Kalcio d'inizio! I Kickstarter sui giochi da tavolo di fine maggio '21

Calcio Fine Maggio Tana

E con questo articolo si conclude la Trilogia di Maggio sul Crowdfunding.

Notizie
Giochi

Cari amici e amiche pelleverde,

rieccoci qua e senza indugio, andiamo e...

Partiamo: Kalcio d'Inizio!

 

Sound Box
 

Genere: cooperativo, party-game, creare e indovinare suoni
Scadenza / Consegna stimata: 8 Giugno / Marzo 2022
Costo pledge base / EU Friendly: €16 (spese di spedizione €10) / SI (DA IVARE)  LINK AL KS
Autore / Editore: Hjalmar Hach & Lorenzo Silva / Horrible Guild
Numero di giocatori: 4-7
Dipendenza dalla lingua: bassa.
Il gioco in pillole:  Direttamente dagli acclamati autori di The King’s Dilemma & Railroad Ink e tanti altri titoli di successo, in questo party game cooperativo un giocatore a turno  ( mai come questa volta vale il detto “più si è, meglio è” ed ora capirete il perchè... e ho fatto anche rima!) indosserà una sobria, sobrissima, anzi sobrerrima mascherina e si dovrà sorbire una serie di imitazioni vocali di suoni pari al numero dei partecipanti per poi provare a scoprire quante ne avrà indovinate, prima di aver passato la mascherina al prossimo supplizzian...auditore, nel mentre delle comode tracks laterali terranno conto delle condizioni di vittoria e sconfitta, con il fine corsa della prima da raggiungere per vincere il gioco e non essere sconfitti dal progredire
Invece della seconda: questo gioco è uno dei pochi motivi per ringraziare il cielo che sino ad ora non avete avuto modo di partecipare a fiere di settore o altro, lo stand della Horrible sarebbe stato di sicuro una filiale degna del manicomio di Arkham per il vostro udito!!!
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The Taliesin

Castle Panic: Deluxe Collection


 

Genere: cooperativo/competitivo/solo, gestione della mano, poteri variabili, tower defense
Scadenza / Consegna stimata: 4 Giugno / Maggio 2022
Costo pledge base / EU Friendly: €75 (spese di spedizione €25) / SI (IVATO)  LINK AL KS
Autore / Editore: Justin De Witt / Fireside Games
Numero di giocatori: 1-6
Dipendenza dalla lingua: alta.
Il gioco in pillole: Direttamente dal lontano 2009 ( come mi fa strano a scriverlo! ) tornerà sui nostri tavoli del futuro uno dei primissimi tower defense, un genere che ha visto - tra alti e bassi - sempre il favore del pubblico. Qui ci ritroviamo di fronte alla versione porno lusso del titolo orginale ( anche se, per amor di cronaca , devo dire che già la versione base è più che pompata con una nuova grafica che mi piace molto perchè mi ricorda il mio amato Dragon’s Lair!) con la possibilità di avere tutte le espansioni uscite ed anche una nuova per l’occasione. Il gioco, volendo escludere la varianti competitive ed in solitario (che rende comunque bene) è sostanzialmente fruibile anche in famiglia, a patto di conoscere un poco di inglese, almeno uno nel gruppo che possa supportare tutti nello scegliere e scambiare le giuste carte tra quelle pescate, giocarle applicandone gli effetti, poi far muovere ed agire i mostri, fino a che la distruzione degli stessi non sia avvenuta totalmente ed almeno una torre interna alla nostra fortezza sia ancora  in piedi! 
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The Taliesin

Fjordar

Genere: Maggioranze, Deck Buiding, Mappa Modulare, Pick-up and Deliver, Push Your Luck
Scadenza / Consegna stimata: 27 Giugno/ Giugno 2022
Costo pledge base / EU Friendly: NOK 790 (spese di spedizione €22) / sì forse + VAT Link al KS
Autore / Editore: Frode Brændø/Go To Pieces Games
Numero di Giocatori: 1-4
Dipendenza dalla lingua: bassa
Il gioco in pillole: ambientato durante la guerra civile norvegese il gioco inizia nell'anno 1130, quando muore il re Sigurd Jorsalfar. Ogni giocatore interpreta uno degli eredi o una delle altre persone influenti in Norvegia in quel momento, che si contendono il potere, lasciato alla morte del re. Man mano che il gioco procede, i giocatori useranno i propri eredi sparsi sul tabellone per rafforzare la propria influenza attraverso il matrimonio o per continuare la lotta per il controllo sulla Norvegia. Guadagnando gloria in combattimento si potranno anche attirare guerrieri famosi alla propria causa in tutto in un tabellone modulare, semi-astratto, tridimensionale con un tipico paesaggio costiero norvegese, con montagne, fiordi e isole, senza voler essere una vera e propria mappa della Norvegia.
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Vengeance: Roll & Fight

Genere: Tempo Reale, Roll & Write
Scadenza / Consegna stimata: 31 Maggio / Febbraio 2022
Costo pledge base / EU Friendly: $29 (spese di spedizione $12) / sì più VAT Link al KS
Autore / Editore: Gordon Calleja, Noralie Lubbers, Dávid Turczi/ Mighty Boards
Numero di Giocatori: 1–8
Dipendenza dalla lingua: alta
Il gioco in pillole: un roll-and-write in tempo reale, in cui l'azione frenetica attorno al tavolo imita l'azione di combattimento in questa ambientazione (il mondo di Vengeance progettato da Dávid Turczi, Noralie Lubbers e Gordon Calleja) a se stante che trasforma i dadi del primo gioco in meccaniche in cui si dovranno costruire combo, eliminando nemici e guadagnando punti in un gioco di combattimento ricco di azione e rompicapo. Lo scopo è quello infiltrarsi in un covo di gang, aprirsi la strada attraverso le stanze e uccidere il Boss, mentre si completano gli obiettivi secondari.
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I C E

Genere: Punti Azione, Mappa Modulare, Piazzamento Lavoratori
Scadenza / Consegna stimata: 31 Maggio / Aprile 2022
Costo pledge base / EU Friendly: €66 (spese di spedizione €17) / sì Link al KS
Autore / Editore: Bragou, Samson F. Perret/This Way!
Numero di Giocatori: 1-5
Dipendenza dalla lingua: bassa
Il gioco in pillole: I giocatori sono archeologi che esplorano i 5 livelli di tessere rimovibili. Il primo corrisponde al livello della calotta glaciale. Il secondo, il terzo e il quarto rappresentano i livelli di artefatti superficiali, intermedi e profondi. l'ultimo è il livello della struttura. Gli archeologi scavano queste tessere per raccogliere manufatti che danno punti reputazione. Le tessere lastra di ghiaccio rimosse da un giocatore possono essere giocate come azioni di aiuto e le tessere della struttura sono regole che cambiano il gioco e rappresentano materiale "legacy" da scoprire mentre si procede. La partita si interrompe quando viene scoperta completamente una prima tessera struttura, poi i giocatori conteranno i propri punti reputazione, che determeranno il vincitore.
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Skyline Express

