lordo dell'Estonia in servitori, né chiedevo alla regina di macinare chilometri per i suoi doveri di rappresentanza; è però vero che può succedere spesso, soprattutto se si inanellano più volte i bonus delle città nell'arco di uno o due turni.

Retro e fronte - o il contrario, non saprei
Scelta discutibile, insomma, tanto più che - diversamente dal tracciato dei punti vittoria - per tenere traccia delle monete (e, per inciso, anche dei punti nobiltà) ci sono dei dischetti colorati raffiguranti quei tripponi dei mercanti.

(Davvero, ma li avete visti? Tra tutti e quattro sembrano usciti da un giro-pasta a Roma. Mia moglie, che i giochi li ribattezza - casette, insetti, Jumanji e compagnia briscola - questi lo chiama ciccioni; e non ha tutti i torti.)

Il resto dei componenti è come detto di ottima qualità, con qualche riserva per il tabellone, forse troppo carico di colori - per dirne una: alle città forse bastava lo stendardo, senza che ci fosse la necessità dell'aureola colorata - e per il retro delle carte, poco distinguibile a occhio dal fronte, tanto che, se in cima agli scarti c'è uno dei boscaioli marroni, ogni tanto mi capita di pescare da lì.

Nota di merito per i simboli a favore dei daltonici, ché - loro malgrado - spesso ne vedono di tutti i colori.

Tale e quale show

Solitamente, a Consiglio dei 4 vengono accostati due giochi di fascia introduttiva che, per certi versi, un po' lo ricordano.

Consiglio dei 4 regina
God save the Queen
In realtà, con Ticket to Ride condivide praticamente solo le carte colorate da accumulare (qui peraltro in combinazioni diverse); qualcosina di più lo lega al bellissimo Thurn und Taxis - i punti vittoria al completamento di un gruppo di città, sostanzialmente, e l'assenza di qualsiasi impedimento di tipo topologico - ma anche qui nulla che possa dare l'impressione di giocare a un doppione, anzi.

Vi sono poi altri elementi che possono richiamare, seppur marginalmente, altri titoli dei nostri, tanto i precedenti, quanto quelli coevi o addirittura futuri, forse quindi influenzati da Consiglio dei 4: i punti bonus per il maggior numero di permessi (seppur qui meno influenti dei contratti di Sulle tracce di Marco Polo); il tracciato secondario che dà una manciata di punti e i servitori di Lorenzo il Magnifico; il fastidiosissimo tracciato del denaro di Grand Austria Hotel (che almeno lì aveva un senso per via del limite massimo).

Si può dire senza particolari problemi, insomma che il gioco è contraddistinto dal consueto originale-non-troppo che ormai ci aspettiamo da quasi tutti i tedeschi di oggiogiorno - va detto, forse niente di più; ma sicuramente nulla di meno.

Basta, ti prego!

Mi rendo conto che mi sono dilugato troppo. Vabbè, fate conto che questa mia sia una bella recensione precisa e puntuale - solo riscritta e infarcita di roba superflua.

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Commenti

Ciao,

non capisco se sia una recensione o una composizione umoristica. La seconda, corrodendo criticamente la componente positivista implicita in una recensione, ne rappresenterebbe la negazione ontologica stessa. I due aspetti potrebbero coesistere hegelianamente e in una prospettiva Padrone-Servitore laddove si considerasse la recensione superiore e il pamphlet umoristico inferiore ma, poiché l'uno necessario all'altro (traendo la recensione vivificazione dal pamphlet, e dipendendo il pamphlet dall'esistenza della recensione), dialetticamente generatori di un'entità in relazione dinamica, agente e quindi vera.

Un grande vuoto è tuttavia self-evident.

Bene valete et vivite.

Magari, se non è stato celebrato, qualche motivo ci sarà...

Ciao,

non capisco se sia una recensione o una composizione umoristica. La seconda, corrodendo criticamente la componente positivista implicita in una recensione, ne rappresenterebbe la negazione ontologica stessa. I due aspetti potrebbero coesistere hegelianamente e in una prospettiva Padrone-Servitore laddove si considerasse la recensione superiore e il pamphlet umoristico inferiore ma, poiché l'uno necessario all'altro (traendo la recensione vivificazione dal pamphlet, e dipendendo il pamphlet dall'esistenza della recensione), dialetticamente generatori di un'entità in relazione dinamica, agente e quindi vera.

Un grande vuoto è tuttavia self-evident.

Bene valete et vivite.

un po' come se fosse antani.

-"Il consiglio dei 4"

-"Qual è?"

-"Di giocare"

-"A cosa?"

