Mi permetto di suggerirti questa lista che ho pubblicato tempo fa:
https://www.gioconauta.it/2020/04/scoprire-il-gioco-attraverso-i-libri/.
Poi in italiano da pochissimo si può trovare La
cicala e le
formiche, testo molto importante di Suits.
Appena ho un attimo poi vedo di riportare gli altri libri che ho in libreria sul tema.
Quando vedo liste così spero sempre di trovare qualche cosa di nuovo di interessante, ma poi il mio entusiasmo si spegne molto in fretta.
Di libri che parlano di giochi da tavolo in modo concreto ne vedo pochi (se non legati al game design). Trovo un vero peccato che molti libri si limitino a pipponi mentali su cosa sia il gioco in generale e pipponi mentali su come creare un gioco.
Giusto per fare un paragone, ecco perché reputo il libro "Zeit für Brettspiele" molto più interessante rispetto a parecchia letteratura che c'è in giro.
Non è nulla di accademico, ma riporta esperienze e testimonianze dirette di chi è il protagonista principale dell'hobby del gioco da tavolo. Siamo nell'ambito delle interviste giornalistiche, decisamente più piacevoli da leggere e parecchio arricchenti. Alla fine della lettura ho letto cose che mi interessava scoprire e sapere, non aspetti astratti e speculativi, ma concreti e reali.
16 articoli scritti da persone provenienti dai vari ambiti esistenti, per farsi un'idea a 360 gradi su come funziona e cos'è l'hobby del gioco da tavolo.
Si inizia con una persona che ha in mano un bar nel quale si possono giocare giochi da tavolo, come anche acquistarne (stile la Cimetta sul Comò a Roma). Parla della sua esperienza, di come è nato il tutto e come vanno le cose.
Poi è il turno di un autore rinomato come Stefan Feld. Parla di cosa significa essere autore di giochi da tavolo, che cosa si prova, quali esperienze positive e negative ha avuto, come procede nei suoi progetti, ecc.
Il terzo articolo è dedicato alla persona che gestisce la fiera di Essen (la più rinomata a livello mondiale). Cosa avviene durante la preparazione, quali aspetti bisogna prendere in considerazione, cosa è cambiato con gli anni, quali possibili trend ci sono nel mondo dei giochi da tavolo, ecc.
Nel quarto articolo è il turno di un produttore di giochi di carte e di giochi da tavolo. Spiega come si produce un gioco, quante copie si fanno in media di un titolo, quante copie vende un bestseller e quante un gioco meteora.
Il quinto articolo è per i cacciatori di perle nascoste, perché il focus è sui giochi sconosciuti provenienti dall'Asia e dal Sud America. L'autore dell'articolo gestisce un negozio che va a caccia di giochi del genere, non per forza belli e ben fatti, ma esotici e particolari, cose mai viste in giro.
Nel sesto articolo è il momento di sentire il rappresentante del rinomato premio Spiel des Jahres, il quale racconta che cosa consiste essere un giurato di un simile premio, come avviene la procedura di selezione, quali criteri deve avere un gioco per poter entrare nella categoria dei titoli papabili, quanto gioca, con chi gioca, cosa implica per un gioco vincere tale premio, quali conseguenze ci sono per quel gioco (in termini di vendite, la possibilità di mettere il logo sulla scatola, ecc.).
L'autore inoltre fa un breve paragone tra i boardgames e i videogames, e fa presente come uno degli ostacoli più grandi per la gente comune sia il regolamento dei giochi (da qui l'importanza di avere regolamenti snelli, con illustrazioni e ben scritti).
Il settimo articolo è dedicato a uno degli illustratori più quotati in circolazione, vale a dire Michael Menzel. Si scopre e approfondisce il mondo dei giochi anche da questa prospettiva: come si può rendere un gioco bello e pratico (tabellone, simboli, carte, immagini, pedine).
Menzel racconta poi come è nata l'idea di creare il gioco Le leggende di Andor, la cui peculiarità è quella di non avere un regolamento scritto in modo tradizionale.
Nell'ottavo articolo è il momento di sentire la rappresentante dell'archivio e museo di Nürnberg (Spielzeugmuseum und Deutsches Spielearchiv).
Il nono articolo è dedicato all'editore della casa editrice Alea (Ravensburger). Stefan Brück parla di come prima di pubblicare un gioco testa e propone modifiche ai giochi proposti dagli autori. Si pone anche la domanda di come dovrebbe proseguire il suo lavoro, su cosa puntare, ecc.
Nel decimo articolo viene dato spazio a degli youtuber famosi in Germania (Hunter & Cron), i quali raccontano cosa significa fare recensioni, pubblicare video con una certa regolarità. Si occupano inoltre anche dell'organizzazione di una convention, con rischi e problemi totalmente differenti.
Questo duo offre un'intervista stimolante e arricchente, parlando anche di alcuni cambiamenti che hanno percepito nel corso degli ultimi decenni (ad esempio il cambiamento di prospettiva con Spirit Island, da giochi in cui si colonizza a giochi in cui si difende la propria terra dai colonizzatori).
L'undicesimo articolo è dedicato all'editrice della Huch!, la quale parla della sua esperienza.
Nel dodicesimo articolo si lascia invece spazio alla persona che gestisce il settore Games nei Kickstarter, Luke Crane. Racconta come è evoluta la cosa, quali consigli lui personalmente darebbe a chi vuole lanciare un prodotto, quali sono stati i giochi da tavolo usciti su Kickstarter che hanno avuto maggior successo.
Il tredicesimo articolo si focalizza sull'editore della casa editrice Kosmos, anche co-autore della serie escape room in scatola Exit. Ralph Querfurth parla delle sue esperienze nei mondiali di Carcassonne (dove ha vinto in più di un'occasione), facendo presente come conoscendo sufficientemente bene il gioco si possa mitigare il fattore fortuna.
Poi parla del fenomeno delle escape room in scatola, in particolar modo di Exit. Parliamo di un prodotto che vende in modo impressionante. Un boom fuori di testa.
Nel quattordicesimo articolo ci si focalizza sugli scacchi, in particolar modo sulla creazione del database online per rendere accessibile a tutti le informazioni delle partite che si sono svolte in passato, cosa che ha permesso al gioco di diventare più democratico e avvicinabile da chiunque.
Il quindicesimo articolo si concentra su Stefanie Marckwardt, docente di scuola primaria e membro della giuria del Kinderspiel des Jahres. Parla del gioco all'età dei bambini e in ambito scolastico. Per i bambini giocare a titoli cooperativi risulta più semplice e piacevole, perché la vittoria o la sconfitta è condivisa, e quindi più facile da elaborare.
L'ultimo articolo è dedicato a Nuno Bizarro Sentieiro, autore di giochi da tavolo pesanti e attivo nella casa editrice What's Your Game? Nuno fa presente come la situazione in Portogallo sia differente rispetto a quella in Germania (il fenomeno dei giochi da tavolo è decisamente meno presente nella società), per poi parlare di come procede per creare giochi da tavolo pesanti.
Alla fine di ogni articolo c'è una selezione di giochi da tavolo, quelli di norma preferiti dalla persona che ha scritto l'articolo.
In definitiva, una lettura che ho trovato iper-interessante, con parecchie immagini illustrative di giochi da tavolo. Un libro che permette di conoscere meglio l'hobby dei giochi da tavolo, con esempi concreti e testimonianze dirette da ambiti e settori diversi. Il top!