Classifica personale di nakedape

Titoloordinamento decrescente Voto gioco Commento Data commento
1856: Railroading in Upper Canada from 1856 7,0

Ambizioso gioco che mira a ricreare la durissima competizione tra gli investitori delle ferrovie canadesi di due secoli fa, Pesantissimo in quanto regole, avrebbe potuto strappare un voto ben più alto se non fosse che la componentistica non fa NIENTE per ricordarti alcunchè. Spregevole edizione Mayfair.

16/06/2011
A Few Acres of Snow 8,0

Volete un gioco diverso, appassionante e con incastri geniali? Wallace.

18/04/2012
A Game of Thrones 6,0

Mediocre gioco tattico votato all' immobilismo. L'uscita casuale degli eventi rende impossibile qualsiasi pianificazione a medio/lungo termine pertanto si naviga a vista. L'autore scopiazza Diplomacy impreziosendolo con qualche idea mediocre ma perdendo completamente il senso di un gioco di intrighi. Noioso.

12/03/2013
After the Flood 8,0

Non è un gioco, ma un elegante marchingegno privo di sbavature. After The Flood mescola sapientemente una serie di meccanismi già visti (specie in Wallace) e li adatta molto bene al tema dell' antica Sumeria. E' un titolo ibrido che mescola l'eleganza tipica dei german nella consueta gestione delle risorse e delle maggioranze con le prerogative dadose dei combattimenti american. Scontenta molti, specie perchè è un prodotto di non immediata lettura (sebbene le regole siano cristalline) e richiede qualche partita prima di poterlo apprezzare a dovere. Nel suo campo (il gioco per 3 giocatori) si piazza molto bene.
Siamo davanti ad un Wallace particolarmente rifinito e maneggiato (cosa inusuale dato che spesso i suoi giochi mi lasciano un retrogusto di incompletezza). Non mancano i consueto colpi di assoluto genio dell' autore. Su tutti il setup variabile "nascosto". Ok, questa la devo spiegare. Ad inizio gioco tutti partono uguali salvo per il turn order. Le prime mosse (questo ci si arriva dalla seconda partita in poi) sono costruire città, perchè come mossa è la più forte e conveniente in assoluto. Ogni città da però diritto a dei bonus molto diversi tra di loro. Questo porta a due conseguenze spettacolari. In primo luogo il setup variabile nascosto. E in secondo luogo fa affiorare molto bene l'ambientazione. Prima si vedono sorgere le città poi i popoli cominciano a migrare e a commerciare. Infine arrivano gli imperi. E questo ordine è dato dall' opportunismo del gioco. Giù il cappello davanti al Maestro!

11/08/2012
Agricola 10,0

Commento basato su venti partite.
L'unico difetto di questo gioco è la gestione manuale dei pezzi.
Il resto è tutto bellissimo.
Come per la moka la prima partita è da buttare per tutti. Appena però l'avrete finita saprete che siete all'inizio di un bellissimo percorso. Questo gioco da piacere giocarlo dall' inizio alla fine. E' teso e sempre diverso. Mostruosamente profondo per la sua semplicità. La presenza di un giocatore scarso non vi rovinerà la partita perchè la garaè sempre con voi stessi per costruire la fattoria più bella. Una perla rara.

21/04/2010
Agricola: Farmers of the Moor 8,0

Gran bella espabìnsione che riece ad innestarsi sul gioco apportando novità interessanti senza snaturarlo.

21/04/2010
Airlines Europe 8,0

Un gioco semplice ma non banale. Estremamente solido, ti pone davanti a (poche) scelte sofferte e si presta a poche ma interessanti opzioni strategiche e tattiche. Ottimo per avviare i babbani e perfettamente in grado di accontentare gli esperti. L'alea dell' uscita delle carte punteggio regala qualche bel brivido anche se può dare fastidio ma solo al più fanatico dei german...

09/10/2011
Antike Duellum 6,0

Ci sono artisti come Picasso, che cambiano periodo e si rinnovano. E poi ci sono quelli come Fontana, che nella vita hanno una idea buona e se la riciclano in tutti i modi. Così fa Gerdts, forte della sua rotella. Antikity per due non fa eccezione. Stesso sapore gessoso di Antike o di Navigador. Con l'aggravante che qui si è solo in due, e quindi si aumenta il deep thinking, rendendo il gioco più faticoso che divertente. Superfluo.

