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Monopoly: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
51665
Voti su BGG:
35553
Posizione in classifica BGG:
26048
Media voti su BGG:
4,36
Media bayesiana voti su BGG:
4,29

Voti e commenti per Monopoly

6

Un classico - una pietra miliare , ancora attuale anche se troppo legato alla fortuna del lancio dado.

4

Abbiamo cominciato tutti da qui, come evoluzione del gioco dell'oca, ma poi bisogna crescere... Per reazione si è portati a cercare di più.
Troppo dipendente dalla fortuna: dadi, imprevisti, probabilità, numero limitato di terreni, lasciando pochissimo spazio alla strategia e al calcolo mentale.

6

Un grande classico, che per via della totale dipendenza dall'aleatorietà e un design ormai passato, non è da annoverare tra i classici che sono invecchiati bene.
Con questi tempi, cio sono molte migliori alternative a Monopoly!

4

Purtroppo molta gente si ferma a questo...

6

quand'ero piccolo mi ci divertivo parecchio... tranne per il fatto che non so se sono mai riuscito a finire una partita perchè ogni volta che mia sorella stava perdendo, improvvisamente non aveva più voglia di giocare... ma tanto vincevo lo stesso io per abbandono! :-D

6

Che dire e' quello che e', ma ognitanto ci piace giocarci...alla fine non capisco tutto questo disgusto verso questo gioco...

4

Fin da bambino lo trovavo noioso, poco bilanciato, eccessivamente lungo e dipendente dalla fortuna. Forse la parte più divertente era quella in cui si rubavano soldi dalla banca senza essere scoperti, è tutto dire!Ora che sono adulto la penso come tanti: è un gioco che rischia di allontanare i nuovi giocatori, piuttosto che avvicinarli. Se proprio dobbiamo andare sul classico, sicuramente meglio un risiko.

4

Gioco storico del 1933 pubblicato dalla Parker Brothers, probabilmente il capostipite di tutti i giochi da tavolo. È una versione evoluta del gioco dell'oca, con delle azioni associate al piazzamento della propria pedina sulle caselle, e la possibilità di effettuare contrattazioni tra i giocatori per le aste e lo scambio e la vendita di proprietà.

Data la semplicità delle regole riscuote sempre un certo successo anche tra giocatori occasionali. La meccanica di gioco è determinata dalla fortuna, a partita inoltrata basta un tiro di dado sbagliato per compromettere il risultato, che rende la partita un po' fuori controllo, forse parte del divertimento deriva proprio da questo. La parte più interessante è legata alla contrattazione tra i giocatori tramite le quali è possibile vendere/comprare proprietà. La lettura del regolamento oggi lascia un po' di ambiguità (per esempio: qual è il prezzo di partenza delle aste). Inoltre non mi è mai stata chiara la differenza tra carte probabilità e imprevisti. Il meccanismo di gioco porta al continuo flusso di denaro in entrata e in uscita, è importante comprare il più possibile e sperare di ottenere soldi indietro prima o poi (stando attenti a non esaurire troppo in fretta il proprio capitale, e rimanere scoperti in caso di pagamento di grossi pedaggi). Solitamente quando un giocatore inizia a scendere sulla china del debito tende a precipitare velocemente, visto che è costretto poi a vendere o ipotecare proprietà e diminuire ulteriormente la capacità di guadagno. Questo è divertente, soprattutto per gli altri giocatori. Un certo umorismo è riscontrabile dalla lettura delle carte "probabilità" e "imprevisti".

L'altra cosa che insegna questo gioco è che è necessario spendere in grosse quantità per avere speranza di avere denaro indietro, e che è necessario correre dei rischi per riuscire a vincere (ma può anche significare correre il rischio del crollo economico). Da un punto di vista strategico, per giocare "bene" a monopoli è necessario trovare la giusta misura, spendere il più possibile all'inizio ma fermarsi in tempo. Se uno risparmia troppi soldi all'inizio, gli altri giocatori si aggiudicheranno le proprietà e inizieranno a guadagnare su di lui.
Il gioco può essere utilizzato per "allenare" a spendere soldi in profusione, secondo me in questo è molto efficace se volete abituarvi a spendere soldi in grosse quantità (può sembrare strano ma a me è accaduto proprio così).

In un racconto ("Wargames") P.H.Dick parla di un gioco che sembra essere l'inversione del monopoli, vince il giocatore che prima di tutti riesce a vendere tutte le proprietà (in effetti nel racconto sembra che lo scopo del gioco sia quello di influenzare i terrestri in modo da renderli più inclini a cedere il loro controllo sulla colonia al di fuori della terra dove il gioco era stato prodotto, insieme ad altri apparentemente più sottili che vengono testati da una squadra di scienziati). L'idea dell'"anti-monopoli" è stata poi ripresa successivamente in un gioco pubblicato proprio con quel nome negli anni 70.

Per quanto a suo modo ancora divertente, il monopoli, al di là del valore storico, presenta delle meccaniche di gioco poco equilibrate ed affidate in larga parte alla fortuna. D'altronde pare che lo scopo dell'antenato del gioco fosse proprio quello di mostrare come il monopolio capitalistico tenda a favorire un solo giocatore a scapito di tutti gli altri, cosa che viene riflessa fedelmente nelle dinamiche di gioco. Non saprei dire se è possibile giocare il gioco in modo più intelligente, ad esempio cercando di contrastare il giocatore più avanti, ma vista la preponderanza del tiro di dadi probabilmente questo non è possibile (a meno di barare). Se preso seriamente diventa facilmente noioso e frustrante, altrimenti può regalare un po' di spensierato divertimento, che lo rende adatto a giocatori occasionali.

6

Primo gioco da tavolo provato da bambino. Odiato e amato. All' inizio compri e ti diverti, poi paghi e piangi. Bello buttare fuori gli avversari, brutto quando esci senza avere un centesimo. Gioco per bambini

5

Pro :tutti sanno giocarci, leggero, 

Contro : determinanti sono i primissimi turni , partite lunghissime, chi è in vantaggio al 90% vince,bassa longevità 

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