Adoro. Quando la realtà supera la fantasia.
Antefatto: Madrid, 25 Dicembre 1990
"STRAP STRAP" [Rumore di spacchettamento]
Oooohhhh... Ma è lui! Mah... No... Porc...
Ahhhhh!!! Baaaaaabbooooo! Guarda cosa mi ha portato quel grasso babbeo vestito di rosso!!!
Ciao a tutti i Goblin... e anche alle Goblinesse!
Per questa puntata della nostra rubrica torniamo indietro nel tempo e anche nel buon gusto, perché vi andrò a parlare di un "genio incompreso" (si fa per dire) agli albori del genere.
Questa volta vi parlerò di ...Herocults!
Sì, avete letto bene.
Il gioco
Sfruttando beceramente la cosa, la Falomir, casa spagnola di giocattoli dal lungo corso e ancora in attività, effettuò un reskin grafico come diremmo oggi "alla Wish" (o AliExpress, o Temu, fate voi) e propose questo gioco dalle similitudini soprattutto apparenti al celebre capostipite dei dungeon crawler.
Peraltro non fu l'unica operazione del genere, anzi... Anche Starquest cadde sotto questa operazione e il prodotto che ne uscì fuori venne rinominato SpaceGo.
Materiali e gameplay
Ma torniamo al nostro Herocults! I materiali non potevano certo rivaleggiare con quelli del più blasonato rivale.In realtà Herocults è un gioco competitivo anziché cooperativo, con meccaniche di combattimento più complesse e arzigogolate di quelle di Heroquest. Ma andiamo per gradi: ora vi descriverò il gameplay, però avviso che non ho mai avuto il gioco tra le mani, quindi tantomeno il dubbio piacere di giocarlo. Per scrivere l'articolo ho cercato in diversi siti, perlopiù spagnoli, trovando poche e generiche informazioni. Il gioco è stato comunque distribuito anche in Italia e sono riuscito a contattare qualcuno a cui era stato regalato da bambino (sigh), ma praticamente NESSUNO si ricorda anche solo in modo passabile come si giocasse a Herocults. Coincidenze?!? Io non credo!
Ad ogni modo, se tra chi legge c'è qualcuno che invece lo ha giocato e ne ha memoria, è invitato ad intervenire e correggere eventuali inesattezze in ciò che scriverò d'ora in poi: questo servirà a dissipare inoltre le nebbie della memoria e dell'ignominia, che hanno relegato questo gioco nell'oblio.
I giocatori (da due a quattro) impersonano tutti barbari "Conan Style" identici (lol), ma ogni eroe ha la sua missione e chi la completa per primo vince la partita.
Il Master, che è previsto come una figura necessaria, predispone le trappole e gli eventi come pedine nascoste che vengono svelate al passaggio degli eroi; inoltre, controllerà i mostri che i nostri barbari incontreranno e fronteggeranno nel corso della loro missione.
Se vi ha sempre sconcertato in HeroQuest il fatto che i mostri siano tanto stupidi da non saper aprire le porte delle loro stesse abitazioni, bene: sappiate che in Herocults non possono nemmeno abbandonare le stanze in cui sono collocati!
Quindi il Master deve aspettare che gli eroi passino nei loro nascondigli (ok, è una condizione obbligatoria) per prenderli a ceffoni, ma senza poterli inseguire in nessun modo, quasi che queste povere e mal disegnate creature abbiano ai piedi la super-colla ad impedirglielo!
Il suo unico scopo immagino sia riuscire a far fuori tutti gli avventurieri mono-barbarici mentre passano per le stanze per portarsi a casa la vittoria. Però vuoi mettere l'emozione di schierare in battaglia un Galax (non è un dolce!), un Saurox o addirittura uno Zuongo?
Ehm, vabbé...
Sistema di combattimento
Quando si affrontano, gli avversari tirano due dadi: uno rosso che indica la posizione del colpo e uno blu che corrisponde all'intensità del colpo. I valori dei dadi vengono moltiplicati e al risultato vengono applicati i modificatori per le armi (offensive e difensive) e la vicinanza (esistono armi a distanza). Vince il combattimento chi ottiene un punteggio superiore a 40 e maggiore di quello dell'avversario. Gli eroi possono usare delle carte potenziamento acquisibili durante l'esplorazione per migliorare il loro risultato in caso di inferiorità. A mio parere avrebbero dovuto aggiungere qualche radice quadrata ed integrale al calcolo, ma ci accontentiamo così.
Le scarse fonti confermano anche che la parte di "looting" (cioè di cerca di potenziamenti) sia piuttosto ridotta e che quindi il gioco offra non molto più che una serie di "arene" di combattimento poste in sequenza.
Inutile dire che questo titolo cadde presto nel dimenticatoio (ma dai?!?), sovrastato dal maggiore appeal di Heroquest e vittima anche di una scarsa distribuzione. Ora, è un pezzo reperibile solo ad una discreta cifra nel mercato del collezionismo.
E voi, sapevate dell'esistenza di questo gioco? Che ne pensate?
Spero che l'articolo vi abbia divertito, in tal caso ci rivediamo al prossimo appuntamento