Resoconto di Lucca Comics & Games 2018

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LuccaComics

Terminata l'edizione 2018 di Lucca, eccovi le impressioni dal punto di vista di un assiduo frequentatore della manifestazione.

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Manifestazioni

Lucca Comics & (soprattutto) Games è un appuntamento immancabile per me, dato che ho la fortuna di avere la casa dei miei suoceri ad un passo dalla città (un paesino sopra Collodi). Così, sebbene la manifestazione sia pochi giorni dopo Essen, sono ormai venti anni circa che partecipo al caravanserraglio di Lucca.

Da quando sono padre di due meravigliosi figli non riesco più a passare in fiera tutti i giorni ma mi limito a stare una giornata nel padiglione dei Games da solo a provare giochi ed una in giro per la città con i bimbi a fare loro foto con i tanti personaggi in maschera di fumetti, videogiochi e film. Essendo anche abbastanza appassionato di fumetti e ex giocatore di videogiochi anche per me girare a vedere i cosplayer mi diverte molto e ancora di più ora che posso godere dell’entusiasmo riflesso negli occhi dei miei due cuccioli (che ormai hanno 7 ed 8 anni…).

In tutti i modi sono ormai alcuni anni che trovo la fiera davvero ben organizzata e fruibile, persino quest’anno in cui sono stato ai Games solo la mattina del venerdì, in cui ha anche piovuto. La calca era aumentata a causa del brutto tempo ma sono comunque riuscito a provare ben due titoli, entrambi di prossima uscita ad opera della nota Cool Mini Or Not. Come dicevo questa volta sono potuto stare pochissimo perché ero con un amico che non è particolarmente amante dei GdT. Il vero dispiacere è stato il non aver potuto fare servizio la sera alla biblioteca della Tana ma spero di rifarmi l’anno prossimo.

Ma veniamo alla descrizione dei titoli provati:

Victorian Mastermind:

Si tratta di un tito
Victorian Masterminds Copertina
Victorian Masterminds Copertina
lo in uscita per l’inizio del 2019 ad opera del solito Lang insieme a Antoine Bauza, e scusate se è poco. Già solo i nomi di questi due autori dovrebbero garantire un certo appeal a questo titolo, se poi si sommano una grafica splendida e delle ottime miniature di edifici, tanto è bastato per farmi attendere i 15 minuti necessaria a sedermi a questo tavolo per una partita completa. Si tratta di un titolo da 2 – 4 giocatori (io l’ho provato in 4) di circa 45-60 minuti (confermati dalla mia partita). I giocatori devono costruire la loro diabolica macchina steampunk utilizzando sei personaggi rappresentati sul retro di altrettanto grosse fiches dentate a guisa di ingranaggio. Ad inizio partita ogni giocatore ha la sua plancia con il progetto della macchina da costruire ed i costi dei vari pezzi da assemblare. Ogni plancia ha costi e poteri leggermente asimmetrici. Prima di cominciare si mischiano a faccia in giù i sei ingranaggi e si pesca a caso il primo di essi. Quando tocca al giocatore si deve piazzare il proprio personaggio (segreto agli altri) su una delle zone del tabellone centrale. Se ci sono altri ingranaggi si impila il proprio su questi ultimi. Quando se ne accumulano tre si risolve la zona ribaltando la pila e quindi risolvendo gli ingranaggi a partire dal primo piazzato. Per prima cosa si vedono i poteri del personaggio rappresentato sull’ingranaggio e poi il proprietario decide come utilizzarlo. Ogni personaggio ha una capacità particolare e ogni zona della città ha edifici, una carta con ricompense particolari e una risorsa o un vantaggio di zona da ottenere. Con le due risorse del gioco si costruisce la propria macchina che da bonus e fa terminare la partita quando viene completata. Gli edifici si possono prendere ma solo a patto di avere un potere combattivo sufficiente (la città si “difende” e la sua difesa cresce ad ogni edificio che gli viene preso). Gli edifici danno punti a fine partita ed una particolare ricompensa appena presi. Ci sono zone che aumentano il proprio potere combattivo, che danno libri (che sono punti a fine gioco anch’essi) o che danno degli aiutanti. Gli aiutanti a seconda di quanti se ne spendono possono far scegliere l’ingranaggio invece che pescarlo a caso, oppure far fare un’azione bonus, ecc. ecc.. Ognuno dei sei personaggi ha caratteristiche particolari: c’è quello che annulla il potere del personaggio posta sopra di esso, quello che ottiene il doppio delle risorse, quello che ruba gli edifici dalla città, ecc. ecc.. Il gioco è molto gradevole, rapido, interattivo e non banale. Il colpo d’occhio dato da materiali e grafica è eccellente e la durata contenuta. Ho qualche dubbio sulla longevità poiché le differenze di partita in partita sono date quasi solo dall’interazione dei giocatori nell’impilare i personaggi. Tuttavia, devo dire che sono abbastanza sicuro che avrà un buon riscontro di pubblico ed anche io mi sono molto divertito a giocarlo sebbene non sia un gioco pienamente nelle mie corde. Speriamo solo non costi uno sproposito. Molto carino.

