Ne aggiunge tre: competitiva con le pietre miliari, tutti contro 1, e una versione cooperativa/solitaria dello scenario introduttivo del base.
Competitivo con le pietre miliari:
Sì differenzia dalla guerra di rune perché elimina le città sostituendole con, appunto, le pietre miliari, che sono carte con effetti variegati che danno punti vittoria a chi le possiede (mediamente per conquistarle serve più forza delle città). Siccome vince chi arriva a 20 punti vittoria viene tolta la possibilità di eliminare giocatori, in più l'influenza deriva principalmente da mostri nel mazzo eventi che "sostituiscono" il ruolo delle città.
Giocato qualche volta, a me personalmente non entusiasma molto, preferisco di gran lunga la guerra di rune, anche perché il meccanismo dei punti è più sofisticato del "vinci uccidendo gli altri", quindi più adatto a novizi.
Comunque la differenziazione delle pietre è molto più gradevole delle città del base.
Tutti contro 1:
Un giocatore prende il ruolo del signore supremo, con lo scopo di fare piazza pulita degli altri giocatori, oltre ad essere pesantemente aiutato dal mazzo eventi può decidere, a fine turno, di scartare la sua mano e pescarne una nuova. Siccome il signore supremo è arduo da battere di solito è possibile assegmare il suo al giocatore meno scafato, per evitare che, come succede negli altri scenari, venga asfaltato.
Questa modalità l'ho giocata di più della precedente, soprattutto quando abbiamo voglia di variare/ qualcuno vuole usare gli elfi e vincere

Infine l'ultima è una versione cooperativa dell'ascesa dei signori dei draghi. Più difficile del cataclisma anche se dipende maggiormente dall'ordine di pesca degli eventi.
Comunque il cuore dell'espansione sono, a mio avviso, le due nuove fazioni e le due carte aggiuntive per ciascuna frazione, che ampliano le strategie a disposizione dei giocatori e bilanciano gli elfi, relativamente sottotono rispetto alle altre nel base.
Stannis Baratheon