Il gioco è a mio parere sicuramente un passo avanti rispetto all'edizione Games Workshop. E' meno superficiale ed aleatorio dei quello che può apparire alla prima partita e richiede un po' di pratica per entrare bene nel meccanismo.
Il sistema delle carte azione è a mio parere molto ben fatto e ragionando sulla situazione in mappa e sulle carte giocate dagli avversari si possono adottare strategie di gioco interessanti. Non è un wargame nel senso proprio del termine perché città e territori hanno meno importanza che gli eserciti ... una città si può riconquistare mentre perdere molti uomini è un evento da cui è difficile rirpendersi.
Un po' come in Keythedral il finale a volte giunge prima di quanto tutti si aspettino e per questo è molto importante il comportamento nelle prime mosse e il posizionamento iniziale. Il sistema di punteggio progressivo è secondo me molto bello perché diventa importante, ai fini della vittoria finale, il comportamento in ogni mossa. E' chiaro che l'ultima mossa (e quale sarà risulta presto evidente da un conto dei punti influenza ancora disponibili) è determinante; lasciare esposto il fianco ai nemici, o la propria fortezza, nelle fasi finali del gioco significa venir tagliati fuori dalla vittoria finale.
Aspetti un po' macchinosi nella vecchia edizione come le spedizioni e le città oltremare sono stati sistemati in maniera egregia ed ora influiscono nel gioco opportunamente.
Non è, anche se può apparir diversamente, un gioco diplomatico o profondamente strategico come potrebbe essere Il Troni di Spade; è più immediato e più basato sulla conquista anche se, come detto all'inizio, per padroneggiare bene certi meccanismi è necessario giocare almeno un paio di partite.
Sicuramente voglio continuare a giocarlo perché sono convinto che cresca di valore con il tempo e l'esperienza, ma già così, per materiali, fluidità del gioco, regolamento e coinvolgimento merita un voto alto.
Commento basato su poche (meno di 5) partite