Genere: Collezione Set, piazzamento Tessere
Scadenza / Consegna stimata: 2 Giugno / Dicembre 2021
Costo pledge base / EU Friendly: €42 (spese di spedizione €10) / sì Link al KS
Autore / Editore: Michał Jagodziński, Kamil Langie/Thistroy Games
Numero di Giocatori: 1-4
Dipendenza dalla lingua: nessuna e regolamento in italiano scaricabile
Il gioco in pillole: Dovremo organizzare al meglio il proprio mezzo di trasporto posizionando correttamente i passeggeri, offrendo loro servizi e prestando attenzione alle loro preferenze individuali. Un gioco da tavolo per famiglie di facile accesso. dove per vincere si dovrà controllare la situazione in continua evoluzione sul tabellone, le azioni degli altri giocatori, adattare la propria strategia al round in corso e assicurarsi di soddisfare le preferenze dei singoli passeggeri. Se poi volete spender qualcosina meno, potrete farlo mettendo il pledge con il solo Roll&Write.
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Buurn

Genere: Asta, Collezione Set
Scadenza / Consegna stimata: 10 Giugno / Dicembre 2021
Costo pledge base / EU Friendly: €30 (spese di spedizione €6) / sì Link al KS
Autore / Editore: David Simiand, Pierre Voye / Morning
Numero di Giocatori: 1-4
Dipendenza dalla lingua: nessuna e regolamento in italiano
Il gioco in pillole: In questo gioco di aste e detrezza, saremo chef che dovranno creare la miglior ricetta piccante di tutti. Con un sistema di asta con conto alla rovescia, dovremo essere i più veloci a selezionare l'azione, tra le 5 disponibili, del turno prima che gli altri ce la prendano, ma sempre stanto attenti al vil danaro. tutto è permesso, anche rubare ingredienti agli avversari.
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Path of Light and Shadow: Solstice

Genere: Maggioranze, Deck building, Gestione Mano, Poteri variabili
Scadenza / Consegna stimata: 11 Giugno / Marzo 2022
Costo pledge base / EU Friendly: $39 (spese di spedizione $27) / sì più VAT Link al KS
Autore / Editore: Travis R. Chance, Nick Little / Stronghold Games
Numero di Giocatori: 2-4
Dipendenza dalla lingua: alta
Il gioco in pillole: dopo 4 anni dal primo gioco, arriva questa espansione dove esploreremo rovine megalitiche su una nuova isola, utilizzeremo reliquie magiche e comanderemo nuove forze. All'interno della scatola, nuove carte giocatore per le fazioni esistenti, un nuovo mazzo Regione per l'Entroterra che include la nuova fazione Viratis e mappe speciali Regioni che contengono potenti Megaliti invece di torri.
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Robot Quest Arena

Genere: Deck building
Scadenza / Consegna stimata: 18 Giugno / Maggio 22
Costo pledge base / EU Friendly: $49 (spese di spedizione $16) / sì più VAT Link al KS
Autore / Editore: Paul Waite/Perfect Day Games, Wise Wizard Games
Numero di Giocatori: 2-4
Dipendenza dalla lingua: alta
Il gioco in pillole: Utilizzando carte batteria, che danno l'energia per muoversi, potenziare le armi e acquistare nuove potenti carte per il mazzo, dovremo girare tra i pericoli dell'arena e far esplodere i propri avversari per segnare punti. I robot distrutti si rigenerano a ogni round, quindi sarà una lotta senza attimi di calma, crando alleanze e ovviamente, pungnalando i compagni alle spalle. Il pilota robot con il maggior numero di punti alla fine della partita sarà vincitore.
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Space Kraken

Genere: Cooperativo, Ruoli Nascosti, Push Your Luck, Movimento su Griglia, Gioco di Ruolo, Semi Cooperativo, Narrativo, Setup Variabile, Dungeon Crawler
Scadenza / Consegna stimata: 17 Giugno / Marzo 2022
Costo pledge base / EU Friendly: €39 (spese di spedizione €15) / sì possibile VAT Link al KS
Autore / Editore: Markus Geiger/ 3DARTLAB
Numero di Giocatori: 1-4
Dipendenza dalla lingua: alta
Il gioco in pillole: Un dungeon crawler di fantascienza per un giocatore singolo; il gioco include anche una modalità a più giocatori asimmetrica per un massimo di 4. Una fantastica avventura di fantascienza piena di strani alieni, missioni e misteri. Formerai il tuo equipaggio, combatterai con vari nemici e cercherai di rivendicare ciò che puoi procurarti, per aggiornare la tua astronave ed equipaggiare e far salire di livello il tuo equipaggio. Un Crypted Game Master (CGM) dà vita al gioco guidandoti attraverso varie trame che si sviluppano in parallelo. Un 4 against darkness nello spazio?
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Lockup: Breakout

Genere: Piazzamento Lavoratori, Maggioranze, Collezione Set
Scadenza / Consegna stimata: 11 Giugno / Febbraio 2022
Costo pledge base / EU Friendly: $19 (spese di spedizione $16) / sì, no VAT Link al KS
Autore / Editore: Stan Kordonskiy/ Thunderworks Games
Numero di Giocatori: 1-5
Dipendenza dalla lingua: moderata
Il gioco in pillole: torniamo nel mondo di Roll Player con questa espansione per Lockup a giadagnare stelle reputazione in nuovi modi, inviando i cercatori a esplorare le catacombe sotto la prigione e utilizzando i personaggi per influenzare i leggendari abitanti di Kulbak. Cercheremo di ottenere il maggior numero di stelle reputazione in sei round creando oggetti, reclutando scagnozzi, influenzando leggende ed esplorando le catacombe, il tutto evitando il sospetto delle guardie, sempre per andare a vincere.
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ADELE

