Classifica personale di Kobayashi

Tre partite, tre vittorie. In tutt'e tre le mani mi è capitata la carta del Grande Dalmuti.
Pesantemente condizionato dalla fortuna, il gioco ha un senso solo se affrontato con un certo spirito e con la compagnia giusta (caciarona, euforica e possibilmente brilla). Altrimenti, la sensazione è quella di giocare a scala quaranta. A quel punto, è meglio il gioco della bottigila. Carte leggerine.

Simpatico flavour, ma poco altro. Il sistema "caciarone" per accaparrarsi le carte è poco adatto per un gioco da due, secondo me. I barilotti in dotazione e l'artwork delle carte, per contro, giustificano pienamente l'acquisto.
Per il resto, è un pesca e gioca.

L'idea in sè è anche carina (sfruttare tiri di dado propri e altrui per acquisire risorse volte alla creazione di un motore di carte per fare più punti degli avversari). Peccato che alla prova dei fatti il gioco applichi l'idea con effetti monotoni, superficiali e che il motore stesso sia troppo influenzato dal caso. I regni di Valiria e Dice Forge nello stesso ambito hanno implementato meglio (e Dice Forge ha anche aggiunto la caratteristica dei dadi personalizzabili).

In estrema sintesi, un giochino.

Trascurabile. Il set con i corrupted dice è interessante per le prime partite, ma solo se si mettono almento quattro creature (su sette) della nuova espansione, altrimenti gli effetti collegati semplicemente non si manifestano. Inoltre è assurdamente sovrapprezzato.

Per i bambini 7.

Memory e Set collection per un gioco in verità abbastanza trascurabile.

Limitato nelle dimensioni ma altrettanto nelle possibilità.

Non mi ha colpito.

Provato solo una volta, in fiera, durante l'anno della sua uscita.

Non mi ha lasciato una gran voglia di riprovarlo una seconda.

Bella la sensazione degli incastri delle carte che aumentano i loro effetti in funzione del numero di copie in gioco; peccato che in effetti il gioco allunghi il brodo durante la partita. Il voto è riferito a un player count di 2 giocatori: sconsiglio il titolo in qualunque altro numero.

Simpatico e a buon mercato. Due soli difetti:
1) assicuratevi di avere abbastanza spazio attorno al tavolo di gioco e niente di rompibile nel raggio di due metri da esso;
2) quattro giocatori sono troppo pochi, viene la tentazione di comprarne due copie per avere più uova.

Senza troppe pretese, va bene per le feste dei bambini (ma occhio al punto 1) e come gioco post-alcolico (e anche qui occhio al punto 1).

Un bel viaggio (programmate un tempo adeguato per la partita) per un gioco che si può definire un antesignano dello storytelling.

È richiesta una certa dose di interpretazione nell'adattare le descrizioni dei paragrafi alla sessione e agli attributi del personaggio.

Qualche pecca nell'ergonomia inficia leggermente l'esperienza di gioco (la ricerca del paragrafo giusto da leggere tramite tabelle, tiri di dado e check sulle abilità del personaggio è decisamente anticlimatica; la stessa gestione delle abilità e degli status tramite carte può diventare problematica se queste aumentano oltre un certo limite). Da questo punto di vista le meccaniche non sono invecchiate benissimo.

Vale l'esperienza ma non so se lo intavolerei ancora.

Simpatico ma un po' troppo "matematico" per i miei gusti.
Non condivido il parere di chi sostiene che manchi l'interazione: se vi piazzano un ostacolo o un mezzo di cui non possedete le carte, siete costretti a rivedere spesso e volentieri il percorso programmato.

In ogni caso, è un buon prodotto.

Il gioco è bello, divertente e dai componenti più che dignitosi. Ma io non riesco ad apprezzarne abbastanza lo svolgimento decisamente troppo fortunoso, sia nella sequenza delle carte che si rendono via via disponibili sia nella meccanica di pesca dai sacchetti.

Non è che l'alea mi dispiaccia, per carità. Il problema è quando, come in questo gioco, diventa l'unica determinante per la vittoria, anche tra giocatori di variegata esperienza. Essendo io non particolarmente fortunato e avendo la sorte di giocare con persone che invece non passano dalla porta a causa di preponderanze anatomiche implicate in giochi di questo genere, non posso che rimanere freddino di fronte a questo Thebes.

Se per voi invece l'eccessiva alea non rappresenta un problema, potete aggiungere con serenità un paio di punti alla mia valutazione.

Veloce, semplice e alla portata di tutti.
La fortuna pesa un po' troppo, però.
Per il resto, è un buon riempitivo per concludere una serata.

