7 Ages

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Voto recensore:
8,3
Non ho resistito alla tentazione di procurarmi questo "monster game", che si rivela un emulo, se possibile ancora più tosto, dell'ottimo "Civilization".
Si tratta del prodotto più recente dell'editore Australian Design Group.
Questa casa editrice, sulla scena da oltre vent'anni, è stata formata a Canberra da un gruppo di appassionati che si dedicano con impegno alla creazione di grandi giochi di qualità, principalmente dei Wargames, tra i quali vale la pena di ricordare il complesso "World in Flames".

Ambientazione
Lo scopo del gioco è di mettersi a capo di uno o più imperi per raccogliere "Glory Points" e vincere la partita, gestendo al meglio le opportunità che la storia, la scienza, la religione, etc, mettono a disposizione per accrescere il valore e il prestigio dei propri possedimenti.
Non manca assolutamente niente: invenzioni, conquiste nel campo della scienza, leader storici e unità militari a go-go. La ricetta è completa per questo genere di prodotto.
La storia dell'umanità, riscritta da voi, nel bene e nel male.

Il Gioco
Il prodotto si presenta bene; del resto, visto il prezzo, è il minimo che possiate chiedere alla grossa scatola rossa appena ricevuta. Certo negli USA è possibile trovarlo sui 50 dollari, ma contate che il pacco deve essere inviato (a caro prezzo), senza contare la dogana per i più sfortunati.
Subito un assaggio di humour australiano: sulla scatola si parla di un gioco da 2 a 7 giocatori (un po' voluto questo numero... no?) a partire dai 7 anni (come no? Eccellente battuta...) e della durata di almeno 7 minuti (il delirio...).
Malgrado molti si siano scervellati per trovare una combinazione vincente in breve tempo, preparatevi a due buone ore di tempo per giocare anche solo una sola delle 7 Ere proposte. Moltiplicare per due se si tratta della prima partita.
I conti sono presto fatti per una "campagna" di 6.000 anni: contare almeno 8/10 ore per giocatori esperti o comunque che conoscono il sistema di gioco.
Preparate inoltre uno spazio adeguato con un bel tavolo grande: la mappa XXL lo richiede. Inoltre, meglio ordinare e tenere divisi i numerosissimi counters.

Benché il gioco sia possibile anche in 2, perde un po' di consistenza dal momento che uno di due giocatori prende un vantaggio decisivo. Meglio giocare con avversari del proprio peso in questo caso. Con più giocatori il gioco è più bilanciato, poiché si formano naturalmente coalizioni che tendono a riportare la situazione in equilibrio.

Preparatevi ad affrontare delle regole a dire poco non chiare e a scaricare da internet gli indispensabili riassunti e aiuti di gioco, che fortunatamente sono sufficienti per superare l'approccio. Meglio ancora aiutarsi con qualche sessione di esempio (disponibile sul sito ADG o su Boardgamegeek).

Per quanto ho potuto constatare, e secondo le testimonianze che ho raccolto, il gioco è perfettibile nei suoi meccanismi, ma ha il grande merito di essere divertente e accattivante. Riservato agli amatori di lunghe e piacevoli torture, lo consiglio a tutti coloro che adorano la semplicità delle regole e i miracolosi compromessi, piuttosto dei giochi più riusciti commercialmente e tecnicamente agili, come "Ticket to Ride" o "Mare Nostrum", giusto per citarne due a caso.

Meccanismi di Gioco
Ogni giocatore condurrà 1 o più civiltà, anche contemporaneamente, con lo scopo comune di aumentare i suoi "Glory Points".
Il gioco è decisamente un "Card Driven", infatti il cospicuo mazzo di carte, governa praticamente qualunque fase.

Le civiltà entrano in gioco con la loro carte che ne riporta caratteristiche e bonus, i combattimenti si svolgono utilizzando le carte, gli eventi si determinano con le carte, come anche eventuali effetti speciali.

Ma veniamo al dettaglio della carta.
Questa riporta un numero che si utilizza ogni qual volta sarebbe richiesto un teorico lancio di dado, il bello della cosa è che spesso selezionerete quale utilizzare tra quelle a vostra disposizione, il che elimina -almeno in parte- rovesci di fortuna.
Inoltre ogni carta rappresenta anche una civiltà, quindi se volete far entrare in gioco un popolo dovrete utilizzare la carta solo per questo scopo.
La parte bassa ha un evento che potrete utilizzare in varie fasi di gioco (inutile dire che se lo fate non potrete usare né il numero, né la civiltà).
Infine al centro, racchiusa da una banda colorata, c'è descritta una meraviglia, una religione o un sistema di governo che potrete assegnare ad uno dei vostri popoli (sacrificando il resto come ormai avrete già capito).

Questo per quanto concerne l'uso delle carte; per il resto il gioco è un tattico classico, con le vostre truppe che si muovono sulla mappa mondiale per attaccare popoli vicino o semplicemente espandersi.
Ogni popolazione ha a disposizione varie tipologie di unità (determinate dal livello di sviluppo tecnologico) che vengono acquistate grazie alle ricchezze accumulate dai territori controllati.

Il sistema di turno prevede una pianificazione delle azioni che avviene contemporaneamente per tutti attraverso l'uso di appositi segnalini, quindi la risoluzione delle stesse secondo l'ordine di gioco.

Considerazioni
Se amate avere sottomano una mappa sterminata con una tonnellata di armatine, se adorate gli spazi infiniti di "Twilight Imperium", o le lande desolate della "Guerra dell'Anello" e attaccare la "belva" non vi fa paura, allora questo gioco è per voi.
Personalmente do un 9 sulla fiducia con riserva sulle regole. Toglierei un mezzo punto per la longevità, e darei forse piuttosto un 8 e 1/2, specialmente dovuto al fatto che spesso non sarà facile trovare persone con cui giocare a questo mostro!

Recensione integrata by Lobo
Pro:
Di sicuro un gran bel gioco ricco di contenuto con bei materiali, con qualche miglioria possibile su carte e aiuti al gioco, ma con un'eccellente mappa (se non consideriamo il fatto che è di carta).
Uno sforzo editoriale e di design di diversi anni per un risultato più che buono. Alla fine, se possibile più ricco di "Civilization".
Contro:
Scarsa disponibilità in Europa e conseguente prezzo.
Lungo per chi non ama gli "addictive games" e troppo complesso per chi ama i giochi agili; inoltre le regole fornite sono poco chiare.
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