Genere: Movimento Area, Cooperativo, Gestione Mano, Pick-up and Deliver, Solitairio Poteri variabili
Scadenza / Consegna stimata: 13 Giugno / Ottobre 2021
Costo pledge base / EU Friendly: €40 (spese di spedizione €10) / sì Link al KS
Autore / Editore: Albert Reyes/DMZ Games
Numero di Giocatori: 1-5
Dipendenza dalla lingua: nessuna
Il gioco in pillole: un 1 vs tutti dove un giocatore assume il ruolo di ADELE, l'IA della nave e gli altri sceglieranno una plancia personaggio dove sono indicati un'abilità speciale, l'oggetto iniziale e le statistiche (spirito e punti vita). Ad ogni turno, tutti i membri dell'equipaggio hanno 4 cubi azione ciascuno, per distribuirli segretamente tra le azioni disponibili, utilizzando uno schermo per nascondere i propri piani da ADELE, che dovrà indovinare quali azioni pianificheranno ciascun membro dell'equipaggio e cercare di ostacolarli nel miglior modo possibile. Gestendo un pannello di controllo (con un proprio mazzo di carte e una riserva di segnalini) con una quantità di energia per turno limitata, ADELE creerà incidenti sulla nave: incendi, chiudere porte, rimuovere ossigeno, spegnere computer e tanto altro! L'equipaggio sarà in grado di portare a termine un piano per sopravvivere? Dite che vi ricorda Among Us?
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JUNGLA

Genere: Movimento su griglia, "Scacchi"
Scadenza / Consegna stimata: 20 Giugno/ Dicembre 2021
Costo pledge base / EU Friendly: €35 (spese di spedizione €6 con possibilità di ritiro a mano) / sì Link al KS
Autore / Editore: Marco Casini/UAO GAME
Numero di Giocatori: 2
Dipendenza dalla lingua: nessuna e regolamento in italiano
Il gioco in pillole: anche se la grafica potrebbe trarre in inganno il gioco è molto scacchistico, dove i giocatori utilizzeranno 15 animali, con movimenti e poteri unici per poter vincere raggiungendo la meta avversaria e fare 5 punti o catturare tutte le bestie nemiche.
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The Witcher: Old World

Genere: draft Carte, Deck Building, Gestione Mano, Poteri Variabili, Narrativo, Pick-up and Deliver
Scadenza / Consegna stimata: 11 Giugno/ Giugno 2022
Costo pledge base / EU Friendly: €70 (spese di spedizione €20) / sì, no VAT Link al KS
Autore / Editore: Łukasz Woźniak/CD Projekt RED, Go On Board, Pendragon Game Studio
Numero di Giocatori: 1-5
Dipendenza dalla lingua:  in italiano grazie a Pendragon Game Studio
Il gioco in pillole: secondo gioco tratto dai romanzi di Andrzej Sapkowski ambientato nel mondo Geralt di Rivia, ma prima della sua saga. I giocatori viaggeranno attraverso una vasta mappa, intraprendendo missioni, incontrando e facendo scelte morali ambigue, combattendo mostri e talvolta affrontando altri strighi per difendere l'onore della propia scuola tra le cinque in competizione, utilizzando il proprio mazzo creato per sfruttare al meglio combo e sinergie tra le carte. . Ne abbiamo parlato anche su RGK con il Signor Pendragon in persona.
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Il Tal Pensiero

Genere: Competitivo, gestionale, aste, VG inspired ( official license )
Autore / Editore: Noralie Lubbers , Dávid Turczi / Paradox Interactive (I) , PSC Games
Numero di giocatori: 1-4
Dipendenza dalla lingua: media.
Il gioco in pillole:  In Prison Architect: Cardboard County Penitentiary , l’obiettivo è riabilitare i prigionieri pronti per il loro ritorno nella società, per questo i giocatori vestiranno i panni di direttori di prigione che, tra esigenze di ordine e disciplina, gestione della prigione e degli imprevisti, si contenderanno il titolo di vincitore.
In ogni round verranno effettuate offerte simultanee per migliorare la struttura del penitenziario e lo staff che lo cura, anche perché accollarsi la tutela di prigionieri pericolosi significherà anche maggiori fondi statali e quindi maggior guadagno ma… attenzione alle evasioni!
Tratto da un videogioco gestionale di successo della Paradox, questo titolo ha tutte le carte in regola per interessare tutti i giocatori amanti della gestione con un pizzico di fortuna a metter i bastoni tra le ruote e il brivido delle aste. Niente di nuovo sotto il sole, ma sembra ben congegnato e poi c’è sempre la modalità solo dell’usuale Turczi.

Piccola storia triste:
quello che segue è il racconto di un aborto testuale, la vicenda di un povero trafiletto di Kalcio Di Inizio, figlio - come tutti gli altri - della passione e dell’amore verso la Tana che noi redattori ci mettiamo nello scrivere le cose per voi lettori. Quante volte è capitato, da quando la rubrica ha visto luce, di dover letteralmente buttare nel cestino quanto scritto perché i progetti venivano cancellati all’ultimo minuto o peggio venivano cancellati la notte prima della pubblicazione del pezzo, con tanto di sfottò (LINK) del nostro sempre attento e cordiale pubblico pelleverde! :-P
Ma noi, che siam di animo cialtrone, non stavamo mica a mettere il muso, a farci “il sangue amaro”: ci auguravamo semplicemente che quel progetto, selezionato per un meritevole motivo, potesse avere in futuro una seconda chance, un reboot.

