Gùgōng: anteprima Essen 2018

Gugong: copertina
Game Brewer

Tanti minigiochi uniti da una meccanica centrale originale: sarà sufficiente ad elevare Gùgōng al di sopra della media?

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Gùgōng

La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e in nessun modo ha valore di recensione

Per 1-5 giocatori, 60-90 minuti di durata, destinato ad un pubblico abituale, questo Gùgōng si basa su gestione mano, piazzamento lavoratori, collezione set. 

Gùgōng: materiali
Gùgōng: materiali

Riassunto di gioco

Il meccanismo centrale di Gùgōng è dato dalle carte in mano ad ogni giocatore, associate poi a spazi azione sul tabellone. Ci sono sette spazi azione e su questi vengono disposte casualmente le sette carte iniziali. Ciascuna di esse ha un valore da 1 a 9 e un'azione corrispondente raffigurata. Inoltre ogni spazio ha una piccola azione bonus fissa. Ai giocatori vengono distribuite quattro carte iniziali da set predefiniti in base all'ordine di turno. Queste carte sono del tutto simili a quelle già in tavola. 

Ad ogni turno un giocatore deve giocare una delle sue carte in uno spazio azione, prelevando quella presente. Se la carta giocata ha un valore più alto o identico a quella prelevata, il giocatore non paga nulla, altrimenti deve scartare un'altra carta dalla mano oppure pagare due servi (lavoratori). Le nuove carte che il giocatore prende dal display vanno nei suoi scarti e costituiranno la sua nuova mano al round successivo. 

La carta giocata consente appunto di eseguire l'azione presente su di essa e/o quella bonus sotto lo spazio azione su cui viene giocata. 
Gùgōng: decreti
Gùgōng: decreti

Quali sono quindi queste sette azioni, raffigurate nei diversi spazi del tabellone? Vediamole:

  • Viaggio. Si sposta una pedina lungo un tracciato e si raccolgono le tessere bonus raggiunte. L'azione può essere potenziata spendendo servi (i servi sono dei cubi che ogni giocatore ha e che rappresentano la sua forza lavoro).
  • La Grande Muraglia. Si piazzano servi su un tracciato e poi se ne prendono i premi (servi, punti) in base a chi ha piazzato più servi.
  • Giada. Si scambiano servi per gemme di giada (varranno PV a fine partita).
  • Intrigo. È un tracciato su cui si avanza la propria pedina e che serve sia per diventare il primo giocatore per il round successivo sia a stabilire una classifica in base alla quale si rompono i pareggi nel gioco. Inoltre i punti intrigo possono sempre essere scambiati per recuperare dei servi. 
  • Il Palazzo della Purezza Celeste. Si avanza una pedina su un percorso, prendendo vari bonus e punti vittoria maggiori per l'ordine di arrivo in fondo. 
  • Decreti. Sono tessere bonus che si ottengono in cambio di servi. Ciascuna dà un particolare bonus istantaneo, permanente o in PV finali. 
  • Il Grande Canale. Si piazzano le proprie tessere nave e/o i propri servi su di esse per farle avanzare in questo percorso e prenderne poi, alla fine, i bonus raffigurati. 

Quando tutti hanno esaurito la mano di carte, il round termina con i soliti refill e alla fine del quarto c'è il punteggio finale. Chi ha più PV vince. 

Gùgōng: carte
Gùgōng: carte

Prime impressioni

Come per Raiatea, anche qui ci troviamo di fronte a una meccanica centrale (qui un po' più originale) che unisce vari elementi di gioco. Se però in Raiatea il tutto alla fine risultava più organico e consequenziale, finalizzato poi ai particolari round Cerimonia, qui siamo invece di fronte ai classici minigiochi slegati l'uno dall'altro, tanto che se fossero stati sei o otto invece di sette, non sarebbe cambiato nulla. 

Pur potendo quindi vantare un'idea centrale, se non migliore quantomeno più originale, lo sviluppo finale mi lascia un po' perplesso e poco invogliato a provarlo. Ho anche qualche dubbio sulla scalabilità, dato che nessun elemento si adatta al numero di giocatori e ha l'impressione che possa risultare tanto largo in due quanto stretto in cinque. 

Detto questo, perlomeno qui si è fatto lo sforzo di costruire qualcosa di nuovo e una prova al tavolo non gliela si negherà. 

Gugong: tabellone
Gùgōng: tabellone

Commenti

A me ai tempi del Kickstarter mi era piaciuto e non lo avevo pledgiato solo perché non offriva esclusive imperdibili. Sicuramente è tra quelli che vorrei provare in fiera, e vistoche uscirà anche la versione italiana sono contento di aver aspettato....

"Ho anche qualche dubbio sulla scalabilità"

Se non ricordo male, il tabellone è a doppia faccia. Una per 2-3 giocatori e l'altra per 4-5. Cambiano diversi spazi azione.

Non ricorda Newton?

Nonostante mal sopporti i KS, a questo non ho resistito.

Se ho ben capito, al proprio turno il giocatore compie un'azione "composita" composta dalla carta che ha giocato e dallo spazio su cui l'ha piazzata (rimuovendone un'altra per il turno successivo), corretto? In tal caso la meccanica non mi sembra affatto priva di interesse... certo, se lo scopo è "solo" quello di salire in una delle sette track, il risultato è un po' triste.

Provato ieri. Non mi ha particolarmente colpito pur riconoscendogli alcuni elementi originali.

L'interazione è indiretta e le possibilità di programmare le proprie mosse ci sono ma i giocatori che precedono posso letteralmente "cambiare le carte in tavola" costringendoti a fare altre scelte. Ho trovato la cosa non poco fastidiosa in quanto mi sono trovato al 3° turno (su 4 complessivi di gioco), con carte dai valori molto bassi e poco utilizzabili, rendendomi inaccessibile la competizione per la vittoria. 

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