Classifica personale di Master_Alex

Titolo Voto giocoordinamento crescente Commento Data commento
Bruti 7,2

Un gioco di carte non troppo complesso, ma che è possibile apprezzare appieno quando si leggono i nomi dei personaggi, i disegni, l'aria che si respira in ogni singolar tenzone. Ogni volta uno scontro nuovo, a colpi di fendenti, affondi, rovesci. Un gioco di duello che fa onore alla tradizione italiana dei combattenti e dei maestri d'arme, con un retrogusto medioevaleggiante che non stucca affatto.

Regolamento semplice, per un gioco di durata contenuta. Da provare.

22/12/2016
Panamax 7,2

Panamax è il classico gioco con delle idee che, sviluppate meglio, potevano generare un titolo più che discreto.

Purtroppo, però, all'atto pratico si presenta come un gioco di trasporto dadi un po' scialbo, senza infamia e senza lode. Si è tentati di unire alle dinamiche di trasporto anche qualche sparuto assaggio di gioco azionario, che però fa solo da contorno. Peraltro, ai pochi guizzi interessanti, fa da contraltare un regolamento scritto male, che rende il gioco più complesso di quanto in realtà non sia, finendo per togliergli potenzialità che, in linea teorica, potevano anche portarlo ad essere un titolo con un suo perchè.

Superata la lettura del regolamento, infatti, Panamax si scopre essere un titolo discreto, e come tale da collocare in una fascia di giochi medio-bassa: se il regolamento non fosse scritto così male, probabilmente potrebbe persino essere appena sopra ad un gioco introduttivo del suo genere, con una dignità maggiore ed una valutazione parimenti più alta.

Di certo non è il migliore della sua risma, ma per chi avesse la pazienza di cimentarsi con il non facile regolamento, può risultare comunque un passatempo discretamente valido.

29/06/2017
Hanabi 7,2

Filler cooperativo dalla meccanica particolare ed intrigante. Giocato su una piattaforma come BoardgameArena dà forse il massimo, dal momento che in quel contesto sono del tutto azzerate le interazioni tra i giocatori al tavolo, i quali si affidano solo ai meri indizi indicati tramite il sistema.

Al tavolo, con giocatori reali, la musica cambia, ma resta comunque un giochino divertente e facile da spiegare a chiunque.

02/01/2017
Dixit 7,2

Dixit, uno dei giochi da tavolo della categoria party games più conosciuto dai giocatori anche "neofiti" o che muovono i primi passi in questo nostro bellissimo mondo.

Che dire?

Sicuramente è un buon party game, giocabile praticamente da chiunque. Non richiede grandi abilità, quanto piuttosto una "sensibilità" ed una "affinità mentale" con chi, a seconda del turno, impersonifica il Narratore. In base alle carte che si hanno in mano, infatti, ciascuno dovrà contribuire con una di esse a creare un pool di immagini (riprodotte sulel carte) che possano veicolare alla mente un certo concetto - spesso astratto - espresso dal Narratore.

Lo scopo è cercare di indovinare quale tra quel pool di carte è quella che aveva in mano il Narratore e che gli ha suggerito una certa idea in mente, con l'avvertenza che il Narratore stesso fa punti solamente se *qualcuno* (ma non tutti nè nessuno) dei giocatori indovina la propria carta, richiedendo quindi un fine equilibrio tra la scelta di un concetto troppo "telefonato" rispetto all'illustrazione della carta od uno troppo difficile od avulso rispetto alla carta medesima.

Il bello di Dixit è che permette a tutti di conoscere i percorsi mentali con cui gli altri giocatori ragionano, in maniera immaginifica, rispondendo agli stimoli delle illustrazioni riportate sulle loro carte.

Sono proprio le carte il pezzo forte dei materiali: ottime illustrazioni, per lo più di stile astratto, che sembrano tante piccole opere d'arte di quella corrente artistica. Il prezzo è forse troppo alto per ciò che il gioco offre in termine di meccaniche, ma è comprensibile proprio per via della cura artistica delle carte stesse, motore del gioco.

Le espansioni, non a caso, offrono semplicemente dei set di carte nuove, utilizzabili nelle proprie partite.

Non il miglior party game sulla piazza, ma sicuramente in grado di offrire un'esperienza, anche introspettivo-psicologica e/o mentale, interessante per tutto il gruppo di gioco, i cui componenti possono anche - perchè no? - conoscersi meglio, nella loro sfera interiore, tramite il gioco attivo al tavolo.

06/07/2017
Adrenaline 7,2

Gioco ispirato agli sparatutto dei videogames, Adrenaline è un gioco semplice ma divertente.

La frenetica battaglia tra i personaggi armati fino ai denti, che vagano per la minimappa in cerca di altre armi, munizioni ed - ovviamente - nemici ricorda molto le dinamiche dei giochi sparatutto per console.

Materiali buoni per i suoi scopi, è un gioco senza troppe pretese che però può regalare un po' di frenesia caciarona al tavolo. Di certo non è propriamente un must have ma può sicuramente divertire.

Da premiare l'idea e la resa, per un gioco comunque discreto.

22/07/2017
Love Letter 7,2

Love Letter, da quella che è la mia esperienza, o è odiato, oppure è amato. Non ci sono molte mezze misure.

Personalmente lo trovo divertente. E' un ottimo filler con cui chiudere la serata.

Ha meccaniche di bluff ma viene richiesto ai giocatori anche di fare dei calcoli, se si vuole vincere, di tipo percentuale e comunque accessibili a chiunque. Le regole si spiegano in un niente, è trasportabilissimo ovunque ed in 4 dà secondo me il suo meglio.

