E di questo deckbuilding dell'Alderac che mi dite? Molto classico ma dal regolamento m'ispira e poi costa un'inezia. Qualcuno l'ha provato e sa dirmi se è avvincente o piatto?
Leggo che è uscita un'espansione stand-alone e una seconda è imminente.
Moderatori: Agzaroth, romendil, rporrini, Jehuty, Signor_Darcy, Hadaran, UltordaFlorentia
badiolik ha scritto:Grande Acid, tengo d'occhio. A testo come siamo messi?
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badiolik ha scritto:Quindi prenderlo in tedesco è improponibile immagino. Dove lo hai trovato a quella cifra in inglese?
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badiolik ha scritto:@Acidshampoo hai provato per caso anche a mescolare un paio di confezioni?
Gaspatcho ha scritto:badiolik ha scritto:@acidshampoo hai provato per caso anche a mescolare un paio di confezioni?
Entri anche tu nel gorgo dei giochi di carte?
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badiolik ha scritto:Gaspatcho ha scritto:badiolik ha scritto:@acidshampoo hai provato per caso anche a mescolare un paio di confezioni?
Entri anche tu nel gorgo dei giochi di carte?
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Dipende molto dal pacco che aprirò il 25/12/2016!
acidshampoo ha scritto:Ci ho fatto due partite oggi.
B E L L I S S I M O
Ecco, esattamente quello che mi aspettavo da Tyrants of the Underdark e che invece ho trovato solo in parte. VOTK è un deckbuilding abbastanza classico (nel senso migliore del termine), con un tempo di setup minimo e dal regolamento semplice, chiarissimo e molto elegante, senza mezza ambiguità. La partita corre fluidissima ma non è assolutamente un fillerino. Come nel titolo della Hasbro, pure qua si fanno punti per le carte che si riescono a "tumulare", ma qua i punti sono incrementali per i set che si riescono a collezionare. E quella già è fonte di tensione non da poco: elimino questa carta dal mio mazzo in cambio di punti alla fine o la tengo per l'effetto spettacolare che dà? Ma la cosa bella è proprio che gli effetti delle carte sono entusiasmanti, cosa che non è scontata in un deckbuilding. In Tyrants, per dire, le carte appaiono abbastanza simili, non t'innamori di questa o di quella, non ti mangi le mani perché ti sei lasciato sfuggire una che ti piacesse. Stessa cosa anche Epic, che ho provato di recente (farraginosissimo, tra l'altro). Qua è l'esatto contrario e non vedo l'ora di rigiocarci per poter provare una dozzina di artefatti che m'ispiravano un sacco e mi sono lasciato sfuggire. Altra cosa troppo bella è la gestione della piramide del mercato, pure quella di eleganza quasi Kniziana.
Il gioco esiste in due diverse confezioni stand alone, eventualmente miscelabili fra loro sia per portare il gioco fino agli otto giocatori sia per variare le partite fino a quattro. Si trovano in vendita l'originale e quello col sottotitolo Afterlife. Io ho provato quest'ultimo, che mi dicono spicchi per l'interazione diretta fra giocatori. Non vedo l'ora di accaparrarmi la prima scatoletta e quella, Last Rites, in uscita a settembre. Ne esce una all'anno e ognuna costa sulle 16/18 euro. Ottimo il fatto che siano scatole piccole, compatte e robuste, ma con l'esatto spazio per inserisci le carte imbustate. Insomma, praticamente regalato a quel prezzo visto quanto è bello.
Ah, mi è piaciuta molto anche l'ambientazione. Anzi, quasi m'ha fatto tenerezza per quanto è fuori moda. Questo antico Egitto tanto amato dai game designer e che sono convinti piaccia ai giovani. Mi ha ispirato proprio simpatia.
Insomma, veramente un gioco che straconsiglio!
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