Io ne ho provati solo tre: Renaissance, Pamir (2a ed) e Transhumanity.
Di questi Renaissance è quello che mi è piaciuto di più, ma è veramente ostico da mettere in tavola. Non puoi ripassarlo, dopo un po' che non lo fai, devi proprio ristudiarlo. E comunque se rifai una sola partita, è un po' come se la avessi buttata via, perché è estremamente denso di regole e cose che ti scappano.
Pamir mi è piaciuto, ma non mi ha entusiasmato, inoltre il reset della plancia dopo ogni scoring l'ho trovato anticlimatico e un po' povero, sia tematicamente che meccanicamente.
Transhumanity è quello col tema più affascinante, ma che ho sentito anche come più astratto, sia come ambientazione che come meccaniche. Inoltre come regole non l'ho trovato per nulla intuitivo e se devo fare quello sforzo allora gioco a Renaissance, che mi è piaciuto anche decisamente di più nell'innesco delle condizioni di fine partita, rispetto a Transhumanity.
Ora, leggendo Viking trovo:
- regolamento a livello di Pamir, quindi più facilmente assimilabile e ricordabile anche a distanza di tempo.
- ci sono comunque 5 condizioni di vittoria istantanea (agli scoring periodici) e una di fine partita, che mi lasciano l'ampio ventaglio strategico di un renaissance
- il tema mi attira molto più degli altri
- la possibilità di giocare in 6, in modo sia competitivo che collaborativo, mi pare un bel valore aggiunto.
Insomma, penso che per gli appassionati di Eklund e dei Pax, Renaissance rimanga il top, ma
per me personalmente - sulla carta - questo è più adatto e non rimarrà sullo scaffale dopo qualche partita.