Classifica personale di Elayne

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Player's Handbook (D&D 4e) 5,0

Come al solito la WotC dimostra un grande spirito di innovazione, senza avere paura di guardare in faccia a nessuno, come fu fatto per la famosa 3ed.
Questo è sia un pregio (non si può negare che questa politica rissolevò D&D 8 anni fa) sia un difetto, creando un aggiuntivo ulteriore divario tra le generazioni di GdRisti.
Paradossale.
Chi si aspettava una 4ed che seguisse le ormi della 3.5 è stato ascoltato, dal punto di vista della politica, appunto. Ma questo ha dato fastidio anche a molti seguaci della 3.5, proprio per alcuni radicali cambiamenti, si potrebbe dire, della politica nella politica.

Le meccaniche di gioco sono riuscite e innovative, come al solito. Come in 3.5, alcune sono utili, ed alcune mostrano i loro difetti, e saranno probabilmente eliminate nella futura 5ed. Ma non ci si innova senza fare qualche danno.
Si può dire che il grande passo della 4ed è appunto scostare le meccaniche del gioco, per la maggior parte, da qualsiasi connessione logica o di verosimiglianza con il mondo stesso di D&D. Le meccaniche servono solo per fare funzionare, in un ottica speranzosa di bilanciamento (il che è una mera illusione, questa quest di bilanciamento è sempre fallita e destinata, comunque, al fallimento) il sistema.
Le meccaniche sono cosi distanti dalla realtà interpretativa, da fare distinzioni pesanti ed illogiche tra PG e PNG, o sul mondo in se (vedesi il commercio, incluso i rituali, il fatto che tutto l'universo, ad ogni alba, si svegli "curato di ogni male", ecc. ecc.).

Se cercate un GdR, o un D&D, con qualche coerenza interpretativa o di concetto, chiudete gli occhi e passate oltre.

La 4ed vuole essere un edizione al passo con i tempi, sempre con un target giovane (il che aiuterà D&D a mantenere la sua ottima posizione dominante nel mercato), e con un occhio alla prossima futura evoluzione: la 5ed, che sarà, non ci vuole molto a capirlo, perfettamente videogiocabile (in teoria la 4ed lo sarebbe già: manca solo che il passo sia reso "ufficiale").
Almeno che la 4ed diventi un flop collossale, ma ho i miei dubbi, visto gli ottimi risultati della 3.5 finora. E non me lo auguro nemmeno.

Se cercate però un pò di sano divertimento senza fare le pulci alla coerenza di poteri, regole e del sistema, mentre picchiate mostri in gruppo e diventate più potenti, la 4ed è, al momento, il miglior gioco in circolazione.

Per quanto mi riguarda, a livello meccaniche, potenzialmente vale un 9, se non ci fosse problemi veri e seri di interpretazione di queste ultime per molti gruppi con giocatori esperti (che non sarà il target ella 4ed, ma con il tempo, i giocatori niubbi lo diventeranno), e quindi scende a 7 (più di -2 non me la sento di dare).
A livello globale, il gioco rimane però un ulteriore passo indietro nella concezione in se di gioco di RUOLO.
Il Ruolo non è incoraggiato, come crede di avere letto l'autore. Il sistema spinge il ruolo, ma solo all'interno di determinati binari, e cioè, quelli del sistema in se, che sono tutto fuorché ruolistici.
D&D non è mai stato un sistema diceless, quindi certo non si può chiedere tanto alla WotC, ma qui andiamo nella direzione opposta. Potete ruolare, finché tenete il MdG come "Bibbia" di come gira il mondo, finché appunto, cercate di non pensare o ruolare in modo logico.
Se provate a svegliarvi, e a farvi domande, diventerete il Neo della situazione, e vi chiederete, magari, se non sarebbe stato meglio non ingoiare quella maledetta pillola...

Sintesi: la 4ed ha il suo target. Se vi ci ritrovate, buttatevi a capofitto. Aspettate però forse l'inevitabile uscita del manuale corretto con tanto di errata, che sta per uscire, dovuto proprio ad errori grossolani (evitabili, se non fosse appunto per la politica miopa su questo punto di vista della WotC e dei suoi beta testers).Almeno cosi avrete un manuale aggiornato.
Se pensate di trovare però un GdR fantasy che vi ricordi i miti e leggende della nostra civiltà (come lo era in passato D&D), oppure un sistema che vi aiuti a sognare in essi, passate oltre.
D&D non è più questo mondo. E mi chiedo, quindi, se tra qualche anno, la gente si ricorderà che esisteva (e che era, in fondo, la VERA essenza di un GdR fantasy).
Su questo punto di vista, la 4ed fa un salto mortale a 360°, e butta nel cestino tale approccio.
Forse infatti l'immaginario non è più quello che era un tempo. Non più mondi tolkeniani, o miti e leggende occidentali, o il medioevo in se.
Ormai, l'immaginario è videogiocoso, con i suoi mondi di "realtà virtuale", e cosi via. Un apoverimento, è indubbio, ma non si ferma il progresso, e il mondo va avanti.
I dinosauri, in fondo, si sono estinti, e non sono certo clienti del capitalismo moderno. ;-)

Voto finale: 5. Sotto la sufficienza, per le ragioni elencate qui sopra, che lo allontanano in modo grotesco e orripilante (imho) a quello che dovrebbe essere un Gioco di Ruolo. La 4ed è piuttosto un GIOCO di ruolo. E questo, da un GdR, appunto, non me lo sarei mai aspettato.
Il voto rimane però non troppo sotto la sufficienza, perché, imho, avrà successo. E se avrà successo, allora D&D vive, e vivrà. Io non chiedo altro.
Se poi cosi non fosse, allora il voto sarà chiaramente 3. Perché è quello che vale.

P.S: difficile per l'autore della recensione (anche ben fatta, ma sarebbe stato meglio usare il manuale in italiano!) mantenere il suo impegno di non fare paragoni con la precedente edizione, come si può ben leggere. A me non disturba, personalmente. Sarebbe stato meglio evitare di dichiarare tale intento, a questo punto (e la recensione ne avrebbe giovato, soprattutto per le nuove leve) oppure fare un discorso più spinto sulle differenze. Ma è un dettaglio per quanto mi riguarda, e la recensione è piuttosto completa.

11/07/2008