Lucca Comics & (soprattutto) Games è un appuntamento immancabile per me, dato che ho la fortuna di avere la casa dei miei suoceri ad un passo dalla città (un paesino sopra Collodi). Così, sebbene la manifestazione sia pochi giorni dopo Essen, sono ormai venti anni circa che partecipo al caravanserraglio di Lucca.
Da quando sono padre di due meravigliosi figli non riesco più a passare in fiera tutti i giorni ma mi limito a stare una giornata nel padiglione dei Games da solo a provare giochi ed una in giro per la città con i bimbi a fare loro foto con i tanti personaggi in maschera di fumetti, videogiochi e film. Essendo anche abbastanza appassionato di fumetti e ex giocatore di videogiochi anche per me girare a vedere i cosplayer mi diverte molto e ancora di più ora che posso godere dell’entusiasmo riflesso negli occhi dei miei due cuccioli (che ormai hanno 7 ed 8 anni…).
In tutti i modi sono ormai alcuni anni che trovo la fiera davvero ben organizzata e fruibile, persino quest’anno in cui sono stato ai Games solo la mattina del venerdì, in cui ha anche piovuto. La calca era aumentata a causa del brutto tempo ma sono comunque riuscito a provare ben due titoli, entrambi di prossima uscita ad opera della nota Cool Mini Or Not. Come dicevo questa volta sono potuto stare pochissimo perché ero con un amico che non è particolarmente amante dei GdT. Il vero dispiacere è stato il non aver potuto fare servizio la sera alla biblioteca della Tana ma spero di rifarmi l’anno prossimo.
Ma veniamo alla descrizione dei titoli provati:
Victorian Mastermind:
Si tratta di un titoKick Ass:
TSi tratta di un cooperativo puro, sempre ad opera della Cool Mini Or Not e firmato da Pestrin, Vergendo e Hach. Da 1 a 4 eroi cercheranno di preservare la città dal super-cattivo di turno, che ha diversi scenari e poteri particolari per minacciarne la tranquillità. Le meccaniche sono abbastanza classiche e la durata è di circa 90 minuti. A turno si deve giocare una delle proprie carte azione in mano per muoversi (facoltativo) e poi attivare la zona dove si è terminato il movimento oppure ingaggiare un combattimento con la gang del cattivone. Se le zone si saturano di cattivi, questi piano piano convergeranno nel centro della città che, se riempito, decreterà la sconfitta dei giocatori. A seconda dello scenario gli eroi vinceranno resistendo, sgomberando la città e/o sconfiggendo il super-malvagio. Le varie zone permettono di comprare equipaggiamenti, allenarsi per migliorare le doti combattive, ripulire la città, ottenere bonus, nuove carte, oggetti utili, ecc. ecc.. Ovviamente turno dopo turno (ogni giornata è anche divisa in mattina, pomeriggio e sera) gli eventi fanno sciamare nuove bande di malvagi in modo randomico per i quartieri e, sottovalutare il loro numero, porterà ad una sicura sconfitta. Gli eroi sono asimmetrici sia nelle caratteristiche che nella mano di carte (ognuno a tre carte generiche e due specifiche) che può essere migliorata. I combattimenti si fanno tirando i dadi che possono sia colpire che parare. La mano di carte azione con cui fare tutto è migliorabile e permette una carina gestione delle azioni a disposizione, ponendo i giocatori davanti a scelte non sempre semplici e banali. La variabilità è molta per i diversi cattivi, i vari scenari, l’uscita degli eventi e la presenza di diversi eroi fin dalla scatola base. Le componenti sono buone e le illustrazioni ottime. Le miniature carine anche se poche e l’attenzione all’ambientazione è enorme per quanto conoscono il fumetto omonimo. In definitiva si tratta di un buon prodotto sebbene non offra nulla di realmente originale. La mezza partita che ci ho fatto ha evidenziato un gioco abbastanza difficile da vincere e con molti elementi aleatori che, tuttavia, in questo genere di titoli non disturbano affatto. Avrei preferito qualche miniatura in più e magari una maggiore differenziazione di quelle dei cattivi. Peccato anche per l’assenza delle statuine dei boss finali che sono rappresentati solamente da carte. Un gioco che consiglio a chi ama i cooperativi con forte ambientazione e che non può mancare sul tavolo di chi ha letto e apprezzato il fumetto.
Questa volta non sono riuscito a provare altro in fiera essendo stato solo dalle 11 all’ora di pranzo. Posso solo aggiungere che è sempre bellissima l’atmosfera e che, a parte pochissime eccezioni, vista la fugace presenza non sono riuscito a vedere praticamente nessuno dei “soliti” amici. Mi spiace molto soprattutto non essere riuscito a fare servizio in biblioteca la sera, ma non essendo solo proprio non mi è stato possibile. Spero comunque di aver fatto una cosa utile nel riportare le due prove fatte e ci aggiorniamo tra qualche tempo con un articolo che tira le somme sulle uscite di questa chiusura del 2018, che mi pare alla fine non sia stata per nulla povera come si vociferava.
A presto