Classifica personale di DarkCommander

l'ideale se si è in tanti (ma anche in pochi), se si è tra amici (ma anche in famiglia), se si è seduti ad un tavolo (ma anche in viaggio), lasciatemelo dire, Taboo è uno dei principi dell'intrattenimento!

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Gioco divertente che si differenzia dai suoi molti cugini per l'aggressività con cui devono essere affrontate le partite, infatti l'attaccante ha sempre un certo vantaggio sul difensore, che si troverà a poter tirare i dadi per difendere il suo territorio solo dopo aver subito gli assalti degli invasori.
Interessante anche la meccanica dell'asta.

Buona variante per staccare un po' dal classico Risiko!, anche se non è nulla di speciale.

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Un pregio? Qui non c'è spazio per la fortuna, vince il più abile.

Il fattore "fortuna sfacciata con quei maledetti dadi" può essere notevolmente ridotto dalla scelta delle armate da impiegare in battaglia.
Oltre a questo, niente di nuovo.

Bello bello bello.
Resta il classico "fattore C", però le meccaniche di gioco inducono i giocatori ad essere aggressivi fino all'estremo limite, perché, se è vero che la difesa vince anche col pareggio, è altrettanto vero che, grazie alla variante "Risk", l'attaccante lancia un dado in più... con mio sommo piacere ^^
In oltre i giocatori possono tranquillamente difendersi ed attaccare anche qualora restino con un solo territorio, grazie al metodo di assegnazione dei rinforzi.

Il padre di tutti i giochi di guerra!
Penso che ogni giocatore veterano sia stato forgiato da decine di partite e centinaia di bestemmie su questo leggendario campo di battaglia.

Ottimo ed antichissimo gioco di società, praticamente immortale (un po' come i giochi di carte europei).
Già nel regolamento viene declamata l'importanza del fattore fortuna, ebbene, lasciatemi esprimere un parere contrastante con l'opinione generale: la fortuna influenza la partita solo quando i giocatori siano meno di 3 o quando i dadi eliminati cominciano ad essere più dei 2/5 del totale (ovvero quando ci sono in media 2 o 2,5 dadi per giocatore), prima di arrivare a questo punto i giocatori possono mettere da parte le preghiere ed il rosario ed utilizzare la loro memoria ed alcune nozioni base di statistica, oltre a saper scegliere quando ricorrere al bluff per depistare gli altri.
Come ogni gioco della sua famiglia non si può evitare di scommettere qualcosa prima di iniziare (un caffé se si è tra amici, o l'ultima fetta di torta quando lo si gioca in famiglia, o magari l'esonero dalle pulizie quando si è in vacanza), in giochi così poco strategici e così altamente matematici e deduttivi è difficile accontentarsi della sola gloria a fine partita. :)
E' giusto spendere due parole anche sul prezzo: attualmente lo si può trovare sull'ordine di una ventina d'euro, cosa non male visto che, comprando un singolo dado da un qualsiasi rivenditore, questo verrebbe a costarvi un euro (moltiplicato per i 30 dadi contenuti nella confezione... ed aggiunti i 6 bicchieri, direi che i vostri soldi sono stati ben spesi).
Concludo toccando il problema del numero di giocatori: 1 scatola = 6 giocatori, 2 scatole = 12 giocatori, 3 scatole = 18 giocatori, e così via. Non ci dovrebbe essere un limite prestabilito, certo è che il gioco funziona molto bene con 4 o 5 persone sedute attorno al tavolo, in 2 rischia di essere molto dipendente dalla fortuna ed in troppi diviene mooolto lento e poco piacevole.

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Ottimo gioco di strategia e gestione risorse, ovviamente il tutto è strettamente finalizzato alla guerra, proprio come nel gioco per pc.
Essenziale l'espansione per completare il gioco.

Un'espansione carina, ma non indispensabile (io adoro io gioco così come viene presentato nella scatola base), in genere il motivo per cui si decide di acquistare questa scatoletta è l'aggiunta del sesto giocatore.

