Wildlands: quando Essen arriva troppo in fretta

Wildlands: copertina
Osprey Games

Martin Wallace ci delizia nel 2018 con ben tre giochi nuovi: un gestionale dall'ambientazione particolare (AuZtralia), un wargame per due sulle orme di Pochi Acri di Neve (Lincoln) e questo Wildlands, uno skirmish multigiocatore

Giochi collegati: 
Wildlands
Voto recensore:
4,5

La Osprey Games lancia Wildlands in fretta e furia poco prima della Essen Spiel. Non solo, ma una quantità notevole di copie si trovano improvvisamente su Book Depository a prezzo decisamente scontato rispetto al cartellino fieristico. Ne consegue una corsa all'acquisto alla quale non mi sottraggo, complice anche un regolamento sulla carta interessante.

Per 2-4 giocatori, 30-60 minuti a partita, destinato ad un pubblico esperto (14+, un filino esagerato a mio parere), si basa su meccaniche di gestione mano e poteri variabili.
Wildlands: partita
Wildlands: partita

Wildlands in breve

Si sceglie una delle due mappe: il dungeon o la città in rovina. La seconda ha in più solo le regole per le diverse altezze (poca roba). Ogni mappa è divisa in zone numerate. 
Ogni giocatore sceglie una fazione, con i rispettivi cinque personaggi e il mazzo di carte azione. 
Ciascuno riceve poi dieci carte numerate casuali, corrispondenti ad altrettante zone della mappa. Ne sceglie cinque in cui schierare i suoi personaggi e cinque da passare al vicino, obbligandolo a mettere lì le sue gemme. 

Raccogliere gemme del proprio colore e uccidere personaggi avversari garantisce un punto vittoria e il primo ad arrivare a cinque vince la partita. 

La mano iniziale di ogni giocatore è di sette carte, ne giochi quante ne vuoi al tuo turno e ne ripeschi tre (fino ad averne massimo sette). 
Ogni carta può essere usata per muovere qualsiasi personaggio di uno spazio, poi ci sono azioni come attaccare in mischia, a distanza, ad area, volare o comandare (muovi il personaggio più un altro adiacente), che hanno accanto solo il simbolo di determinati personaggi e solo con loro possono essere usate. Inoltre i simboli difesa sono giocati estemporaneamente in risposta agli attacchi degli altri. Infine ci sono carte speciali che permettono o di pescare due carte dal mazzo, o di interrompere il turno avversario per giocarne uno estemporaneo (al termine del quale l'avversario ricomincerà a giocare normalmente), o di valere come jolly per il movimento. 

La funzione di jolly è anche importante per raccogliere gemme: il personaggio deve infatti scartare tre carte col suo simbolo per raccogliere una gemma nella sua zona. 

Il combattimento è puramente deterministico: gioco una carta che infligge uno o due punti danno, se hai la giusta carta per pararla bene, altrimenti subisci. 
Wildlands: dettaglio del tabellone
Wildlands: dettaglio del tabellone

La scelta delle carte iniziali

La prima cosa che pare una genialata alla Wallace è la distribuzione iniziale di personaggi e gemme, con la possibilità di imporre all'avversario il posizionamento di queste ultime. Puoi raggrupparle tutte in un posto, sperando che lui abbia i personaggi da un'altra parte, oppure sparpagliarle per la mappa. In entrambe i casi, non hai il minimo controllo su quanto effettivamente “buona” sia la tua giocata, perché nessuno sa che carte ha il vicino, né tanto meno dove piazzerà le sue miniature. 

Quindi quella che pare una scelta strategica, che fornisce profondità al gioco, si rivela in realtà poco più che un orpello soggetto al caso, che influenzerà sì la partita, ma al di fuori del vostro illusorio controllo. 

Le diverse fazioni

L'unica cosa che di base differenzia i personaggi sono un paio di punti vita. Il resto è tutto all'interno delle carte, con la differente distribuzione dei simboli. C'è una fazione che fa un po' di tutto, una che attacca ad area e ha qualcuno che vola, una che ha tante azioni comando per muovere coordinata, una che combatte pesante in mischia. 

