Chi ha subìto il fascino delle guerre puniche non dovrebbe farsi scappare questo supplemento ben curato, ad opera di Allen E. Curtis, che tratta le tre guerre puniche che hanno coinvolto Roma e Cartagine nello scontro per la conquista del Mediterraneo.
Le liste principali del supplemento sono ovviamente due, ovvero quella della Roma repubblicana e quella di Cartagine.
La lista di Roma repubblicana offre delle interessanti regole per le formazioni manipolari e per i supporti e per lo scambio di posizione tra astati, principi e triari. Oltre a queste scelte, ci sono diverse altre unità, come unità di lancieri e di cavallerie alleate o schermagliatori, ma le percentuali ovviamente puntano in modo consistente sulle tre linee di fanteria, che erano lo scheletro portante delle armate repubblicane. Le regole sui manipoli rendono molto bene le sinergie tra varie linee, molto più che in altri noti regolamenti storici, in cui i manipoli a volte non sono nemmeno gestiti da regole apposite.
Inoltre è da provare la regola per la gestione casuale del generale: se il giocatore romano vuole può scegliere il profilo del generale "medio" o in alternativa può tirarlo casualmente. Se sceglie questa alternativa, con 1-2 sul dado giocherà con il generale normale, con 5-6, il suo generale sarà un uomo militare (vir militaris) e il giocatore romano avrà alcuni vantaggi in fase di schieramento e durante la partita ma, se tirerà 3-4, Roma gli avrà mandato come generale un "animale politico" inetto nel combattimento e che, al contrario del vir militaris, permetterà all'avversario di godere di alcuni vantaggi in fase di schieramento e durante la partita!
Dall'altra parte troviamo la lista cartaginese, che ha una grandissima varietà, essendo quella di cartagine un'armata che fece grande impiego di forze mercenarie. Potremo quindi vedere, al fianco dei fanti africani, moltissime unità caratteristiche, come fanti iberici e celtiberi, galli, liguri, i famigerati frombolieri balearici, guerrieri e opliti italici, cavalieri numidi e della penisola iberica e molte altre unità, senza dimenticarci gli immancabili elefanti, che tanto hanno catturato l'immaginario degli studiosi e dei wargamers.
Anche qui ci sono alcune interessanti regole caratteristiche per l'esercito, come ad esempio la formazione dei lancieri africani, che permette di attaccare con le lance anche in carica, in modo simile alla falange, ma senza godere di vantaggi e svantaggi riservati alla classica formazione macedone.
Per entrambe le liste sono previste diverse varianti in base alla guerra e al teatro. Ad esempio, i cartaginesi hanno cinque varianti di liste, ovvero prima guerra punica, seconda guerra punica in Spagna, seconda guerra punica in Italia, seconda guerra punica in Africa, e terza guerra punica. Le liste sono varie: ad esempio nella seconda guerra punica in Italia non è possibile schierare più di un elefante, essendone sopravvissuti pochi esemplari alla traversata delle Alpi.
Oltre a queste due liste, si possono trovare altre quattro liste, ovvero la lista degli ispanici, la lista dei numidi, la lista dei liguri e la lista delle tribù galliche del nord d'Italia.
In aggiunta, questo manuale offre una ventina di scenari differenti, che permettono di ricostruire battaglie più o meno note delle tre guerre puniche, come ad esempio le battaglie del fiume Trebbia e del lago Trasimeno o le famose battaglie di Canne e Zama.
Ci sono anche tavole che mostrano gli eserciti completamente dipinti, così come delle panoramiche su tutte le guerre e sui due principali protagonisti della seconda guerra punica, ovvero Annibale e Scipione l'Africano.
In conclusione, questo libro è un vero must per i giocatori di WAB appassionati del periodo.
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Warhammer Ancient BattlesScritto da gixx il 12/12/2007
Voto recensore:
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Liste equilibrate e storicamente impeccabiliContro:
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