Invece oggi viviamo tempi difficili nel nostro hobby e non solo, tempi dove - a causa di noi stessi e delle regole democratiche che ci siamo dati, attenzione però, snaturate verso il rispetto della libertà di pensiero ed espressione altrui con tendenze alla paranoia, siamo costretti a vedere un kickstarter come questo che segue (qui sopra la scheda modificata per farvi rendere conto di che cosa si parlasse ) cancellato con la promessa di rimodularlo in futuro da parte degli autori ed editori, non perché avesse meccaniche che non piacessero (quelle che erano presenti non erano forse orginali ma rodate di certo ) oppure mancanza di fondi, ma perché potevano ledere per il tema trattato la suscettibilità di una parte dei potenziali acquirenti (LINK)- ripeto potenziali acquirenti perchè di ks si tratta - sull’onda di queste idiozie imperanti chiamate “cancel culture” et similia, in certe parti del nostro sputo di pianeta popolato da formiche microscopiche allo sbando nell’universo e visitato probabilmente da oggetti volanti che non rispondono alle leggi della fisica conosciuta (a quanto pare dalle ultime dichiarazioni del ex-presidente Obama, confermate dal governo USA) che non ancora ci fanno quello che faremo noi a proto-forme di vita sconosciute di cui abbiamo timore (ovvero fuggi o combatti, la seconda solitamente e quindi distruggerci) probabilmente solo per disinteresse o peggio pietà per una razza che sta regredendo ( vedi l’episodio di Love Death & Robots chiamato “L’era Glaciale”) invece di progredire!
Che cosa c’entra tutto questo con noi giocatori: ebbene dovremmo protestare ogni volta che incontriamo un oltranzista del genere che si para sulla nostra strada nel nostro meraviglioso hobby e protestare vivamente contro autori ed editori che avallano, a mero scopo di lucro nel breve termine o peggio della distruzione della loro reputazione e della possibilità di pubblicare e vendere in futuro, questo tipo di atteggiamento: i creatori di altri settori dell’intrattenimento, come i videogiochi ad esempio, sono più un'isola felice in questo momento perché consentono ancora ai propri fruitori di vivere la sospensione della realtà e la libera espressione della fantasia artistica con il paravento del gioco in solitario, dove non ci sono apparentemente interazioni potenzialmente offensive, dal vivo, con le altre persone in merito all’esperienza che si sta vivendo (quanto mai falso nei dati di fatto, visto l’abbondante utilizzo dei network di collegamento per il multiplayer non locale), ma al massimo solo un bollino PEGI 18, quando va male.
Protestiamo, scriviamo, difendiamoci e riprendiamoci il nostro hobby prima che sia troppo tardi, prima che giochi come Archipelago di Boelinger (RECENSIONE) non possano più, in futuro, raccontare semplicemente la loro storia e farcela rivivere senza dover necessariamente tenere conto di un retropensiero inutilmente critico!
Ma, mi raccomando, facciamolo a “modino” come direbbe il buon Gotcha,  quando incontriamo i nostri interlocutori della “cancel culture e del politically correct paranoico”, tipo così: LINK

The Taliesin

Fischio finale!

Null'altro da aggiungere e Pledgiate a modino.

Gotcha + The Taliesin

 

Qualche termine non è chiaro? Consulta la Goblinpedia 2.0

Nota: fonte delle informazioni sono principalmente BGG & KS, siamo disponibili alla rimozione nel caso fosse richiesto dai rispettivi autori. Le date di inizio/fine dei progetti e/o i valori di pledge minimo / spese di spedizione e tasse doganali possono essere oggetto di variazione senza preavviso da parte dei promotori dei progetti, la redazione declina qualsiasi responsabilità per incauto pledge in merito.

 

Commenti

Secondo me avete ragione da ambo le parti.

Non c'è niente di sbagliato, anzi è giusto, chiedersi se un GdT (o un libro, o un film,etc.) che veicoli il messaggio delle carceri come luogo positivo sia "appropriato" e quindi avrebbe potuto aver senso cambiare il tema dall'inizio (per esempio facendoci fare il Kapò di un campo di concentramento, ah no scusate)(e poi da Livornese non posso non dare ragione a Boiadė).

Ma una volta aperto il discorso mi sembra abbastanza evidente che: 1) non è volontà dell'autore veicolare quel messaggio; 2) chi gioca non pensa minimamente che lo scopo del gioco sia veicolare quel messaggio (altrimenti ci sono problemi ben più gravi del messaggio stesso) e quindi 3) nella realtà di fatto il gioco non trasmette il messaggio che le carceri sono belle e funzionano benissimo. E quindi è, almeno per me, esagerata la reazione di sospendere il progetto, ma non è sbagliato porsi il problema.

A me sembra che al di là delle categorie usate in questo dibattito (“cancel culture”, “libertà creativa”), il tema etico rimanga imprescindibile. Banalizzare o peggio falsificare quella che è la realtà della carceri americane urterà certamente la sensibilità di molti e porterà molti ad indignarsi (ricordo che quello americano è il più grande sistema concentrazionario del mondo).

Analogamente non si può ignorare il fatto che se sono nero e gioco a Puerto Rico vivrò un malessere a spostare pedine che rappresentano me e i miei simili ridotti in schiavitù da altri esseri umani, sarà un’esperienza umiliante per me. Come umiliante è giocare al Club degli Spendaccioni se sono una donna ed esce la carta che raffigura un uomo nell’atto di appoggiare un piattino con una fetta di torta sul seno di una dama prosperosa come fosse il più vicino tavolino a disposizione (per non dire se oltre al fatto di essere donna fossi anche un’adolescente fragile. Voi lo proporreste a vostra figlia adolescente?..).

Di fronte al problema etico sui temi dei giochi da tavolo si può anche essere indifferenti e dire che sono relegati ad aspetti secondari, che ciò che conta sono soprattutto le meccaniche, ma rimane il fatto che alcune scelte di autori ed editori possono determinare l’esclusione di alcune categorie di giocatori/trici.

Ma secondo me il punto sta proprio qui.
Da una parte c'è chi sostiene che se una cosa rischia di offendere qualcuno, quella cosa non va fatta, o se già fatta va proibita o distrutta.
Dall'altra chi dice che se una cosa ti offende, non la fare/guardare/sostenere ma non impedire agli altri di farlo.
Le due visioni sono intrinsecamente inconciliabili: hai voglia a parlamentare...

Capisco il punto, ma Puerto Rico è figlio di un altro periodo. 
Fare finta che non esista e che non sia un board game importante significa mettere la testa sotto terra.

Discutere di Puerto Rico, del commercio triangolare e delle cose che funzionano e non funzionano nel mondo dei GDT, sarebbe una mossa di sintesi utile a tutti.

Per il gioco da tavolo io faccio la stessa domanda cui nessuno mi risponde:

il videogioco esiste, è un bel videogioco ed è "molto positivo" su steam.
Qual è il problema del gioco da tavolo che discende dallo stesso marchio e lo stesso artwork?

Perchè la gente non si indigna sul videogioco?
Non è che qui si è distrutto un gioco senza sapere cosa fosse e solo perché parla di carcere nel momento sbagliato?

Non sarebbe egualmente sbagliato se così fosse? Non sarebbe strumentalizzazione di un tema sensibile?

 

Vero, anche se ridurre la prima posizione ad una sorta di censura da regime mi pare abbastanza riduttivo...Se fai un gioco, una parte della community ha piacere che ti domandi non solo che meccaniche possono funzionare se amalgamate insieme, ma anche perché stai trattando un certo tema, e come lo stai trattando. E se lo stai trattando con modalità che normalizzano dinamiche di oppressione, magari potresti provare a cambiare qualcosa a livello di tema. Che poi tutto questo, veicolato attraverso i social, possa andare incontro alle storture della comunicazione tipiche di questo strumento, è purtroppo una realtà. 

Ma dietro non c'è solo la "cancel culture", il "politically correct" ed altri termini vuoti. Credo davvero che sia semplicemente la controparte di una maggiore diffusione dei GDT, che incontra sensibilità magari prima meno evidenti.

