Daishi ha scritto:Come già scrissi una volta, tecnicamente un backer non preordina un prodotto, bensì contribuisce economicamente alla creazione e produzione di un prodotto in cui crede; per ringraziare i backer, a seconda del contributo dato, il creatore regala un gadget o, spesso, il prodotto stesso che è stato prodotto grazie alla suddetta raccolta fondi.
La casa può essere anche un colosso pieno di soldi come cmon e usare kickstarter solo come piattaforma di preorder, ma il "contratto" che si sottoscrive con l'iscrizione è quello per una raccolta fondi con le conseguenti regole che lo riguardano, quindi a chi non sta bene torni pure a preordinare in negozio.
Concordo che il fastidio di una comunicazione assente potrebbe essere risolto facilmente e fa preoccupare inutilmente, oltre al fatto che dovrebbe essere l'aspetto in un certo senso di punta del progetto, perchè kickstarter verte proprio sul fatto che i finanziatori vengano coinvolti attivamente e informati costantemente riguardo al progetto, ma lamentarsi in ogni topic dei ritardi lo trovo veramente senza senso.
Mi ricorda un po' gli albori dello shopping online, quando c'era quella categoria di persone che puntualmente si facevano mille seghe mentali del tipo "online costa meno, ma se mi si rompe? devo pure pagarlo per rispedirlo? una settimana di spedizione?? ma io lo pago subito e lo voglio subito", insomma le classiche persone che vogliono la botte piena e la moglie ubriaca fradicia ma ancora in grado di fare sesso selvaggio mentre addirittura cucina il piatto preferito del marito...
Riassumendo, se il valore aggiunto delle esclusive e del prezzo notevolmente ridotto non riescono a bilanciare il desiderio di un customer service efficiente e rapido, comprate in negozio, così se arriva qualcosa di rotto vi fate sostituire immediatamente il gioco senza aspettare i ricambi per mesi.
Diversamente mettetevi il cuore in pace e dimenticatevi di aver fatto il pledge.
Mille minuti di applausi per te.