L'ho giocato un sacco di volte su BGA, talvolta al tavolo, lo trovo sempre accattivante e stimolante, senza dover impiegare energie mentali eccessive.

Consigliato, quindi, come filler che porta via poco e che fa comunque venir voglia, solitamente, di rigiocarlo anche nell'immediatezza.

Sul prezzo: una decina di euro per 16 carte. Consideriamo che ne esistono una marea di versioni print & play, per cui valutate se volete comprarvelo davvero, anche se - per i feticisti - mi rendo conto che il sacchettino e la cartina carina possono attrarre.

Altro dettaglio: Love Letter esiste in millemila riedizioni, versioni, ecc.. Se volete divertirvi a collezionarle tutte (o a crearne una voi di sana pianta, come è stato già fatto da alcuni giocatori e fan), come fanno alcuni, avrete pane per i vostri denti.

Da provare, quindi.

12/01/2017
Ausgerechnet Uppsala 7,1

Uppsala, per come lo conosciamo noi in Italia, è un gioco semplicissimo ma molto divertente.

Party game senza troppe pretese, sfrutta semplicemente la geografia dei vari continenti, oltre ai punti cardinali ed alle coordinate geografiche di paesi e luoghi di interesse storico-culturale.

In sostanza, i giocatori sono chiamati a porre al centro di una carta-bussola un luogo, e da qui posizionare altri luoghi (sotto forma di carte a doppia faccia, di cui una riportante le coordinate geografiche del luogo stesso) a Nord, Sud, Est od Ovest rispetto a quello centrale, e più a Nord/Sud o ad Est/Ovest rispetto alle carte già presenti su quella linea cardinale.

Gioco semplice ma molto divertente, soggetto però - come altri giochi similari - a premiare chi, a conti fatti, sia più ferrato in questa materia, un po' come accade quando si gioca ad indovinare le capitali mondiali.

Carino nella sua semplicità, ottimo passatempo da intavolare quando si è in tanti e magari non proprio "lucidissimi" tanto da ben collocare una città rispetto alle altre. Le risate, infatti, arriveranno proprio a causa di posizionamenti bislacchi operati dai giocatori...

06/07/2017
Ticket to Ride: Europe 7,1

Nulla di differente dal Ticket to Ride base, a cui rimando per un commento un poco più corposo, se non per l'aggiunta delle stazioni, che consentono di usare anche una (ed una sola) tratta altrui, oltre all'aggiunta di gallerie (che per essere controllate costringono il giocatore  afarsi carico di un'alea maggiore circa la riuscita della mossa) e di tratti di mare da poter coprire con i traghetti, ovvero delle tratte per controllare le quali è necessario spendere per forza una o più locomotive.

Tali elementi aggiungono un pizzico di sapore in più al gioco, che per il resto rimane pressochè identico.

01/05/2017
Ticket to Ride 7,0

Un gioco molto classico, lo vedo come l'anello di congiunzione tra gli entry level più semplici ed i Giochi da Tavolo veri, degni di questo nome.

Non essendo un amante dei gestionali di reti, o di quei giochi dove devi costruire comunque un percorso, non è tra i miei preferiti. Tuttavia è sicuramente uno di quei titoli con i quali si va sul sicuro anche con persone che non sono avvezze a giocare da tavolo. E' proponibile anche a familiari ed a bambini senza troppe difficoltà.

22/12/2016
Sweden Fights On 7,0

Questo Sweden Fights On ("La Svezia continua a combattere"), secondo titolo di una trilogia della GMT sulla Guerra dei Trent'anni, è un wargame hex and counters che adopera (come gli altri due titoli della serie) un comune Regolamento denominato Musket & Pike, abbastanza complesso e realistico.

Il gioco, in sè, tratta di un periodo storico molto interessante, e cerca di riportare sulla mappa esagonale quelle peculiarità del periodo.
Grandi schieramenti come i tercios spagnoli, con lunghe picche utili a formare, all'occorrenza, lo skilitron, sono resi da pedine rettangolari (!) che occupano due esagoni affiancati (!), con particolari regole per il movimento, fuoco, combattimento, raggruppamento, orientamento, ecc. ecc..
Grande risalto viene dato alla gestione del morale, via principale per l'eliminazione delle unità nemiche, ai funzionamenti del fuoco di salva, degli slanci di cavalleria, della gestione delle pistole dei cavalleggeri che sparavano al caracollo (armi che vanno ricaricate dopo l'uso... con segnalini di "1st Pistol used" e di "No Pistols" da affiancare ad ogni singola unità), della formazione (importantissima) e dell'orientamento (ugualmente importante) in cui si trova l'unità, alla gestione della Catena di Comando, alla divisione delle unità in Ali (ed ogni unità si attiva solo quando la propria Ala di appartenenza si attiva) e, soprattutto, degli Ordini.

Spendo due parole in più su questo aspetto.
Per me che sono un wargamer a cui piace sperimentare e manovrare liberamente con le truppe sul campo, questa limitazione degli Ordini è stata qualcosa di molto frustrante...
Gli Ordini vengono dati all'intera Ala, e costringono TUTTE LE UNITA' di quell'Ala a rispettarli pedissequamente... con alcune eccezioni, certo (cosa non buona, ricordarle non è semplice...), ma comunque è una rottura di scatole avere delle unità facenti parte di un'Ala che, obiettivamente, nessuno sano di mente muoverebbe rispettando degli Ordini che, magari, fanno comodo per altre unità della stessa Ala.