Ti porto il mio stesso esempio: mi sono avvicinato al mondo dei GDT da circa 1 anno e mezzo. Nella vita progetto interventi e servizi nel sociale, con fondi strutturali e diretti (leggi soldi EU, statali, regionali ecc). Anziani abbandonati, migranti, detenuti, vulnerabili ecc sono realtà che tocco con mano quasi quotidianamente. È ovvio che questa mia sensibilità la porti anche nel "mondo dei GDT", e per cui mi giri i le scatole quando vedo banalizzate certe tematiche. Questo vuol dire che sarei felice se l'autore X fosse incarcerato e tutta la sua opera bruciata? Assolutamente no! Ma sono ben contento se un gioco che non ha alcuna necessità di trattare un determinato tema in un certo modo subisce qualche modifica per non contribuire a normalizzare una stortura sociale.

Io no per esempio. Un autore per me dovrebbe poter affrontare un tema dal punto di vista che preferisce. Poi tu sei libero di comprarlo o ignorarlo.

Concordo con BoiaDè. Basterebbe che l'editore di Puerto Rico pubblicasse una nuova edizione riveduta e corretta del gioco (poche modifiche nella grafica o altro), motivando la scelta come più inclusiva e aperta a tutti i giocatori. Facile, coraggioso, schietto!

Pensiero legittimo! Ma infatti continuo a dire che qui non si parla di GDT, ma di persone con sensibilità ed idee diverse. E queste sensibilità e opinioni sono semplicemente trasposte nei vari piani di vita, inclusi gli hobby.

Non è un problema del mondo ludico, bensì la semplice testimonianza che: 1) la community di giocatori si sta ampliando; 2) tematiche prettamente sociali sono pertanto entrate anche nel dibattito intorno a GDT; 3) siccome siamo consumatori, e quel che interessa ai produttori è prima di tutto il mercato, la filiera ludica (esattamente come altre filiere) comincia a fare maggiormente attenzione ai messaggi che veicola.

sontuosopiero scrive:

La cancel culture verrà ricordata come il nazismo del XXI secolo. Una pagina vergognosa che dperiamo tutti possa finire presto. 

O una delle tappe principali del processo di regressione del genere umano. Concordo

 

Io spero scherziate... ditemi che scherziate... 

BoiaDé scrive:
.

Non è un problema del mondo ludico, bensì la semplice testimonianza che: 1) la community di giocatori si sta ampliando; 2) tematiche prettamente sociali sono pertanto entrate anche nel dibattito intorno a GDT; 3) siccome siamo consumatori, e quel che interessa ai produttori è prima di tutto il mercato, la filiera ludica (esattamente come altre filiere) comincia a fare maggiormente attenzione ai messaggi che veicola.

assolutamente, alla fine si tratta di vendere. Per questo le posizioni estreme e violente (non fisicamente, ma fattualmente) hanno alla fine più presa e riscontro concreto di quelle moderate. Perché chi appartiene al secondo gruppo compra comunque un gioco "modificato" di una casa editrice che si è piegata ai voleri del primo gruppo. Mentre il primo gruppo, avendo una visione estremista, fa rumore, condanna e boicotta. Perciò un editore/autore/ecc si piegano. Non è che sia una novità storica.

E' un peccato a volte non poter continuare una conversazione come questa dal vivo ma con strumenti imperfetti. In realtà stanno venendo fuori questioni interessanti e che sarebbe bello approfondire in modo diverso. Nel frattempo che la discussione continua, io ringrazio tutti quelli che ne stanno prendendo parte e che hanno dedicato un po' di tempo ad approfondire questo tema :)
 

Le modalità che descrivi sono proprie di ogni movimento sociale: fai rumore, disturbi lo status quo, evidenzi problemi che molti ritengono superficiali, hai all'interno frange che sanno dialogare ed estremisti ecc...diciamo che se il problema maggiore e che un editore pubblicherà giochi meno "socialmente stereotipati", a me va anche bene.

Immagino che anche il marketing dei prodotti per la casa si saranno stracciati le vesti quando gli hanno detto che continuare a mettere solo donne nelle pubblicità avrebbe attirato critiche. Ciononostante, oggi siamo ancora tutti vivi, ed abbiamo pubblicità tendenzialmente meno maschliste. Si puo fare :)

BoiaDé scrive:

Le modalità che descrivi sono proprie di ogni movimento sociale: fai rumore, disturbi lo status quo, evidenzi problemi che molti ritengono superficiali, hai all'interno frange che sanno dialogare ed estremisti ecc...diciamo che se il problema maggiore e che un editore pubblicherà giochi meno "socialmente stereotipati", a me va anche bene.

Immagino che anche il marketing dei prodotti per la casa si saranno stracciati le vesti quando gli hanno detto che continuare a mettere solo donne nelle pubblicità avrebbe attirato critiche. Ciononostante, oggi siamo ancora tutti vivi, ed abbiamo pubblicità tendenzialmente meno maschliste. Si puo fare :)

e se la questione fosse non poter criticare un qualcosa per partito preso?
non posso fare  satira su carceri perché lì si soffre. Anche se in realtà la mia è cosa semplice leggera.. Quindi non si può più parlare di carceri. Poi non sipuò più parlare di ospedali. Poi di esercito (ho perso gente in guerra), forze dell'ordine. 
Ma dirò di più, per assurdo il salto logico mi porta a dire che exploding kittens è incitamento alla violenza sugli animali. Quindi va censurato.
E poi? torniamo ai telefoni bianchi?

La mia impressione è che qui nessuno ha visto davvero il gioco che criticavano (lockup, nell'articolo, è un gioco su un gruppo di gente in prigione per dire), ma si ci è andati tutti addosso perché ora era il momento.

Con la stessa superficialità con cui si diceva che D&D era un gioco pagano e satanico, travisandone l'intero senso. 

Non esiste una soluzione semplice a un problema culturale, che badate bene, esiste:
il dibattito e l'ascolto richiedono tempo.
Sono processi lenti. Bloccare la libertà espressiva non aiuta a risolvere nulla, balcanizza il dibattito., trasformando il buon senso in battaglia politica e, infine, andando contro gli interessi di chi vorrebbe migliorare la società.

secondo me uno che lavora nel sociale dovrebbe capire quali sono i problemi SERI delle persone, lamentandosi semmai delle eventuali disfunzioni del sistema, e non preoccuparsi se esce un gioco ambientato in prigione.

questione puerto rico: qui si vede la scarsita di vedute di chi lamenta le pedine marroni (e del pensiero che ci sta dietro).

infatti, se io fossi nero, e vedessi che adesso le pedine escono viola, potrei lamentarmi lo stesso, affermando: "ecco! volete negare che i bianchi hanno sfruttato i neri! vergogna! boicottiamo puerto rico! rivogliamo le pedine marroni! ANZI, NERE!!!"

e allora questa come la risolviamo?