Detta così pare una gran bella cosa, in realtà sul campo questa cosa si sente certamente per la singola fazione, molto meno per il personaggio. Ogni miniatura ha sì una diversa distribuzione di simboli, ma la pesca delle carte e il fatto che tu comunque debba ottimizzare la tua mano, unito alla distribuzione “casuale” delle gemme, vanifica non solo le caratterizzazioni, ma spesso anche l'efficacia delle stesse durante il gioco.  

Così magari hai il picchiatore dove non ci sono nemici, oppure quello che ha tanti comandi lontano dalle gemme. 
Wildlands: schermagliatori
Wildlands: schermagliatori

Uno skirmish ingessato

Vabbè, ma se anche uno non è in posizione ottimale, ogni carta conta come un movimento, no? Quindi fai presto a spostarti. 
E invece no
Perché è vero che ogni carta sposta qualcuno, ma tu ne hai in mano sette e ne peschi massimo tre, se vai sotto avrai sempre una mano meno performante e usarne tre significa muovere tre miniature di un singolo passo o una sola di tre.
É poco, terribilmente poco.
Per cui anche se muovi qualcosa ogni volta, sentirai sempre il tutto terribilmente ingessato. E un gioco di schermaglie in cui non si schermaglia è una contraddizione in termini. O un gioco fatto male.

Anche l'azione interrompere, che dovrebbe dare pepe al sistema, si rivela spesso sub-ottimale rispetto a prendere due carte o giocare il jolly per il cristallo. Inoltre quando si interrompe non si ripesca, trovandosi poi al proprio turno con troppe poche carte.

Conclusione

In definitiva il gioco ha, a mio parere, due difetti: 

  • il primo risiede nel calcolo e nel determinismo che il sistema vorrebbe proporti e che però poi si infrange sia contro la casualità del piazzamento iniziale, che può davvero favorire o sfavorire qualcuno (e in un gioco millimetrico come questo è fondamentale), sia contro la pesca delle carte;
  • il secondo sta nella mancanza totale di ambientazione, o meglio di caratterizzazione tematica e meccanica palpabile delle fazioni, che in uno skirmish asimmetrico ha sempre il suo fascino e senso. 

Quindi si manca sia il bersaglio delle meccaniche che quello del tema

Ve ne aggiungo anche un terzo in corsa: il gioco risulta troppo cavilloso e soggetto a paralisi da analisi per poter risultare divertente per un neofita; al contempo troppo piatto e semplice per un gamer. Anche qui, altri due bersagli, mancati entrambi.

L'impressione è che Wallace avesse un prototipo nel cassetto; che la Osprey dovesse uscire con un qualche gioco per Essen; che abbiano preso questo come fatto e finito senza pensarci più di tanto, lo abbiano imbellettato con miniature e inserti su misura e piazzato sul mercato con una politica dei prezzi aggressiva prima che qualcuno potesse provarlo realmente. 
Io capisco che campare facendo l'autore di giochi da tavolo non debba essere facile. Però, ogni tanto, una mano sulla coscienza.

Materiali **** 
Grafica/disegni * (confusionaria la grafica, anonimi i disegni)
Ergonomia *** 
Ambientazione * 
Regolamento ****  
Scalabilità * (la mappa è sempre la stessa: ha senso in quattro, molto meno al calare dei giocatori) 
Rigiocabilità **
Originalità * 
Interazione *****  
Profondità **  
Strategia *  
Tattica *** 
Eleganza *** 
Fluidità ***  
Legenda – (pessimo/assente), * (scarso), ** (sufficiente), *** (buono), **** (ottimo), ***** (eccellente)

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Commenti

Penso che è dalla prima metà dell'800 che si sia capito che non ci si può affidare del giudizio delle masse XD

Penso che è dalla prima metà dell'800 che si sia capito che non ci si può affidare del giudizio delle masse XD

certo, come nemmeno a quello dei falsi profeti.

