Vampire Empire

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Vampire Empire
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Introduzione
Vampire Empire di Filip Milunski è un gioco di bluff/deduzione per 2 giocatori, edito dalla White Goblin Games e presentato in anteprima alla fiera di Essen 2012.

Ambientazione
Europa centrale, in un tempo non ben precisato. All'interno di un vecchio castello è stato rinvenuto il corpo esanime di una giovane ragazza: completamente pallido e privo di sangue, è la prova schiacciante della presenza di uno o più vampiri!
La paura dilaga nel villaggio sottostante il castello, i sospetti aumentano e nessuno può ritenersi salvo: tutte le classi sociali (nobili, servitù e clero), vengono giustamente messe sott'accusa nel tentativo di stanare i succhiasangue di turno. Si viene a sapere che i vampiri sono ben tre, ed ucciderli è cosa tutt'altro che semplice.

Il gioco
In Vampire Empire, due giocatori ricoprono rispettivamente il ruolo di Vampiri ed Umani. Essi si danno battaglia servendosi dei 9 personaggi a disposizione: nobili, uomini di chiesa e servi combatteranno gli uni contro gli altri, nel tentativo di estirpare la minaccia dei vampiri.
Purtroppo 3 di loro nascondono un segreto e celano la propria natura di mostri dietro un aspetto umano all’apparenza innocente.

All’inizio della partita, i 2 giocatori pescano dall’apposito sacchetto di stoffa alcuni gettoni-personaggio in modo tale da determinare la natura degli stessi: 3 gettoni per il giocatore Vampiro e 2 per il giocatore Umano.

I primi sono i personaggi-vampiro che il giocatore Umano dovrà scoprire e successivamente eliminare; i secondi, al contrario, rappresentano 2 dei restanti 6 personaggi sicuramente umani che i vampiri cercheranno di uccidere nel corso del gioco.

Fatto ciò si dispongono 3 delle 9 carte personaggio allineate scoperte al centro del tavolo: questi sono i 3 personaggio che si trovano al momento nel castello. In qualsiasi momento del gioco, è possibile utilizzare solo questi; gli altri, disposti coperti nel mazzo, costituiscono il villaggio.

I 9 personaggi sono divisi in tre classi sociali, ognuna delle quali è caratterizzata da un colore preciso: pur non godendo di abilità o poteri personali, ognuno di loro potrà utilizzare nel corso della partita soltanto armi consone al proprio status: ad esempio, la Lady (nobiltà) potrà usufruire della spada, mentre la Bibbia ed il candeliere saranno prerogativa di Suora, Monaco ed Arcivescovo.

Il turno di gioco si compone di 2 fasi, denominate Giorno/Notte a seconda che sia la volta dell’Umano oppure del Vampiro. Attraverso l’utilizzo delle 40 carte di cui ciascun giocatore è fornito, la partita si evolve tra indagini, combattimenti ed alcune azioni prerogativa del vampiro o dell’umano: se le carte “Acqua santa” servono al giocatore Umano per far luce sulla natura di un personaggio, le altre si utilizzano per effettuare combattimenti.

Lo svolgimento di un combattimento è semplice e lineare: ogni carta riporta in alto un valore numerico (da 1 a 3) pari alla forza di attacco/difesa della stessa. Se l’attacco non supera la difesa si procede ad un secondo round al termine del quale, in caso di difesa vincente, il combattimento termina con un nulla di fatto.

A variare l’azione di gioco ci sono delle specifiche carte “Supporto” il cui effetto movimenta non poco lo svolgimento di una partita; potendo utilizzarle in qualsiasi momento, ogni giocatore ha sempre l’opportunità di condizionare il corso degli eventi ostacolando l’avversario (cancellandone gli attacchi o facendogli scartare carte preziose) o avvantaggiandosi considerevolmente (potenziando alcuni personaggi oppure riportandone in vita uno appena morto).

E così, in una continua alternanza di indagini, combattimenti e tiri mancini i personaggi passano a miglior vita: è vitale per il vampiro tenere in vita i 3 succhiasangue il più a lungo possibile, rivelarne l’identità al momento opportuno per poi uccidere gli innocenti. Se, infatti, un vampiro scoperto è più forte (può utilizzare carte Vampiro ulteriori), è anche vero che finisce presto nel mirino degli umani: dunque, la potenza è nulla senza una buona dose di bluff ed astuzia.