09/04/2013
Antiquity 9,0

Una sola partita all' attivo.
Splendido e non così antiergonomico come Indonesia. In alcune parti la grafica è davvero molto bella: è una sorta di freak show della componentistica. Fin dalla prima partita si intuiscono le svariate strade strategiche. Difficile immaginarlo in 4. Come i migliori giochi ti pulsa in testa come un motivetto e ti resta la fregola di riprovarlo per provare le altre strade. Dicono che sia bilanciatissimo. Alla prima partita giurereste di no. Cult per gamers.

26/01/2012
Archipelago 8,0

Rivedo il mio voto al ribasso.
Il gioco è geniale nella sua ventata di novità. Un prodotto che osa e osa benissimo. Purtroppo il gioco è di difficilissima lettura e nemmeno l'ambientazione migliore riesce a comunicare il senso della partita. E' un gioco epico, ma, se non lo si prende per il verso giusto, sarà difficile goderselo appieno.
Speriamo sia solo l'embrione di ciò che avverrà.

19/07/2013
Arkham Horror 4,0

Un fantastico esempio di bad game design e di some si possa campare di solo nome. L'ambientazione lovecraftiana viene costantemente stuprata e sfregiata. L'orrore strisciante, indescrivibile e atavico diventa alla fine un mostrazzo da prendere a sciabolate in faccia (ma con quale coraggio?). La profondità tattico strategica lo pone ai livelli di una partita a scopa, ma le regole sono miriadi, farraginose ed inutili. Non c'è pathos, non c'è ambientazione, non c'è strategia, non si ride. Ma che lo gioco a fare?

05/04/2013
BattleCON: War of Indines 10,0

Un gioco ineccepibile che letteralmente straccia tutta la concorrenza del settore. Il picchiaduro definitivo in 20 minuti.

11/09/2012
Brass: Lancashire 9,0

Alcune parti della mappa sembrano un pò piazzate lì a caso, e alcuni meccanismi totalmente fuori ambientazione ti lasciano un pò di amaro in bocca e si fanno ostici da memorizzare (perchè il carbone viaggia, il cotone pure, ma il ferro vola?)
Resta comunque un grandissimo gioco...

21/04/2010
Cartagena 9,0

Straordinario se giocato in 2 o 3.
Divertente, fresco, tattico. In ergonomia prende 10 e lode: si setuppa in cinque secondi netti, si spiega in quattro. Imprescindibile.
Purtroppo scala malissimo oltre il 3.

04/04/2013
Chaos Marauders (second edition) 4,0

All'epoca era da 5 perchè non c'erano molte alternative e i disegni erano belli. Oggi è incredibile che si ristampi una vaccata di simili proporzioni con tanti game designer molto più bravi. Allucinante.

21/07/2010
Constantinopolis 6,0

Un gioco apparentemente bilanciato che mostra ben presto (dopo 3-4 partite) la sua scarsa longevità. Le strategie applicabili per la vittoria sono due/una, e tutto ruota intorno all'asta per chi sceglie il ruolo migliore. Il resto del gioco lo fanno le carte e tutta una serie di tattiche denominate "chi prima arriva meglio alloggia".
Destinato ad un rapido oblio.

15/05/2011
Container 8,0

E' un mondo mordi e fuggi. I gamers, anche e soprattutto quelli più accaniti, giocano un titolo una o due volte, pertanto funzionano e piacciono i giochi per acefali dove si viene portati per la manina attraverso il gioco (al netto di immancabili svarioni alle regole). Container è gioco spietato e cattivissimo, esattamente come il mercato che si prefigge di rappresentare. Non è a prova di cretinate (esattamente come altri ben più blasonati titoli), ma pochi si occupano di leggere correttamente i regolamenti (dove tra i suggerimenti strategici viene indicato come fare funzionare correttamente il gioco). Se avrete il buonsenso di comprendere il gioco prima di votarlo vi si aprirà un mondo di perfezione unica. Le regole sono semplicissime, i materiali essenziali. Qualche brutta scelta cromatica, che però si scorda a metà della prima partita (difetto orrendo se giocate un gioco una volta, invisibile alla quarta). Qualcuno ha osato dire che le navi in resina si rompono, al solito si parla per sentito dire: l' autore, all'epoca, ne aveva dato dimostrazione lasciando cadere la scatola da un metro di altezza e trovando le navi all' interno intatte. E' un gioco SANDBOX, ovverosia modella un mondo e voi ci potete fare quello che volete. Sperimentare è fantastico. Capire le intenzioni degli altri giocatori equivale a comprendere il mercato, dunque a vincere. La semplicità delle regole e dei calcoli arimetici rispetto ad altri titoli economici è a dir poco commovente (Alta Tensione/1830/Indonesia in questo possono davvero imparare). Senza ombra di dubbio il miglior gioco economico a cui io abbia mai giocato. Come tutti i masterpiece pretende di essere compreso prima di essere apprezzato. Un titolo per pochi.