Banalmente, se ho 10 unità e voglio attaccare il nemico con 5 di esse e lasciare le altre indietro, non posso farlo... se infatti l'Ala ottiene Ordini di Carica (necessari per far caricare le 5 unità con cui voglio portare l'attacco), TUTTE le unità devono muoversi verso il nemico, impedendo - di fatto - al giocatore di disporre diversamente per le restanti 5 unità che (magari) si voleva lasciare indietro (sempre nel rispetto pure dei vincoli della Catena di Comando, che insieme a questo aspetto degli Ordini dà origine ad una combo micidiale di legacci alle manovre tattiche sul campo...).

A conti fatti, il sistema di Ordini (che dovrebbe essere un "pezzo forte" del gioco, insieme ad altri spunti originali) non comporta - a mio modesto parere - un incremento del livello di gioco, bensì soltanto vincoli scomodissimi da seguire e che impediscono molte possibilità al Giocatore (più o meno esperto) che voglia sperimentare e "comandare davvero" il proprio esercito, un elemento a cui io, personalmente (e sottolineo "personalmente"), non riesco a rinunciare se gioco ad un wargame.

Inoltre, gli Ordini si aggiungono ad una pletora di altri dettagli a cui stare dietro (Morale, Formazione, Orientamento dell'unità, Catena di Comando, Continuazione di attivazione, Intercettazioni di Cavalleria, Punti Movimento non stampati sui counters, Tabelle per il tiro a fuoco, per le mischie, per l'inseguimento di cavalleria, per gli effetti del terreno, per la soglia delle perdite, ecc. ecc. ecc.) che già rendono abbastanza pesante il tutto, restituendo sì un'esperienza di grande dettaglio storico, ma a scapito della giocabilità che, in un wargame, già non è altissima di suo.
I tempi di gioco, poi, ne risentono proporzionalmente...

In definitiva, la qualità del prodotto, come tutti i GMT, è altissima... anche troppo.
La sensazione è infatti quella del "troppo". Troppe regole intricate (ho avuto bisogno di tre riletture del Regolamento per capirci qualcosa...), troppi dettagli con cui farcire il gioco (alcuni anche un po' inutili), troppe limitazioni alle possibilità di azione dei Giocatori (principalmente - ma non solo - date dagli Ordini delle Ali).

Un bel quadro, di sicuro interessante, complesso e stimolante... ma forse un pelo troppo intricato. Con alcune sfrondature poteva essere molto più godibile.
Se è vero, infatti, che parliamo di un titolo per hard wargamers, tuttavia alcuni accorgimenti per renderlo un poco più snello potevano renderlo di gran lunga un titolo da consigliare a chiunque per il periodo storico che simula e per i tratti di originalità che presenta.

Nel complesso, devo dire (con dispiacere) che mi è sembrato un titolo discreto in atto ed ottimo in potenza. Credo che gli altri titoli della trilogia (This accursed civil war / Questa maledetta guerra civile ed Under the Lily banners / Sotto le bandiere gigliate) siano similari, dal momento che il regolamento base è sempre lo stesso... Per questo motivo non credo andrò ad avventurarmi a vedere gli altri due...

Da provare, ma con mooooolta calma e senza eccessive pretese.

03/09/2017
Leonardo 7,0

Leonardo è un gioco semplice, senza troppe pretese, ma che consente di fare un tuffo in una "quasi-Firenze" contesa tra i nobili delle famiglie più potenti, andando in giro a comprare palazzi da abbellire con le opere d'arte degli artisti del tempo.

Presenta una nota di gioco "latamente di squadra", laddove i giocatori possono dividersi tra Guelfi e Ghibellini, seppur rimanga un competitivo a tutti gli effetti.

I materiali sono abbastanza buoni, spiccano le tesserine con le opere d'arte dei vari artisti, da comprare ed esporre nei palazzi per far pagare di più i propri avversari sulla scia della meccanica classica del Monopoli.

Molto carina anche la "machina de la sorte" lancia-"dado".

Lo sforzo di rendere storicamente credibile il tutto si vede ed è apprezzabile, oltre che - nel complesso - abbastanza riuscito (i luoghi e le meccaniche sono credibili).

Al netto di tutto, quindi, Leonardo è un giochino semplice che però, quando viene intavolato, garantisce comunque del sano e spensierato divertimento. Per diverso tempo è stato uno dei titoli più giocati nel nostro gruppo, insieme a Coloni di Catan, prima di scoprire titoli più prestigiosi e divertenti.

Da provare, se vi capita.

31/12/2016
Blue & Gray 7,0

Quadrigame facente parte della categoria dei wargame classici (hex & counters, cioè con mappa ad esagoni e counters per segnalare le unità), è un titolo solido e di media difficoltà.

Per l'epoca fu un classico, ed ancora oggi rimane comunque una pietra miliare per chi intenda giocare un wargame operazionale di questo tipo e di questa ambientazione storica (Guerra di Secessione Americana).

L'assortimento degli scenari è limitato, come tutti i wargames di questo tipo, a quattro battaglie storiche.

Sicuramente non è il migliore del proprio genere, ma fa egregiamente il suo lavoro, anche solo come "introduttivo" al genere.

13/01/2017
3 Secrets 7,0

3 Segreti è un gioco collaborativo di investigazione molto semplice e facile da spiegare.

Godibilissimo, dalla grafica accattivante, coinvolgente, ha l'unica pecca di avere alcune storie un po' "tirate per i capelli", con un novero di indizi talvolta del tutto slegati od inconferenti.