-"Il consiglio dei 4"

-"Qual è?"

-"Di giocare"

-"A cosa?"

-"Il consiglio dei 4"

-"Qual è?"

-"Di giocare"

-"A cosa?"

-"Il consiglio dei 4"

-"Il consiglio dei 4"

-"Qual è?"

-"Di giocare"

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-"Il consiglio dei 4"

-"Qual è?"

-"Di giocare"

-"A cosa?"

-"Il consiglio dei 4"

-"Qual è?"

-"Di giocare"

-"A cosa?"

-"Il consiglio dei 4"

 

Best commento eva

Killa, ti adoro ????

 

un po' come se fosse antani.

Senza contare la sbiriguda nel Kingmaking tapiocano.

Io ho la vecchia versione ed é un gioco che intavolo di tanto in tanto, ma sempre con piacere. Io e la mia ragazza in 30 minuti concludiamo la partita. Quando ho visto l'edizione cmon sono rimasto stranito. È vero che era un gioco con dei difetti grafici abbastanza importanti, ma c'è da dire che a prezzo pieno costava la metà di questo, che è arrivato a costare quasi quanto un american di miniature, da qui la domanda: a chi è rivolta questa edizione del gioco? In più concordo con l'autore, aver migliorato i materiali e tolto il balcone è una bischerata.

Detto questo ti leggo sempre con grande piacere, bravo bel pezzo!

Bella lì, bravo Darcy :)

...io l'ho provato a Play, abbastanza in velocità. Onestamente mi era piaciuto, a pelle. Sulle problematiche cromatiche concordo, ma effettivamente c'è parecchia carne al fuoco quindi boh..

Non sapevo nulla della polemica di Tascini ma mi diverte. CMON come ha reagito alla cosa? Ha reagito? ..l'idea del balconcino 3d cmq mi piace, se c'era già toglierla è sicuramente stata una baggianata.

Aggiungo un'ultima considerazione: allo shop in fiera c'era in vendita anche l'espansione con le miniature in sostituzione degli aiutanti di cartone, che mi è sembrata A) totalmente inutile ma soprattutto B) costosa grosso modo come 2 etti di Trizio

Mi sembra di sognare.

Abbiamo uno divertente, che scrive di giochi con competenza (per ognuno che recensisce ne cita altri 5) in uno stile che magari qualcuno può trovare barocco (io lo A-DO-RO) ma che comunque non gli preclude anche di dare le descrizioni e i giudizi che uno si aspetta da una recensione, e c'è chi si lamenta ?

CHIUNQUE spenda del proprio tempo per arricchire il forum va ringraziato e stop.

Se non vi piace lo stile saltate la fuffa (e vi perdete lo spasso) e leggete solo come funziona e il voto, ma non esiste che si critichi LO STILE (!) di un recensore.

Se anche arrivasse uno che scrive recensioni sgrammaticate io magari leggendo ne sorriderei, ma mai e poi mai mi permetterei di criticarlo.

I commenti a una recensione di uno che lo fa per passione per me devono essere per:

1) complimenti

2) segnalare inesattezze

3) contestare/discutere i pregi e difetti del gioco messi in evidenza.

Grande Darcy resta come sei, anzi per me puoi fare 4 pagine di fuffa e 5 righe di commento !!!

Anche io spezzo una lancia a favore del signor Darcy. (Lo ammetto: mi piacerebbe saper scrivere come lui). 

È preciso sui regolamenti, e tiene viva l'attenzione del lettore con trovate simpatiche e spesso inaspettate.

Ciò detto, questa recensione in particolare non era granché. (Forse perché anche il gioco non è una perla. Miniature o no)

Il Sig.Darcy ha uno stile ed una cifra stilistica propria. Si può smettere di leggere una recensione perché poco interessante il gioco, non per il modo in cui è scritta, sarebbe come scegliere una notizia in base all'autore e non in base all'argomento di interesse.

Il Sig.Darcy ha uno stile ed una cifra stilistica propria. Si può smettere di leggere una recensione perché poco interessante il gioco, non per il modo in cui è scritta, sarebbe come scegliere una notizia in base all'autore e non in base all'argomento di interesse.

 

Beh, dipende da quanto lo stile appesantisce la lettura. Lo stile fa tanto secondo me... 

Concordo con chi dice che questa non è una recensione. Ben vengano persone che sono in grado di scrivere in modo così forbito, ma io lo farei in altre sezioni del forum. È stato peggio di leggere il blog del Dado dove si capiscono lui e quei 4 amichetti. Fatte le dovute frecciatine, gradirei che almeno in questa sezione si segua un profilo basso e che emerga in modo molto evidente il giudizio Dell autore della recensione.

