DanieleDiRubbo
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Ho visto che su “Story Games” Vincent deve ancora risponderti sulle prime due perplessità, ma se permetti mi cimento anche io (farlo quando lui ha già dato le risposte è troppo facile).
Secondo me puoi tranquillamente cambiare questo aspetto del gioco: le meccaniche e l’esperienza non dovrebbero cambiare di molto. Stai solo facendo un color hack, e non ci vedo niente di male.
Copincollo da sopra: «Secondo me puoi tranquillamente cambiare questo aspetto del gioco: le meccaniche e l’esperienza non dovrebbero cambiare di molto. Stai solo facendo un color hack, e non ci vedo niente di male».
Perplessità #1: Perché un atletico giovane di 23 anni? Perché non un trentenne "normale", con cui mi sarei identificato di più? Posso capire la difficoltà di inserire personaggi con handicap (ciechi, in carrozzina, etc), ma personaggi "normali" in età adulta... che problema c'è?
Secondo me puoi tranquillamente cambiare questo aspetto del gioco: le meccaniche e l’esperienza non dovrebbero cambiare di molto. Stai solo facendo un color hack, e non ci vedo niente di male.
Perplessità #2: Francesca aveva inserito molti elementi "ospedalieri". Se l'avventura fosse stata effettivamente in un ospedale, secondo entrambi sarebbe stata più "naturale". Evitando roba assurda, ci sono motivi per cui il tutto deve per forza svolgersi in una fabbrica? Non basta un luogo più o meno labirintico da cui è difficile uscire?
Copincollo da sopra: «Secondo me puoi tranquillamente cambiare questo aspetto del gioco: le meccaniche e l’esperienza non dovrebbero cambiare di molto. Stai solo facendo un color hack, e non ci vedo niente di male».