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LordDrachen ha scritto:Secondo me questo mantra della "VERA DIVULGAZIONE" che ho vissuto sia nei gdt, che in altri miei interessi, è semplicemente molto sbagliato.
LordDrachen ha scritto:Semplicemente invece di organizzare conventions, presentazioni, ecc, è più importante trasmettere la passione, e significa in prima istanza essere, appassionati, parlare di giochi (tet a tet ovviamente!), giocare e far giocare.
LordDrachen ha scritto:E' inutile tentare di forzare la gente a giocare se fino all'altro ieri giocava a Yu-Gi-Oh o se è appassionata di ritrattistica fotografica.
LordDrachen ha scritto:Ma la migliore utenza in assoluto è quella che ti viene a cercare da sola, perché se sei un potenziale appassionato non aspetti la pappa pronta.
LordDrachen ha scritto:La divulgazione ad antani sblindo fa vendere copie del filler del momento
LordDrachen ha scritto:ma non crea affatto sinergia tra appassionati.
LordDrachen ha scritto:E la sinergia manca perché c'è contrapposizione tra mondi
Mik ha scritto:Elabora, grazie :)
yon ha scritto:Però Galandil devi spostarti per andare a casa del tuo amico, devi spostarti per andare in associazione, devi spostarti per raggiungere il tuo amico che dista 100 Km. E' completamente diverso.
Un conto è dire: ho finito di lavorare, mi aspetta la sedia del computer: la giornata è finita.
Un altro è dire: ho finito di lavorare, mi organizzo a vado là.
Mi sembrava lineare.
Tutto quello che avevo esposto prima, e mi sembrava di averlo scritto un paio di volte chiaramente, è esclusivamente un mio punto di vista ed un modello futuribile. Non discuto di oggi dove ci sono 4 GdT che usano le app e tutto il resto del mondo no, discuto di uno scenario in cui le app hanno preso piede e sono correntement eusate, o nel quale le piattaforme online hanno pressoché sostituito il GdT. E non dico nemmeno che questo accadrà di sicuro, tutti pensavano che i videogames avrebbero sostituito i GdT invece per adesso pare proprio che non sia così. Parlo di una possibile tendenza.
Mmh... diffido della psicologia e della psicanalisi, quindi non posso nemmeno invocare un qualche studio che ci porti dei dati su questo problema.
Secondo me però è diverso: lo schermo deforma sempre i rapporti, inoltre le persone che conosci dopo in live quanto le frequenterai? Poco. Se andiamo al bar io e te un paio di volte magari ci troviamo simpatici e pensiamo di aver intessuto un rapporto positivo.
Un altro paio di maniche è il rapporto che posso costruire con persone che frequento con più intensità. Insomma, non si può volere tutto in questo mondo, e non credo si possa pretendere di voler a tutti i costi avere relazioni vere e stabili con persone a 500 Km di distanza, la rete illude di aggirare questo problema.
In effetti la rete illude su molte cose, ma questo è un altro discorso.
Ecco, in questo caso invece ci sono moltissimi studi a supporto di quello che ho affermato. E la cosa mi sembra anche logica. Oltretutto da dietro uno schermo non percepisci le espressioni e tutti quei comportamenti e mimiche che aiutano ed inducono a tenersi a freno, a capire con profondità e tutto il resto. Abbiamo problemi perfino con le emoticons in un forum, figurati il resto.
Secondo me stai confondendo due piani. Un conto è l'interazione del giocatore con il gioco: in questo ti dò assolutamente ragione, ci eravamo presi a sediate in un altro thread di cui non mi ricordo il titolo, sul fatto che i videogames attuali sono tipo Windows: avanti avanti avanti installa e non hai capito un tubo di cosa hai fatto, o comunque è troppo semplicistico, non ti fa nemmeno prendere la briga di sforzare il cervello a superare qualcosa, a comprendere e via dicendo.
Tutt'altro piano è quello della sensazione che rendono. Un conto è giocare, che so, a Skyrim dove io (sì io, il Pg è una mediazone di chi gioca) spacco il barile in mille pezzi, vedo l'Orco Gigante che mi sbava davanti, cammino in mezzo alle fronde e sento il cinguettare degli uccelli. Un altro è giocare a Puerto Rico dove le merci sono dei cilindri colorati.
Mi pare lapalissiano.
Sul fatto poi che gli algoritmi di alcuni videogames siano più semplici può essere vero ma come fenomeno degenerativo. Age of Empires o Faraon hanno un sistema di tecnologie e di scelte molto più articolato di Clash of Cultures o di Mare Nostrum e comunque il fulcro del discorso è che con la app puoi permetterti di fare calcoli durante la partita che con un boardgame classico non puoi fare: introduci quindi un calcolatore che supera le capacità umane e, di conseguenza, ti avvicini ai videogames.