Chi vince la partita? Le condizioni di vittoria sono plurime e ciò garantisce ulteriore imprevedibilità all’azione di gioco. Com’è ovvio aspettarsi, nel caso di morte collettiva degli umani vince il vampiro, viceversa sarà il giocatore umano a trionfare. Nel caso in cui termini il mazzo di carte (in momenti particolari alcune carte possono essere riutilizzate), ogni personaggio ancora in vita vale 1 punto se umano, 2 se vampiro: vince chi totalizza il punteggio maggiore. Indiscutibilmente più originale è la vittoria ottenuta posizionando i 3 personaggi vampiro contemporaneamente all’interno del castello (in pratica, lì 3 personaggi scoperti devono essere tutti vampiri rivelati): benché più difficile da attuarsi, questa opzione può terminare il gioco in pochissimo tempo regalando grandissime soddisfazioni!

Considerazioni
Vampire Empire si è rivelato una gradita sorpresa. Forte di una buona realizzazione e garantendo partite sufficientemente varie tra loro, il gioco diverte tenendo sempre con il fiato sospeso. A causa dell’interazione continua tra i giocatori, si crea un’atmosfera ricca di dubbio e tensione pronta ad esplodere sul finale.
Grazie alle differenti strategie che è possibile adottare, i colpi bassi sono all’ordine del giorno: ingannare l’avversario ed indebolirlo lentamente (che soddisfazione essere il vampiro e, bluffando, portare l’umano a giocare carte a più non posso per proteggere un personaggio che si rivelerà essere una creatura della notte!) si rivela spesso la strategia migliore, svalutando l’opzione “attacca-uccidi a caso” che, sicuramente, toglie molta adrenalina all’azione di gioco.

Non si tratta solo di un gioco di combattimento, ma anche di un gioco in cui, grazie alle identità segrete, contano molto intuito e capacità deduttive. Certo, a volte la fortuna incide non poco, ma tutto sommato senza compromettere a priori il risultato di una partita.
Difficile trovare difetti ad un gioco del genere, tenendo soprattutto presente il target che si prefigge di raggiungere; destinato ad un utente medio, può regalare inaspettate soddisfazioni anche ai giocatori più smaliziati proprio per le strategie che è possibile impostare: alcune più basilari e dirette, altre più audaci e sottili ma sicuramente più bastarde!

Forse un parziale neo è costituito da un’originalità non esaltante e dal fatto che le cose da fare in un turno di gioco sono più o meno sempre quelle: se nel complesso è possibile impostare strategie differenti, a volte, specialmente nelle fasi iniziali, ci si trova a compiere le medesime azioni. Ecco, forse l’impostazione iniziale delle partite è un pochino preordinata, ma assolutamente niente di eccessivamente preoccupante.
Chi cerca un gioco complesso e cervellotico guardi altrove, gli altri gli concedano almeno una partita e non rimarranno delusi. Intrigante e sorprendente nella sua semplicità.
Voto: 7/8 arrotondato per eccesso.

Elementi di sintesi
Componentistica
La qualità dei materiali è buona, mentre assolutamente degne di note sono le illustrazioni di Piotr Slavy.

Longevità
Benché non enormemente differenziate, le carte disponibili assicurano azioni plurime: tenendo conto dei vari effetti risultanti dalle loro possibili combinazioni, lo svolgimento di una partita risulta tutto sommato abbastanza imprevedibile, assicurando una longevità apprezzabile.

Incidenza aleatoria
Certo, la dea bendata influisce sull’azione di gioco, ma, in un gioco immediato e senza pensieri come questo, ciò non rappresenta un problema. Possono verificarsi casi in cui, vuoi per una eccezionale mano di carte, vuoi per indagini sulla natura dei personaggi particolarmente fruttuose (il caso in cui i primi tre personaggi di cui si chiede la natura siano i 3 vampiri), la fortuna sottrae un pò del divertimento e non permette di prolungarsi in bastardate senza fine.

Consiglio a/Sconsiglio a
Vampire Empire è senza dubbio un gioco adatto a chiunque, sopratutto indirizzato all’utente medio; non richiede tempo eccessivo (massimo 30 minuti a partita) e garantisce partite divertenti ma non per questo superficiali. Parafrasando quanto detto dall’autore ad Essen: “È un gioco dalle regole semplici ma difficile da conoscere a fondo”.

Pro:

- Ambientazione riuscita
- Meccaniche divertenti
- Deduzione, bluff e combattimenti uniti in un mix vincente

Contro:

- A volte le azioni sono un pochino condizionate
- Non troppo originale

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