Agzaroth ha scritto:ma no dai...proprio come game design, organicità, idee, realizzazione, quoto tutto quanto detto da Acidshampoo. Gugong mi fa venire in mente Bora Bora: idea centrale potenzialmente col botto, buttata via nella realizzazione del gioco (anche più che in Bora Bora).
Architetti è pure un altro segmento e un altro target, ma se vogliamo ha scelte da fare più interessanti e tese che non Gugong, che invece tra due dovrebbe essere quello più per gamers. Ma alla fine per gamers ha solo le regole dense e arzigogolate, poi la profondità di gioco latita alla grande.
Ah, interessante tu vada a citare
Bora Bora, su quello hai pienamente ragione.
Per quanto riguarda
Gugong, devo aver giocato a un gioco diverso perché mi ha garantito una sfida appagante, vuoi per la gestione dei servitori - la scelta di quando fare l'azione potenziata e quando accontentarsi della più debole, rischiare a bloccarli in decreti, carte aggiuntive, doppio servitore e PV -, vuoi per le scelte sofferte tra azione e carta che ti prendi in cambio - basse con azione aggiuntiva o alte che ti garantiscono più libertà e meno costi, o forse è preferibile puntare sulle corrispondenze con i dadi? -.
Insomma, non mi ritrovo proprio in frasi che lo dipingono come un gioco banale, addirittura il peggiore dell'anno, uno scempio di game design che non doveva essere prodotto.
mistake89 ha scritto:A me è piaciuto. Non è un capolavoro, ma l'ho trovato sfidante il giusto.
Concordo, non sto certo dicendo sia un capolavoro ma un prodotto onesto che per il momento merita senza problemi di stare in collezione, poi boh, magari tra 3-4 partite mi viene a noia, questo non lo so, di certo non starò a chiedermi perché questo gioco esiste.