Un po' troppo caotico il movimento del mostro, fa sembrare l'avanzamento del gioco più una questione di fortuna che di altro. Inoltre, dura troppo tempo per un gioco del suo genere.
Se si è in più di quattro, comunque, le risate e il massacro sono assicurati.

I pupazzini sono BELLISSIMI.

Detto questo (e facendo i complimenti anche per il resto della dotazione della scatola) e parlando da profano di skirmish, a me il regolamento non è dispiaciuto. Però vi ho trovato alcuni vincoli che non ho gradito, in primis l'iniziativa fissa. Capisco che sia una scelta precisa di game design per non complicare l'esperienza di gioco, ma in quest'ottica avrebbero dovuto anche introdurre ulteriori facilitazioni: ad esempio, tenere conto a mente dei punti azione/movimento residui del turno per ogni personaggio diventa un po' complicato se ne si ha più di tre. Un sistema di tracking avrebbe aiutato.
Inoltre, non mi è piaciuta molto la corsa "obbligata" al raccatto dei kama a inizio partita.
Intravedo però del bello nella varietà delle combinazioni possibili tra layout delle arene, ricompense e soprattutto lo studio della formazione della propria squadra.

Se giocate con bambini, un consiglio: non fate loro gestire più di due pupi, almeno per le prime partite.

Simpatico, leggero (devi mettere giù dei pezzetti di legno e basta) e moderatamente divertente, ma solo se si è in più di tre, altrimenti perde.
Lo preferisco a Trans America per via della mappa più variegata.
Il fattore fortuna nella pesca delle città è mitigato dal fatto che queste sono suddivise in gruppi geograficamente riuniti, a parte uno o due casi particolari.
E' un passatempo rilassante, ma niente più: un buon gioco da ludoteca, ma non vale la pena di comprarselo, secondo me.

Un po' noioso.
La pesca iniziale delle tratte pesa per tutto il gioco, fattore non controbilanciato dalle successive pesche (che anzi portano più svantaggi che altro, dato che sono una mossa alternativa alla pesca delle sezioni o alla costruzione della tratta stessa; se la pesca delle tratte fosse stata una mossa aggiuntiva facoltativa...). Chi fa le tratte più lunghe (bordo tabellone) ottiene un vantaggio non indifferente, e nel caso in cui un giocatore venga tagliato fuori da una tratta, è praticamente impossibile recuperare in qualche modo.

Piacevole ma un po' limitato.

Una Briscola illustrata da una autrice di richiamo e con un paio di twist che la differenziano dal classico gioco di carte. Vedi recensione per considerazioni più approfondite.

Carino ma a casa mia non ha lasciato il segno.

11/05/06 In realtà vorrebbe essere 7.5, ma voglio dare un incentivo agli autori, di cui ho apprezzato cortesia e disponibilità durante Lucca e nel forum del gioco. In realtà, lo ammetto...mi ha "catturato" la grafica del gioco. Le illustrazioni, a mio parere, sono spettacolari. Il gioco scorre via veloce e leggero, malgrado qualche piccola difficoltà iniziale dovuta alla non eccessiva esausticità delle regole (a tal proposito la sezione FAQ presente sul sito risolve ogni dubbio). Una partita può durare dai 10 ai 45 minuti, a seconda della mano che si pesca di volta in volta. La fortuna è un elemento abbastanza importante del gioco (un po' come nella pesca della prima mano in Magic, tanto per capirci), ma è presente una discreta componente di "bluff" da non sottovalutare, oltre che una minimale dose di strategia. Gli unici appunti che si possono muovere riguardano la scarsità di mostri presente nei mazzi base, cui si può ovviare con le due espansioni già uscite (FairyMonFa, ad ambientazione fantasy, e NecroMonfa, che riguarda i non morti) e il prezzo, a dire il vero un po' altino per un GCC, magrado la qualità di carte e scatola sia tutt'altro che mediocre. Con le espansioni vengono presentate le regole per giocare in più di due, ma personalmente non ho ancora provato questa opzione. In sostanza, ne consiglio l'acquisto. AGGIORNAMENTO del 13/03/08: Rivedo al ribasso il voto perché, esaurito l'effetto novità, non diverte più come prima.

Il gioco è anche simpatico, peccato che la mia avversaria preferita abbia un trascorso di innumerevoli partite a briscola con i suoi nonni, per cui non vinco MAI.

Interessante la gestione delle carte nella piramide. Importante capire il timing del gioco e quando passare dall'utilizzare i benefici delle carte all'intombarle per i punti di fine partita.

Si difende bene sia come solitario che come multigiocatore (al massimo per due persone, però).

Per il resto, trovo più divertente Dominion come competitor diretto nell'area deck-building. Però una partitella non la disdegno, anche se l'artwork "asettico" delle carte non mi attira particolarmente.