Space Empires. Le insidie dello spazio profondo

il mietitore

Babbano
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Confederazione dei Droidi (gialli): Alex Isabelle
Shogunato Stellare (verdi): Andrea Benassi
Giunta Militare della Terra (blu): IA
Trogloditi dello Spazio (rossi): IA

Il Settore, dominato dai due popoli alleati degli Shogun e dei Droidi, si trova a vivere un periodo prolungato di pace e prosperità. Questo è alimentato dalle ricchezze provenienti dalla Capitale Galattica, un pianeta dello spazio profondo, in verità semplice da raggiungere per via di un wormhole. La Capitale è il centro del controllo su questo Settore, e viene governatao dai due popoli di cui sopra. È nota la presenza di alieni, nello spazio profondo, ma non è oggetto di reali considerazioni. Gli Shogun e i Droidi non hanno interessi di espandere i propri imperi.

D'un tratto, tuttavia, si diffonde un allarme: due popoli esterni stanno avviando operazioni militari su larga scala. Il primo proviene dal pianeta Terra ed è dominato da una Giunta Militare estremamente disciplinata; l'altro è un popolo inferiore che non compare nelle enciclopedie della Capitale Galattica; si sa solo che proviene dal pianeta Altair, e si sospetta che sia decisamente poco avanzato. Il loro obiettivo è occupare rapidamente quanti più pianeti possibile, così da acquisire un enorme potere economico e diventare i nuovi dominatori del Settore, costituendo un centro di potere alternativo, e molto più solido, rispetto alla Capitale Galattica.

Non intendono farlo in modo pacifico. Sanno bene che gli Shogun e i Droidi non gli permetteranno di crescere indisturbati. Il Settore sprofonda quindi, immediatamente, nella guerra aperta.

Mentre gli aggressori avviano la preparazione del loro esercito e ricercano tecnologie belliche adatte all'avventura che stanno per compiere, gli Shogun e i Droidi decidono che bisogna esplorare i loro sistemi limitrofi per cercare risorse in vista della guerra. Viene quindi attivata la flagship shogunita, che prima ancora di esplorare lo spazio vicino, quello privo di minacce, procede ad esplorare un sistema posto nello spazio profondo, trovandovi... un'ameba spaziale.

La notizia colpisce le autorità della Capitale Galattica come una secchiata d’acqua ghiacciata, e proietta l'alleanza degli Shogun e dei Droidi nel caos. L’ameba non è un pericolo da prendere alla leggera, e di fatto porta il numero di fazioni coinvolte in questa guerra a tre.

Trattasi di un enorme abitante alieno dello spazio profondo, impossibile da danneggiare fino a che non saranno condotte opportune ricerche, e che comincerà a riprodursi da qui a pochi anni. Un'ameba che si riproduce lo fa per gemmazione. Il numero di amebe spaziali cresce secondo un tasso esponenziale: da una ne nascono due, da due ne nascono quattro, da quattro ne nascono otto; nel farlo dilagano nello spazio circostante. Per di più, esse divorano tutto ciò che trovano, il che è un problema immediato, dato che questa prima ameba è stata trovata proprio di fianco al pianeta natale shogunita. È un affare molto serio, che richiede la massima, immediata attenzione. La questione della guerra contro gli altri imperi viene quindi accantonata: gli Shogun sviluppano immediatamente delle navi da ricerca, mentre i Droidi preparano delle mine, da utilizzare per controllare l'espansione delle amebe qualora le ricerche dovessero tardare ad ottenere risultati. Nel frattempo, essi cominciano ad armare una flotta che possa distruggere l'ameba immediatamente una volta che la ricerca degli Shogun sarà terminata.

La Giunta Militare della Terra lancia intanto una prima flotta esplorativa. La destinazione è un pianeta nel sistema Draconis, uno dei sistemi più vicini al pianeta natale dei Droidi, attualmente disabitato. Il viaggio si prospetta lungo, ma inaspettatamente essi trovano lungo la strada un altro pianeta a due passi da casa, Cygni, abitato da una razza aliena inferiore. Decidono che quello per adesso è una meta sufficiente: ne distruggono la flotta, scendono sul pianeta, e lo annettono come propria provincia.

