Dopo anni di playtest ecco Daimyo

Daimyo è un wargame di carte di un autore italiano, Piero Cioni, che dopo anni di playtest appare finalmente sul mercato. Si tratta di un gico che scala perfettamente in qualsiasi numero di giocatori, adatto ai nuovi giocatori ed astratto.

Giochi collegati: 
Daimyo
Voto recensore:
6,4

Chi conosce Piero Cioni sicuramente conosce anche già Daimyo, il gioco che da anni viene "playtestato" e provato in tutte le fiere e convention e quindi, come me, lui non può altro che gioire nel vederlo finalmente realizzato nella sua forma definitiva, con grafica e materiali di altissima qualità.

Daimyo è un wargame ambientato nel Giappone feudale, ma come meccaniche e regolamento è molto più vicino ai giochi di scacchiera che ai classici wargames. Poche regole, chiare e ben dettagliate, una mappa essenziale ad esagoni, carte azione e tanta strategia.

Ogni giocatore rappresenta un clan (ce ne sono 4, per i 4 colori: rosso, blu, verde e giallo), formato da un Daimyo e dai suoi Bushi, che contende ai clan avversari la supremazia ed il controllo di un territorio componibile, formato da caselle esagonali. Scopo del gioco è riuscire a sconfiggere uno dei Daimyo avversari o ad avere contemporaneamente 3 dei propri Bushi in territorio avversario. Ogni clan possiede un territorio proprio, rappresentato da 3 esagoni e separato dagli altri da degli esagoni neutrali.

Il turno di gioco è scandito dalle carte azione, che possono consentire di muovere i propri bushi (A), reclutarne di nuovi (B), muovere il proprio Daimyo (C), aggiungere nuovi esagoni territorio (D), o muoverne uno di quelli esistenti (E). Ogni giocatore, simultaneamente, sceglie in segreto 2 carte azione che verranno rivelate ed eseguite in ordine alfabetico. Ogni carta, oltre alla lettera indicativa della tipologia d'azione, ha anche un numero che serve per determinarne la priorità.

Eseguite tutte le azioni, ogni giocatore consegna le sue due carte usate ai propri avversari, che potranno a loro volta utilizzarle a partire non dal turno immediatamente successivo ma da quello dopo. In questo modo, le carte azione passano di mano in mano e, con un po' di attenzione, è possibile avere un'idea delle possibilità di gioco dei propri avversari.

Daimyo ha un regolamento molto semplice e quindi è adatto anche per giocatori non esperti, ma richiede grande strategia e pianificazione: è facile esporsi agli attacchi nemici, anche perché le possibilità di azione sono davvero tante, visto che la mappa stessa non è statica ma dinamica (si possono aggiungere pezzi o spostare quelli esistenti).

Il gioco base, testatissimo, è davvero molto bello e funziona bene sia per 2 giocatori che per 3 o 4. Nelle partite a più giocatori può succedere che un giocatore inesperto si esponga troppo e possa facilitare la vittoria ad un altro, ma il sistema di ridistribuzione delle carte permette agli altri una certa forma di soccorso. La mappa, comunque, non è molto grande e quindi, in realtà, spesso tutti interagiscono direttamente.

Il gioco avanzato introduce delle carte speciali che consentono movimenti e reclutamenti particolari; inoltre è possibile giocare con le abilità speciali dei clan, che sono tutte diverse e costringono a pensare e sperimentare strategie diverse.

Nel complesso, quindi, Daimyo è un gioco davvero riuscito, equilibrato e con materiali e grafica davvero di altissimo livello. I tanti anni di playtest si sentono ed il gioco appare ben collaudato e stabile in ogni sua fase. Seppure l'ambientazione giapponese sia ben evidente nelle scelte grafiche, rimane sostanzialmente un gioco astratto più vicino a classici come Dama e Go che ai wargames tradizionali.

Pro:

Grandi possibilità strategiche con assenza totale del fattore fortuna.

Materiali e grafica di alta qualità. Evidente la grande opera di play test.

Contro:

Molto astratto (per chi considera questo un difetto).

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