 

La mia sensibilità mi porta a trovare discriminatorio Soundbox perché esclude la poco trattata tematica dell'ipoacusia. Fjordar per la banalizzazione della drammaticità delle guerre civili. Vengeance per l'apologia delle gang giovanili e dei lutti che hanno portato.

Non voglio vedere gli autori incarcerati eh; però sono contento di sapere che hanno bruciato 20-30k euro e anni di investimenti per portare all'attenzione certe problematiche. Non risolverle eh, portarle all'attenzione, però da qualche parte bisogna cominciare. In modo facile, coraggioso, schietto , con la altrui pila e riguardo gli altrui problemi

Thegoodson scrive:

2.quisquilie a parte, personalmente mi aspetto che chi gioca, come chi legge tanto o chi ha ampi interessi culturali, possieda una capacità di astrazione superiore alla media: che vuol dire in sintesi sapere distinguere un gioco di ruolo dalla realtà, pensieri/parole in un limitato e specifico contesto da fatti della vita vera, che se uno per gioco interpreta il Diavolo nella vita vera può essere integerrimo 

Tutto qui il problema.

A me questa cosa fa onestamente molta paura.

 

Per noi sono solamente giochi, ma per chi li realizza sono un lavoro, per gli autori sono carriere, alcuni commenti qui parlano dei giochi (e dei soldi, rigorosamente degli altri) come se uscissero dal nulla.

Questo mi sembra un atteggiamento altamente insensibile, oltre che irrispettoso della fatica altrui.

La cancellazione di un gioco non è mai una bella notizia, perché dietro ci sono gli sforzi e il tempo di chi rende possibile questo nostro hobby.

Inoltre queste vicende sul lungo periodo porteranno ad una minore offerta di prodotti di qualità, così come è avvenuto nel cinema.

Ho riletto tutti i commenti. Siamo tutti quanti andati per la tangente della nuvola dell'iperuranio dei massimi sistemi.

secondo me non è ancora uscito un punto principale di questo specifico Prison. è prima di tutto un fallimento imprenditoriale. 

Possiamo essere d'accordo oppure no, possiamo infastidirci, polarizzarci e anche intristirci. Ma è un fatto che questo progetto non va bene nel mercato attuale del gioco da tavolo proprio a livello commerciale. (per vari potenziali motivi: per come è, per come è stato marketizzato e/o per come è stato comunicato). In questi 3 potenziali motivi l'errore più grosso è quello dell'editore che non è riuscito a comprendere e prevedere le tendenze del mercato di riferimento (che oltrettutto è Kickstarter. mondo ad altissimo traino americano e quindi molto sensibile al tema che è fortemente discusso e criticato da anni). 

Uso le parole del designer su BGG: "fun little game" - qua sta il punto. Un "fun little game" su un argomento sensibile lo puoi fare (non c'è alcuna legge che te lo impedisce) ma come editore/designer dovresti sapere che non riuscirai a prendere tutto il mercato kickstarter come un paio di anni fa, anzi ne prenderai proprio poco. E visto che questi ci devono mangiare non è una scelta intelligente.

E vi dirò, per me, è anche una possibilità di crescita. Perchè se un editore vorrà fare un gioco su un argomento sensibile dovrà invece fare ricerce per renderlo profondo socialmente, ben pensato a livello di messaggio, preciso nella tematica ecc..... E dovrà sicuramente imparare a brandizzarlo e comunicarlo nella maniera migliore possibile.

Penso che la PSC è stata assolutamente carente nella presentazione del suo prodotto e ancora di più ha completamente cannato di leggere il momento attuale di humus culturale in cui inserire il suo gioco.

In futuro ci saranno meno giochi con temi difficili? Sicuramente si. Molti di meno. Ma da un certo punto di vista meglio 1 gioco ben pensato a livello filosofico, sociale, etico , storico ecc....su questi temi che 20 fun little games

Guarda, ti rispondo solo sul "problemi seri". Da persona che lavora nel sociale da anni, ti posso assicurare che se metà dei problemi sono determinati da un welfare che non funziona, l'altra metà dipende invece da una diffusa ignoranza fondata su stereotipi reiterati ed oppressivi. Ed ho editato il messaggio togliendo i vari esempi solo perché, purtroppo, non è con l'ennesimo wall of text che si cambiano queste cose.

L'aspetto sollevato da Killa è interessante, non era ancora stato toccato. Però devo dire di non trovarmi con questa lettura in questo specifico caso, nel senso che qui secondo me inverti causa e effetto. Nel senso: commercializzare un partygame con tema COVID in pieno lockdown è un fallimento commerciale preannunciato; se Bunker si mette a scrivere l'ennesimo duro noir ambientato nelle carceri americane e scoprire che l'editore non lo pubblica per intimidazioni di una manciata di rumorose lettere di protesta, il fatto che sia un fallimento imprenditoriale è puramente fenomenico. Se io censuro o getto fango su un impresa (e ciascuno di noi può farlo su qualunque tema, in base a propria sensibilita) la conseguenza è il fallimento dell'imprenditore.

questione EXTRALUDICA sugli stereotipi: la mia personale sensibilità mi porta a considerare "pubblicità tendenzialmente meno maschiliste" a fronte del dato di una perdita di lavoro dovuto al COVID per il 98% femminile con un certo fastidio, vi lascio immaginare il perché.

 Se poi posso aggiungere la mia idea sulla lotta allo stigma, di cui professionalmente conosco qualcosa pure io, credo si fondi sul costruire modelli alternativi ben mirati in un certo territorio, e non sul distruggerne altri ad eoni di distanza ideologica e di competenza. Nel caso specifico, se proprioproprio volessi applicare quest'idea educativa nel nostro hobby, proporrei un mio ks chessò un working placement a tema riabilitazione carceraria in pacifica alternativa e coesistenza agli altri progetti; qui sì, sarebbe interessante vedere dove sta il fiuto imprenditoriale...

BoiaDé scrive:

Guarda, ti rispondo solo sul "problemi seri". Da persona che lavora nel sociale da anni, ti posso assicurare che se metà dei problemi sono determinati da un welfare che non funziona, l'altra metà dipende invece da una diffusa ignoranza fondata su stereotipi reiterati ed oppressivi. Ed ho editato il messaggio togliendo i vari esempi solo perché, purtroppo, non è con l'ennesimo wall of text che si cambiano queste cose.

