Tower of Babel

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Voto recensore:
6,9
Il gioco è un prodotto di pregevole fattura e tutta l'esperienza di Knizia si palesa. Poche cose ma fatte bene. Anche se, a dire il vero, le solite cose.

Il gioco prevede che i giocatori costruiscano le meraviglie del mondo antico. Per farlo devono costruirne pezzi su pezzi per poi completarle. Ora, questa è l'ambientazione e siccome è un gioco di Knizia, scordatevela! Il gioco è semplice, in effetti, ma le implicazioni non lo sono. Ogni meraviglia (ce ne sono 8) ha 3 spazi, su ogni spazio va piazzato un disco costruzione (all'inizio del gioco si riempiono tutti gli spazi e in modo random). I dischi costruzione hanno due informazioni: il colore e un numero. Alcuni hanno anche due colori e rappresentano una sorta di variante del gioco base che per la verità non da molto di più ma potrebbe piacere a chi non vuole il massimo controllo sul gioco. Fatto questo i giocatori iniziano.

Al proprio turno i giocatori o passano o costruiscono; se passano, il giocatore che passa prende 2 carte costruzione (importante solo il colore), gli altri 1. Costruire è relativamente semplice. Si sceglie una meraviglia e un disco costruzione. Il disco informa di quale colore e quante carte di quel colore si devono giocare per costruire in quella meraviglia. Fatta questa scelta, il giocatore attivo chiede aiuto agli altri giocatori i quali possono aiutarlo scegliendo dalla propria mano un numero di carte del colore indicato dal disco, ma non possono sceglierne più di quante indicate dallo stesso disco. Fatto questo, tutti palesano la loro offerta e il giocatore attivo sceglie chi accettare chi rifiutare; può rifiutare tutti o solo alcuni. Tra le carte giocate dagli alleati (o alleato) e quelle che lui sceglierà di giocare solo dopo aver visto le offerte e accettato alleati, non si deve superare il numero indicato dal disco, né ovviamente restare sotto. Quindi i giocatori posizionano sulla meraviglia tanti parti di costruzione del proprio colore quante sono le carte giocate.

Il giocatore attivo può anche non giocare carte. Qualunque sia il numero di parti di costruzione piazzate, il giocatore attivo prende il disco di costruzione. Gli altri giocatori possono anche offrire tra le carte costruzione anche la carta scambio; in pratica, se sono scelti loro prenderanno il disco costruzione e non il giocatore attivo, ma il giocatore attivo posizionerà parti di costruzione anche contando le carte costruzione che quell'alleato ha giocato. Il giocatore non può scegliere come alleati più giocatori con la carta scambio, ma solo uno. I giocatori non scelti prendono tanti punti vittoria quante sono le carte costruzione (e non scambio) offerte e tutti prendono 1 carta costruzione. C'è la possibilità che un giocatore attivo non riesca o non voglia finire la costruzione e quindi non si riesce a raggiungere il numero richiesto dal disco. In questo caso la costruzione fallisce e tutti riprendono in mano le carte, ma tutti tranne il giocatore attivo prendono punti vittoria e tutti incluso il giocatore attivo pescano 1 carta costruzione.

Quando una meraviglia ha completato i suoi 3 dischi è finita e si va subito a definire le maggioranze: il primo prende 10 punti, il secondo 5 chi ne ha almeno 1 degli altri ne prende 3. Eventuali maggioranze scalano i punteggi verso il basso. Chi fa finire una costruzione prende anche una carta azione, che in pratica sono bonus nell'azione durante il gioco.

Alla fine del gioco, ossia quando un colore dei dischi non è più presente nel tabellone, si contano i punti vittoria: valgono quelli presi durante il gioco più quelli derivati dal possesso dei dischi costruzione.
Pro:
Un buon modo di fare l'asta, non nuovo, ma non troppo sfruttato.
Molto interessante la possibilità della scelta dell'alleato, che impone considerazioni varie.
Importante anche il fatto che chi ha giocato carte in buon numero comunque ci guadagna punti vittoria se non scelto.
Il meccanismo di scelta dei dischi e delle maggioranze nelle meraviglie. Non originale, si sa, ma ben integrato col sistema che scorre via tranquillo.
Contro:
Stonano un po' le carte azione che sembrano aggiunte per creare la varietà che in effetti manca, visto che comunque l'andamento della partita, dalla metà in poi, è palese.
In effetti, un neo del gioco è che non sembra avere una grossa longevità perché è un po' ripetitivo, anche con le carte azione. Il meccanismo, per quanto mi possa piacere, è ben poca cosa su cui basare un gioco intero, sarebbe stato gradito qualcosa in più per dargli magari una longevità maggiore e una diversa cadenza.
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