Ho un amico uguale: si diverte a raccontarmi di quanto gli piaccia saltare tra siti e fb per "dire" la sua in tutta "libertà".

Così, perché la libertà è importante, soprattutto per dire cose "importanti" al mondo.

Si fa grasse risate perché tutti si infervorano, punto.

Poi c'è il colpo al cerchio e uno alla botte:

Grazie perché mi avete aiutato nei gdt...cmq... tu no bravo analisi logica, tu no bravo analisi grammaticale,tu no bravo analisi contenuti e chi è perbenista vada a c...

Vabbeh, visto che ci si squarta ci butto lì pure la mia: rispetto ai tuoi normali pezzi (che adoro) questa recensione... sembra non trovi il suo posto, dibattuta fra un tentativo di alleggerimento che alla fine appesantisce un pezzo già lungo di suo e un voler parlare di troppe cose senza alla fine darne un giudizio personale limpido. Non sempre vengono capolavori. Da qui a contestarne la qualità...

Solo io ho notato un riferimento ad "Asterix e le 12 fatiche" con il lasciapassare A38? XD

Mi dispiace, ma anche secondo me questo articolo è mal scritto.

Premessa: normalmente quando mi trovo di fronte a recensioni lunghissime come questa mi limito a leggere solo l'inizio e la fine, per capire subito se il gioco mi può interessare o se invece leggere tutto l'articolo sarà solo una perdita di tempo.

Anche questa volta ho fatto così, e devo dire che non ci ho capito nulla. Sicuramente va dato atto all'autore della buona volontà e dell'impegno profuso, ma a mio avviso le recensioni dovrebbero essere un po' diverse da questa. Io ricordo che anni fa era stato fatto una sorta di manuale di istruzioni per i recensori; non lo ricordo a memoria ovviamente ma mi sembra che venga sempre più disatteso.

L'autore (che non conosco e che, ripeto, ha la mia massima stima comunque) ha cercato di alleggerire l'articolo facendo una serie di battute che funzionano se fanno effettivamente ridere, altrimenti sono solo tristi (ad es. cinquanta sfumature di diarrea), oppure a dir poco sibilline (come ha insegnato la Prima Repubblica, le cose erano un po' più complesse di così, cosa volevi dire?). Invece di sbrodolarsi così tanto, avrebbe dovuto scrivere semplicemente un'introduzione con i dati essenziali (per quanti giocatori? quanto dura?), una sintetica spiegazione del regolamento (che chi come me non è interessato può saltare), un giudizio finale che spieghi il voto dato e la solita tabellina dei pro e dei contro. Basta.

Capisco che forse quest'articolo voleva essere più una sorta di chiacchierata, ma allora non va presentato come recensione. Aggiungo anche che non potete bollare come invidioso chiunque muova delle critiche, per quanto scorrette e astiose. Semmai inviterei la persona che più ha criticato questa recensione a scriverne una migliore.

P.S. Non chiedetela a me perché non ho mai giocato a questo gioco :-)

Concordo con chi dice che questa non è una recensione. Ben vengano persone che sono in grado di scrivere in modo così forbito, ma io lo farei in altre sezioni del forum. È stato peggio di leggere il blog del Dado dove si capiscono lui e quei 4 amichetti. Fatte le dovute frecciatine, gradirei che almeno in questa sezione si segua un profilo basso e che emerga in modo molto evidente il giudizio Dell autore della recensione.

Vado un attimo OT: non riuscirò mai a capire la gente che critica i BLOG PERSONALI, sottolineo BLOG e sottolineo PERSONALI... ma sarà libero ciascuno di scriverci quello che vuole e come lo vuole? Mi chiedo: ma perchè lo leggi (il blog di Dado intendo)? Per il gusto di poterlo criticare? Non sarebbe più intelligente ed utile leggere altro, più in linea coi tuoi gusti? Boh

Capisco di più chi contesta un articolo che si presenta ufficialmente come recensione di un gioco e che, posso accettarlo senz'altro, può non essere considerato propriamente "conforme" a questa definizione. 

Ho letto tutto, eh. Ringrazio per i commenti costruttivi, un po' meno per quelli fini a se stessi.
Alcune cose che ho letto sono oggettivamente poco sensate (tipo quella sui blog appena commentata da Badger28), mentre ce ne sono altre sulle quali potrei anche soffermarmi un po' (la forma, in particolare - non i contenuti: quelli, mi spiace, ma ci sono tutti).

