Generale Processo e giudizio social: quanto ci siamo vicini?

[MMGrizzly]

Ne approfitto per riprendere la questione nata dal ormai celebre topic su Tascini and co.
Come già detto, spesso nei film o telefilm di fantascienza di fa riferimento a società prive di un sistema giudiziario come lo conosciamo oggi.
Esso viene sostituito da processi fatti in dirette social.
Alcuni esempi li potete trovare qui:
The Orville Ep. 7 "La maggioranza vince"
Black mirrow serie 3 Ep. 1 "Nosedive"
(Questione leggermente diversa ma simile).
Ovviamente se conoscete altri esempi letterari o cinematografici aggiungeteli pure.
Oggi molti vengono licenziati proprio dopo un giudizio social emesso dal popolo. Volevo approfondire anche la questione Cara Dune/Gina Carano et simila con altri casi analoghi del passato e di oggi. Casi un cui è il pubblico a decidere chi verrà licenziato e perché lo merita.
Quanto siamo vicini a questa realtà?

 

[linx]

Guarda... siamo in mano, nei paesi democraticamente evoluti, a governanti eletti praticamente tramite slogan pubblicitari e simpatia perché la maggioranza di persone non ha certo voglia, ammesso che ne sia in grado, di informarsi se sia possibile giudicarli sul merito. La capacità comunicativa davanti a tutte le altre.
Ti ricordo che in America già ci sono le giurie, che sono un passo avanti verso il giudizio via social. E se vedi Bull capisci come lì tutto sta nell'influenzare le opinioni. Basta passare le giurie allo smart working, aumentarne il numero e ci siamo.

Interessante per l'argomento il manga Demokratia, dove le azioni di un avanzatissimo androide vengono decise da decine e decine di persone che hanno istallato un'App sul loro computer che propongono cosa fargli fare e poi votano fra le 3 opzioni più proposte +la più strana. Si vede come l'etica non è una cosa così semplice da gestire e come di solito non è la maggioranza a gestire al meglio le cose.

 

[faro59]

Quanto siamo vicini a questa realtà?

Ci siamo già dentro...

 

[GGG]

In Italia ancora no, ma in America credo che siano messi molto male

 

[MMGrizzly]

Guarda... siamo in mano, nei paesi democraticamente evoluti, a governanti eletti praticamente tramite slogan pubblicitari e simpatia perché la maggioranza di persone non ha certo voglia, ammesso che ne sia in grado, di informarsi se sia possibile giudicarli sul merito. La capacità comunicativa davanti a tutte le altre.
Ti ricordo che in America già ci sono le giurie, che sono un passo avanti verso il giudizio via social. E se vedi Bull capisci come lì tutto sta nell'influenzare le opinioni. Basta passare le giurie allo smart working, aumentarne il numero e ci siamo.

Interessante per l'argomento il manga Demokratia, dove le azioni di un avanzatissimo androide vengono decise da decine e decine di persone che hanno istallato un'App sul loro computer che propongono cosa fargli fare e poi votano fra le 3 opzioni più proposte +la più strana. Si vede come l'etica non è una cosa così semplice da gestire e come di solito non è la maggioranza a gestire al meglio le cose.

Interessante andrò a vederlo.
Intanto mi viene in mente Psychopass(anime e manga) dove il sibill sistem controlla e decide per tutti su base statistica. Si riduce il crimine a costo dell'individualità.

 

[Pilota]

L'interprete di Cara Dune ha infatti rivelato di non essere stata contattata dai suoi superiori, ma di aver appreso la notizia come un qualsiasi altro fan dello show. La Carano ha anche rivelato che la Disney in precedenza le aveva impedito di fare qualsiasi conferenza stampa per la seconda stagione di The Mandalorian a seguito della sua sconsiderata presa in giro dell'uso del pronome.

"All'inizio dell'anno scorso, prima che uscisse The Mandalorian, volevano che usassi le loro parole per una dichiarazione in cui scusarmi sull'uso del pronome. Ho rifiutato e ho offerto una dichiarazione con parole mie", ha detto l'attrice. "Ho chiarito che non volevo di certo offendere la comunità transgender, e stavo solo tentando di attirare l'attenzione su quanto accadeva in giro sull'utilizzo dei pronomi".

Dopo le prime reticenze, la Carano ha poi ceduto alle pressioni dei dirigenti Disney, rimuovendo il post dai social network e accettando di scusarsi con le loro parole solo per non ledere il duro lavoro di tutti quelli che avevano preso parte a The Mandalorian: "Non volevo causare danni a tutti quelli che hanno lavorato al progetto, quindi ho detto, 'OK'. Quella è stata l'ultima volta che sono stato contattata per qualsiasi tipo di dichiarazione pubblica o scuse dalla Lucasfilm".

Link

che fosse stata ripresa in privato in precedenza era abbastanza palese, che comunque ora si venga licenziati senza manco venirlo a sapere è proprio carino

 

[esyak]

I processi fatti in diretta non sono un'invenzione dell'epoca attuale.
Ricordiamoci che al tempo dei romani, era il pubblico, durante gli scontri nelle arene, a decidere chi dovesse vivere o morire.
Ci siamo evoluti tecnologicamente, ma in fondo siamo rimasti a 2000 (e oltre) anni fa.

 

[Lorenzo7]

Quanto siamo vicini a questa realtà?

Sveglia! è già così da anni!

 

[Jibril]

Bah, direi che si sta discutendo del nulla. Questo perché ci ostiniamo a valutare la società americana con il metro europeo e italiano.
La rivoluzione culturale che l'America sta vivendo è figlia della loro società, a tutti i livelli. È giusta? È sbagliata? Dipende dipende dipende. Ma al momento se vuoi rapportarti con quella zona del mondo, gli standard sono chiari.

Processi mediatici, esistono da sempre, anche qui. Se proprio vogliamo parlare di quelli americani, i doppi standard ci sono stati e immagino ci saranno.
Per come la vedo io, a meno che la si spari grossa, dovrebbero lasciare il tempo che trovano (ergo rimanere chiacchere da bar).

Riguardo ai telefilm, a parte un episodio di black mirror non mi viene in mente altro. Però molte serie TV si basano o hanno nella trama un processo del pubblico come plot. Penso a Got con la walk of shame di cercei