06/07/2014
Container 8,0

E' un mondo mordi e fuggi. I gamers, anche e soprattutto quelli più accaniti, giocano un gioco una o due volte. Pertanto funzionano e piacciono i giochi per acefali dove si viene portati per la manina attraverso il gioco. Container è gioco spietato e cattivissimo, esattamente come il mercato che si prefigge di rappresentare. Non è a prova di cretinate (esattamente come altri ben più blasonati titoli), ma pochi si occupano di leggere correttamente i regolamenti (dove tra i suggerimenti strategici viene indicato come fare funzionare correttamente il gioco). Se cercate di comprendere il gioco prima di votarlo vi si aprirà un mondo di perfezione unica. Le regole sono semplicissime, i materiali pressochè perfetti. Qualche brutta scelta cromatica, che però si scorda a metà della prima partita (difetto orrendo se giocate un gioco una volta, invisibile alla quarta). Qualcuno ha osato dire che le navi in resina si rompono, al solito si parla per sentito dire: l' autore ne ha dato dimostrazione lasciando cadere la scatola da un metro di altezza e trovando le navi all' interno perfette. E' un gioco SANDBOX, ovverosia modella un mondo e voi ci potete fare quello che volete. Sperimentare è fantastico. Capire le intenzioni degli altri giocatori equivale a comprendere il mercato. La semplicità delle regole e dei calcoli arimetici da fare rispetto ad altri titoli economici è a dir poco commovente (Alta Tensione/1830/Indonesia). Senza ombra di dubbio il miglior gioco economico a cui io abbia mai giocato. Masterpiece.

06/07/2014
Container 8,0

E' un mondo mordi e fuggi. I gamers, anche e soprattutto quelli più accaniti, giocano un gioco una o due volte. Pertanto funzionano e piacciono i giochi per acefali dove si viene portati per la manina attraverso il gioco. Container è gioco spietato e cattivissimo, esattamente come il mercato che si prefigge di rappresentare. Non è a prova di cretinate (esattamente come altri ben più blasonati titoli), ma pochi si occupano di leggere correttamente i regolamenti (dove tra i suggerimenti strategici viene indicato come fare funzionare correttamente il gioco). Se cercate di comprendere il gioco prima di votarlo vi si aprirà un mondo di perfezione unica. Le regole sono semplicissime, i materiali pressochè perfetti. Qualche brutta scelta cromatica, che però si scorda a metà della prima partita (difetto orrendo se giocate un gioco una volta, invisibile alla quarta). Qualcuno ha osato dire che le navi in resina si rompono, al solito si parla per sentito dire: l' autore ne ha dato dimostrazione lasciando cadere la scatola da un metro di altezza e trovando le navi all' interno perfette. E' un gioco SANDBOX, ovverosia modella un mondo e voi ci potete fare quello che volete. Sperimentare è fantastico. Capire le intenzioni degli altri giocatori equivale a comprendere il mercato. La semplicità delle regole e dei calcoli arimetici da fare rispetto ad altri titoli economici è a dir poco commovente (Alta Tensione/1830/Indonesia). Senza ombra di dubbio il miglior gioco economico a cui io abbia mai giocato. Masterpiece.

06/07/2014
Daimyo 8,0

I voti bassi di questo gioco indicano che il gioco è semplice ma NON immediato. Qualche esempio nelle regole avrebbe alzato notevolmente la media. Io stesso ci ho messo davvero un bel pò a capire come ci si muove, e se non mi avessero mostrato alcune possibilità non me ne sarei accorto.
Bello un bel pò. Sto diventando un fan di Cioni e la cosa mi preoccupa.