Il prezzo è congruo per un gioco che comunque è un legacy. Complimenti quindi ai nostri Chiacchiera e Zizzi.

06/05/2017
RISIKO! Master 7,0

La versione del Risiko forse più riuscita tra quelle che ho provato a giocare, in passato. L'unica che mi sentirei di consigliare, da giocatore non accanito e da non-fan di questo titolo.

Mappa modulare che garantisce una più alta giocabilità ed una maggiore proiezione tattica (è terminata l'era in cui si giocava col classico planisfero e tattiche tristi di chiusura su questo o quel continente...) partita dopo partita.

I centri di produzione inseriscono un'ulteriore variabile assolutamente da tenere in considerazione.

Il tutto, nel complesso, rende molto più piacevole un titolo che, comunque, rimane un classico che divide i giocatori tra amanti e detrattori di questo Gioco da Tavolo.

04/01/2017
The Resistance: Avalon Promos 7,0

L'espansione promozionale con Lancillotto ed Excalibur per The Resistance: Avalon aggiunge ulteriori variabili e maggiore "brio" ad un gioco che già di per sè è ottimo, rendendolo davvero quasi-perfetto nel suo genere.

Con questa espansione, il gioco in questione - forse il "re" dei party games - raggiunge la sua vetta più alta. Il voto, quindi, è dato soltanto in via astratta, considerando l'espansione come a sè stante, slegata dal gioco a cui accede. Pertanto, mi rendo conto che la valutazione numerica lascia un po' il tempo che trova ed andrebbe letta come un surplus del gioco di cui questo "titolo" costituisce un'espansione.

Per questo, quindi, e per avere un'idea più completa, invito a fare riferimento alla Scheda del Gioco di The Resistance: Avalon. Quanto a questa espansione, possederla non è ovviamente indispensabile, ma laddove si abbia la possibilità di possederla e di intavolarla con un numero sufficiente di giocatori, essa amplifica sicuramente l'esperienza ludica, aumentando ancor più il divertimento.

21/01/2017
Futurisiko 6,9

Versione futuristica del classico Risiko, aggiunge una prospettiva diversa grazie alle differenti unità e qualche regola diversa che conferisce un po' più di spessore e divertimento al titolo base.

Discreto, considerando comunque sempre che il Risiko rimane un titolo controverso, che divide i giocatori in discussioni infinite sui pregi ed i difetti di questio Gioco da Tavolo.

04/01/2017
The Game 6,8

Un simpatico e semplice gioco di carte cooperativo, The Game mi è parso un ottimo filler che offre comunque un suo grado di sfida di tutto rispetto.

Ovviamente, considerato al pari di altri giochi più "di peso", non può (e probabilmente non deve) reggere il confronto, ma nella sua categoria è sicuramente una valida opzione.

Facile da spiegare, può essere giocato ovunque (trattandosi di carte) e si adatta bene anche come gioco da fare sotto l'ombrellone piuttosto che al tavolino di un bar.

26/01/2017
La Boca 6,8

Carino, colorato, a tratti frenetico, questo La Boca si piazza tra i "filleroni" a metà strada tra i giochi di ingegno e quelli di destrezza.

Pezzi in legno da gestire, tempo che scorre e due giocatori che dovranno ricostruire delle figure speculari, in modo che alla fine entrambi riescano, maneggiando i pezzi a disposizione, a vedere ciascuno il proprio "paesaggio di edifici".

Ingegnoso, stuzzichevole, può andare benissimo per l'ultima mezzoretta di gioco, tempo superiore a quello per un filler ma inferiore per un gioco vero e proprio, anche light.

Unica pecca: se avete già giocato ad altro (ed è probabile, visto che forse lo userete come "fillerone"...), dopo la 3-4 partita potrebbe iniziare a farvi salire un po' di mal di testa, specie se il numero di giocatori è basso e vi troverete a giocare diverse mani una dietro l'altra.

Colorato, facile da spiegare, diverte e vale la pena di provarlo.

17/03/2018
Forbidden Island 6,8

Forbidden Island, noto in Italia con il titolo di L'Isola Proibita, è un gioco di "gestione tessere", per dirla così, oltre che di gestione della mano.

Cooperativo nel quale si dovrà arginare l'allagamento progressivo delle tessere che compongono l'isola, con un sistema che sarà reimplementato poi anche in Pandemia (dello stesso Autore...), ai Giocatori viene richiesto, nel mentre che l'isola va affondando, di ritrovare anche quattro misteriosi artefatti.

Il gioco è asimmetrico nella misura in cui ogni Giocatore possiede un ruolo con delle abilità peculiari (c'è chi è più bravo negli spostamenti tra tessere, chi nell'arginare l'allagamento dell'isola, chi può letteralmente volare da un angolo all'altro dell'isola medesima, ecc.), ma il Regolamento è semplicissimo e di rapida esecuzione.

I materiali sono accattivanti, colpiscono lo sguardo dell'osservatore e restituiscono una sensazione tattile coinvolgente. Ottimo come introduttivo, si presenta come un cooperativo alternativo ai soliti normalmente proposti a chi voglia muovere i primi passi nel mondo dei Giochi da Tavolo.

29/06/2018
Clans 6,8

Questo Clans di Leo Colovini è, nel suo genere - se vogliamo - "minimalista", un piccolo gioiellino che unisce semplicità delle meccaniche con alcune trovate intelligenti ed argute.

