Classifica personale di Francesco Rimini

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Non sono un amante dei giochi di destrezza, ma una partita veloce a Klask si fa sempre volentieri

Bello nella teoria il sistema dei dadi, sui cui però è costruito un gioco abbastanza anonimo

Piccolo gestionale con un ingegnoso sistema di gestione carte che possono essere utilizzate a scelta come edificio, risorsa per far funzionare gli edifici già costruiti oppure come bene prodotto. Peso della fortuna nell'uscita delle carte nel mercato un po'troppo presente per un gioco di questo tipo, un primo turno poco fortunato può già compromettere l'intera partita. Interazione praticamente assente, è praticamente un solitario multigiocatore. Ha dalla sua un costo molto contenuto e un sistema di concatenazioni delle produzioni piuttosto appagante

Forse avevo un po' troppe aspettative per questo gioco che alla prova del nove mi è sembrato un po' piattino e ripetitivo. Anche l'interazione con gli altri corridori mi ha dato l'impressione di casualità, e riuscire a prevedere i movimenti degli altri un'eventualità piuttosto improbabile. Il tutto è comunque ben tematizzato: scie, salite, discese e le carte fatica sulle "gambe" dei ciclisti che tirano il gruppo sono tutti piccoli accorgimenti che funzionano bene nell'economia del gioco. Probabilmente è uno di quei giochi che crescono di partita in partita

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Il figlio di Race For the Galaxy e Terraforming Mars. Non è all'altezza ne della madre ne del padre purtroppo

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Il gioco funziona e la meccanica di hand building è soddisfacente, però il tutto alla fine si riduce al colleziona risorse e risolvi obiettivi con quelle risorse. Cramer ha fatto di molto meglio (Lancaster, Dynasties, Fight For Olympus)

Carino

Ottimo astratto, ma non propriamente il mio genere preferito

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La meccanica dei pezzi di mappa è simpatica ma è tutto un filo macchinoso, dal controllare i requisiti vari alla spartizione dei tesori

Prima impressione dopo una partita.

Lungo e senza l'appeal di Battlestar

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Non il mio genere

Sara perche l'ambientazione guerriero/orco/labirinto non mi appassiona più da quando ho superato i dieci anni, sarà perché sono allergico all'abbondanza di tiri di dado, sarà perché i cooperativi (o semicooperativi) non sono proprio il mio genere, il risultato finale è che Descent purtroppo mi annoia. Riconosco però la solidità del titolo accettabile nella tattica e apprezzabile nello sforzo narrativo