Penso che è dalla prima metà dell'800 che si sia capito che non ci si può affidare del giudizio delle masse XD

certo, come nemmeno a quello dei falsi profeti.

Almeno Anticristo o non ci sto :p

uahahhahahahaha!

comunque non mi stavo riferendo a te, era per dire che, secondo il povero niconiglio, non bisogna eccedere né verso l’elitarismo (si dice così?) né verso il “furor di popolo”

 

In definitiva preferisco la media voto di gente che il gioco lo ha provato piuttosto che un singolo voto di un recensore deluso / schifato. 

Sono con te, amico...

Molta veemenza nei commenti, ma lo "scandalo" (nel senso primigenio del termine) per il 4,5 è inutile se non produce energie spendibili da mettere al servizio della comunità. È facile essere distruttivi, più difficile essere costruttivi. Votate la scheda del gioco o scrivete le argomentazioni in una nuova recensione. I flame a chi servono?

Molta veemenza nei commenti, ma lo "scandalo" (nel senso primigenio del termine) per il 4,5 è inutile se non produce energie spendibili da mettere al servizio della comunità. È facile essere distruttivi, più difficile essere costruttivi. Votate la scheda del gioco o scrivete le argomentazioni in una nuova recensione. I flame a chi servono?

 

E no eh Califrizzzi... Tu adesso te ne vieni e dici qualcosa di sensato? Qui? Ora? Dopo tanto bel vociare inutile?

Che amarezza!

Ti darei un bel 4.5 guarda (a longevità come sei messo?)

Molta veemenza nei commenti, ma lo "scandalo" (nel senso primigenio del termine) per il 4,5 è inutile se non produce energie spendibili da mettere al servizio della comunità. È facile essere distruttivi, più difficile essere costruttivi. Votate la scheda del gioco o scrivete le argomentazioni in una nuova recensione. I flame a chi servono?

 

E no eh Califrizzzi... Tu adesso te ne vieni e dici qualcosa di sensato? Qui? Ora? Dopo tanto bel vociare inutile?

Che amarezza!

Ti darei un bel 4.5 guarda (a longevità come sei messo?)

meno male che ci siete Voi con la Vostra Saggezza e Sapienza, così Illuminati e Intelligenti da non capire che i commenti esistono anche per fare due cacchiere, non per salvare il pianeta 

Penso che è dalla prima metà dell'800 che si sia capito che non ci si può affidare del giudizio delle masse XD

 

leggendo i commenti sulla "massa" direi che il suffragio universale, qui in tana, risulterebbe avere degli oppositori

comunque definire massa meno di 500 persone mi sembra un tantinello esagerato, nel caso si tratterebbe comunque di una massa efferata in materia e quindi abbastanza attendibile

a me il gioco è piaciuto sono nell'informe massa che ha dato un voto positivo (sette) su BGG, ma sono uno di quelli che giudica i giochi anche dal fatto che siano o meno divertenti

Molta veemenza nei commenti, ma lo "scandalo" (nel senso primigenio del termine) per il 4,5 è inutile se non produce energie spendibili da mettere al servizio della comunità. È facile essere distruttivi, più difficile essere costruttivi. Votate la scheda del gioco o scrivete le argomentazioni in una nuova recensione. I flame a chi servono?

 

In realtà l'unico che ha distrutto qualcosa (il gioco) é Agz! Ahah!

Detto questo il tuo intervento ha assolutamente senso, solo che non mi sentirei di "accusare" chi non scrive recensioni o chi non vota la scheda del gioco.

Onore a chi lo fa e si prende oneri ed onori del caso, ma secondo me qualche discussione gratuita (anche accesa) non fa mai male, usando sempre toni civili.

Avevo capito che questo gioco non era piaciuto al recensore, ma nemmeno io mi aspettavo un giudizio così netto. 