Il fatto che i giocatori non sappiano i clan di appartenenza degli altri sino a fine partita, la meccanica dei territori favorevoli/sfavorevoli che cambiano di era in era, la dinamica per la quale alcune capanne possono venir escluse dal gioco, diminuendo le possibilità di vittoria di quel popolo, costituiscono delle caratteristiche che fanno di questo titolo un filler della durata di una mezzoretta (compresa la spiegazione) di tutto rispetto.

Semplice da spiegare, lo ritengo un ottimo introduttivo da poter proporre a chiunque, senza però che il gioco perda di profondità strategica.

Delizioso!

26/03/2017
Dead Man's Draw 6,8

Esponente della categoria dei push your luck, questo Dead Man's Draw ripropone la meccanica con un'ambientazione piratesca.

Elemento di originalità si rinviene nei simboli delle carte, nella possibilità di fare alcune combo con i relativi poteri di ciascuna carta pescata, oltre che con quelli delle schede personaggio laddove si utilizzino le regole avanzate.

Spensierato, discreto titolo del suo genere, consente di farsi delle belle risate insieme agli altri giocatori al tavolo, verificando chi di essi ha più sfortuna.

Seppur non sia un amante del genere e della sua meccanica, l'ho trovato comunque divertente.

12/01/2017
Clue 6,8

Da noi è noto come Cluedo, e che dire? E' uno dei classici con meccanica di deduzione, da giocare in famiglia o con amici, da proporre a chiunque (anche perchè è arci-noto) voglia passare una serata a sciogliere un piccolo rompicapo.

Conosco amici assolutamente sfegatati di questo titolo, che è ovviamente un classico dei giochi "per tutti". In una classifica che ricomprenda invece anche giochi per Gamers più esperti, ovviamente vede ridimensionata la sua portata.

Un titolo d'annata, apprezzatissimo da taluni, ancora giocabilissimo da tutti.

04/01/2017
Risk 6,8

Risiko! (ahimè, noi in Italia lo conosciamo con questo nome qua... che è tutto dire...) è IL Gioco "per tutti". Il gioco "per tutti" per antonomasia, forse, tanto "per tutti" che ha anche una platea di accanitissimi sostenitori, fan, giocatori, ecc. ecc.

Logicamente, come conseguenza vi è che il titolo è ampiamente supportato con tornei, espansioni, edizioni speciali e quant'altro, ed il titolo resta sempre al centro di mille discussioni tra i Gamers più esperti.

Personalmente, rientro nella categoria di coloro che lo hanno giocato in passato, che ne posseggono un paio di versioni, che ne hanno provate un altro paio, ma che nel complesso - dopo aver provato titoli molto più avanzati (parliamo di wargames molto, ma molto più complessi e sfaccettati) - ormai guardo a questo titolo un po' come si guarderebbe ad un entry-level per wargamers, senza sperticarsi a lodarlo oltre misura.

Il Risiko è famosissimo. Chiunque lo conosce, è entrato nell'immaginario di tutti. Giocarlo, però, ora come ora, per me sarebbe un mezzo sacrificio, specie nella sua versione basica, conoscendo titoli molto più stimolanti e quindi meritevoli del mio tempo libero da dedicare ai Giochi da Tavolo.

Sicuramente guadagna qualche punto in più con le versioni Futurisiko! e Risiko Master.

04/01/2017
Steam Park 6,7

Gestionalino di medio peso con qualche twist interessante e dai materiali carini da vedere sul tavolo, Steam Park chiama i Giocatori a creare una sorta di parco divertimenti a tema steampunk, in cui far venire i visitatori coordinati ai colori delle proprie giostre.

Il gioco ha due marce, nel senso che è diviso in due fasi di cui la prima in contemporanea tra tutti i giocatori (lancio dei dadi) e l'altra a turni (dove si implementa il risultato dei dadi stessi).

Interessante la meccanica di una bag "comunitaria", nel senso che è possibile influire sulla % di pezzi all'interno di un sacchetto comune da cui estrarre i visitatori.

Carino, fa il suo sporco lavoro e può essere tranquillamente proposto anche ai neofiti del settore.

06/02/2018
Jaipur 6,7

Filler per due Giocatori, molto giocato anche su siti come Board Game Arena, Jaipur offre una sfida adeguata al suo genere.

Semplice da spiegare, mixa bene casualità e strategia di gioco, dove è necessario gestire bene le proprie "risorse" e scegliere con tempismo quando comprare merci e quale tipo di merce acquisire.

Lineare, fa il suo dovere con adeguatezza.

12/01/2017
Tokyo Train 6,6

Giochino casinista e caciarone, Tokyo train è il classico party game da giocare con amici inclini a far casino e a farsi riconoscere in mezzo a tutti gli altri.

Il sistema è semplicissimo, ed alla fine ci si diverte più per gli errori e le non comprensioni, unite alla caciara che si crea al tavolo, che non effettivamente per il gioco in sè.

Ideale per ridere in maniera guascona, colpisce il target che si prefissa, strappando più di una risata ai Giocatori.

Da provare con spensieratezza.

22/10/2017
Dungeons & Dragons: Rock Paper Wizard 6,5

Dungeons & Dragons: Rock Paper Wizard è il classico giochino leggero che sfrutta un brand (quello di D&D) ed un'idea (l'uso dei gesti compiuti con le mani, uniti ai nomi degli incantesimi iconici del GdR di cui sopra...) per creare un mix che funziona quel tanto che deve.

