Lo ammetto, non ho resistito. A due anni e mezzo aveva già il suo primo GdT: Belfiorella.
Ho provato a farla giocare subito, spiegando le regole in corso d'opera, ma il dado è diventato presto un oggetto da lanciare, la pecorella pascolava con le colleghe della Lego Duplo e le tessere coi fiori, naturalmente, un bel prato fiorito.
Lì ho realizzato quello che sapevo già: forse era prestino. Ho riprovato un'altra volta dopo qualche mese, ma il fallimento è stato lo stesso, forse peggio dato che un paio di tessere si sono perse negli anfratti della casa: spunteranno fuori forse tra una decina d'anni, a giudicare da quello che riesce a nascondere e dai nascondigli impensabili che trova.
Ora che di anni ne ha tre e mezzo abbondanti (a Gennaio ne fa quattro), l'ha ritirato fuori lei e, alla sua richiesta “papà, giochiamo a Belfiorella?” ho riprovato.
Miracolo: il gioco ha funzionato e, finita la prima partita, vinta da lei, mi ha costretto a farne altre sette si fila. Sette. A Belfiorella. Che diciamocelo: fa ohibò pure per un bambino.
In Belfiorella hai un prato esagonale, con 6 tessere fiore di diverso colore, una su ogni lato. La pecora di muove sul perimetro di questo esagono secondo il tiro di un dado con le facce 1,1,2,2,3,pecora. La faccia “pecora” ti consente di spostarti dove vuoi. Dove si ferma, la pecora raccoglie il/i fiore/i presente/i. Poi si pesca, dalle tessere coperte, un nuovo fiore e lo si posiziona sul prato, in corrispondenza del suo colore. Alla fine vince chi ne ha raccolti di più.
Il gioco base prevede che la pecora maledetta giri sempre in senso orario – lasciando al giocatore zero scelta –, mentre la variante per esperti (ah ah ah) che tu possa scegliere ogni volta in che direzione andare. Naturalmente abbiamo giocato subito con questa: non potevo violentarmi oltre.
Otto partite a Belfiorella di fila sarebbero una tortura per chiunque... a meno che tu non stia giocando con tua figlia.
La soddisfazione di giocare finalmente con lei un gioco da tavolo è stata enorme e ancora di più quando la sera abbiamo rigiocato o il giorno dopo, quando l'ho vista apparecchiare correttamente da sola il tavolo, col prato e le tessere girate.
Adesso andiamo a caccia del prossimo gioco, anche perché mi devo rifare delle sconfitte subite: a Belfiorella, Sofia è molto più brava di me e quella maledetta pecora evidentemente mi odia. :)