Classifica personale di DarkCommander

Aggiunge qualcosina al gioco base, ma non se ne sente la mancanza se non lo si utilizza.

Se giocato assieme alle persone giuste, è capace di farti sorridere anche se la tua squadra del cuore ha appena perso la finale di Champions League.
Sicuramente giocato alla lunga può stancare, ma una partitina ogni tanto, magari per spezzare una serata passata a ritmo serrato su boardgame impegnativi, risulta gradevole.

La prima cosa da dire su "Bang!" è che non stanca mai!
L'esistenza di 4 differenti ruoli, il fatto che ad ogni partita potenzialmente potremmo avere compagni ed avversari diversi, l'elevato numero di carte e le sempre diverse scelte tecniche da compiere (meglio la Volcanic od il Winchester? Inizio ad aprire il fuoco sullo sceriffo per potarmi avanti col lavoro od aspetto pazientemente per cogliere tutti di sorpresa? Ecc ecc) garantiscono al gioco una longevità infinita.
L'unica pecca è che bisogna radunare un nutrito numero di volontari (almeno 5) per gustare al meglio il gioco.

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Gioco di carte carino, l'atmosfera del Blood Bowl è ben ricreata (si respira una certa cattiveria al tavolo), scorre bene, c'è un'ottima interazione tra i giocatori, l'attenzione non scema mai, in quanto bisogna stare sempre attenti alle mosse degli avversari, tutte le razze sono ben bilanciate ed è difficile che qualcuno possa "tentare la fuga".
Insomma, bel gioco ma niente di eccezionale.

Edit: dopo innumerevoli partite (e l'acquisto dell'espansione) alzo il voto da 7 a 9. Cavolo, non ci si stanca proprio mai di giocare a questo bardgame!

un grande classico che non stanca mai!

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Niente di che...

Un pregio? Qui non c'è spazio per la fortuna, vince il più abile.

Fantastico! In assoluto il miglior gioco di football americano in circolazione!
Intanto piovono ringraziamenti per aver ridotto i dadi ad un numero minimo :)
Ora capisco quando sul sito Angelo parla di tutto quel tempo di playtest: il gioco è snello e coinvolgente, riesce a far sentire l'atmosfera di una partita di football e non stanca mai!
Il mio gruppo ha particolarmente apprezzato le pedine: a nostro modo di vedere sono
il tocco d'artista che fa fare al gioco un salto di qualità per il colpo d'occhio (altri giochi utilizzano magari una singola ed anonima pedina od un pallone da football per segnare l'avanzamento del drive, vuoi mettere con le pedine rappresentanti due giocatori vestiti con i colori delle loro squadre?!?)

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Un buon filler con regole semplici e facilmente assimilabili, la longevità del gioco è abbastanza ridotta, ma una partitina ogni tanto la si fa con piacere.
Il gioco presenta, però, due aspetti negativi (due se non si considera "negativa" anche l'influenza delle fortuna).
Innanzitutto il materiale di gioco e, sopratutto la condizione in cui si presenta al momento dell'apertura della scatola, non fa un'ottima impressione: le carte sono divise in mazzetti tenuti assieme da sottili fettucce elastiche, la metà delle quali (immancabilmente) viene rinvenuta già rotta; il caos che si viene a creare nella scatola, assieme alla non buona qualità del materiale (le carte hanno la consistenza simile a quelle della prima edizione del Risiko!) fanno si che parecchie carte presentino, già al momento dello "spacchettamento", dei vistosi danneggiamenti.
Poi, volendo analizzare il gioco anche sul piano stilistico, c'è ovviamente da apprezzare l'immensa arte di Kovalic, tuttavia la grafica delle carte "dungeon" risulta parecchio scarna, in quanto queste 160 carte sono completamente in bianco e nero e, a parte per il dorso, non vi sono rapresentazioni di alcun genere; magari sarebbe bastato semplicemente utilizzare il nero come colore di fondo, per poi scegliere, a seconda del dungeon, colori diversi per i caratteri (associando magari il verde al Goblin Camp, rosso al Dragon's Den, azzurro alla Crypt, marroncino/grigio alla Rathouse e bianco alla Ice Cave), sicuramente l'impatto visivo sarebbe risultato assai migliore.