Semplicissimo nelle regole, si tratta semplicemente di una sfida simultanea, a colpi di incantesimi compiuti (per l'appunto) tramite gesti delle mani, a partire da un certo numero di magie disponibili per tutti ad inizio round.

I Giocatori, colpendosi vicendevolmente tramite gli incantesimi (o proteggendosi da quelli altrui, a seconda dei casi...), sostanzialmente compiono una corsa - all'interno di un'ipotetica stanza del tesoro di un altrettanto ipotetico dungeon - che ha per obiettivo quello di avvicinarsi il più possibile al tesoro, per poter sgraffignare qualcosa prima degli altri.

Il titolo è senz'altro da annoverare tra i filler, tra cui spicca soltanto per la possibilità di gesticolare a mo di vecchietti intenti a giocare a sasso-carta-forbice, facendo un po' di confusione al tavolo togliendosi lo sfizio di colpire, finalmente, l'avversario con un "Dardo incantato" piuttosto che con uno "Sciame di Meteore" di D&Diana memoria.

Divertente, seppur non sia il migliore della propria categoria. Pregevoli le illustrazioni per una componentistica che fa il suo dovere nell'economia delle meccaniche di cui si è detto.

Da provare, col sorriso sulle labbra di chi si ritrova a maneggiare vecchie glorie del proprio passato di Roleplayer con un Personaggio Mago: è un po' come sfogliare di nuovo il proprio Libro degli Incantesimi...

27/04/2018
The Mind 6,5

Card Game cooperativo da 2 a 4 giocatori, di Wolfgang Warsh, edito in Italia dalla dV Giochi e finalista del Premio Spiel des Jahres 2018, The Mind si presenta in una comoda scatolina facile da portare con sé e contenente – di fatto – soltanto un mazzo di Carte.

La qualità delle Carte che compongono il gioco è soddisfacente, in rapporto al prezzo contenuto del titolo, sebbene sia consigliabile ricorrere ad adeguate protezioni (sleeves) per preservarne l’integrità nel tempo (le mischierete spesso, ragazzi!).

Tralascio volontariamente l'accenno alle regole (altri, meglio di me, hanno recensito approfonditamente il gioco parlando anche delle regole di questo titolo), per dire invece che The Mind è uno di quei filler games (“riempitivi”, generalmente di breve durata) che ha spaccato in due la platea dei Giocatori da Tavolo, tra chi lo ha definito un “non-gioco” prono a momenti di forte stallo e chi, invece, ne ha apprezzato la trovata geniale data dall’assenza di qualsiasi comunicazione tra i partecipanti, i quali si trovano costantemente in uno stato di tensione tra il giocare o non giocare la propria Carta in mano.

E’ così che si vengono a creare, quindi, dei veri e propri “Stalli alla messicana” degni dei migliori western di Sergio Leone, nei quali ciascun Giocatore al tavolo si trova a muovere freneticamente gli occhi alla ricerca di un qualche impercettibile segnale dato dai compagni: una goccia di sudore, un attimo di esitazione in più nel giocare la propria Carta, oppure una calma serafica data soltanto dal fatto di possederne in mano una di alto valore (da giocare, quindi, in coda alla sequenza), qualsiasi indizio può contribuire ad alimentare quella “connessione mentale” della Mente unica (The Mind) che dà il titolo al gioco.

Da provare sicuramente, anche per confrontarlo con il titolo precedente della collana (The Game), e comprendere quale dei due possa essere preferito da ciascuno.

29/06/2018
Jenga 6,5

Jenga è uno dei classici tra i giochi di abilità.

Semplicissimo da spiegare, offre una sfida divertente ed è un'occasione per farsi delle grasse risate con gli amici attorno al tavolo, scommettendo su chi sarà quello che farà crollare tutta la pila di legnetti.

Divertente senza troppe pretese.

29/12/2016
ZIUQ 6,5

Ziuq è un party game tutto particolare, dal momento che - al contrario dei soliti giochi di questo genere (come ad es. Taboo o Trivial) dove bisogna indovinare una risposta - qui bisogna indovinare la domanda, con alcuni vincoli e limiti che i Giocatori, nel formularla, dovranno rispettare.

L'idea in sè potrebbe anche essere carina, divertente ed originale, se non fosse che - provandolo sul campo - può generare momenti di silenzio imbarazzante, downtime per chi viene escluso dal giro (per via di una domanda formulata che risulti non valida) e comprensibile imbarazzo per i giocatori meno avvezzi o più timidi.

In definitiva, mi sembra un gioco che potrebbe essere carino ma che, alla fine, convince a metà.

01/04/2017
Takenoko 6,5

Takenoko è il classico titolo perfetto per introdurre qualche neofita nel mondo dei Giochi da Tavolo.

Materiali accattivanti (la presenza del Panda fa strage, specie tra le neofite...), regole semplici e di facile apprendimento, è un gioco che colpisce il proprio target ma nulla di più.

Presenta infatti alcuni difetti (per esempio, a parer mio, l'eccessiva durata per il tipo di gioco offerto) che - se possono passare inosservati ad un giocatore agli inizi del proprio percorso ludico - balzano agli occhi del giocatore più esperto, a cui ovviamente il titolo non è propriamente adatto, salvo che non si voglia avere una pausa rilassante tra un cinghialone e l'altro...

E' quindi un titolo che fa egregiamente il proprio dovere, a patto di intavolarlo alle giuste condizioni e con i giusti Giocatori.

