ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura di un report, senza prova su strada del gioco
Keyflower
Autore: Sebastian Bleasdale, Richard Breese
Ambientazione: Medievale
Editore: R&D Games
Meccaniche: Piazzamento, Aste, Pick-uo and Deliver
Giocatori: da 2 a 6 giocatori
Dip. lingua: no
Durata: 90 minuti
Link regole: BGG
Tipologia: Gioco da tavolo
Difficoltà: Media
Descrizione estesa del gioco
Settimo gioco della serie “K” di Breese, questa volta con la collaborazione di Bleasdale. L’ambientazione è quella bucolica cui ci ha spesso abituato la serie e per grafica promette di mantenere gli standard (per me ottimi) precedenti. Il gioco si svolge in 4 round che rappresentano le 4 stagioni ed i giocatori impersoneranno i lavoratori di un villaggio cercando di ottenere il maggior numero di punti vittoria alla fine del gioco.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Ogni turno i giocatori fanno azioni tramite il piazzamento di uno o più lavoratori su una tessera azione. Per piazzare occorre necessariamente mettere più lavoratori di quelli già presenti di un altro giocatore, se si viene superati è possibile spostare altrove i propri lavoratori (ma non si possono separare) o provare a superare l’offerta aggiungendone altri. Interessante il fatto che si possono utilizzare tessere in vendita, proprie o di altri giocatori ma con un meccanismo di utilizzo particolare. Infatti ogni tessera può essere usata fino a tre volte, ogni volta mettendo altri propri lavoratori su di essa, sempre obbligatoriamente in numero maggiore della volta precedente. Unendo questo fatto al limite di un massimo di 6 lavoratori per tessera ed al fatto che si possono spostare senza variarne il numero anche i lavoratori da una tessera in cui si è stati battuti nell’offerta, si evince molta profondità strategica nel gestire il numero di lavoratori da usare. Ogni tessera azione da dei vantaggi immediati di vario tipo (merci, ecc ecc ) e può essere upgradata girandola dal lato opposto, pagando il costo del miglioramento. Al tutto si unisce anche una componente logistica di costruzione del proprio villaggio e di trasporto delle risorse da fare necessariamente lungo le strade che andranno a collegare le diverse tessere del villaggio. Le risorse necessarie all’upgrade delle tessere devono essere già presenti nel villaggio stesso e vengono scartate
Al termine delle stagioni si riprendono i lavoratori dalle tessere, si scartano le tessere non acquistate e si acquistano in ordine le varie tessere vinte compresi i lavoratori usati su di esse. Infine si piazzano le tessere vinte nei propri villaggi senza la possibilità di riposizionarle in seguito.
Alla fine dell’inverno si contano i punti fatti e vince chi ne ha di più.
Pro
Contro
- illustrazioni sempre molto belle (a mio parere).
- durata media e regolamento molto semplice e chiaro.
appare come un “german” molto classico ed impegnativo.
spesso i giochi di breese appaiono freddi anche se abbastanza ambientati.
è a tutti gli effetti un gioco “tedesco” che, quindi, può non piacere.
Conclusioni
Da sempre seguo ed apprezzo i giochi di Breese di questa serie e anche questo titolo non fa eccezionie sembrandomi molto valido ed interessante. I diversi livelli di gioco (aste, piazzamento, logistica, eccetera) sembrano farne un titolo impegnativo e longevo. Forse il peggior difetto sta nel fatto che di solito questa produzione va esaurita prima ancora di essere acquistabile ma pare che questa volta, non trattandosi di un auto-produzione, si possa stare più tranquilli.
Note
Edizione inglese, ma indipendente dalla lingua. Foto tratte da BGG