Mi devi credere, spero che un giorno potremo chiacchierare ad una gobcon giocando a qualcosa perché credo che la tua esperienza sia davvero molto interessante

Il kickstarter è stata una clamorosa zappata sui piedi autoinflitta da parte di autori ed editore, concordo con Killa.

Riguardo al tema della libertà creativa illimitata spesso menzionato in questa discussione e a come è stato declinato dallo stesso Agzaroth (una cosa mi offende, non la leggo/compro), vorrei aggiungere la seguente considerazione: se le donne della Tana considerano il contenuto del video di fine articolo di The Taliesin irrispettoso nei loro confronti, devono quindi voltarsi dall’altra parte e lasciare la comunità in nome della libertà di espressione?

In questo caso, oltre che un errore da parte di un’associazione che si prefigge come scopo la diffusione della pratica del gioco da tavolo nella società, sarebbe anche anacronistico: la comunità dei giocatori oggi non è più quella degli anni ‘80 composta da quattro maschi bianchi dai 20 ai 40 anni che giocavano a Heroquest.

EleBi scrive:

Riguardo al tema della libertà creativa illimitata spesso menzionato in questa discussione e a come è stato declinato dallo stesso Agzaroth (una cosa mi offende, non la leggo/compro), vorrei aggiungere la seguente considerazione: se le donne della Tana considerano il contenuto del video di fine articolo di The Taliesin irrispettoso nei loro confronti, devono quindi voltarsi dall’altra parte e lasciare la comunità in nome della libertà di espressione?

https://www.youtube.com/watch?v=gyMDi-Kjvk0

???
 

EleBi scrive:

Riguardo al tema della libertà creativa illimitata spesso menzionato in questa discussione e a come è stato declinato dallo stesso Agzaroth (una cosa mi offende, non la leggo/compro), vorrei aggiungere la seguente considerazione: se le donne della Tana considerano il contenuto del video di fine articolo di The Taliesin irrispettoso nei loro confronti, devono quindi voltarsi dall’altra parte e lasciare la comunità in nome della libertà di espressione?

In questo caso, oltre che un errore da parte di un’associazione che si prefigge come scopo la diffusione della pratica del gioco da tavolo nella società, sarebbe anche anacronistico: la comunità dei giocatori oggi non è più quella degli anni ‘80 composta da quattro maschi bianchi dai 20 ai 40 anni che giocavano a Heroquest.

non capisco il riferimento al video dei Jackall, ma, in linea generale, il principio è esattamente quello. Una comunità deciderà cosa sia lecito o accettabile all'interno della stessa. Allo stesso tempo l'utenza, intesa come singoli individui, deciderà se i confini posti dalla comunità sono per lei accettabili o meno.
Ad esempio BGG cancella sistematicamente qualsiasi commento che va contro la policy che hanno abbracciato. Non permette di esprimerlo, non illustra un punto di vista, non dialoga: semplicemente cancella. Una persona che non fosse d'accordo con questo tipo di comportamento ha diverse opzioni: disiscriversi da BGG, sospendere le donazioni che magari faceva, continuare a usarlo solo per scopo utilitaristico, non aprire neanche più la pagina, ecc. 

Questo ovviamente però porta dei problemi molto più ampi, quando si parla di comunità ampie e totalizzanti. Intendo che i mezzi di comuncazione sono diventati strumenti universali e limitare la comunicazione al loro interno è molto più problematico che non farlo in una piccola comunità di nicchia. Questo perché la valenza di quei mezzi va oltre la loro portata e intento originali e nel momento in cui un privato diventa un veicolo di pubblica utilità e informazione, non esiste allo stato attuale alcuna legislazione che ne possa limitare il potere censorio.
Perché se prima il problema, per alcuni apparati, era il potere comunicativo di questi mezzi, ora ci si inizia a porre domande su quanto invece più pericoloso possa essre un potere censorio, da parte loro. 
Questo però è un discorso molto più ampio e complesso che non è neanche il caso di affrontare qui.

Il video che avete pubblicato è composto da due scene: nella prima c’è una donna che parla e un uomo inizia a rivolgerle versi gutturali da primate, poi passa direttamente a urlarle addosso con foga “me ne fotte! Me ne fotte!”. Nell’immagine successiva un’altra donna sta parlando e un uomo le parla sopra dicendo che dice cose imbecilli. Fine del video.

Questo è quello che è stato caricato sul sito della Tana e, francamente, dire che è misogino è poco.

Ora Agzaroth mi accusi di essere una “violenta” che usa il suo “potere censorio” poiché mi sono permessa di criticare una vostra scelta editoriale, quella sì violenta e offensiva, ribaltando completamente il piano di chi la violenza la fa e di chi invece la subisce.

Rimango chiaramente delusa di scoprire che la Tana è una comunità che esclude e ne prendo atto.

... e ci portiamo a casa pure le insinuazioni di essere misogini e di essere reazionari come "una comunità degli  ‘80 composta da quattro maschi bianchi dai 20 ai 40 anni che giocavano a Heroquest"..
e buona pace al politically correct

però se posso, trovo scorretto incolpare gli altri di violenza quando semplicemente non si è colto un contesto 

Quindi dici che i The Jackall hanno voluto dire che il sogno era noioso in quanto "raccontato da una donna" e non in quanto "noioso"? Boh, visione interessante, puoi segnalarlo su YouTube se pensi il loro intento fosse sessista.

Io non ho mai parlato del tuo potere censorio, né tanto meno di una qualche violenza che eserciteresti...ma poi dove? Quando?...neanche ti conosco, come potrei parlare di quello che fai? Ho parlato di BGG e dei media in generale,  peraltro senza andare nello specifico.

Non so se crederti... ;) ma spero davvero anche io che ci sia possibilità presto di trovarsi intorno ad un tavolo per giocare e, perché no, avere anche la possibilità di confrontarsi su questi temi. Per cui sappi che a Modena ti vengo a cercare: ora che lo hai scritto, mi devi una partita. :) A presto 

BoiaDé scrive:

Non so se crederti... ;) ma spero davvero anche io che ci sia possibilità presto di trovarsi intorno ad un tavolo per giocare e, perché no, avere anche la possibilità di confrontarsi su questi temi. Per cui sappi che a Modena ti vengo a cercare: ora che lo hai scritto, mi devi una partita. :) A presto 

Modena è complicato, difficilmente andrò in eventi pubblici finché ci sono queste restrizioni per il Covid (doverose). Ma prima o poi riusciremo e ci faremo una bella partita e chiacchiereremo nel frattempo vis à vis,  molto meglio di una sezione commenti per parlare di cose serie e non :)

Agzaroth scrive:

Ma secondo me il punto sta proprio qui.

