Eye of Horus

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Eye of Horus
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Eye of Horus non è nient'altro che la classica "scopa" italiana ambientata in Egitto e con qualche variante sul calcolo dei punti. Si può giocare in 2 o in 4, se in 4 si gioca in coppie.

Si distribuiscono 4 carte a testa e 4 vengono messe a terra scoperte a formare il "pool". Le carte sono di quattro semi diversi, 12 per seme. Numerate da 1 a 10 più una carta Faraone ed una carta Regina. Queste ultime non hanno un valore numerico. In più ci sono 4 carte jolly (Eye of Horus).

A turno i giocatori effettuano le prese calando una carta dalla loro mano e prendendo dal pool le carte il cui valore, da sole o sommato, corrisponde al valore della carta calata. Se si gioca un jolly si prendono tutte le carte del pool. La carta Faraone, che non possiede un valore numerico, può essere presa solo da un'altra carta Faraone (o dal jolly). Stesso discorso per la carta Regina. Quando, calando una carta, si prendono tutte le carte dal pool, si ottiene un bonus chiamato Sfinge. Questo bonus non si ottiene se la presa è effettuata con un jolly. Al termine della partita chi ha la maggioranza delle carte ottiene 30 punti (il 50% dei punti in palio); altri punti si ottengono prendendo gli assi, i due, i dieci ed i jolly. Infine si ottengono 10 punti per ogni "sfinge".

Chi arriva prima a 121 punti vince la partita.
Pro:
Può essere una variante per gli appassionati.
Contro:
La presenza dei jolly rende più caotico il gioco. Dare il 50% dei punti in palio a chi prende più carte non permette di avere strategie alternative. Qualità delle carte non ottima.
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