Criminal Mouse: il gioco del carcere

Giochi collegati: 
Criminal Mouse
Voto recensore:
5,8
Criminal Mouse è il primo gioco sul carcere, scritto e disegnato dai detenuti di San Vittore.
Nel 2004 ha ricevuto una menzione speciale del premio Archimede per il suo "Alto Valore Sociale".
Un gioco che permette di capire la vita del carcere con ironia.

Imprevisti, quesiti insormontabili, attese infinite e, alla fine, l'unica cosa che conta davvero per un uomo: la Libertà! Questo gioco è nato proprio in gattabuia, forse nel più famoso carcere d'Italia. È stato pensato e realizzato da un gruppo di detenuti appassionati di comunicazione e si pone due obbiettivi:

1° fare divertire e tenere sul filo chi gioca;
2° spiegare nel modo più diretto, onesto e semplice la vita di chi vive dietro le sbarre.

Il protagonista è un topo galeotto (disegnato dai detenuti) a cui capitano le incredibili e normali peripezie di chi è recluso nelle carceri italiane.
Il tabellone conta 60 caselle colorate. Ciascuna delle caselle corrisponde ad una diversa situazione che i detenuti vivono in carcere: dall'incontro con il cappellano al vitto, dall'ora d'aria, all'avvocato.

Si gioca con pedine colorate tirando i dadi. Le pedine riproducono le sbarre del carcere e possono essere personalizzate inserendo all'interno le foto tessere dei giocatori.

Si parte dalla casella "Arresto", messa al centro del tabellone, e si termina alla casella "Libertà" alla fine della spirale.
Si tratta di un gioco di strategia in cui il giocatore deve decidere la sua tattica di "detenuto". Ci sono quattro mazzi di carte diversi:
- le "criminal card", che definiscono la pena di ciascun giocatore, si pescano all'inizio del gioco e si tengono nascoste. I giocatori non possono conoscere le pene che devono scontare gli avversari
- gli "imprevisti", così veri e comuni in carcere
- le "freedoom card", con domande sul mondo in carcere; se vengono date le risposte esatte il giocatore vince un anno di sconto della sua pena
- le carte "evasione", perché la tentazione di tagliare la corda, quando si è privati della libertà, è sempre dietro l'angolo.

Un gioco semplice, che sta tra il Gioco dell'Oca ed il mitico Monopoli. Un gioco suggerito a partire dai 14 anni che permette di passare serate in allegria imparando a conoscere con ironia la realtà nascosta del carcere.
Pro:
Semplice, ironico, ma istruttivo, perché permette di conoscere la realtà nascosta del carcere. Un vero gioco di strategia animato da meccanismi, stratagemmi, carte e regole del tutto originali. Il libro incluso spiega e racconta tutte le caselle del tabellone, il testo è stato scritto dai detenuti che ci regalano frammenti di vita reclusa, i loro sentimenti, il loro punto di vista sulle cose quando sei privato della libertà.
Contro:
Non può essere giocato dai bambini, consigliato dopo i 14 anni. È difficile da trovare in commercio perché il suo titolo "spaventa" i compratori, ovvero gli addetti ai lavori del mondo del gioco. Disponibile al momento nelle librerie, nei negozi eco-solidali ed on-line.
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