Secondo me la recensione in questione va un pochino oltre i soliti canoni di oggettività cui Agzaroth si rifà sempre. 

È stato giudicato il gioco sulla base delle meccaniche? È stato giudicato sulla base delle aspettative? O sulla base del target? Sono state giudicate le scelte di distribuzione? 

Queste sono le cose che non capisco e che se avete voglia di fare quattro chiacchiere possiamo approfondire, senza dare dell'anticristo al recensore (anche se forse é un titolo di cui farebbe fieramente mostra :p), ma discutendo solo la recensione. 

Poi ognuno é libero di dire e pensare quello che vuole, sempre, senza mancare di rispetto a nessuno!

 

 

Sta recensione é proprio scadente. Non ti sei proprio sforzato di analizzare pregi e difetti del gioco e nemmeno a sforzarti di capire a quale target il gioco é diretto. Ti rispondo su qualche punto.

1) Le due mappe si differenziano per un paio di regolette ma si giocano in maniera molto diversa. Il dungeon favorisce combattimento corpo a corpo e piazzamento dei propri personaggi. Le rovine permettono attacchi a lungo raggio, rendono gli attacchi magici più efficaci e in generale garantiscono più possibilità di attacchi mordi e fuggi per le fazioni veloci come maghi e gnomi.

2) Il setup con le card ha un senso. Non si tratta soltanto di decidere se raggruppare o disperdere le gemme avversarie. Uno può per esempio piazzare i propri personaggi per tendere imboscate al momento giusto lasciando un personaggio occultato accanto ad una gemma per esempio. Oppure piazzarle in collina per rendere più costoso arrivarci con movimento semplice. O in stanze con una sola uscita per tendere trappole. Ma vabbè per te é insensato.

3) Il gioco é ingessato ma ti sei completamente dimenticato di menzionare un paio di meccaniche fondamentali. Tipo il fatto che alcuni team possono muovere due unità adiacenti e nello stesso spazio con una sola carta. Che quando un personaggio muore le sue carte possono essere utilizzate come wild da qualsiasi personaggio per muoversi o raccogliere gemme (può essere utile se hai un personaggio lontano dall'azione farlo morire per sbloccare le sue carte per altri personaggi che potrebbero sfruttarle meglio). Che ci sono carte movimento wild. Che le carte wild ti permettono di prendere più carte e rimpolpare la mano. Che esiste un'azione chiamata interrompi che permette di cogliere gli avversari con le braghe calate e per esempio finire un avversario in fin di vita. Se tu giochi solo durante il tuo turno e non prendi rischi spendendo carte fuori dal tuo turno il gioco diventa una gara a chi pesca le carte giuste. Il gioco si presta a un botta e risposta veloce e prendersi dei rischi calcolati. Se maneggi le carte come stessi giocando a Brass buonanotte ai suonatori. 

4) Nella tua recensione sottolinei come le carte wild sono meglio utilizzate come movimento wild o per pescare due carte. In termini assoluti questo non è vero. Ci sono situazioni in cui un'interruzione é molto più importante (esempio uno spende due carte movimento per venirti a menare, tu interrompi dopo il secondo movimento e voli via o ti posizioni in modo tale da nullificare il suo attacco allo stesso tempo lasciando il giocatore originale in balia di interruzioni di altri giocatori).

4) Sono d'accordo sul fatto che il tema non sia particolarmente sentito ma chissene.

5) Falso che i personaggi differiscono solo in punti ferita. Prendi ad esempio i maghi. Ci sono due personaggi con un numero di attacchi magici devastante, altri che possono volare e uno che pesta come un ossesso. La sfida sta nel posizionarsi in modo tale da sfruttare le abilità al meglio e ogni tanto rischiare di prendersi un danno e conservare carte utili per turni successivi.