Da una parte c'è chi sostiene che se una cosa rischia di offendere qualcuno, quella cosa non va fatta, o se già fatta va proibita o distrutta.

Dall'altra chi dice che se una cosa ti offende, non la fare/guardare/sostenere ma non impedire agli altri di farlo.

Le due visioni sono intrinsecamente inconciliabili: hai voglia a parlamentare...

<p>Non sono del tutto d'accordo. Se una cosa è offensiva sarebbe opportuno non farla, poi ovvio che se è legale uno può farla comunque, ma se gli arrivano critiche poi non può lamentarsi.</p>

<p>Il punto secondo me sarebbe stabilire in maniera il più oggettiva possibile se una cosa è effettivamente offensiva o no, ma il problema sta ancora a monte perché, con la polarizzazione delle posizioni a cui hanno portato tra le altre anche i social, non si riesce neanche ad aprire questo tema e, nel caso specifico, un editore preferisce interrompere il progetto piuttosto che spiegare che l'ambientazione e fittizia e spendere due parole sulla reale situazioni delle carceri.</p>

<p>Quindi il problema non è il politically correct, ma la polarizzazione e questo vale per tutto: qualsiasi principio, anche il più nobile, portato all'estremo e applicato senza cognizione di causa risulta grottesco e genera disastri.</p>

È interessante l'ossessione di Agzaroth per la "dittatura degli utenti" in rete quando è stato ampiamente dimostrato il contrario, e cioè che sono i media sociali a manipolare i pensieri e la vita delle persone (è noto lo scandalo Facebook-Cambridge Analitica nell'elezione di Trump del 2016, ad esempio).

Aggiungo, sì il video pubblicato da The Taliesin è misogino (e non sessista come qualcuno ha scritto. Una cosa è il sessismo, un'altra la misoginia.)

Visto il negare la questione, l'utilizzo incerto dei termini, direi che in Tana siamo parecchio indietro sull'argomento. Poi non lamentatevi se qualcuna vi dà dei retrogradi..

Ma veramente ho anche parlato proprio del potere dei social media 😅

Ossessionato non direi: dormo benissimo. Mi pareva si stesse discutendo,  invece di cercare argomenti ad personam per attaccare qualcuno.

E sì,  misogeno è il termine corretto: ne ho usato un altro probabilmente travolto dalla singolarità  dell'interpretazione data a quella scena. Io a questo punto li denuncerei anche per implicito razzismo, non avendo le scenette alcun attore di colore. Segnalate i The Jackall su YouTube. 

ragazzi, va bene tutto però almeno leggete i commenti per intero prima di procede a giudicare.

- Tal ha messo un video a mò di meme credendo che la notorietà dello stesso e dei suoi autori bastasse a far cogliere un contesto. Non è così, ma io vi ho messo il video originale. Nel video originale vi sono parecchi sketch, quello è uno di essi preso  per il contenuto "meme" cui si presta il video. Può non piacere il video, ma se fosse misogino non credo l'avrebbe postato una donna.

- Agzaroth parla di una questione, quella di BGG che cancella secondo linee guida. Lo fanno in parecchi altri e il fenomeno per chi bazzica la rete fa sorgere segnali d'allarme. Per intenderci, qui non si parla delle staue dei generali sudisti, si parla di un processo più ampio,  questo:
https://www.wired.it/play/cultura/2021/05/10/cancel-culture-esiste-debun...
Che non è Gibbons come autorità va bene, ma forse qui passa la differenza di definizione del termine di Tal
e quello inteso da alcuni utenti, e mi riferisco ai punti 1,2,3 dell'articolo. 

Ora prima di darmi del retrogrado o peggio dell'estremistra di destra (e con buona pace dei miei 
studi di archeologia orientale puntati nel mondo islamico dove ero considerato punkabestia), 
almeno questo link leggetelo.

Poi potete non essere d'accordo ma almeno non parliamo di mele e pere ed è l'unica
fonte centrata in italiano per questo discorso. Non concordo con le conclusioni, ma non è detto abbia ragione io (per fortuna).

Per gli anglofoni, altri articoli per approfondire:
https://nypost.com/article/what-is-cancel-culture-breaking-down-the-toxi... (giornale democratico americano, marzo 10)
https://www.forbes.com/sites/evangerstmann/2020/09/13/cancel-culture-is-... (forbes set 10 2020)

Per chiudere: possiamo non essere d'accordo su vari punti ma far passare gente qualsiasi come suprematisti bianchi e comunità che promuovono il dibattito su un argomento scomodo per retrogradi segregazionisti misogini per poi scoprire che non si sta nemmeno parlando della stessa cosa mi sembra assurdo.

p.s.
io ho postato solo alcuni articoli, ma sui media e giornali anglosassoni la produzione sull'argomento è estremamente ricca, contrariamente a quanto arriva in lingua italiana.
 

secondo me qua c'è gente che trolla alla grande, comunque...

Agzaroth scrive:

E sì,  misogeno è il termine corretto: ne ho usato un altro probabilmente travolto dalla singolarità  dell'interpretazione data a quella scena.

Come può essere il termine corretto? Vedi repulsione generalizzata verso il genere femminile nel video? 

LeonardoM scrive:

 

Agzaroth scrive:

 

E sì,  misogeno è il termine corretto: ne ho usato un altro probabilmente travolto dalla singolarità  dell'interpretazione data a quella scena.

 

 

Come può essere il termine corretto? Vedi repulsione generalizzata verso il genere femminile nel video? 

no, non io, ma chi sopra ha accusato il video vede quello, a quanto pare. 

Quando ci sono pareri diversi non se ne viene mai a capo perchè ognuno rimane del suo parere.. :))
Io sono di quelli che vedendo censurare biancaneve (che ho visto 1000 volte da bambino) si mette le mani nei capelli ma è una mia opinione :)

Manuelv6 scrive:

Quando ci sono pareri diversi non se ne viene mai a capo perchè ognuno rimane del suo parere.. :))

Io sono di quelli che vedendo censurare biancaneve (che ho visto 1000 volte da bambino) si mette le mani nei capelli ma è una mia opinione :)

certa gente sta veramente male..

Perdonami non ho capito il tuo commento...



 

Manuelv6 scrive:

Perdonami non ho capito il tuo commento...

intendevo dire che per arrivare a censurare biancaneve ce ne vuole... 

Esatto era anche il mio pensiero 👍

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