boh.. cioè se sarebbe più pratico da giocare in veste di videogioco davvero mi sfugge il senso di farne un boardgame..
La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e in nessun modo ha valore di recensione.
Per 1-4 giocatori, durata tra i 60 e i 90 minuti, destinato ad un pubblico di giocatori esperti (14+), Chronicles of Crime ci mette nei panni di investigatori della polizia di Londra intenti a risolvere diversi casi, sfruttando meccaniche di tempo reale e... punta e clicca.
Riassunto di gioco
Il cuore di questo gioco non sono né le carte indizio, né quelle personaggio, né le tessere luogo, né quelle collaboratore, peraltro tutte dotate di un codice QR, bensì l'app e gli occhiali 3D da collegare direttamente al proprio cellulare.
Tramite l'app si sceglie un caso da seguire, avremo una breve introduzione ai fatti e poi potremo scegliere quale pista seguire, andando in un particolare luogo e interrogando le persone trovate. In questi interrogatori è possibile anche scegliere su cosa investigare il nostro soggetto, sempre inquadrando il codice QR di indizi o altri personaggi incontrati in precedenza.
Anche il tempo gioca la sua parte: ogni spostamento e ogni interrogatorio consumano una carta quantità di tempo, che andrà così ad incidere sul punteggio finale.
In alcuni luoghi il gioco ci avvertirà che è possibile reperire indizi. Entrano così in gioco gli occhiali 3D, che si collegano al cellulare e che, muovendo la testa, mostrano diverse porzioni dell'ambiente esplorato, esattamente come si farebbe muovendo la leva per la visuale in un videogame.
Gli aiutanti – medico legale, hacker, profiler e tecnico di laboratorio, sempre dotati di personale QR, aiutano nella raccolta e nell'analisi delle varie informazioni ed indizi.
Quando si ritiene di aver risolto il caso, si può accedere a una serie di domande finali a cui dare una risposta e l'accuratezza delle nostre indagini, incrociata col tempo consumato, ci fornirà il punteggio ottenuto.
Prime impressioni
La frontiera tra gioco da tavolo e videogioco si fa sempre più labile e questo Chronicles of Crime fa un ulteriore passo nella direzione video. L'app non è solo un ausilio, ma uno strumento fondamentale, con cui leggere i codici QR e interagire col gioco. E poi ci sono gli occhiali 3D da attaccare al cellulare, con i quali visionare le stanze.
La parte materiale del gioco mai come in questo caso è solo un supporto, laddove supporto non significa aiuto ma direi piuttosto impiccio: se avessimo le stesse cose su uno schermo e potessimo cliccare rapidamente su ognuna di esse, sarebbe molto più pratico che non dover ogni volta scansionare i QR.
La parte collaborativa si fa interessante solo nel momento della visione 3D, dato che un solo giocatore avrà accesso agli occhiali e potrebbe notare (o non notare) cose che ad altri sfuggirebbero. Per il resto il rischio di giocatore alpha è forte.
Personalmente questa commistione non mi attira per nulla, ma se pensate sia il vostro genere e se magari cercate un investigativo da fare in solitario, potrebbe fare al caso vostro.