6) Il sistema di gioco é deterministico ma il gioco é molto caotico! Io non penso che Wallace volesse fare un gioco di schermaglie da 1 ora senza componente di fortuna ma piuttosto un gioco di schermaglie con regole semplici, da giocare in mezz'ora e con un sistema di hand management and push your luck. Secondo me é un gioco che si presta a partite ripetute e da il meglio se giocato così.

Poi vabbè a te il gioco chiaramente non é piaciuto e non hai manco voglia di investirci, questo é chiaro. Però a sto punto che senso ha scrivere una recensione che non prova nemmeno ad essere obiettiva?

PS Wallace quest'anno ha lanciato Auztralia, Lincoln e questo e sono tutti giochi buoni/ottimi quindi mi pare che la vita da designer lui la viva senza difficoltà particolari.

Ed inoltre...Originalità zero? Perché skirmish con regole semplici ed intuitive (specie per la linea di tiro), niente dadi e con un interessante asimmetria ce ne sono a bizzeffe? Shadespire é un pelino più complesso e costoso, gioca solo in 2 (le altre modalità meglio dimenticarle) e non é che ci si meni più di tanto.

Grafica confusionaria? Ma de che? l'unica nota che mi sento di fare é che trovare i numeri all'inzio richiede tempo. Il sistema con i core di diversi colori é semplice ed efficace, puoi vedere istantaneamente se hai linea di tiro o copertura, l'iconografia delle carte é semplicissima.

Rigiocabilità scarsa? Con quattro fazioni che funzionano in maniera differente e due mappe nella scatola base? Ovviamente tu non ci vedi niente di sostanzialmente diverso nella scelta delle fazioni quindi immagino che anche questo parametro sia stato valutato in maniera semplicistica.

Su una cosa mi trovi d'accordo. Il gioco é meglio in 4, buono in 3, troppo largo in 2. Ma comunque decente. La prima espansione già rende interessante il gioco in due aggiungendo una fazione neutrale che può essere controllata da qualsiasi giocatore.

Penso che tu, oltre ad essere un recensore più scadente di me - di sicuro più irrispettoso - sia un neofita di questo mondo, non conoscendo ad esempio Dungeon Twister (schermaglia, senza dadi, card driven) o altri giochi di schermaglia. Non comprendi che in una recensione si omettono dettagli per maggiore leggibilità: è il concetto che conta. La  tua "analisi" è sciatta e superficiale, trasuda l'entusiasmo di un novellino e la capacità di analisi di chi ha l'eccitazione per un giocattolino nuovo per le mani.

Comunque tranquillo, ti rispondo punto per punto appena ho tempo, anche se in realtà ho già risposto in recensione a tutto quello che dici, se solo la avessi letta. O forse l'hai letta ma non compresa.

Smetterò proprio di seguire questo sito, il problema è che le sue recensioni influiscono le persone con cui gioco :)

Tranquillo, se vuoi leggere solo recensioni positive su qualsiasi gioco ci sono un sacco di blog là fuori.

Caro Agzaroth, io ti stimo e leggo volentieri le tue recensioni, così come i tuoi articoli divulgativi, e sicuramente, come tanti altri che qui stanno contestando la tua recensione, non ho le tue competenze ed esperienze pregresse in questo settore, e prima di esprimere un giudizio su qualcosa ho bisogno di conoscerli bene, non mi basta una sola partita o una sola serata.  Devo peró confessarti una cosa: quando nel topic specifico ho letto che il gioco lo hai ricevuto il martedì, giocato il mercoledì e rivenduto il giorno successivo alla velocità della luce (praticamente prima ancora che a molti fosse ancora arrivato), oltre ad aver capito che ti avesse fatto proprio schifo (e su questo non ci piove), puoi anche comprendere che indirettamente questo atteggiamento mi ha dato l'idea di una non approfondita e sviscerata conoscenza di tutte le potenzialità del titolo di Wallace (non gli hai dato neppure una seconda possibilità, eppure non è la prima volta che alla seconda, terza possibilità emergono dettagli che si erano trascurati e si può anche cambiare totalmente idea). Non fraintendermi, non ti sto contestando l'aver rivenduto immediatamente il gioco (ci mancherebbe), ma mi chiedo se sia sufficiente giocarlo una sola volta per conoscerlo nei dettagli al punto da poterne fare una recensione attendibile.