Mik ha scritto:Occhio, che soprattutto nel mondo del bg, pochi di quelli che giocano frequentano online.
Del mio gruppo ci sono solo io che scrivo spesso in tana. 2 quasi nulla e manco leggono. Altri 2 non so neppure se si siano iscritti perché il gioco "parlato" non gli interessa.
E anche alcune persone conosciute alla play o tramite Math trade, la tana non la frequentano minimamente.
A tanti ho notato che piace giocare e trovarsi live per i bg e non hanno interesse a partecipare on line nei forum a questa attività per molti motivi
Archie ha scritto:Molto sbagliato? Siamo in un portale che è emanazione virtuale di un'associazione che fa della DIVULGAZIONE il suo scopo statutario. Dov'è l'errore?
Non è forse vero che molti novizi iniziano coi filler e poi vanno "oltre"?
E, perdonami, la "sinergia tra appassionati", in un contesto divulgativo, che scopo avrebbe?
La sinergia, in un ottica di sviluppo della base di questo hobby , sarebbe utile crearla e svilupparla non tanto tra appassionati di questo o quello, ma tra attivi e volenterosi divulgatori. E tra essi e gli altri operatori del settore. E' questo che, casomai, a volte manca. Anche perchè a tanti (e io aggiungerei, a troppi) piace semplicemente coltivare il proprio orticello, piccolo o grande che sia, fisico o virtuale che sia.
Sempre e rigorosamente a mio modesto avviso.
Mik ha scritto:A tanti ho notato che piace giocare e trovarsi live per i bg e non hanno interesse a partecipare on line nei forum a questa attività per molti motivi
kagliostro ha scritto:gen0 ha scritto:alchimisti senza app non avrebbe senso.
Ad essere proprio pignoli, Alchimisti senza app è giocabile lo stesso e ha comunque senso.
Xcom invece è totalmente dipendente dall'app, golem arcana non conosco.
yon ha scritto:gen0 ha scritto:perchè quindi dovrebbero stare lontane?
cioè per quale motivo? Dico a parte la paura arcaica del cerusico che vuole continuare ad usare le sanguisughe ed assaggiare l'urina per verificare se uno è diabetico mentre guarda con sdegno a strumenti del demogno come il glucometro elettronico
Lo so che si tratta di una battuta, però chiedo la cortesia di non dare del cavernicolo (o del talebano) a chi mostra le proprie perplessità sulle magnifiche e progressive sorti della nuova religione del terzo millennio, cioè la Scienza inarrestabile che fa il bene dell'umanità.
[offtopic]Anche perché se sconfiniamo, ad esempio, sul campo della medicina ci sarebbe parecchio da ridire, ma temo che ci vorrebbero settemila pagine di OT quindi tagliamo subito[/offtopic]
E veniamo al punto:
donhaldo ha scritto: Tanto io la mia collezione di gdt in scatola ce l'ho e nessuno me la toglie.riccardo favalli ha scritto:io non credo che sostituirà mai le scatole di cartone, ma sinceramente non provo neanche tutto questo astio nei confronti del progetto, se esce me lo compro quasi sicuramente se il costo al mese non è eccessivo perchè no?
Eh, ok, avete la vostra collezione di GdT di cartone ed alcune certezze, occhio però a cosa può succedere in futuro. Non dico che andrà per forza così, però mi limito a prospettare uno scenario. Per esempio:riccardo favalli ha scritto:Comunque la tecnologia sarà sempre piu' presente nei giochi da tavolo, se ricordo bene durante la conferenza al Gencon 2015 Petersen (se non erro) della FFG ha sottolineato l'importanza di Xcom e di avere parecchi progetti per il sistema ibrido app + gioco da tavolo .
questo già ci dà un'idea di come può andare a finire e ridimensionare le citate granitiche certezze. Peraltro sarebbe una decisione presa dall'alto, cioè dai vertici del mercato, e poi imposta all'utenza (perché poi ci scanniamo in altri thread chiedendoci perché il mercato va così e cosà e cosa chiedono i giocatori ed il mercato che si adegua...). Dopodiché si innesca il circolo perverso che i giocatori, magari provenienti anche dall'area videogamers, si comprano i giochi elettronici e questi ultimi mangiano sempre più quote di mercato ai danni di quelli tradizionali, alché:
Archie ha scritto:Posso scegliere. Possono scegliere tutti. Libertà per libertà. Dov'è il problema?
ecco che potrebbe invece diventare un problema anche per chi gioca solo con legno e cartone.