30/08/2010
Diplomacy 10,0

Un mondo in quattro regole, un mostro la cui perfezione riecheggia nel Trono di Spade.
Ma se nel prodotto odierno la parte strategica risuona di inutili e ridondanti barocchismi, Diplomacy si presenta come il più classico degli “easy to learn difficult to master”. Sebbene la parte diplomatica risulti essere quella più ingombrante, non sono da sottovalutare le innumerevoli finezze strategiche che il gioco propone.
Gli avrei dato 9 per la durata, ma una house rule facilmente reperibile consente al gioco di essere goduto anche in una sola serata.
.
Questo non è solo un gioco, ma un generatore di storie epiche…

21/06/2012
Dominant Species 8,0

Premetto che il voto reale sarebbe 8 e mezzo, ma approssimo a 8 per prudenza. Il gioco è semplicemente fantastico nella resa dell' ambientazione. C'è un pò di tutto, ma soprattutto vedrete la glaciazione espandersi piano piano per conquistare la mappa, mentre le varie specie animali si stringeranno e continueranno a vivere e a prolificare per la maggior parte al di fuori delle terre ghjiacciate. Sembra di guardare un mondo in miniatura!
Il gioco è estremamente tattico, anche se con la conoscenza delle 26 carte che vi farete dopo le prime partite potrete pianificare un pò meglio le vostre mosse, ed affinare delle strategie di medio/lungo termine. Modi per fare punti ce ne sono diversi (ben tre, più il conteggio a fine partita) e il gioco è un raro gioiellino di doppia maggioranza.
Gli unici difetti sono: il costo davvero troppo elevato, e la scalabilità (in 5 o 6 è davvero poco controllabile mentre in 2 è davvero troppo faticoso). Ottima la versione da 4, non male anche se molto impegnativa la versione da 3 con doppia classe di animali da gestire. Un raro esempio di ibrido german/american perfettamente riuscito.

14/05/2011
Dominion 8,0

Splendido filler, due difetti: un pò freddino e astratto, chi comincia ha un vantaggio interessante...

21/04/2010
Don't Rest Your Head 5,0

Come molti giochi partoriti in quel de la forge è ferocemente buggato. Al netto dell' esperienza, magari divertente, che può dare in prima istanza, il gioco è un banale generatore di storie dove il controllo dei giocatori sulla storia è quasi nullo. L'arbitrarietà tanto vituperata nei gdr di vecchio stampo è ancora lì. Niente infatti, se non un blando buon senso, indica al master quanti dadi dolore si debbano titrare ad ogni minaccia. Non solo, al netto del racconto questo gioco è solo un gioco di lanci di dadi contrapposti. Infatti non sono le scelte all' interno della storia che guideranno il personaggio verso la riuscita o la sconfitta, ma ci sono solo delle sequenze di tiri di dado completamente avulse dal contesto. Si tratta di un meccanismo abbastanza ben nascosto, ma in realtà è molto chiaro dopo qualche partita. Poichè non c'è alcun modo dentro la storia per modificare o chiamare un tiro di dado se non l' arbitrio del master potreste sedervi ad un tavolo e tirare direttamente tutti i dadi, aggiornando contemporaneamente la scheda del PG fino all' immancabile esito arbitrario della partita, e raccontare tutta la storia poi. Sopravvalutato.

30/03/2012
Earth Reborn 9,0

Spettacolare. Qualche sbavatura nella grafica non compromettono il migliore skirmish che io abbia mai provato. Impegnativo, ma non stancante. Richiede dedizione, e se la merita.

26/06/2012
Egizia 7,0

Simpatico gioco di worker placement.
Sarebbe un 7 e mezzo perchè il gioco non brilla per originalità (eufemismo), in più le carte sfinge che vengono pescate al buio e contribuiscono alla fetta più cospicua dei punti vittoria non sono bilanciate. Peccato, se fosse stato più raffinato nel playtesting e nel bilanciamento lo avrei giocato più spesso e più volentieri...