Il fattore "fortuna sfacciata con quei maledetti dadi" può essere notevolmente ridotto dalla scelta delle armate da impiegare in battaglia.
Oltre a questo, niente di nuovo.

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Party game semplice, coinvolgente e molto divertente, un "must" per le compagnie numerose!

Gioco divertente che si differenzia dai suoi molti cugini per l'aggressività con cui devono essere affrontate le partite, infatti l'attaccante ha sempre un certo vantaggio sul difensore, che si troverà a poter tirare i dadi per difendere il suo territorio solo dopo aver subito gli assalti degli invasori.
Interessante anche la meccanica dell'asta.

Immortale.

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Ottimo ed antichissimo gioco di società, praticamente immortale (un po' come i giochi di carte europei).
Già nel regolamento viene declamata l'importanza del fattore fortuna, ebbene, lasciatemi esprimere un parere contrastante con l'opinione generale: la fortuna influenza la partita solo quando i giocatori siano meno di 3 o quando i dadi eliminati cominciano ad essere più dei 2/5 del totale (ovvero quando ci sono in media 2 o 2,5 dadi per giocatore), prima di arrivare a questo punto i giocatori possono mettere da parte le preghiere ed il rosario ed utilizzare la loro memoria ed alcune nozioni base di statistica, oltre a saper scegliere quando ricorrere al bluff per depistare gli altri.
Come ogni gioco della sua famiglia non si può evitare di scommettere qualcosa prima di iniziare (un caffé se si è tra amici, o l'ultima fetta di torta quando lo si gioca in famiglia, o magari l'esonero dalle pulizie quando si è in vacanza), in giochi così poco strategici e così altamente matematici e deduttivi è difficile accontentarsi della sola gloria a fine partita. :)
E' giusto spendere due parole anche sul prezzo: attualmente lo si può trovare sull'ordine di una ventina d'euro, cosa non male visto che, comprando un singolo dado da un qualsiasi rivenditore, questo verrebbe a costarvi un euro (moltiplicato per i 30 dadi contenuti nella confezione... ed aggiunti i 6 bicchieri, direi che i vostri soldi sono stati ben spesi).
Concludo toccando il problema del numero di giocatori: 1 scatola = 6 giocatori, 2 scatole = 12 giocatori, 3 scatole = 18 giocatori, e così via. Non ci dovrebbe essere un limite prestabilito, certo è che il gioco funziona molto bene con 4 o 5 persone sedute attorno al tavolo, in 2 rischia di essere molto dipendente dalla fortuna ed in troppi diviene mooolto lento e poco piacevole.

Ottimo gioco di carte non troppo impegnativo, una partitina non la si rifiuta mai!

Espansione che complica un po' il gioco, a mio avviso snaturandolo. I giocatori incalliti ringraziano, mentre i più tradizionalisti stanno apposto anche con la sola versione base.

Gioco gestionale che ho trovato stupefacente!
Garantisce un'ottima scalabilità (grazie alle due mappe presenti nella confezione), una longevità praticamente infinita (per merito del gran numero di carte e delle strategie di gioco che possono essere seguite ogni partita è sempre diversa), una buona interazione tra i giocatori (che raggiunge il suo apice in situazioni di "corsa all'oro" per poter sfruttare per primi una zona strategicamente interessante della mappa), il tutto senza però far pesare sulle spalle dei giocatori un regolamento intricato e complicato.
Quindi abbiamo scalabilità, longevità, interazione, semplicità e, ovviamente, divertimento e colpo d'occhio appagante tutti insieme, cosa possiamo chiedere di più?
Railways of the World è un dei titoli più giocati dal mio gruppo, se vi piace il genere ve lo consiglio caldamente!