The Hollywood Card Game

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The Hollywood! Card Game
Voto recensore:
4,7
Hollywood Card Game si presenta con un "biglietto da visita" niente male, essendo stato creato da Faidutti e Schact, autori di giochi del calibro di Citadels e Coloretto.

Ogni giocatore impersona un produttore, impegnato a distribuire film sul mercato, utilizzando ogni mezzo possibile ed avvalendosi di grandi attori e famosi registi; lo scopo del gioco è produrre film grandiosi e con star di rilievo, in modo da accumulare più punti (soldi? fama?) dei propri avversari.

Il gioco ha una meccanica abbastanza originale: prima dell'inizio di ogni round (si giocano tanti round quanti il numero dei giocatori) si deve creare "l’area Hollywood" per quel round. L'area è composta da 11 carte Film e 3 carte Star, ognuna con un Valore (che sostanzialmente ne indica la fama e la bravura, dunque anche la "resa" al botteghino), disposte casualmente in quattro colonne adiacenti.

Ogni giocatore ha a sua disposizione 4 segnalini Bobina, una carta Ciak e una carta Doppia Bobina.
Il round inizia: a turno, ogni giocatore può fare diverse azioni, la più comune delle quali è piazzare un segnalino Bobina su una delle carte dell'area Hollywood, in una delle colonne, partendo dalla base delle stesse. Se la base di una colonna è occupata, il segnalino appena piazzato "spinge" tutti quelli già presenti nella stessa colonna verso l'alto.
Quando una colonna è "completa", ossia ci sono sopra tanti segnalini quanti il numero di carte che la compongono, su di essa non possono essere piazzati altri segnalini.
In alternativa al piazzamento di un segnalino, si può usare una delle due carte speciali: la carta Ciak permette di "saltare un turno" di piazzamento, la carta "Doppia Bobina" di piazzare immediatamente due segnalini Bobina anzichè uno solo. Entrambe queste carte possono essere utilizzate una sola volta per partita.

Quando i giocatori hanno esaurito i segnalini Bobina, il round finisce.
I giocatori ricevono le carte su cui hanno un segnalino.
Le carte Film sono divise in categorie, a seconda del "genere".
I giocatori possono abbinare le carte Film fra loro, se di genere identico, e aggiungere a ogni progetto (una o più carte identiche) una Star: un film composto da 1 o più carte Film e 1 carta Star è "finito", e rende al giocatore tanti punti quanti il numero di carte Film che lo compongono moltiplicato per il Valore della Star.
Fra le carte Film, ci sono le carte Blockbuster, che non si legano alle altre ma danno punti "gratuiti".

Alla fine della spartizione delle carte, si mettono da parte i film "finiti", i blockbuster, e si inizia un nuovo round.
Alla fine dei 3 o 4 round, ciascun giocatore conta i propri punti, aggiungendo ad essi un eventuale "progetto incompiuto".
Ovviamente, chi fa più punti vince.

Abbiamo indicato così lo svolgimento di un round per rendere al meglio il principale pregio e il principale difetto di questo gioco: se da un lato abbiamo il fattore aleatorio ampiamente controllato dalla meccanica (cosa rara in un gioco di carte), dall'altro il gioco è freddo in una maniera sconcertante. I film sono calcoli, e il flavour hollywoodiano è appena percepibile. Intanto, ogni film ha una sola star, o un attore o un regista... I generi sono pochi - ma questo è marginale - e la meccanica, per quanto brillante, mal si adatta al tema (sostanzialmente "reclutare" stelle del cinema e reperire sceneggiature).

Il gioco è semplice ma non stupido, veloce e non ripetitivo, ma - come detto - molto freddo.
Non è un cattivo prodotto, ma nel mare dei filler si perde un po', rimanendo in una pericolosa zona di mezzo: troppo freddo per un gioco da non gamers, troppo anonimo per i gamers.
Un 6 che è più un 5,5: la sufficienza se la merita comunque per le meccaniche, ma da Faidutti e Schact ci si aspetta qualcosina di più.
Pur non essendo "brutto", sicuramente ci sono in giro decine di titoli che, in un senso o nell'altro, meritano di più.
Pro:
Veloce, non eccessivamente complesso e con una meccanica di base non banale.
Discreta rigiocabilità e grafica molto carina.
Contro:
Assolutamente slegato dall'ambientazione: se fosse stato ambientato al Polo Nord, con gli esquimesi che ammassavano pesci e pellame, sarebbe stato lo stesso; inoltre non è propriamente immediato per i non "gamers". La somma delle due cose lo rende poco "coinvolgente".
Malus addizionale: il numero di giocatori (3-4) lo rende ingiocabile sia in 2 che in gruppo.
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