Mice and Mystics: i racconti di sottobosco

mice and mystics copertina
Plaid Hat Games

L'avventura di Colin e compagni riprende dall'albero del cortile. Con l'incendio del castello che minaccia la vecchia quercia, la loro unica speranza è portarne una ghianda in un luogo tranquillo del bosco e rifondare un nuovo reame in cui potranno vivere la loro nuova vita da topolini. Ma i pericoli del bosco sono misteriosi e numerosi e nulla andrà come previsto.

Voto recensore:
7,0

Espansione massiccia per Mice and Mystics, con una scatola grande quanto quella base, piena di materiale e con un libro delle imprese enorme e denso, foriero di ben 10 nuove avventure tutte collegate da una campagna.

Per una descrizione sintetica delle regole di gioco si rimanda alla recensione di Mice and Mystics.

Considerazioni

Il bello...

mice and mystics materiali
materiali
Un costo non economico ma in linea con i materiali forniti. È vero che è solo un'espansione, ma la scatola non solo è grande come l'originale, ma è piena zeppa di roba, forse più che nel base. Ci sono tre nuovi amici, un topo, un geco e un toporagno, poi nemici come le vespe, le rane e le salamandre; infine boss come la faina e la talpa, con le loro miniature, ma anche il gufo, rappresentato da un segnalino e soprattutto il serpente, costruito con diverse tessere e animato da una meccanica particolare. A corollario, mazzi di carte Incontro, Ricerca e Abilità da mescolare ai precedenti per creare situazioni ancora più varie e ricche.

Ma se ci fermassimo solo al materiale, sarebbe poca cosa. Il pezzo forte di questa espansione è l'avventura proposta, un viaggio nel sottobosco e nelle sue profondità con una grande varietà di ambienti e situazioni, nemici che diventano amici e viceversa. Pericoli inattesi, mostri apparentemente invincibili.
Il tutto dotato di una nuova tridimensionalità: oltre al terreno e al sottosuolo, ecco comparire tronco e ramo dell'albero, coi topi che possono arrampicarsi sulla corteccia, contemplare il mondo dall'alto e poi planare a terra staccando una foglia dal ramo più elevato.

Meccanicamente, oltre alla classica acqua, abbiamo la lava, i funghi salterini, i gusci di tartaruga per guadare i torrenti più impetuosi e altri oggetti comuni che, nelle sapienti mani dei nostri piccoli protagonisti, diventano utilissimi strumenti di sopravvivenza. Colpisce tra tutti il serpente che si srotola occupando tutto il tabellone e colpendo una moltitudine di nemici e poi si riarrotola su se stesso nella posizione in cui finisce la sua testa.

Stupisce sempre la capacità di questo gioco e dell'autore di trasformare il piccolo in grande, di dare a queste avventure in miniatura, che si svolgono in pochi metri quadrati, una dimensione epica, un respiro da epopea mitica.

… e il brutto

mice and mystics personaggi
personaggi
Rimangono le perplessità della prima scatola, perché al di là delle nuove opzioni, il gioco è sempre lo stesso.
Un numero fisso di personaggi per ogni avventura, che costringe qualche giocatore a manovrare più di un protagonista, inficiando l'immedesimazione.

Il pesante vincolo strategico di dover eliminare tutti i nemici, prima di poter esplorare il tabellone successivo. Questo limita molto le scelte dei giocatori, riducendole semplicemente ad ottimizzare le mosse tattiche, tra abilità speciali, attacchi, movimenti e ricerche: insomma la base di un qualsiasi dungeon crawler / skirmish, il minimo sindacale ma nulla di più.

I lunghi - talvolta lunghissimi - passaggi da leggere non solo tra un'avventura e l'altra, ma spesso anche all'interno del singolo scenario, esaltano la parte narrativa ma spezzano parecchio il flusso di gioco e rischiano di annoiare chi bada più al gameplay che non all'ambientazione, potendo così risultare per alcuni un punto di debolezza più che di forza.

Permane la contrapposizione tra un sistema molto semplice e facilmente assimilabile e la necessità per almeno un giocatore di perdere diverso tempo prima della partita, studiando lo scenario e tutte le sue numerose eccezioni, regole speciali e bivi. Stride questa dicotomia, perché se da un lato il gameplay non è probabilmente sufficientemente complesso e profondo da appagare il giocatore abituale, dall'altro un bambino – il target ideale per Mice and Mystics – non ha probabilmente la pazienza per studiare la preparazione dell'avventura.

Infine un fattore fortuna molto marcato. È vero che il sistema di combattimento ha insita una sorta di auto-compensazione: quanto più i nemici mettono colpi a segno, tanto meno ottengono formaggio che influisce sul timer dell'avventura e viceversa. Tuttavia questo non basta a mitigare un alto impatto dell'influenza della dea bendata e più di uno scenario si è concluso col responso dell'ultimo tiro di dado. Affinché il gioco vi piaccia, dovete accettare ed apprezzare questo aspetto.