Ed arriviamo alla domanda che ciclicamente ricorre sul forum: giochiamo a sufficienza i titoli che abbiamo o ci capitano sotto mano o siamo presi dal vortice delle nuove uscite e quindi passiamo subito al successivo? 

Io ascolto indie rock. Quando lo facevo col vinile mi capitava di ascoltare dischi che acquistavo d'importazione ed apprezzavo soltanto  al terzo-quarto passaggio (essendo stato difficile reperirlo, prima di bocciarlo, volevo dargli diverse possibilità), al punto di innamorarmene. Ora, in tempi di musica liquida, fruibilità e disponibilità del materiale sonoro, fanno sí che se un disco non mi prende al primo ascolto, lo metto da parte. Ascolta molti più dischi di quando ero adolescente, ma sembra non piacere mai nessuno, o pochi, e quei pochi non li ascolto a sufficienza, preso dalla voglia o dall'ansia di conoscere cose nuove.

Ho paura che a te possa succedere talvolta nel settore dei giochi da tavolo quello che a me succede nel settore musicale.

 

@Vainini, ti ringrazio per la domanda. Naturalmente ogni gioco, a seconda del livello e del target, necessita di un diverso numero di partite, anche in funzione di cosa tu voglia scrivere (e anche diversi - molto diversi - approcci alla partita, perché quando giochi per recensire non giochi allo stesso modo di quando giochi spensierato o per vincere):

https://www.goblins.net/articoli/editoriale-dall-anteprima-alla-guida-st...

Wildlands l'ho provato, capito che non faceva per me, analizzato a mente fredda nei mazzi e nella meccanica, riprovato mentre era in vendita sul mercatino di fb, venduto. Quindi quanto l'ho provato? "Enough", ti risponderebbe Tom Vasel, già citato in questi commenti.

Penso che tu, oltre ad essere un recensore più scadente di me - di sicuro più irrispettoso - sia un neofita di questo mondo, non conoscendo ad esempio Dungeon Twister (schermaglia, senza dadi, card driven) o altri giochi di schermaglia. Non comprendi che in una recensione si omettono dettagli per maggiore leggibilità: è il concetto che conta. La  tua "analisi" è sciatta e superficiale, trasuda l'entusiasmo di un novellino e la capacità di analisi di chi ha l'eccitazione per un giocattolino nuovo per le mani.

We io non ho scritto che sei un recensore scadente, ho scritto che questa particolare recensione l'ho trovata scadente. Mi dai dell'irrispettoso manco tu fossi Mosè sceso dal monte Sinai con le tavole della Legge, come se avessi fatto dei commenti di te come persona o recensore. Non conosco Dungeon Twister? Guarda che ho il gioco originale, il seguito Prison e Earth Reborn sul mio scaffale quindi esci dal tuo mondo fantastico e tocca coi piedi a terra che a levitare tutto il tempo a volte si sbatte di testa sul soffitto (e tra l'altro Dungeon Twister è molto più complesso, astratto e deterministico di Wildlands, proprio due livelli di astrazione e complessità diversi...capre e cavoli proprio...).

Questo tono paternalistico ("non comprendi", "entusiasmo di un novellino", "eccitazione per un giocattolino nuovo") mostra in maniera abbastanza evidente che visione del mondo e degli altri hai. In base a cosa sarei un novellino? Gioco da tavola da 15 anni. E' abbastanza per te?

Non ti chiedo mica di recitare le regole del gioco al contrario ma mi aspetto almeno un'analisi del perché hai demolito ogni singolo elemento di gioco. Mi spiace ma da ciò che hai scritto non traspare. Io non ho capito perché tu trovi irrilevante il setup, tutti uguali i team, irrilevante il card play, confusionaria la grafica, bassa la rigiocabilità.