16/01/2011
Era of Inventions 4,0

Un finto tedesco che non riesce ad essere "tecnico" perchè piagato da un alea massiccia, non può essere fico perchè la plancia è obbrobriosa e i puzzilli del 5o giocatore si confondono con le azioni extra, è astratto quanto basta per farti dimenticare l'ambientazione entro il primo turno di gioco. Ha un solo pregio: è snello.
Il gioco presenta una notevole quantità di colli di bottiglia e monostrategie. Le fabbriche pescate durante i primi turni e le carte delle invenzioni estratte negli ultimi turni favoriranno questo o quel giocatore. Da giocare solo se non avete manco i dadi del perudo.
I due (2) minimeccanismi originali affogano nel mare del già visto (e fatto meglio).
Bocciato.

26/02/2011
Fief 4,0

E' un gioco anni 80 e si vede. Intanto ha una durata virtualmente infinita...poi le carte e gli eventi sono così destabilizzanti che non ha quasi senso pianificare qualcosa infine si pregia del fattore kingmaking più alto della mia esperienza di giocatore: il capriccio di un giocatore può facilmente decidere chi vince e chi perde.. A fianco di un paio di buone idee come il doppio layer religioso/nobiliare e l'aspetto diplomatico ve ne sono altre assolutamente assurde. Tra eventi casuali, carte lanciate dai giocatori e battaglie in puro stile risiko il controllo sul gioco è pari a zero. Fondamentale poi il sistema di punti dove conviene aspettare l'ultimo momento per siglare la vittoria "a squadre".
Riesumatolo per una o due (sic) partite all' insegna del trash puro lo riporrete in cima all' armadio a prendere la polvere che merita. Ingiocabile al giorno d'oggi, anche grazie ad un regolamento scritto da un babbuino cieco.

18/06/2013
For Sale 10,0

Forse alla lunga stanca...naaaaah!

15/09/2012
Friedrich 8,0

Applaudo la tattica, un pò meno la strategia (ogni turno devi fare i conti con quello che peschi, se prendi quadri non puoi attaccare su fiori). In parte rovina il tutto l'eccesso di alea delle carte di fine turno...

21/04/2010
Giants 8,0

Bellissimo gioco di consegne.
Ogni turno si ridisegnano i percorsi sulla mappa ed è importante intuire ed approfittare dei passaggi altrui. Ottimizzare gli spostamenti è anche cosa buona e giusta. Gli mancano un setup più vario e/o qualche scelta strategica ulteriore, ma è comunque impreziosito da una componentistica sontuosa specie in relazione al prezzo. Completano il gioco l'impossibilità di conoscere il vincitore fino all' ultimo. Il regolamento è mostruosamente buggato, pertanto è fondamentale scaricarsi e leggersi le FAQ prima di giocare e giudicare.

25/09/2011
Greed Incorporated 9,0

Straordinario azionario dotato di molteplici sfaccettature. Meccaniche molto semplici ed intuitive che innescano implicazioni non banali. Ambientatissimo, difficile da capire se non si tiene bene in mente l'economia di oggi di cui questo gioco è un fedele specchio. Per la fase di commercio è preferibile una clessidra. Saltare i consigli in calce alle regole vi condannerà a non comprendere le potenzialità del gioco. Richiede diverse partite solo per capire cosa si può effettivamente fare, non parliamo poi di come farlo bene.
Obbligatorio per chiunque adori gli azionari/finanziari.

05/07/2012
Hawaii 8,0

Un gioco che predilige la tattica e penalizza la strategia, non privo di un certo fattore chiappa, specie tra chi è alle prime armi e gioca più di strategia che di tattica...
Agilissimo, ha un setup lunghetto e un pò noioso. Componentistica molto gradevole, regolamento scarsotto...Longevità elevatissima. Ha un che di feldiano.