Ripeto, non dico che deve andare per forza così, però il problema io me lo pongo e le antenne le tengo diritte. Anche perché se il capoccia di FFG fa un'uscita del genere occorre annetterci il suo peso. Uno può anche avere la propria collezione di GdT ma poi in futuro cosa fa se tutti i GdT si sviluppano con l'elettronica? Non compra più nulla e rimane confinato nel suo limbo del passato? E' un rischio e io non sarei così matematicamente certo che il cartone non verrà mai sostituito. Il che, ovviamente, porta ad altre pesanti conseguenze:
LordDrachen ha scritto:E' un centro virtuale di aggregazione molto buono (il forum), ma sembra un ritiro di vecchie glorie. Come tutti i forum del resto.
Quanta gente è incuriosita dalla TdG e dal suo modo di divulgazione? Una piccola parte.
TdG è visto come sito di informazione ludica non è un modello di diffusione, perché il mondo ampio del gioco è veicolato a settori stagni, anche qui sopra.
LordDrachen ha scritto:E poi ci sono delle difficoltà molto precise nella diffusione del gaming che rendono anche club/associazioni spesso armi caricate a salve.
Io credo che quando il modello di divulgazione sia in estrema sintesi uguale tra case editrici e club (ti faccio giocare, così ti appassioni) ci sia
qualche problema di fondo nei tempi e nei modi.
LordDrachen ha scritto:Credo in definitiva che nessuno che voglia diffondere il ciclismo venga direttamente da me con la bici, ma sono io che vado in bici e poi conosco gente con cui girare in bici.
LordDrachen ha scritto:Io credo che TdG sia un gruppo allargato di amici, i club sono gruppi ristretti di amici. Per giocare ti servono amici, non sempre ti trovi bene con nuovi gruppi.
LordDrachen ha scritto:Si utilizza il termine "forzatura" perché o la gente è la tipica distratta dal nuovo, cioè "troppobbello troppobbello" per 10 minuti poi cambia coordinate, oppure è già predisposta a essere appassionata e con una connessione internet trovi tutto quello che ti serve. Se poi conti che molta gente gioca in casa coi loro amici il tuo concetto di divulgazione è spesso irrilevante.
LordDrachen ha scritto:Io mica ho cominciato a giocare per la TdG. E così gran parte della gente che frequento.
LordDrachen ha scritto: Io di reclutare il giocatore occasionale che non gliene po' fregà de meno se un gioco è bilanciato, euro o american, ecc ecc ma che gioca come riempitivo perché al momento non c'è niente in tv non mi interessa.
LordDrachen ha scritto:E mi pare che quel modello di divulgazione aumenti le vendite dei giochi, aumenti l'entusiasmo a breve termine, ma costruisca ben poco.
LordDrachen ha scritto:I gamers non sono pesci, sono i pescatori. Sei tu (inteso come gruppo di gioco, club o altro) il pesce.
LordDrachen ha scritto:Noi dobbiamo ragionare all'opposto delle case editrici. Ci son già loro che vanno quel lavoro. Io non potrò mai pormi al livello di Asterion che lo fa per mestiere. Io devo essere l'altra faccia. Io devo metter i giocatori e la gente entusiasta.
LordDrachen ha scritto:Voi vedete il gdt come un'emanazione monosettoriale di 1-2 tipologie di tabletop, ma ci sono gdr, lcg, wargames, tridimensionale. Che famo? Avete veicolato per caso queste cose? Avete lanciato l'esca presentando Bora Bora a un giocatore di Warhammer? ^^
LordDrachen ha scritto:di numero. più persone, più idee, più consapevolezza, meno pregiudizi. tanto per cominciare.
ma a te interessa avere nuovi giocatori o far capire a uno cos'è un gestionale? no perché stiamo trattando il gdt come se forse un corso di excel o una serata degustazione.
LordDrachen ha scritto:Per me questo non farà che entusiasmare chi già gioca, e basta.
LordDrachen ha scritto:Che poi bisogna chiedersi una cosa: ma chi è disposto a sacrificare tempo di gioco, che magari è pure poco, per attirare altri giocatori ben sapendo che di 10 che contatti forse solo 1 giocherà con te in futuro?
Agzaroth ha scritto: io e te non abbiamo mai fatto divulgazione direttamente e viene qualcuno che la fa dicendoci che invece funziona, dovremmo credergli. O no?
Perché anche nella mia esperienza c'è di solito uno appassionato di base che si informa e poi coinvolge gli amici, che forse da soli non sarebbero diventati giocatori, ma si entusiasmano strada facendo. Questa è divulgazione? O lo è solo quella verso gli estranei?
Le associazioni, dagli eventi divulgativi che organizzano, quante persone riescono affettivamente a fidelizzare al gdt? In che percentuale? Questi sono dati che sarebbe interessante leggere.
Quindi anche il portale è un grado di fare divulgazione, naturalmente verso un pubblico quantomeno predisposto, come diceva LD.
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