04/10/2017
Aye, Dark Overlord! 6,5

Mi avevano consigliato di provare Sì, Oscuro Signore, proprio perchè - con questo gioco - ne escono fuori davvero delle belle. Storie improbabili, scuse ancor più traballanti, scarica-barili continui tra gli inetti servitori dell'Oscuro Signore: ci sono tutti gli ingredienti per farsi grasse risate con gli amici.

Insomma, un titolo semplice, un party game che permette di affacciarsi ai Giochi di Ruolo in maniera soft, ideale per serate spensierate.

01/01/2017
Elder Sign 6,5

Ritengo Il Segno degli Antichi uno dei titoli che gli amanti del genere Lovecraft dovrebbero avere nella loro collezione. Tuttavia, a me che sono un tipo su cui l’ambientazione di Lovecraft fa presa sino ad un certo punto (almeno per i GdT…), non fa nascere dentro la volontà di averlo nella mia collezione.

Sulle meccaniche, può essere talvolta frustrante. Tiri dodicimila dadi, ma se la combinazione richiesta non ti esce, non ti esce… c’è poco da fare.

Malgrado apprezzi moltissimo i cooperativi, ritengo ce ne siano di migliori anche solo rimanendo sempre in questa ambientazione (vedi Eldritch Horror...).

Voto finale: 6,5.

22/12/2016
Hotel Tycoon 6,5

Un classico del vintage, Hotel prende a piene mani dal classico Monopoli, cambiando qualcosa nell'ambientazione e sostituendo la meccanica dell'acquisto dei territori con quella degli alberghi, pian piano da espandere con l'aggiunta fisica di pezzi tridimensionali.

Ti fa sentire molto "palazzinaro", ma nel complesso non è propriamente originalissimo.

Personalmente è legato però a ricordi di infanzia, e tutt'ora qualche partita, specie con giocatori meno "scafati", attirati dai palazzotti in cartoncino ed in 3d, ci scappa ancora. Ovviamente senza alcuna pretesa.

04/01/2017
Celestia 6,5

Celestia è un gioco semplice, molto carino, leggero, adatto alle famiglie con bambini, secondo me... C'è il margine per fare qualche carognata (leggi: buttare giù dalla nave un altro giocatore), oltre a quello per disperarsi allegramente dei risultati ottenuti con i tiri di dado. Ha un vago sapore naif.

22/12/2016
Boss Monster: The Dungeon Building Card Game 6,5

Boss Monster: The Dungeon Building Card Game è un simpatico giochino di carte nel quale i Giocatori assumono la veste di un ipotetico boss di fine Dungeon, impegnato - per l'appunto - a costruire le stanze del proprio sotterraneo da riempire di trappole e rendere sicuro in vista dell'esplorazione da parte degli avventurieri che, di turno in turno, giungeranno al Villaggio pronti ad esplorare ed arraffare tesori.

Giochino semplice, facile da spiegare, simpatico e carino da giocare con gli amici, come filler di fine serata, davanti ad una buona birra.

13/01/2017
The Walking Dead: All Out War 6,5

The Walking Dead: All Out War è un classico gioco di miniature skirmish con alcune varianti particolari sul tema...

Vi è da dire che si tratta comunque di un competitivo, dove i team dei giocatori si ammazzano tra loro e in più hanno a che fare con gli zombie affamati delle loro carni. Personalmente, io sono di quelli che gli skirmish a suo tempo li ha giocati, ma quando devo parlare di zombie, ancora sono troppo legato ai ricordi di partite passate divertentissime di Zombicide od alle sfide che regalano giochi come Dead of Winter... per cui, fatico a dare un'opinione.

Per chi non lo ha e fosse appassionato della serie, sicuramente è un titolo che si può tenere in considerazione.
La scatola base contenente sei eroi e una quindicina di zombie + righelli di cartoncino, sagome e quanto occorre per iniziare; secondo me, poca roba, in confronto al prezzo.

Tuttavia, alla prova su strada, per me che ho provato anche altri giochi skirmish non mi ha lasciato molto molto sorpreso. Semplicemente è un classico gioco di miniature a movimento libero, SENZA misurazioni preventive (quindi NON puoi misurare e poi spostarti... puoi solo dichiarare che ti sposti e POI misurare), dove sparare conviene solo un tot e non di più, dove ci sono diverse novità (veicolate anche da alcune carte), ma che nel complesso non mi ha dato una vera ventata di "nuovo".

Inoltre, va esclusa la possibilità di intenderlo come un collaborativo, pur potendoci giocare a squadre: il gioco, infatti, non nasce come tale. Ci sono due fazioni di personaggi mossi dai giocatori, che si affrontano, ed in mezzo - in più - devono vedersela con gli zombie che entrano e sciamano sulla mappa.

Le miniature, nello specifico, non sono malaccio. Non sono delle migliori sul mercato ma fanno il loro sporco lavoro.
Nel complesso mi sembra più una cosa per cavalcare l'onda di "The walking dead", piuttosto che fare qualcosa di effettivamente nuovo. Mi ha lasciato una sensazione "tiepida", ecco... Alla fin fine, se devo prendere e giocare con miniature e Zombie, e voglio fare anche una cosa competitiva, finisco per risbattere sempre su Zombicide: Rue Morgue, che alla fine ha le carte (come The Walking Dead), ha le miniature (come TWD), ed in meno ha solo il movimento per zone (non libero con i pollici / cm per capirci...) e qualche altra diversità che però, a conti fatti, non mi spinge a cambiare titolo per il genere miniature-con-eroi-vs-zombie.