28/03/2012
Homesteaders 9,0

Ci sono quei ristoranti speciali dove ti siedi e il cuoco ti stupisce con abbinamenti originali e trovate spettacolari: Astice e cotechino,riso di patate ai finferli con scaglie di formaggio di fossa e crema allo zenzero.
Nel campo dei giochi il Vissani di turno si chiama Martin Wallace, prolifico autore di speziati capolavori.
Poi ci sono le trattorie, le care vecchie trattorie. Si tratta di posti familiari e accoglienti dove ognuno si trova come a casa proper. Il piatto che ti viene proposto non è una novità, nè pretende di esserlo. Si tratta di un piatto di lasagne, e di secondo pollo arrosto con patate.
Questo è il caso di Homesteaders 2nd edition. Niente di particolarmente nuovo, ma tutto ottimo!! Meccanismi fluidi, regolamento chiaro, reminders efficienti e funzionali, meeples di prima qualità, insomma tutto concorre a farne un gioiellino. Una chicca da conservare e da proporre agli amici che vuoi coccolare. Non stupisce, ma diverte e appassiona. E tanto basta.

12/01/2012
Imperial 9,0

Il GIOCO con la rotella di Gerdts.
Un azionario molto elegante con alcuni momenti davvero epici. Snello, semplice, intrigante. Facile da apprendere difficile da padroneggiare.
I materiali non sono al top ma sono comunque funzionali.

11/04/2013
Imperial 2030 9,0

L' immagine sulla scatola (che è quella che vedete nella recensione) è l'unico vero difetto di questo gioco. La componentistica è essenziale, ma perfettamente adeguata (ok mancano i soliti contenitori) e funzionale. Il prezzo è giustissimo. Veniamo al sodo...il gioco ha una durata perfetta, non so come giri in 3 o in 5, ma in 4 è spettacolare. Semplice nelle meccaniche, originale nella sua forma. Un capolavoro. Mi riservo di verificare la scalabilità e poi forse potrebbe prendere un 10.

19/08/2010
In the Year of the Dragon 10,0

0In meno di due ore un gioco densissimo. Una perla dove bisogna spingere su strategia e tattica. Un gioco pulito, intuitivo e senza sbavature, mai farraginoso. Ogni scelta è sofferta e porta a delle conseguenze sostanziali nel gioco. Difficile non innamorarsene subito. Mi riprometto di alzare il voto a 10 non appena lo avrò testato a fondo e averne verificato la scalabilità.

EDIT: Rialzo il voto. Eleganza, profondità tattica e strategica. Per qualche motivo a molti sfugge il concetto che chi resta ultimo, specie in 4 o in 5 non può vincere. Ma essere ultimi è una scelta, basta semplicemente prendere i personaggi giusti e/o fare delle parate militari per avanzare nella graduatoria dell' iniziativa. Nessuno è mai fuori partita, insomma, a meno che non lo voglia.
Migliore scalabilità dai tempi di Agricola.

31/07/2012
Indonesia 9,0

Fine ed elegante, si spiega in venti minuti. Profondissimo e divertente dovrebbe essere preso come modello da certi game designer barocchi che pensano che l' accumulo di regole sia sempre un pregio.
Purtroppo non prende dieci per lo squallido livello ergonomico che ne piaga la giocata.

05/03/2011
Innovation 9,0

Il gioco è fresco, simpaticissimo e cattivissimo.
I primi turni sono fondamentali e se qualcuno prende il largo diventa molto difficile da raggiungere, ma non impossibile. C'è una base d'alea imponente, ma anche le possibilità per controbatterla sono interessanti. Da provare in due v due perchè promette di aggiungere interessantissimi elementi strategici (in pratica uno dei due corre verso l'evoluzione, mentre l'altro si può fermare a racimolare Achievement). Meccaniche fresche e geniali, lo rendono un gioco notevole. E' necessaria però una ottima conoscenza della lingua inglese. Da mettere uno scalino sotto la triade RFTG Dominion Citadels, ma sopra tutti gli altri filleroni di carte.
Grafica da prototipo.

14/04/2011
Keyflower 8,0

Il gioco è molto fluido e intuitivo. Alcune idee sono davvero divertenti. Un gestionale fresco e agile in un panorama di complicazioni inutili.

27/06/2013
König von Siam 9,0

Impressionante.
Il livello di strategia e tattica in un gioco così semplice e rapido. Si setuppa in due minuti. Si spiega in 10. E' abbastanza astratto ma questo gli consente di essere la perla che è. Decisioni sofferte e sentite lungo il corso del gioco. Il livello di kingmaking è tra i più bassi che io abbia mai visto. E ogni modalità (2-3-4 giocatori) è una perla che fa godere di gioia.
Per me è un classico.