Poi scusa, ti scrivo un commento per "sfidarti" su alcuni punti e vedere come rispondi. Si chiama discutere. Almeno ho motivato in diversi punti perché non concordo. E tu che fai? Parti di insulti e pregiudizi. Bravo. Quella parte non mi interessa. Piuttosto espandi il tuo pensiero. Se questa discussione l'avessimo fatta dal vivo e io ti avessi detto che ho trovato la tua recensione scadente che avresti fatto? Avresti iniziato a insultare? Mah...

Penso che tu, oltre ad essere un recensore più scadente di me - di sicuro più irrispettoso - sia un neofita di questo mondo, non conoscendo ad esempio Dungeon Twister (schermaglia, senza dadi, card driven) o altri giochi di schermaglia. Non comprendi che in una recensione si omettono dettagli per maggiore leggibilità: è il concetto che conta. La  tua "analisi" è sciatta e superficiale, trasuda l'entusiasmo di un novellino e la capacità di analisi di chi ha l'eccitazione per un giocattolino nuovo per le mani.

Ma poi mi sono riletto il mio commento che ho pensato che magari avessi usato qualche parola offensiva (a parte il mio giudizio sul fatto che la recensione sia scadente, quello rimane invariato) ma niente. Ti avessi dato dell'incompetente avessi pure capito, ma non l'ho fatto. Hai probabilmente scritto centinaia di recensioni. Se ogni tanto ne canni una pazienza, non fa di te un'incompetente. Peroò ovviamente ti senti punto sul vivo.

PS se è vero che il gioco l'hai giocato per una volta però magari tutti i torti non ce li ho.

Mi fa piacere che tu abbia modificato il tuo commento precedente cambiando da "recensore" a "recensione". Poi ti rispondo nel merito sulle argomentazioni, anche se la risposta la trovi già nella recensione.

Nel merito delle obiezioni:

Quale volesse essere il target è chiaro, quale sia il risultato finale meno, come detto in recensione: rileggi.

Le mappe consentirebbero giochi diversi, ma alla fine l'esperienza di gioco non ne risulta modifocata, dato il motore delle carte che lascia meno libertà di un diverso sistema

Quella delle imboscate è una cosa già detta e ridetta. Vi basta? Buon per voi, a me pare il minimo sindacale, per quel setup.

Delle carte wild ho parlato, mentre le altre meccaniche le ho omesse perché una recensione non è una guida strategica: si suppone che chi legge o conosca il gioco o voglia farsene un'idea generale. Sarebbe stato davvero un errore se le carte dei morti fossero state inutili, anche qui non mi pare ci sia da gridare al miracolo per il minimo sindacale.

Ritorni su un caso particolare di interruzione. Certo che a volte serve, ma di solito serve meno. Anche qui: distinguere tra recensione e guida strategica.

Ancora: del tema a te chissene, ma un recensore lo deve invece considerare, specie per il target in questione.

Sui personaggi che differiscono solo per i pf non hai letto la recensione (non dirò che non l'hai capita). Ho detto che di base la differenza è solo quella, il resto demandato alle carte, per cui decade tutta la tua obiezione successiva.

Che la recensione non sia obiettiva è un'opinione tua. 

Wallace, già che lo citi, è uno dei miei autori preferiti e sicuramente riesce a fare cose e tirare fuori idee che altri non hanno. Il fatto che esca con tre giochi in un anno non significa che siano tutti belli, anzi, direi che più produci e più in fretta lo fai, più c'è probabilità di sbagliare, specie in un ambito creativo e artistico ma anche certosinamente meccanico come questo.

Io sono contento che a molti piaccia, spero vi divertiate, lo sarà di sicuro anche Wallace, ma proprio perché so quello di cui è capace (anche quest'anno, con Lincoln - baco escluso - e ancora di più con AuZtralia), mi spiace che questo gioco gli sia uscito così. Forse con un altro anno di sviluppo sarebbe potuto essere molto migliore e probabilmente con il nome di uno sconosciuto sopra, un 5 di incoraggiamento lo avrebbe anche strappato.

