In cima al podio sicuramente Arkham Horror: Il Gioco di Carte che, previo grande investimento di denaro, con le sue 6 campagne oltre a quella base, i suoi 7 scenari autoconclusivi (alcuni dei quali con un alto grado di rigiocabilità, Assassinio all’Hotel Excelsior e La Guerra degli Dei Esterni su tutti) e oltre alla possibiltà di scgliere tra oltre 30 investigatori e centinaia di carte per la personalizzazione del proprio mazzo, mi ha regalato tra cocienti sconfitte e gratificanti vittorie svariati mesi di gioco ai cui ancora altri mesi si accoderanno in futuro...
Al secondo posto a pari merito Sherlock Holmes: Consulente Investigativo di cui sono fiero possessore dei tre i cicli investigativi fino ad ora usciti: I Delitti del Tamigi e Altri Casi, Carlton House e Queen’s Park e Jack lo Squartatore e Avventure nel West End. Di cui in diversi mesi di gioco non sono arrivato nemmeno alla metà dei casi disponibili perdendomi ore nel tentativo di sbrogliare le ipotesi accumulate e le numerose piste errate, davvero un plauso ad un gioco davvero impegnativo e profondo. Non posso però separare da questo gioco la sua controparte ambientata nell'universo Lovecraftiano, ovvero Mythos che mutua le meccaniche del gioco sopracitato introducendo un paio di componenti originali che bene si sposano con tale ambientazione.
Al terzo posto TIME Stories: Revolution che insieme al suo fratello maggiore mi ha fornito momenti altalenanti con scenari alcuni decisamente più riusciti rispetto ad altri e che, rispetto sempre al predecessore ha snellito di molto la componentistica rendendolo molto più veloce e immediato. Purtroppo al suo attivo al momento ha solo uno scenario (Il Progetto HADAL) e aspetto con impazienza l'uscita di nuovo materiale, anche per poter sfruttare a pieno la componente Experience che punta a legare gli scenari l'uno all'altro dando un senso di continuità e progresso decisamente più marcato di quanto fosse prima.
Ci sono anche altri giochi che meritano una menzione, dotati di una grande componente narrativa e immersiva come Gloomhaven, Sword & Sorcery e Tainted Grail su tutti, ma che a causa della notevole e grande componentistica e complessità nella preparazione pre-partita spesso mi hanno dissuaso a giocarci in solitaria. Infatti il principale pregio dei tre titoli più giocati rispetto a gli altri è la velocità di preparazione e alla poca componentistica, di fatto non più di 10 minuti al massimo e sei pronto a giocare. Cosa non affatto da sottovalutare dovendo preparare e disfare tutto da solo...
Ovviamente tutto si basa su giochi da me posseduti e conosciuti, oltre ovviamente al gusto personale, e che credo diano il massimo da soli o in pochi giocatori e che in più persone tendono a scemare molto l'attenzione, l'interesse e la forte capacità immersiva.