Poi mettetici pure che io la serie di TWD non l'ho manco mai vista e non ne sono un appassionato, per cui alla fine della fiera il mio voto si attesta a poco più di una sufficienza semplice...

06/05/2017
Friday 6,5

Il giochino in sè è carino. Talvolta si va un po' allo sbando, ma nel complesso - per essere un solitario - fa il suo dovere. Interessante l'aggiunta di carte dal mazzo di vecchiaia, con effetti alle volte devastanti... ma alla fin fine ci si diverte.
Per essere un solitario, è promosso con sufficienza piena. Al posto di un solitario con le carte francesi, potete giocarvi tranquillamente Venerdì.

22/12/2016
Time's Up! Edición Azul 6,4

Time's Up, in questa sua edizione basata sui Personaggi famosi, rientra nel sistema base di Time's up, quale party game in tutto e per tutto simile ad altri giochi dove è necessario indovinare una parola nascosta, e dove uno dei giocatori appartenenti alla propria squadra deve impegnarsi a far indovinare gli altri.

Nulla di originalissimo, l'inserimento dei Personaggi è un qualcosa in più che comunque non altera - nè in meglio nè in peggio - il gioco.

12/01/2017
Hoax 6,3

Carino, classico gioco di bluff con meccaniche di voto che ben si adattano al genere dei party games proponibili a chiunque.

Probabilmente, avendo a disposizione una decina di giocatori si opterà per altri titoli, ma anche La Truffa (è questo il titolo del gioco in lingua nostrana...) può essere un valido filler da proporre anche a chi non è avvezzo ai Giochi da Tavolo.

23/12/2016
Politika 6,2

Politika è un giochino di carte che consente di recuperare - nei limiti delle possibilità di un gioco come questo - quei ricordi relativi agli anni che hanno visto l'Italia al centro della famosa inchiesta "Mani Pulite".

I giocatori, chiamati a vestire i panni di Leader di Partito o Ministri del Governo eletto, in pieno clima-Tangentopoli, usano le proprie carte per accaparrarsi voti a suon di mazzette e mosse sporche, cercando nel frattempo di colpire i propri avversari con Avvisi di Garanzia e manovre similari da parte dell'Autorità Giudiziaria.

Nulla di eccezionale, apprezzabile per chi ha vissuto quegli anni, per sorridere (anche se con un pizzico di amarezza) di quegli eventi passati, oppure per chi ha studiato - per vari motivi - il periodo ed il fenomeno di corruzione dilagante in voga nel nostro Paese proprio in quegli anni.

14/01/2017
Camel Up 6,0

Camel Up è davvero un giochino incontrollabile.

Si scommette quasi del tutto ad occhi chiusi, consapevoli del fatto che i rivolgimenti sono dietro l'angolo.

Ha il pregio di essere un gioco accessibile a tutti, ma sull'altare dell'accessibilità si è sacrificata qualsiasi controllabilità sul gioco. Molto caciarone, può divertire ma fino ad un certo punto.

Sufficienza tirata, non un "must have", insomma.

06/07/2017
My Life with Master 6,0

La mia vita col Padrone è un GDR narrativo piuttosto particolare, nel senso che non è semplicissimo inquadrarlo...

A me non ha fatto impazzire: il regolamento non presenta meccaniche innovative, ed il punto di forza dovrebbe trovarsi propriamente nell'ambientazione e nel setting che il Gioco dovrebbe avere e dal quale dovrebbe svilupparsi tutta la trama narrativa.

Il problema è che proprio questa lugubre ambientazione, che tratta anche tematiche piuttosto "delicate", talvolta di introspezione, pentimento, redenzione, ribellione avverso il Padrone, ecc. ... dall'essere un punto di forza è divenuto - per me - un elemento che nel complesso è risultato un tantino disturbante.

Mi secca dirlo, ma mi sembra il classico GDR non per tutti: ci vuole, forse, un po' di pelo sullo stomaco per giocarlo e divertirsi, e se questo pelo sullo stomaco non lo si ha, è più difficile apprezzarlo.

Di conseguenza, appartenendo a quest'ultima categoria, non ne sono rimasto particolarmente esaltato... nè ho sentito lo stimolo a provarlo nuovamente.

Lo ritengo quindi solamente sufficiente.

02/01/2017
Sumo! 6,0

Sumo è davvero un giochetto, nel vero senso della parola. Niente di eccezionale, può essere però utile per farsi quattro risate.

A me fu regalato, a suo tempo, e devo dire che ogni tanto, quando si ha voglia di un fillerino a due, dopo qualche bevuta, può pure darsi che venga messo sul tavolo, quando il livello di attenzione necessario per opporsi è stato già mandato in malora.

Sufficienza politica.

13/01/2017
Galloping Pigs 6,0

Sei politico per Maiali al galoppo.

Parliamo di un giochetto semplice semplice, che probabilmente non rasenta davvero la sufficienza ad un esame obiettivo ma che, per la simpatia, per la leggerezza e per le risate che può portare al tavolo, insieme ad una sovraesposizione mediatica (se così si può dire), data dai giocatori che ormai lo hanno preso - per l'appunto - in simpatia, porta comunque chiunque a dargli una sufficienza politica.

Adatto ai bambini, la corsa di questi simpatici porcellini non è niente di che. Personalmente l'ho voluto provare per sfizio, dato che ne ho sentito parlare molto tra i giocatori che, come detto, lo hanno reso un po' come una mascotte del mondo ludico dei Giochi da Tavolo.

01/05/2017

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