Ti lascio con questi, che ci sta ti siano sfuggiti:

http://www.goblins.net/articoli/editoriale-dallanteprima-alla-guida-stra...

https://www.goblins.net/articoli/volere-votare

Mi fa piacere che tu abbia modificato il tuo commento precedente cambiando da "recensore" a "recensione". Poi ti rispondo nel merito sulle argomentazioni, anche se la risposta la trovi già nella recensione.

No compare impare a leggere che io non ho modificato un bel nulla. Ho sempre scritto che la RECENSIONE é scadente, non il RECENSORE. Magari nella foga hai letto male.

Grazie per la risposta pacata.

Io ho giocato Wildlands con 2 neofiti e un altro gamer abbastanza rodato, si sono divertiti tutti ed abbiamo vissuto il game come un filler "ingombrante" (ogni partita ci è durata non più di 30 minuti).

Capisco il tuo punto sulle mappe. Però non sono d'accordo che giochino diversamente perché "le carte quelle sono". E' un'affermazione "incompleta". Ci sono carte che nel dungeon sono molto meno utili (tipo l'abilità di volare o il movimento di gruppo) rispetto alle rovine. Certo se le carte non ti escono non puoi avvantaggiarti del terreno. Ma considerato che in una partita in media abbiamo giocato l'intero deck una una volta e mezza direi che le probabilità di pescare quel movimento speciale é abbastanza alta. Poi certo si gioca con un deck per tutti i personaggi e bisogna un pò cogliere l'opportunità, ma penso che nessuno qui dica che il gioco é profondamente strategico.

Il mio punto sui personaggi non decade affatto. La componsizione complessiva del deck determina quello che puoi fare con la tua squadra. Se ti concentri a svolgere tutte le azioni con un personaggio in un turno é ovvio che gli altri rimangano fuori della partita. Il gioco promuove la gestione della squadra non del singolo altrimenti avresti avuto un deck per ogni personaggio e un sistema di attivazione consecutivo come in altri skirmish. Tu dici che le differenze tra i personaggi decadono in quanto le carte stabiliscono le tue scelte per quel turno. Io sostengo che conoscendo la composizione del mazzo puoi ottimizzare il posizionamento dei tuoi personaggi e delegare loro differenti ruoli. Se un personaggio ha pochi attacchi corpo a corpo e tanti attacchi a distanza lo posizioni in un punto con buona linea di tiro e attendi il momento favorevole per usarlo. Wildlands é più un gioco di posizionamento che di movimento.

Ora non ti sto chiedendo di fare una guida strategica. Però se tu mi dici che l'asimmetria non conta perché tutto é condizionato dalla pesca e uso delle carte mi devi fare degli esempi pratici, sennò diventa una sentenza un pò campata in aria.

Ci sono un sacco di giochi, anche più strategici, che si basano sulla gestione della mano e tutti questi giochi sono caratterizzati dalla necessità di conoscere a perfezione il deck della propria fazione. Sai meglio di me che bisogna giocarli più di due o tre volte per apprezzarli in pieno poiché ci sono certe sottigliezze che non traspaiono alla prima partita.

Per fare l'esempio di un gioco che entrambi apprezziamo, Cry Havoc, ecco se avessi dovuto basarmi sulle prime due o tre partite avrei dovuto cospargere la scatola di benzina e dargli fuoco (e stiamo parlando di un gioco a cui hai dato 9 con un regolamento ai limiti dell'inutilizzabile e con seri problemi di bilanciamento). Alcuni giochi non "cliccano" subito e ci vuole un pò per apprezzarli. Io penso che Wildlands sia uno di questi, tu no, pace e bene. Però quel voto, manco stessimo parlando di New Earth XD

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