La Stangata, un gioco di bluff e negozazione

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Voto recensore:
7,0

Introduzione

Nel 1992 Stefan H. Dorra confeziona per la Ravensburger un gioco di bluff e negoziazione da 3 a 8 giocatori della durata di circa 20 minuti, ambientato nelle bische clandestine degli anni venti, poi raccomandato dal prestigioso Spiel des Jahres.

Ambientazione

Il titolo richiama subito l’omonimo film del 1973 diretto da George Roy Hill, con Paul Newman e Robert Redford, vincitore di 7 premi Oscar; ma a questo si ispira solo per le fumose atmosfere delle bische clandestine dell’America degli anni 20 durante il proibizionismo, in cui loschi biscazzieri cercano di arricchirsi senza pestarsi troppo i piedi l’un l’altro, e integerrimi poliziotti fanno irruzione per requisire tutto il denaro.

Il gioco

Scopo del gioco è accumulare a fine partita più soldi degli avversari, prelevandoli dalle diverse bische presenti sul tavolo.

Ad inizio partita vengono posizionate le 6 tavole-bisca (solo 4 in tre giocatori), diverse fra di loro per il disegno e il colore, poi tutti ricevono 5 carte pescate casualmente dal mazzo (tutte le carte sono mescolate insieme a formare un unico mazzo). Sotto ciascuna bisca posizionata viene una cartina-banconota estratta causalmente (disponibili con valori compresi fra 5.000 $ e 50.000 $); una banconota supplementare viene aggiunta a piacere dal giocatore di turno su una delle bische, poi il gioco comincia.

Il turno consiste nel giocare coperta una carta dalla propria mano: quando tutti hanno scelto, queste vengono rivelate contemporaneamente e se ne applicano gli effetti.

Le carte sono di due tipi: azzardo e retata, e sono presenti negli stessi 6 colori delle bische (differenziandosi fra di loro solo per il colore e per il disegno corrispondente al colore, oltre ad un numero nell’angolo superiore). La prima tipologia permette di prelevare tutte le banconote presenti nella bisca del colore corrispondete, e aggiungerle alla propria riserva. La seconda ha effetto solo se sulla bisca del colore indicato è stata giocata almeno una carta azzardo: in tal caso chi ha scelto la carta retata prende tutte le banconote presenti, mentre tutti coloro che avevano giocato una eventuale carta azzardo non ottengono nulla. Di contro, se nessuno ha giocato carte azzardo su questa bisca, la retata non ha alcun effetto, e non si incassa nessuna banconota.

Nel caso in cui più giocatori abbiano giocato una carta che influenza la medesima bisca (sia per le carte azzardo che retata), inizia una trattativa. Ogni carta riporta il simbolo di un dado nell’angolo in alto a sinistra, con impresso un numero da 1 a 6. Questo numero definisce la priorità di risoluzione della controversia: colui che ha il numero più alto può proporre agli altri giocatori una spartizione del bottino presente (senza resti o scambi dal tesoro personale). Nel caso in cui la proposta venga accettata, ognuno ritira la sua parte e il gioco prosegue; nel caso di rifiuto avviene una contesa, la cui risoluzione è affidata al dado. Per risolvere la contesa ogni giocatore lancia il dado e somma il valore ottenuto a quello presente sulla carta: colui che ottiene il risultato finale maggiore prende tutti le banconote presenti nella bisca (agli altri non va nulla).

Quando tutte le carte giocate sono state risolte queste vengono scartate, tutti i giocatori pescano una nuova carta e ad ogni bisca viene aggiunta un nuova banconota,che si somma a quelle eventualmente rimaste dal turno precedente, più una ancora a piacere posizionata dal giocatore di turno.

Il gioco prosegue fino a quando non ci sono più banconote da posizionare (in 3-6 giocatori ne vengono rimosse alcune dal totale). Alla fine si contano i soldi in possesso di ciascun giocatore: il vincitore è colui che è riuscito a raccoglierne la maggiore quantità.

 

Considerazioni

Il gioco è semplice e funziona, e lo dimostra il fatto che nonostante i venti anni e più trascorsi, la meccanica alla base sia stata riutilizzata in altre occasioni. Il gioco è rapido e divertente, con una buona interazione e una discreta dose di bluff: i pareggi impongono anche contrattazioni e negoziazione fra i giocatori, mantenendo alto il livello di interazione.

Il limite principale è che non ci sono particolari accorgimenti o spunti caratteristici che possano catturare l'attenzione e garantire un minimo di strategia e longevità. Alla lunga, infatti, il gioco soffre di ripetitività e potrebbe stancare.

Il fatto di poter interagire solo con le bische di cui si dispongono le carte, se da una parte limita l’eventuale paralisi da analisi, dall’altra impedisce di gestire liberamente i bluff o la propria tattica come si desidererebbe, dato che la mano di carte potrebbero non essere ottimale per le banconote in quel momento presenti sul tavolo.

Il posizionamento a turno di un banconota aggiuntiva permette, sebbene nella casualità data dall’uscita delle banconote, di poter aggiungere un ulteriore livello di bluff.

 

Elementi di Sintesi

Dipendenza Linguistica: Nessuna scritta sugli elementi di gioco, a parte il regolamento. Esiste comunque un’edizione italiana.

Incidenza Aleatoria/Strategica: la fortuna è presente nella pesca delle carte e delle banconote, che condizionano l’intera tattica di gioco e la possibilità di bluff. Marginalmente, in caso di contese, è il dado a decretare il vincitore.

Scalabilità: il gioco è pensato da 3 a 8 giocatori, dove in 3 giocatori si eliminano due bische, le carte corrispondenti e alcune banconote, mentre fino a 6 giocatori si rimuovono alcune carte. Il gioco funziona in tutte le sue configurazioni, anche se all’aumentare dei partecipanti sicuramente la possibilità di controllo diminuisce, dato che risulta molto più difficile capire cosa possono essere interessati a fare gli altri, ed è più probabile che ogni bisca risulti impegnata da qualcuno. Di contro, in soli tre giocatori vengono rimosse due bische, mantenendo comunque alto il livello di interazione.

Componentistica: Per l’epoca, decisamente buona: cartoncini per le bische e le banconote, carte che hanno resistito bene al trascorrere del tempo e manuale ben fatto, con illustrazioni, esempi, spiegazioni dettagliate, elenco componenti, ai livelli dei manuali moderni.

Pro:

Permette di far sedere al tavolo da 3 a 8 giocatori

Durata di gioco contenuta

Buon livello di interazione

Paralisi da analisi ben limitata dalle carte pescate

Contro:

Poca profondità

La scelta fra le sole carte in mano limita le possibili scelte tattiche

La longevità non è elevata, e il gioco alla lunga potrebbe stancare

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