Kick Ass:

T
Kick Ass Copertina
Kick Ass Copertina
rattandosi di un fumetto che ho amato molto e che gode anche di una buona trasposizione cinematografica, non potevo esimermi dal provare questo gioco. Le illustrazioni poi, sono di John Romita Jr, per me uno dei migliori disegnatori della Marvel, un piacere per gli occhi dunque.

Si tratta di un cooperativo puro, sempre ad opera della Cool Mini Or Not e firmato da Pestrin, Vergendo e Hach. Da 1 a 4 eroi cercheranno di preservare la città dal super-cattivo di turno, che ha diversi scenari e poteri particolari per minacciarne la tranquillità. Le meccaniche sono abbastanza classiche e la durata è di circa 90 minuti. A turno si deve giocare una delle proprie carte azione in mano per muoversi (facoltativo) e poi attivare la zona dove si è terminato il movimento oppure ingaggiare un combattimento con la gang del cattivone. Se le zone si saturano di cattivi, questi piano piano convergeranno nel centro della città che, se riempito, decreterà la sconfitta dei giocatori. A seconda dello scenario gli eroi vinceranno resistendo, sgomberando la città e/o sconfiggendo il super-malvagio. Le varie zone permettono di comprare equipaggiamenti, allenarsi per migliorare le doti combattive, ripulire la città, ottenere bonus, nuove carte, oggetti utili, ecc. ecc.. Ovviamente turno dopo turno (ogni giornata è anche divisa in mattina, pomeriggio e sera) gli eventi fanno sciamare nuove bande di malvagi in modo randomico per i quartieri e, sottovalutare il loro numero, porterà ad una sicura sconfitta. Gli eroi sono asimmetrici sia nelle caratteristiche che nella mano di carte (ognuno a tre carte generiche e due specifiche) che può essere migliorata. I combattimenti si fanno tirando i dadi che possono sia colpire che parare. La mano di carte azione con cui fare tutto è migliorabile e permette una carina gestione delle azioni a disposizione, ponendo i giocatori davanti a scelte non sempre semplici e banali. La variabilità è molta per i diversi cattivi, i vari scenari, l’uscita degli eventi e la presenza di diversi eroi fin dalla scatola base. Le componenti sono buone e le illustrazioni ottime. Le miniature carine anche se poche e l’attenzione all’ambientazione è enorme per quanto conoscono il fumetto omonimo. In definitiva si tratta di un buon prodotto sebbene non offra nulla di realmente originale. La mezza partita che ci ho fatto ha evidenziato un gioco abbastanza difficile da vincere e con molti elementi aleatori che, tuttavia, in questo genere di titoli non disturbano affatto. Avrei preferito qualche miniatura in più e magari una maggiore differenziazione di quelle dei cattivi. Peccato anche per l’assenza delle statuine dei boss finali che sono rappresentati solamente da carte. Un gioco che consiglio a chi ama i cooperativi con forte ambientazione e che non può mancare sul tavolo di chi ha letto e apprezzato il fumetto.


 

Questa volta non sono riuscito a provare altro in fiera essendo stato solo dalle 11 all’ora di pranzo. Posso solo aggiungere che è sempre bellissima l’atmosfera e che, a parte pochissime eccezioni, vista la fugace presenza non sono riuscito a vedere praticamente nessuno dei “soliti” amici. Mi spiace molto soprattutto non essere riuscito a fare servizio in biblioteca la sera, ma non essendo solo proprio non mi è stato possibile. Spero comunque di aver fatto una cosa utile nel riportare le due prove fatte e ci aggiorniamo tra qualche tempo con un articolo che tira le somme sulle uscite di questa chiusura del 2018, che mi pare alla fine non sia stata per nulla povera come si vociferava.

A presto