Una piccola flotta degli altri alieni, i misteriosi Trogloditi che supportano l’iniziativa militare della Giunta della Terra, lascia intanto il pianeta Altair, con destinazione la Capitale Galattica. Quest'ultima va difesa a tutti i costi. Approntata una flotta d'emergenza gli Shogun, che ancora non hanno finito di analizzare l’ameba, si preparano ad uno scontro che si anticipa arduo, lanciandosi a piena potenza nell'orbita alta della Capitale Galattica. Tuttavia, stavolta tocca all’impero nemico fare una sgradita sorpresa. Entrando in un sistema adiacente l'anello di nebule che circonda la Capitale la flotta di Altair individua un'enorme, misteriosa macchina, che dà segni di attività nel momento in cui le navi si avvicinano. Trattasi di una Macchina del Giudizio, un enorme dispositivo meccanico capace di demolire interi pianeti, lasciato qui da qualche antico popolo alieno, forse dagli antichi abitanti della Capitale Galattica. Ne nasce una battaglia che porta alla distruzione della flotta di Altair, tra le grida di giubilo degli Shogun.

Dopo due anni di ricerche si scopre intanto su quale frequenza sintonizzare i laser delle navi da guerra al fine di abbattere l'ameba. Immediatamente le viene spedita incontro un gruppo variegato di navi dei Droidi, tra le quali si conta un incrociatore, qualche destroyer, i tre scout con cui era cominciata l'esplorazione dello spazio, e la flagship dei Droidi. La battaglia è cruenta. I Droidi e fatica riescono a colpire l'ameba, la quale ad un certo punto riesce a fagocitare metà di questo gruppo d'attacco in un unico boccone. Tra le navi perse si conta anche la flagship. Gli scout rimanenti riescono a terminare il lavoro.

La sconfitta dell'ameba è una notizia sicuramente buona; resta il dato di fatto amaro che l'economia degli Shogun e dei Droidi, in questi primi anni di guerra, è stata devastata da questo primo, sgradito incontro nello spazio profondo. Gran parte dei loro sistemi vicini sono ancora da conquistare, ed i nemici già pensano a campagne offensive. Ecco infatti che dal pianeta Terra si distacca una seconda flotta esplorativa. La destinazione sarebbe ancora una volta Draconis... ma ancora una volta la flotta trova un pianeta ignoto nello spazio profondo, stavolta nel sistema Aries, e decide di colonizzare quello. A questo punto, l'alleanza della Giunta Militare e dei loro sub-alleati è a metà strada verso la vittoria.

La Macchina del Giudizio, assurta a quarta potenza in gioco, a quel punto avrebbe potuto dirigersi verso la Capitale Galattica, attaccando la flotta dello Shogunato per poi procedere alla completa, immediata, demolizione del pianeta. Gli ufficiali shoguniti già si cagano addosso all’idea di dover resistere a quella potenza distruttrice, e cercano di capire come venirne a capo. Nel frattempo, tuttavia, una seconda flotta proveniente da Altair, stavolta molto ben armata, si avvicina alla Macchina del Giudizio, entrando nel suo radar. A questo punto è soltanto il caso a determinare il movimento della Macchine del Giudizio, e il caso vuole che essa decida di affrontare la flotta dei Trogloditi. Nella nuova battaglia che ne segue la Macchina viene distrutta, ma la flotta troglodita, diretta non alla Capitale Galattica bensì alla colonia shogun sul pianeta Kronos, ne esce decisamente malconcia.

Per merito delle conquiste della Giunta Militare e di alcuni minerali raccolti strada facendo dalle flotte loro e dei loro compagni primitivi, a questo punto, è ormai prossima la sconfitta per l’alleanza di Droidi e Shogun: ancora una colonia, infatti, e questi dovranno accettare l'autorità dei nuovi regnanti del Settore. L’imminente battaglia per Kronos è quindi una battaglia all'ultimo sangue, fondamentale per gli sviluppi della guerra. La flotta degli Shogun, quella inizialmente mandata a difendere la Capitale Galattica, viene reindirizzata su questo pianeta il più velocemente possibile. Qui ha dunque luogo la battaglia, cruentissima, al termine della quale sopravvive solamente una nave shogunita. La flotta dei Trogloditi è stata distrutta.

Tra altre grida di giubilo si leva dunque un comunicato a tutti i popoli fedeli alla Capitale Galattica: la guerra non è ancora persa.

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