Party game semplice, coinvolgente e molto divertente, un "must" per le compagnie numerose!

L'ambientazione non è particolarmente sentita (non ci si sente dei costruttori di meraviglie mentra si gioca, sostanzialmente si pensa solo ad accumulare carte utili per totalizzare degli astratti Punti Vittoria), però la grande longevità ed il poco tempo che richiede l'apprendimento delle regole ne fanno un ottimo filler. D'altro canto l'interazione che si viene a creare al tavolo, assieme alla grande varietà di scelte strategiche che è possibile adottare consentono al gioco di accostarsi in punta di piedi ai boardgame più impegnativi, la mia compagnia non schifa, di tanto in tanto, la possibilità di passare una serata incentrata su questo gioco (magari utilizzandone altri tipo Perudo o Dungeonville per spezzare un po' il ritmo).

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Se siete drogati di fantacalcio e non potere farne ameno neanche durante l'estate, questo è il gioco che fa per voi! Il gioco riproduce bene un'intera annata di partite, facendovi provare la sensazione di essere un vero manager di una squadra di calcio.
Se, invece, riuscite a staccare la spina per 4 mesi, allora potete fare benissimo a meno di questo gioco, che alla lunga stanca e non offre niente più che un po' di compagnia ad un gruppo che non abbia veramente niente da fare.

Non ci sono parole per descrivere qesto incredibile gioco, che da anni è annoverato tra i migliori boardgames di sempre e non stanca mai.
Ogni luodteca che si rispetti dovrebbe includerne una copia.

Un buon filler con regole semplici e facilmente assimilabili, la longevità del gioco è abbastanza ridotta, ma una partitina ogni tanto la si fa con piacere.
Il gioco presenta, però, due aspetti negativi (due se non si considera "negativa" anche l'influenza delle fortuna).
Innanzitutto il materiale di gioco e, sopratutto la condizione in cui si presenta al momento dell'apertura della scatola, non fa un'ottima impressione: le carte sono divise in mazzetti tenuti assieme da sottili fettucce elastiche, la metà delle quali (immancabilmente) viene rinvenuta già rotta; il caos che si viene a creare nella scatola, assieme alla non buona qualità del materiale (le carte hanno la consistenza simile a quelle della prima edizione del Risiko!) fanno si che parecchie carte presentino, già al momento dello "spacchettamento", dei vistosi danneggiamenti.
Poi, volendo analizzare il gioco anche sul piano stilistico, c'è ovviamente da apprezzare l'immensa arte di Kovalic, tuttavia la grafica delle carte "dungeon" risulta parecchio scarna, in quanto queste 160 carte sono completamente in bianco e nero e, a parte per il dorso, non vi sono rapresentazioni di alcun genere; magari sarebbe bastato semplicemente utilizzare il nero come colore di fondo, per poi scegliere, a seconda del dungeon, colori diversi per i caratteri (associando magari il verde al Goblin Camp, rosso al Dragon's Den, azzurro alla Crypt, marroncino/grigio alla Rathouse e bianco alla Ice Cave), sicuramente l'impatto visivo sarebbe risultato assai migliore.

Un domanda all'autore: Stefano, dov'eri dodici anni fa? Ho buttato pacchi di euro per stare appresso a Magic: the Gathering, ed ora qualcuno ha tirato fuori un gioco di carte non collezionabili (che non sia un LCG) che mi sta facendo provare le stesse emozioni e lo stesso divertimento in un arco di tempo contenuto... che liberazione!

Il gioco in se è stupendo e si presta molto all'organizzazione di tornei (per la breve durata delle partite); adesso, sperando che la vena creativa dell'autore non si sia prosciugata, avrei bisogno almeno di una piccola espansione che dia un po' più di possibilità di scelta ai giocatori (più Steambot! Più Steambot!!)

Seconda espansione che aggiunge un pizzico di novità al gioco.