02/12/2013
Krieg und Frieden 5,0

Chiariamo subito questa cosa, La Spada e La Fede ha lo stesso spessore della briscola e la durata di un giocone medio/leggero.
E' ripetitivo quanto basta e spesso osserverete l'asta al rilancio completamente inerti.
Ogni turno pescherete un numero di carte variabile dipendente da quanti attacchi sarete riusciti a fare e a quanti attacchi sarete riusciti a parare. Gli attacchi si prevengono (solo se giocate per primi) con i Calici, altrimenti li portate o li parate con gli Scudi. Calici e Scudi sono mescolati in mezzo ai Grani e ai Martelli...
Come se questo aspetto fortunoso non bastasse, ogni turno pescate queste carte e, senza sapere la distribuzione in corso, uno dei giocatori chiamerà un' asta dove il valore di ciascuna carta-risorsa è variabile, dipendentemente dalla carta che ha in mano. Praticamente il controllo in questo gioco è pari a meno cinque. E, salvo qualche raro e sporadico momento divertente, vi sentirete in totale balia degli eventi e del caso. Il gioco vanta anche uno dei più brutti sistemi di aste che io ricordi.

12/04/2012
Lancaster 8,0

Fluido, vario, elegante e con una buona dose di originalità. Essendo un gioco di maggioranze e tatticismi non mi sembra godere di runaway leader come qualcuno sostiene. Un titolo da avere in ludoteca.

09/06/2013
Las Vegas 6,0

L' enorme difetto di questo gioco non è tanto l'alea o la scarsa profondità tattica, ma piuttosto la durata. Alla fine del secondo round il divertimento si comincia a spegnere.

27/06/2013
Le Havre 8,0

Bellissimo gioco. Forse alla lunga può diventare motono, non ha moltissime strategie possibili.

21/04/2010
Lorenzo il Magnifico 7,7

Un gioco molto ben congegnato, teso e molto intuitivo. Direi lo stato dell'arte a livello editoriale. Non si può purtroppo dire altrettanto rispetto al coraggio o alla orginalità. Un ottimo acquisto per chi approda oggi in questo mondo e ha bisogno di un riassunto. I giocatori di lungo periodo lo apprezzeranno pur non essendo memorabile.

12/12/2016
Magestorm 10,0

Un capolavoro a trecentosessanta gradi. Raramente si trova una convergenza così precisa tra simulazione e divertimento. In poche regole avrete in mano un wargame capace di rendere più o meno ogni aspetto di una battaglia (escluso solo il morale). I simulazionisti saranno appagati dal modo in cui il sistema riproduce elegantemente la nebbia di guerra, la difficoltà di impartire ordini e le varie fasi di ingaggio. Gli strateghi saranno appagati dall' aspetto della magia e della customizzazione degli eserciti. I giocatori saranno appagati dal colpo d'occhio delle meravigliose miniature, dalla velocità con cui si mette in piedi una partita e con cui la si porta a conclusione. Veramente difficile trovare dei difetti in questo giocone.
Questo è il wargame fantasy che ho sognato per anni.

01/08/2011
Manoeuvre 8,0

E' un titolo strano. Un wargame leggero, breve. Un pò atipico. Bene gli eserciti differenziati e asimmetrici. Male il mancato bilanciamento. I dadi incidono abbastanza. Le carte forse anche peggio. Conta l'esperienza, ma a parità di esperienza viene da pensare che conti di più la sculata che la giocata. Ha comunque una durata contenuta e si fa apprezzare. Se siete alla ricerca di un tattico storico provatelo, perchè non vi pentirete.

17/05/2013
Maria 10,0

Nella sua categoria questo gioco merita il massimo.
Cura storica, eleganza del tabellone, potenza ludica. Straordinario.

15/11/2010
Merkator 6,0

Premetto che ci ho fatto una sola partita. Grossa delusione. Il gioco "gira", cioè è elegante e scorre fluido. In parte nel disinteresse generale. Ferocemente astratto e privo di qualsiasi tocco che possa dare un pò di grazia ambientativa Merkator è un gioco già visto. Nessuna meccanica vi farà urlare al miracolo, anzi. Fattore kiappa oltre la media e un buon livello di anonimato gli garantiscono un posto sullo scaffale a prender polvere. Delusione.

06/11/2011

Pagine