Dico la mia: che questa recensione mi fosse uscita un po' lunga e lievemente fuori schema era chiaro anche a me (ma di cose da dire sul gioco a mio modo di vedere ce ne sono, e anzi sono convinto che nei commenti io paghi anche una fettina di astio/invidia/nonsoche nei confronti dello stesso e del duo Tascini-Luciani); il voto sembra forse un po' alto, ma è figlio anche del fatto che a Consiglio dei 4 ci gioco volentieri e fa esattamente quello che gli si chiede.

Quanto alla forma recensione - al netto di maschere, abbellimenti e sbrodolamenti vari - tendo sempre a rispettare lo schema introduzione-sintesi del regolamento-commento critico e tecnicismi vari-commento finale: non credo sia difficile saltare una di queste parti, onestamente. In questo caso mancava forse un commento finale, me ne rendo conto; del resto la recensione era già troppo lunga così. Se poi a questo testo si contesta proprio il suo essere recensione, non so che dirvi: alla fine siamo quello che giochiamo, e non a caso vedo un sacco di tedeschi amanti del controllo.

Beninteso: le battute mi vengono e ce le metto; a parte qualche caso, non credo di incastrarcele a forza: se non ci stanno le tolgo, soprattutto se reputo un paragrafo pesante da leggere (ché già di mio tendo a creare periodi sterminati). Poi, come ha giustamente detto qualcuno, qualche nota stonata può sempre arrivare: perfino i Jethro Tull hanno fatto canzoni bruttine.

Chiudo notando ancora come, qualsiasi cosa si faccia (a prescindere da tutti i discorsi sul tempo dedicato gratuitamente), ci sarà sempre qualcuno che giudicherà la tana troppo elitaria, o troppo compromessa, o troppo sboccata, o troppo qualsivoglia cosa. A parte che la madama Butterfly e le cinquanta sfumature di diarrea possono convivere benissimo, forse è bene ricordarci che stiamo parlando di giochi da tavola, e che di futile astio è già pieno il mondo.

Cordialmente,

il signor Darcy.


Alcune cose che ho letto sono oggettivamente poco sensate (tipo quella sui blog appena commentata da Badger28)

Ti spiace spiegarmi cosa ci sarebbe di OGGETTIVAMENTE poco sensato nel mio commento? Sono curioso


Alcune cose che ho letto sono oggettivamente poco sensate (tipo quella sui blog appena commentata da Badger28)

Ti spiace spiegarmi cosa ci sarebbe di OGGETTIVAMENTE poco sensato nel mio commento? Sono curioso

penso intendesse il contrario: che era poco sensata la cosa che tu già avevi provveduto a commentare, non che fosse insensato il tuo commento ;)

Alcune cose che ho letto sono oggettivamente poco sensate (tipo quella sui blog appena commentata da Badger28)
Ti spiace spiegarmi cosa ci sarebbe di OGGETTIVAMENTE poco sensato nel mio commento? Sono curioso

Come sopra: ovviamente concordo con te.

Alcune cose che ho letto sono oggettivamente poco sensate (tipo quella sui blog appena commentata da Badger28)
Ti spiace spiegarmi cosa ci sarebbe di OGGETTIVAMENTE poco sensato nel mio commento? Sono curioso

Come sopra: ovviamente concordo con te.

ah scusate, stavo per scatenare un nuovo flame :D

.... forse è bene ricordarci che stiamo parlando di giochi da tavola, e che di futile astio è già pieno il mondo....

Parole sante

mmm.....non capisco il senso che si attribuisce al rimuovere i commenti.

mmm.....non capisco il senso che si attribuisce al rimuovere i commenti.

 

 

se i commenti sono parte di un flame o OT dopo averne discusso con la Moderazione procediamo alla rimozione per lasciare gli articoli il piu' leggibili possibile.
Dopo qualche tempo anche questo commento, come pure il tuo, saranno rimossi.

Se hai bisogno di altre info puoi scrivere in privato a me o a qualsiasi altro Moderatore.
Ciao.

 

 

In Cina , Russia e Corea del Nord vengono eliminate le critiche e certi commenti da siti e Blog  , anche se giustificate , quando non fanno piacere al regime .. e da oggi anche in Tana ...

In Cina , Russia e Corea del Nord vengono eliminate le critiche e certi commenti da siti e Blog  , anche se giustificate , quando non fanno piacere al regime .. e da oggi anche in Tana ...

Vedi bene che quelle motivate e civili sono rimaste. Se non sapete distiguere una critica da un flame o da un insulto è un problema vostro, non della Tana. 

beh...si sa che.....la censura è molto american(a)     ;-)

(Kurt Cobain)

Su questo la moderazione va a fasi alterne.

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