Conclusione

mice and mystics carte
carte
Disponibile anche in italiano grazie a Raven, questa scatola amplia ed esalta il mondo del principe Colin e dei suoi amici, ormai per sempre (?) tramutati in topi. Rimangono tutti i pregi ma anche tutti i difetti della scatola base. Ma se la prima avventura vi aveva catturato, questa saprà fare altrettanto, se non di meglio. Se invece la scatola base vi aveva tutto sommato lasciato freddi, questa non cambierà le cose.
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Commenti

Uno dei giochi più gettonati a casa mia...dopo aver finito la 1à avventura siamo a metà di questa espansione ( non ho ceduto a quella piccola , perdendomi Nerè ma la recupererò forse...) .

Questa espansione a mio avviso agginge un pò di varietà in più al gioco, situazioni più complesse ed elaborate , anche se come dice Agzaroth ha allungato un pò le singole missioni ed introdotto molta più narrazione che ha il bene di coinvolgere nella storia ed il male di spezzare il ritmo. Abbiamo perso alcuni scenari x il tempo ( l'aumentare del formaggio sulla ruota è la nostra rovina , insieme a non prendere quasi mai Filch che ci aiuta in questo senso ) però alcuni scenari vinti all'ultimo con un bel tiro di dado dà soddisfazione! . Ci è piaciuto scegliere tra più eroi e le situazionio nuove ( il mercato , la cosa delle foglie e degli alberi ,l'interazione dei nemici tra sè , e la svolta che Collin....basta no spoiler!! ) .

I nostri preferiti sono  Nez x le botte che tira ad Area, Collin il principe dal doppio attacco, Maginos ( vabbè a chi non piace la magia?) e tra i nuovi Ansel il semi guaritore e buon combattente e Geko il simpatico amico non topo .

 

 

D'accordo sui pregi ma soprattutto sui difetti della scatola base.. Ci ho giocato parecchio con mio figlio che l'adora, ma non quanto vorremmo proprio per il lungo setup, il fatto che le varie regole speciali del capitolo richiedono molta attenzione e il fatto che si debba per forza tenere più personaggi a testa nel mio caso 2 quindi complicando il gameplay.

L'ambientazione tuttavia è talmente ben resa che ti spinge a chiudere un occhio sui difetti di cui sopra.

Interessante, forse è giunto il momento di prenderlo per farlo giocare ai miei due bimbi. Vi chiedo: per un figlio di 8 ed una di 6 e mezzo va bene? Ovviamente la parte regolistica e narrativa mela sobbarco io....

Occorre giocare sempre con 4 personaggi?

Bell'articolo!

Concordo su tutto: in casa i miei due bambini (età 10 e 7 anni) lo chiedono spesso ma, per ora, siamo ancora alla fine delle avventure del gioco base. Concluderemo presto, incuriositi da quello che ci aspetta nella scatola dell'espansione.

Nell'insieme, ritengo sia un prodotto valido; con i pregi ed i difetti che sappiamo è pur sempre, secondo me, all'altezza dei suoi più diretti ed illustri predecessori quali HeroquestDungeons & Dragons the boardgame. Consigliatissimo in famiglia!

Ciao, Paolo (MPAC71)

@pennuto77

Secondo me puoi provare, mia figlia ha 6 anni e non le è piaciuto ma perchè lei non ha ancora la pazienza del fratello di 9 per cui durante i tempi morti del gioco si stufa.

Potrei però anche essere io non abbastanza bravo a coinvolgerla o a semplificarle le cose.

Il gioco si presta molto alla narrazione e i Topini avvicinano sicuramente il gioco ai bambini. Mio figlio lo adora, solo non riusciamo spesso a giocarlo per via dei tempi lunghi tra setup e partita.

Però vuoi mettere sconfiggere i ratti malvagi combattendo insieme ai tuoi figli ?.. ^_^

 

Dipende dalle missioni, in alcun giochi anche i 3 o altre in 6 personaggi ... per quello da 6 anni dipende...il gioco è lunghetto (mezzo pomeriggio tutto ma in base allo scenario ) e richiede attenzione e non sempre ce l'hanno a quell'età...

Interessante, forse è giunto il momento di prenderlo per farlo giocare ai miei due bimbi. Vi chiedo: per un figlio di 8 ed una di 6 e mezzo va bene? Ovviamente la parte regolistica e narrativa mela sobbarco io....

Occorre giocare sempre con 4 personaggi?

 

puoi giocare una stanza a sessione così diminuisce la soglia di attenzione per i bimbi piccoli.

puoi provare a giocare con 1 solo pg a testa, magari diminuendo il numero di nemici.

il problema è che a volte è necessario usare i personaggi imposti dallo scenario.

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