trovatemi 'sto gioco!

[ges175]

Sto ascoltando su Radio2 la trasmissione "Grazie per averci scelto" e l'argomento di oggi tratta delle "idee rubate". Qualche minuto fa ha telefonato in trasmissione un signore della provincia di Frosinone che ha detto di aver inventato tempo fa un gioco da tavolo la cui idea gli sarebbe stata rubata da una nota casa editrice italiana. Non ha voluto dire il titolo, ma il gioco in questione avrebbe un tabellone con un disegno a cerchi concentrici e prevederebbe l'uso delle carte. In particolare, la casa editrice furbetta avrebbe prodotto il suddetto gioco modificando una o due regole e appiccicandoci una ambientazione tratta da un fumetto.
Qualche idea?

 

[Gurgugnao]

Dylan dog aveva cecrchi ed è un fumetto... si fa per parlare eh! :grin:

 

[ges175]

Dylan dog aveva cecrchi ed è un fumetto... si fa per parlare eh! :grin:

sarà sicuramente una coincidenza

 

[Angiolillo]

Del gioco da tavolo di Dylan Dog, ufficialmente frutto dei "creativi" interni di Clementoni, posso dire che si mettono assieme le carte per comporre una trama d'indagine.
Come in "Stardust", che è mio e di Giorgio Paglia, dove le trame erano cinematografiche.
E come in "Ronny Balboa", versione precedente di "Stardust" fermatasi allo stadio di prototipo, che era ambientata su un investigatore dei fumetti.
Il prototipo di "Ronny Balboa" era dei primi anni '90, e dopo che ho pubblicato assieme a qualche coautore "Dinoland" con Clementoni, gli ho proposto una sua evoluzione come gioco da tavolo giallo. L'elemento della composizione delle trame era il fulcro. Dopo qualche mese l'ho visto in Dylan Dog, ed è sicuramente una coincidenza, eh! Da allora, altra curiosa coincidenza, non ho mai più proposto un prototipo a Clementoni.
Però forse abbiamo scoperto da dove vengono le due regolette appiccicate al gioco frusinate...

 

[ges175]

Del gioco da tavolo di Dylan Dog, ufficialmente frutto dei "creativi" interni di Clementoni, posso dire che si mettono assieme le carte per comporre una trama d'indagine.
Come in "Stardust", che è mio e di Giorgio Paglia, dove le trame erano cinematografiche.
E come in "Ronny Balboa", versione precedente di "Stardust" fermatasi allo stadio di prototipo, che era ambientata su un investigatore dei fumetti.
Il prototipo di "Ronny Balboa" era dei primi anni '90, e dopo che ho pubblicato assieme a qualche coautore "Dinoland" con Clementoni, gli ho proposto una sua evoluzione come gioco da tavolo giallo. L'elemento della composizione delle trame era il fulcro. Dopo qualche mese l'ho visto in Dylan Dog, ed è sicuramente una coincidenza, eh! Da allora, altra curiosa coincidenza, non ho mai più proposto un prototipo a Clementoni.
Però forse abbiamo scoperto da dove vengono le due regolette appiccicate al gioco frusinate...

Ma guarda tu che combinazione!!

Meno male che sto leggendo il libro di Ennio Peres "Un mondo di coincidenze" che questi fenomeni li descrive bene, altrimenti chissa cosa andavo a pensare... :lol:

 

[Angiolillo]

Comunque coincidenze vere se ne danno, come conferma Ennio. Anche nel campo dell'ideazione dei giochi. Dopo decenni che non uscivano giochi su Ulisse, e senza che il tema fosse tornato di particolare attualità per colossal hollywoodiani o best-seller sull'eroe greco, a Norimberga 2001 la Winning Moves ne ha presentato uno mio e di Paglia - Ulysses - in cui i giocatori sono gli dei e muovono tutti, di qua e di là, la stessa pedina che raffigura la nave di Ulisse. Quella stessa edizione di Norimberga, la Jumbo ne ha presentato uno di Dominique Ehrhard - Odysseus - in cui i giocatori sono gli dei e muovono tutti, di qua e di là, la stessa pedina che raffigura la nave di Ulisse. Il gioco l'ho sviluppato nell'anno passato a laurearmi, senza andare alle fiere, mentre Paglia ed Ehrhard le fiere non le frequentano... Nessuna occasione di scopiazzarci a vicenda: lì la coincidenza è purissima.